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Autore: Kikkachi    02/07/2013    1 recensioni
"Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andar bene così come sei. Quindi vivi come credi, fai quello che ti dice il cuore, la vita è come un opera di teatro, che non ha prove iniziali: canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l'opera finisca senza applausi." Charlie Chaplin.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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So Sofì Sofiiiiiiiiiiiiiiiiia < Chi cosa?! > dissi cadendo dal letto. < Vuoi fare tardi anche il primo giorno di scuola? > disse Alice aiutandomi ad alzare da terra. < Come scuola? Che scuola? > le risposi scherzando. Ops! Scusatemi quasi dimenticavo di fare le presentazioni. Mi chiamo Sofia ho 17 anni e frequento l’accademia di arte e spettacolo nella bellissima capitale Britannica. Alice è la mia compagna di stanza, ma è anche mia sorella, la mia gemella per esattezza. Frequentiamo la stessa scuola, dato che abbiamo passioni molto simili grazie all’influenza di nostra madre, Amelì. Nostra madre ha una voce spettacolare l’ho sempre invidiata moltissimo, sin da piccole lei ci ha incoraggiate a seguire i nostri sogni e non lasciarci abbattere dai mille ostacoli che ci troveremo ad affrontare. Lei e mio padre suonano nella stessa band, non ha molto successo ma sono spesso in giro per il mondo per piccoli spettacoli, in questo momento sono in Francia, beati loro. Comunque, io e mia sorella non siamo identiche né fisicamente né caratterialmente. Lei preferisce la danza classica. Io l’Hip Hop. Lei ama essere al centro dell’attenzione. Io evito con piacere. Lei è attenta ai particolari. Io non ho la capacità di abbinare due colori. Lei ama gli One Direction. Io preferisco i Nirvana. < Dove sono le mie convers azzurre? > urlai come una pazza. < Hai provato nella scarpiera? > rispose Alice. Corsi a vedere, ed erano lì. Ero pronta finalmente. Capelli ribelli canotta bianca pantaloncino di jeans, i miei occhiali da sole e tracolla dell’adidas. Niente di meglio. < All’ultima moda > disse Alice con un tono provocatorio, ma non ci feci caso, come sempre. Lei indossava una gonna delle ballerine una magliettina floreale e una borsa elegante, come se dovesse fare una sfilata di moda. < Piccole si sta facendo tardi > urlò nonna da giù alle scale. Finimmo di preparare le borse, Alice preparò l’ipod per il viaggio in moto, una cuffia a me una a lei funzionava così da sempre. Salimmo sulla nostra vespa e ci dirigemmo a scuola. Arrivate a scuola ci unimmo ai nostri amici che erano già li e al suono della campanella ci dirigemmo in classe. Le prime tre ore fino alle 11 erano di lezioni normali dopodiché a seconda dei giorni vi erano le restanti tre ore che potevano essere di canto danza o recitazione. Quel giorno avevamo recitazione e canto, ma essendo il primo giorno di scuola non facemmo quasi nulla. Concluse le ore scolastiche Alice mi avvisò che sarebbe andata a mangiare a casa di Katia, quindi mi toccava mangiare da sola con nonna. Ormai era quasi un abitudine che Alice non tornava a pranzo. Eravamo sempre io e la mia nonnina. Non c’è persona al mondo che ami più di lei, con lei posso parlare di tutto anche di ragazzi. Ah per quanto riguarda i ragazzi sia io che mia sorella siamo single ma non ci abbattiamo, almeno io. Misi il casco, le cuffie e mi avviai verso casa. Cantavo a squarciagola insieme all’Ipoh wonderwall degli oasis. Ma all’improvviso una macchina venne verso di me ad alta velocità, persi il controllo del motorino e finì fuori strada. Mi faceva malissimo la gamba, non riuscivo ad alzarmi. Sentì qualcuno stringermi la mano per alzarmi, purtroppo non avevo forze non riuscivo a reagire finchè non mi arrivò tanta acqua in faccia. Aprì gli occhi e mi trovai due enormi occhi azzurri che mi fissavano preoccupati. Rimasi stordita pochi secondi ma riuscì a riprendermi e dopo poco… < Niall? > dissi sbalordita. < Ti prego non urlare > mi disse quasi pregando. < Urlare è l’ultimo dei miei pensieri visto che la tua auto mi ha quasi uccisa > gli risposi. < Mi dispiace molto, c’è una folla di ragazze urlanti che mi segue non sapevo come scappare e poi tu non dovresti ascoltare la musica mentre guidi> mi disse ma io lo guardai a mala pena. < Piacere ehm Niall, ma questo lo sai già, tu come ti chiami? > mi disse con un sorriso a dir poco fantastico. < Sofia. >. < Ah.. sei una Directioner? > mi domandò guardando l’adesivo con le loro facce sulla vespa. < No mia sorella… lei è.. non so cosa di ten>. < Innamorata? > domando ridendo. < Si innamorata, ma non quell’amore tra due persone, un amore diverso, quell’amore che c’è tra un fan e un idolo > risposi sentendomi Seneca per qualche secondo. Alzai la vespa e la sistemai. Rimase li a guardarmi per qualche secondo poi mi domandò < Sapresti spiegarmi meglio quest’amore? >. Lì, gonfiai il petto e quasi come se stessi recitando la parte più bella di uno spettacolo incomincia a dire < Non è paragonabile all’amore di due innamorati, loro si desiderano a vicenda. Non è paragonabile ad un amore non ricambiato, perché sofferto. Ma è un amore speciale perché quella voce nelle cuffie anche se di uno sconosciuto rende le giornate più belle, ti rilassa nei momenti di tensione prima di un esame, di uno spettacolo ti da quella carica che un bacio non può darti, perché in quel momento la voce che senti nelle cuffie rimbomba nel tuo cuore e nessuno potrà mai farti battere il cuore a tempo di musica se non il tuo idolo >. Finì il mio discorso poetico e mi girai a guardarlo, sembrava un bambino a cui racconti una favola mai sentita prima. < Spero di non averti fatto perdere la voce, altrimenti mia sorella mi uccide > dissi ridendo. < No.. mi è piaciuto molto > rispose. < Senti non vorrei rubarti altro tempo, però se mia sorella scopre che ti ho incontrato e non ti ho portato da lei mi uccide, magari posso farti un video dove la saluti? > chiesi speranzosa. < Ma certo, come si chiama ? >. < Alice > dissi con un sorrisone gigante. Fatto il video ci scambiammo i numeri, la scusa era di fargli incontrare mia sorella, ma io volevo rivedere lui, non so perché ma quell'azzurro cielo mi aveva lasciato senza fiato. Tornai a casa mi misi comoda e aiutai mia nonna a sistemare per il pranzo. Finito di mangiare andai in camera per riposare un po’, non vedevo l’ora che tornasse Alice, dovevo farle vedere il video. Ero sul punto di prendere sonno quando il telefono vibrò. ‘’Spero di rivederti presto Niall xxo ‘’. What?! Non potevo.. Alice è innamorata di Niall da quando lo vide cantare a X-Factor, non potevo.. Ma se a lui lei non piaceva e preferiva me?.. Sofia ma che cavolo dici dormi che è meglio!
  
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