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Autore: HeartBreath    02/07/2013    1 recensioni
Frank ha finalmente fatto coming out, credendo di sentirsi liberato, eppure accade nel momento peggiore possibile. Infatti Gerard, proprio in quel periodo incontra di nuovo una donna conosciuta diversi anni fa e in lui si riaccende una fiamma che risale alla prima volta che ha posato gli occhi su di lei. La dichiarazione d'amore a Gerard - prima imminente -, muore nel cuore di Frank e sembra dover finire tutto così. Finché una svolta sembra muoversi per avvicinare i due ragazzi ancora una volta: una di quelle persone che, quando arriva, sposta tutte le stelle dell'universo affinché le cose vadano come devono andare.
Questa persona non è niente di meno che Adam Lambert.
Genere: Commedia, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Frank/Gerard
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Who did you call a fag?!'
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Non ho resistito: dovevo pubblicare qualcosa, o non sarei riuscita a tornare a scrivere. Sono un tornado da quando ho iniziato a pensare a questa fanfic, provate a fermarmi!!!
Ringrazio tutti i miei recensori e in generale chi sta seguendo questa storia, inizio ad avere paura di annoiarvi e deludervi ç__ç
Eccovi il secondo capitolo e un link che potrebbe esservi utile alla fine!
Baci e abbracci,
Gossip G- EMH CIOE'

V











My Chemical Romance ft. Adam Lambert.

Non suonava male. Ma l'avrebbero pensato anche i fan? Più di una volta Frank si era ritrovato a chiedersi se non fosse un salto nel buio troppo avventato registrare una canzone con lui. Si parlava di due generi e due stili completamente diversi, incompatibili: chi si sarebbe adattato a chi? La canzone in questione era nata dalla geniale testa di Mikey, quindi la risposta avrebbe dovuto essere scontata. Ma Jess aveva già accennato a “qualche eventuale piccolo cambiamento”. Fu la cautela con cui lo disse ad allarmare Frank.

Nella sala di registrazione, stavano conversando Leonard – l'agente dei My Chemical Romance -, il tecnico del suono seduto alla sua postazione e un'altra donna mai vista prima.

Eccoli”

Leonard indicò la porta con lo sguardo e salutò con la mano la band.

Jordan, loro sono i miei ragazzi”

La sconosciuta in tailleur si voltò verso di loro e li salutò con un cenno del capo. Era una di quelle donne in carriera con le unghie finte, i capelli piombati e un blackberry sempre in mano.

Salve a tutti. E' un piacere conoscere i My Chemical Romance”

Quando notò Adam dietro di loro, gli fece segno di avvicinarsi e strinse le sue ampie spalle tra le dita affusolate delle mani.

E lui è il mio gioiello. Adam, questo è Leonard, l'agente della band”

Era sempre lo stesso teatrino tra gli agenti delle star: chi ha allevato il cucciolo più promettente per le mostre canine?

L'uomo seduto alla console batté le mani e le sfregò, come per attirare l'attenzione di tutti. “Allora, vogliamo lavorare a questo nuovo successo?”

Gerard aveva già un piede nella saletta di registrazione, quando Jess iniziò a fantasticare:

Prima di qualunque cosa, vorrei sentire Adam”

Il ragazzo si guardò intorno disorientato. “Sentire? E che cosa?”

Te”

Non mi avevi già... uhm... ascoltato nei demo?”

Sì, è vero. Il mio è solo un capriccio: quello che vorrei sapere è quanto si possa giocare con la tua voce. Vai un attimo al microfono e facciamo una prova, ti va?”

Adam fece quanto gli era stato detto. Si fece largo tra gli altri in quel piccolo spazio, accennando un cortese “Permesso” quando oltrepassò Gerard per entrare in saletta.

A labbra strette per ciò che avrebbe voluto rispondere a quel ragazzino, Gerard chiuse la porta e lo osservò attraverso il vetro mentre si sistemava le cuffie sulle tempie.

Jess si piegò sulla console e scandì bene ogni parola: “Ora ascoltami bene. Voglio che tu mi faccia sentire qualcosa di forte. Voglio sentire il limite della tua voce, così sapremo dove spingerci in questo pezzo. Non voglio nessuna canzone in particolare, sbizzarrisciti con ciò che vuoi, basta che sia forte. Immagina di doverti far sentire da ogni angolo del pianeta con soltanto quel microfono”

Adam sembrò colto di sorpresa da quella richiesta, ma colse la sfida. Chiuse gli occhi, prese un bel respiro e ritrasse le labbra di sfuggita per inumidirle. Dalla sua bocca, inizialmente socchiusa, uscì un suono flebile e roco, vellutato. E d'improvviso sorrise, riaprì gli occhi con un che di sadico nello sguardo, come un giocatore di poker con una scala reale tra le mani. Quando prese sufficiente fiducia nella propria voce, il suono che provocò diventò via via più deciso, più potente, più alto. Finché non fece restare tutti a bocca spalancata con uno di quegli acuti strappa applausi che, probabilmente, venti persone al mondo sapevano riprodurre.*

Gerard, in particolare, rimase senza una risposta nemmeno per sé stesso. Qualunque cosa avesse pensato per convincersi che la presenza di Adam fosse inutile, venne annullata da quella micidiale nota che il ragazzo reggeva da sette secondi.

Otto.

Nove.

Diec- E che cazzo!

Aveva dei polmoni disumani. Quel suono, poi. Squillante, eppure in qualche modo morbido. Era come una frustata e una carezza insieme. Gelido e bollente, fulmineo ed eterno.

Un moto di gelosia mandò a fuoco lo stomaco di Gerard.

Quando il fiato di Adam andò a mancare e lui si zittì, partì un applauso e qualche ovazione.

Ecco! E' esattamente di questo che parlavo!” rise di soddisfazione Jess.

Fortunatamente Adam fu troppo occupato a prendere acclamazioni e complimenti, per accorgersi degli occhi gelidi che Gerard Way gli puntava addosso.

 

 

 

Il frontman dei My Chemical Romance arrancò fuori da quella piccola e soffocante stanza con un muso tanto lungo da toccare terra. Gli sembrava di non respirare da ore. Come una fiamma, Lambert e la sua aura di fottuta magnificenza avevano bruciato tutto l'ossigeno della sala di registrazione.

In quella prima giornata di lavoro, Gerard aveva scoperto che le sue battute nella canzone, effettivamente, erano di più rispetto a quelle di Adam. E questo avrebbe dovuto essere soddisfacente, giusto?

Sbagliatissimo.

Nelle poche strofe che spettavano ad Adam come assoli, si riaccendeva quella maledetta luce che incantava chiunque e accecava Gerard. Lui si divertiva a fare su e giù con la voce e la band lo seguiva a ruota suonando con più trasporto di prima, cavalcando l'onda di una nota perfetta e limpida. E come se non bastasse, a Gerard non era concesso andare troppo in alto mentre cantava: la sua voce era famosa per essere capace di cambiare in un attimo, dallo stridulo al roco, all'incrinato, al soft. Jess gli aveva espressamente chiesto di evitare toni troppo stridenti, così da formare un equilibrio tra le due voci di quel duetto. In altre parole, lui era ingabbiato in determinati moduli, mentre la superstar poteva giocare secondo le regole che s'inventava sul momento. Maledetto Jess. Maledetta canzone. Maledetto Lambert.

Gerard aveva solo voglia di mandar giù il primo sorso di una birra ghiacciata e dimenticare quella giornata.

Gee, dove vai?”

Ma mai una volta che riuscisse a sfuggire alla sua seconda mamma.

A sbronzarmi Mike, fino a dimenticarmi come mi chiamo” ringhiò, senza rallentare il passo.

Se vuoi bere”. Mikey lo afferrò per la manica e lo costrinse a fermarsi. “perché non vieni con noi? Adam ci ha proposto di andare in un pub di sua conoscenza e...”

Vi ha proposto”

L'ha proposto a tutti, Gerard. Tu sei solo corso via prima di poterlo sentire”

Dalle labbra del cantante uscì un sospiro di esasperazione. Passare un altro minuto – no anzi, tutta la sera – in compagnia dell'accecante luce di Lambert? Era molto più di quanto potesse sopportare.

Come da copione, Mikey intuì i suoi pensieri.

E' chiaro che Adam non ti piace. Lo guardi in cagnesco da stamattina. Ma fammi un favore: non affrettare i tuoi giudizi, per una volta. Vieni a farti una birra con noi e cerca di conoscerlo meglio, okay?”

Gerard portò le mani sui fianchi e abbassò la testa. Si arrese alla razionalità onnipresente di suo fratello.

Ehi, ragazzi!”

Oltrepassando Mikey con lo sguardo, scorse Frank che si separava da Adam e Ray – i quali sembravano scherzare amichevolmente - e gli veniva incontro a grandi passi. Si accorse solo in quel momento che il chitarrista aveva tutta l'aria di aver recuperato il buon umore, dopo la discussione di quella mattina. E quale poteva essere il motivo di ciò? Lo stesso per cui Ray, a cinque metri da loro, rideva a crepapelle: Adam Lambert.

Che palle.

Allora, andiamo a bagnare l'ugola?” propose gioiosamente Frank.

Mikey, per tutta risposta, rivolse a Gerard un sorriso ammiccante.

Il fratello maggiore sospirò ancora una volta. “D'accordo, andiamo”






* Per darvi un'idea di quello che fa la voce del nostro Adam:

http://www.youtube.com/watch?v=ov5V7d0pdcw&feature=share&list=PLpwh1lBr5wxvqlsVGjTS6eTJ7Dxznwovz

  
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