Un mese dopo
“Anne Smith” urlò il preside. Al sentire il mio nome deglutii inutilmente e mi precipitai sul palco a ritirare il mio diploma.
“Congratulazioni” dissero in coro i miei professori stringendomi la mano.
“Grazie” dissi arrossendo,per poi scendere dal palco e andare ad abbracciare i miei genitori.
“Siamo così fieri di te” esclamò mio padre.
“Una delle medie più alte dell’istituto” continuò urlando mia madre,come se volesse farlo sentire a tutte le persone vicine. I due mi catturarono in un abbraccio soffocante per qualche minuto. Finché non sentii un colpo di tosse.
“Non abbracci anche me?” mi voltai,per ritrovarmi un Liam in tunica blu estremamente sorridente. Da quella mattina non ci eravamo parlati molto,sia che eravamo occupati con gli esami di fine anno sia per l’imbarazzo. Ma al vederlo ora,capii quanto mi era mancato e mi fiondai tra le sue braccia.
“Mi sei mancato” sussurrai più a me stessa che a lui.
“Anche tu” rispose. Prima di continuare.