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Autore: HeartBreath    30/06/2013    5 recensioni
Frank ha finalmente fatto coming out, credendo di sentirsi liberato, eppure accade nel momento peggiore possibile. Infatti Gerard, proprio in quel periodo incontra di nuovo una donna conosciuta diversi anni fa e in lui si riaccende una fiamma che risale alla prima volta che ha posato gli occhi su di lei. La dichiarazione d'amore a Gerard - prima imminente -, muore nel cuore di Frank e sembra dover finire tutto così. Finché una svolta sembra muoversi per avvicinare i due ragazzi ancora una volta: una di quelle persone che, quando arriva, sposta tutte le stelle dell'universo affinché le cose vadano come devono andare.
Questa persona non è niente di meno che Adam Lambert.
Genere: Commedia, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Frank/Gerard
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Who did you call a fag?!'
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Ancora immersa nell'MCR-atmosfera, torno anche troppo presto a pubblicare una nuova storia: la mia prima long Frerard. Che emozione!!! :D
Metto subito in chiaro che sono incastrata in mezzo a due schiere: su una c'è la bandiera della Black Parade e sull'altra la bandiera Glambert. Voglio specificare, in proposito, che io sono una grande fan sia dei My Chemical Romance che di Adam Lambert. Tuttavia, nonostante io adori Adam, non so molto bene come venga ritratto pubblicamente: il mio Adam è di pura invenzione (infatti l'OOC è stato per, scusate il francesismo, pararsi il culo ahahahah). Spero davvero di non offendere o alterare nessuno con quello che scriverò (anche se non intendo insultare nessun personaggio in particolare, per carità).
L'idea mi è venuta per il desiderio di fare una cosa mai provata prima: una crossover. E' stata solo una combinazione se, mentre ci pensavo, è partita Never close your eyes di Adam Lambert nella riproduzione casuale del cellulare, ma devo ammettere che da quel momento mi sono balenate in testa idee niente male... Beh, giudicherete voi stessi :')
Devo ringraziare la mia nuova-vecchia amica LondonRiver16, per avermi fatto tornare la voglia di scrivere qualcosa in questo sito.
Basta, ho parlato anche troppo.
Datemi un parere su questo bizzarro esperimento :D

V










Fare colazione insieme – del tipo “Mi passi i cereali?”, “Chi ha finito il latte!?” - faceva sentire e, non di meno, sembrare i My Chemical Romance come fratellini che mangiano prima di andare a scuola. Succedeva durante i tour e la mattina del giorno di un concerto. La differenza sostanziale tra mattine del genere e quel mattino? I concerti iniziavano la sera: i membri della band erano liberi di alzarsi tardi e fare colazione all'ora di pranzo.

Quel mattino no. Loro malgrado, Jess – il nuovo regista – non era tipo da aspettare i pigri.

Jess era un tipo apposto. Professionale, incredibilmente bravo nel suo lavoro, capace addirittura di raccontare un paio di barzellette decenti. Ma era abbastanza serio perché tutti sapessero che, se diceva “Alle 8:00 in punto”, intendeva le 8:00 in punto.

Regista pignolo a parte, oggi era la data di inizio del nuovo video. Prima delle riprese era necessario registrare la canzone, ma Jess non sembrava voler perdere tempo.

Erano le 7:45.

E di Gerard Way nemmeno l'ombra.

Mentre sgranocchiava un biscotto all'uvetta, seduto ad un tavolo da picnic assieme agli altri, Mikey pregò perché arrivasse entro cinque secondi. In poche cose i fratelli Way erano due poli opposti e una era questa: uno sempre in ritardo, l'altro che soffriva di indigestione per i ritardi. L'idea di non poter fare qualunque cosa all'ora prestabilita, provocava a Mikey l'orticaria, senza un motivo preciso.

Ma quando scorse il maggiore fare capolino dal parcheggio, prese un respiro di sollievo al pensiero che, per una volta, Dio o chi per lui sembrava averlo ascoltato.

Gerard si buttò su una sedia insieme a loro e la sua espressione allucinata uccise ogni senso di calma di una colazione in mezzo ad un prato la mattina presto.

Capirono subito tutti, solo guardando in quegli occhi verdi segnati dalle occhiaie, che Gerard non aveva intenzione di augurargli un buongiorno.

Indovina cos'ho fatto ieri notte, Frankie” sibilò, infatti, con il tono che avrebbe uno psicopatico.

Eri con me al pub sulla quinta” intervenne Mikey.

Intendevo dopo”

Ci siamo salutati alle 4:00!”

Chiudi la bocca Mike, non l'ho chiesto a te” si spazientì Gerard e tornò a guardare Frank. “Allora?”

Ehm...” boccheggiò il chitarrista, posando la tazza sul tavolo - come a rassegnarsi che il suo amico non l'avrebbe lasciato fare colazione in pace, senza una risposta. “A giudicare dai tuoi occhi, non sei andato a dormire”

Non ci riuscivo” gracchiò Gerard. “Continuava a martellarmi in testa quello che mi avevi detto ieri. Così sono stato incollato al computer tutta la notte a...”

Oh mio Dio, ti prego no! Non mentre mangio!” sbottò Ray, con la bocca piena di biscotti.

Il cantante alzò gli occhi al cielo e tornò al suo discorso: “... A cercare informazioni su questo ragazzo, Adam come-si-chiama

Nessuna sorpresa che a Gerard non andasse a genio l'idea di dover dividere la scena con un altro cantante. Ma nessuno immaginava che la discussione di ieri riguardo al loro nuovo, temporaneo collega si sarebbe prolungata dopo il “Ciao, a domani”. Con tutta evidenza, la cocciutaggine di Gerard Way era capace di superare qualunque aspettativa.

Come hai fatto a cercarlo su internet, se non ricordi il suo nome?” lo sfidò Frank.

Okay, me lo ricordo il suo nome. La smettete di interrompermi!?”

Con una risatina, incitò Gerard a continuare. Soltanto lui riusciva a smontare il suo delirio di onnipotenza, e a buttarlo giù a calci dal piedistallo.

Non c'è granché disponibile, pare che non si sia fatto vedere granché fin ora”

Se fosse Shirley Temple non avrebbe bisogno di fare un video con noi, Gee” fece Mikey e affogò le sue razionali in un sorso di latte scremato.

Però” sottolineò Gerard. “ho trovato diversi video musicali, qualche registrazione delle aperture che ha fatto a concerti di altri artisti... Ne avete mai visti?”

Frank, Mikey e Ray scossero la testa all'unisono.

Diciamo che spicca subito una cosa in quel tipo”

Gerard poggiò i gomiti sul tavolo e incrociò le dita per poterci poggiare il mento.

Cioè?”

E' una gigantesca, oscena checca”

E, sempre all'unisono, i membri della band rotearono gli occhi con esasperazione. Gerard li ignorò e tornò al suo punto di partenza:

Ho capito perché ne parlavi tanto bene, ieri” esultò totalmente convinto, dando una pacca sulla schiena di Frank. “Ti senti in sintonia!”

Vaffanculo, Gee” grugnì lui, improvvisamente rosso in viso. “Non sapevo fosse gay, l'ho solo sentito cantare in un demo. Ed è bravo. Cristo santo, ti è così difficile accettare che un altro essere umano sulla Terra abbia una bella voce?”

Gerard era indubbiamente, senza riserve, il migliore amico di Frank. L'unico suo problema – a parte l'amore sfrenato per l'alcool, l'aggressività, l'egocentrismo, la perversione, la superbia, il vizio di non lavarsi spesso i capelli... Okay, no: Gerard non aveva solo un problema. Ma Frank li accettava tutti, dal primo all'ultimo, perché gli voleva bene - già, più che bene... Eppure, una cosa non riusciva a sopportarla: l'omofobia. Gerard non aveva niente contro i gay, ma da quando Frank si era dichiarato tale, lui non aveva fatto altro che gettargli addosso prese in giro e teorie sugli stereotipi totalmente fuori luogo.

Certo che no! Ma l'idea di averlo qui ti entusiasmava così tanto, che ho pensato...”

Che volessi sbattermelo? Non è per niente plausibile che fossi contento di lavorare con lui perché è un bravo cantate, no? Ovvio, io non potrei dare mai importanza al mio lavoro, sono troppo occupato a trivellare i culi altrui!”

Calmati, dai! Non volevo insinuare nulla”

Frank aprì bocca per ribattere, ma alle sue spalle comparve Jess, che li chiamò a raccolta per iniziare a lavorare.

Gerard non ha fatto colazione” ribatté Ray.

L'interpellato si alzò dalla sedia con una certa svogliatezza.

Non ho fame. Forza, andiamo a conoscere questo usignolo canterino”

Frank lo fulminò, ma tacque, si pulì la bocca col tovagliolo e si avviò insieme agli altri. Assurdo. Un parere disinteressato su un ragazzo, per combinazione, gay e Gerard già li vedeva a scopare dietro le quinte. Con un pesante sospiro, decise di passarci sopra e seguì Jess come faceva il resto della band.

Gerard cercò di far finta di niente, quando il suo stomaco ruggì roco ed esigente. Scorgere rabbia negli occhi da cerbiatto di Frank gli bloccava lo stomaco, questa era la verità, non aveva importanza che non mangiasse dal pomeriggio precedente.

Continuò a camminare noncurante, finché non si trovò davanti il set in tutta la sua dinamica magnificenza. C'era un continuo viavai di gente, impegnata in lavori di cui lui non sapeva nulla: esistevano tanti dettagli necessari per far funzionare una ripresa video, di cui lui ignorava completamente l'esistenza. Gli tornò alla mente il giorno in cui Albert, tecnico delle luci, gli aveva insegnato cosa fare quando si rompe un riflettore sopra un palcoscenico. Non che Gerard avesse mai dovuto pensarci da solo, ma il giorno in cui si ruppe quel riflettore proprio sopra la sua testa, si era alzato di umore iperattivo. Si era rifiutato semplicemente di stare fermo a non far nulla mentre Albert risolveva il problema e si era fatto insegnare come aggiustare un riflettore.

Che brav'uomo era Albert, si ritrovò a pensare Gerard. Chissà che fine aveva fatto.

Quelle riflessioni lo distolsero tanto dalla realtà, che quasi non si accorse quando Jess si fermò in un punto preciso del set e disse:

Ragazzi, vi presento Adam, il vostro collega per le prossime settimane”

Un ragazzo in un piccolo gruppo di membri della troupe, sentendosi chiamare, si divise dagli altri e sorrise amichevolmente.

Aveva un che di bizzarro vedere dal vivo la faccia di qualcuno che aveva ballato davanti a lui tutta la notte sullo schermo di un computer. Il risultato fu che Gerard riconobbe subito la figura di Adam-usignolo-Lambert. Ciuffo scuro di capelli folti che quasi gli coprivano il viso, lineamenti e curve del corpo che suggerivano un dimagrimento recente – ma Gerard era l'ultima persona a poter giudicare un passato con qualche chilo di troppo -, sorriso con un non-so-che di innocente. Se solo lui non l'avesse visto sculettare in modo poco pudico durante l'apertura dei concerti... Adam portava abiti molto semplici, diversi da quegli osceni vestiti ricoperti di lustrini che lui gli aveva visto addosso: maglia verde militare e giacca sportiva grigio scuro con le maniche lunghe fino al gomito. Certo, c'erano da contare anche i jeans aderenti, ma erano un'altra cosa che Gerard non aveva il diritto di criticare.

Adam, loro sono...”

Oh, so chi sono loro”

Adam aveva allargato il sorriso e interrotto Jess, porgendo la mano per stringerla ad ognuno di loro.

Frank Iero... Ray Toro... Gerard e Mikey Way”

Gerard trovò la stretta di quel ragazzino piuttosto salda. Forse non era così femminuccia come aveva pensato.

Non avete idea di che piacere sia per me conoscervi, ragazzi!” stridette lui, e si coprì la bocca con la mano per soffocare un verso acuto.

O forse sì.

Posso immaginarlo” ridacchiò Gerard e i suoi compagni pregarono perché Adam non avesse notato la punta di presunzione nella sua voce. Lui non conosceva ancora il frontman dei My Chemical Romance, non sapeva di dover prendere con le molle molto di quello che diceva.

  
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