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Autore: angelica93    03/07/2013    0 recensioni
è il sequel di breking down, racconta il triangolo tra renesmee, nauel e jake
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Nahuel, Nuovo personaggio | Coppie: Bella/Edward
Note: Raccolta | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Successivo alla saga
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Il canto delle cicale mi svegliò. Pigramente mi sollevai dal letto. Spalancai le braccia e emisi un sonoro sbadiglio. Il gran giorno era arrivato. Io, Renesmee Cullen, avrei compiuto quindici anni. Anche se, a dire il vero, dimostro diciassette anni…da quando ne avevo sette. Aspettavo quel momento da parecchi giorni. Ero sicura che il mio ragazzo mi avrebbe preparato una sorpresa speciale. Uscii dalla stanza ed entrai in salotto, dove c’era mio padre. <> mi disse non appena mi vide. In un attimo ero tra le sue braccia. Adoro il mio papà! Dovete sapere che la mia è una famiglia speciale. Mamma e papà sono dei…vampiri. No, non immaginatevi i mostri dei film di Dracula. Sono persone normali, solo che si nutrono di sangue animale, brillano alla luce del sole, non invecchiano e..sono bellissimi. Almeno questo è quello che mi dicono le mie amiche, ma io li vedo persone normali. Sarà che ci sono abituata. Io sono per metà umana e per metà vampira, perché sono stata concepita quando mia madre Bella era ancora umana. <> chiesi. <>. In quel momento un rumore ci fece girare. Mia madre era atterrata sul davanzale della finestra, con in mano un coniglio. Lo azzannò e strappò via un pezzo di carne. <> mi disse. Entro in classe aspettando che le mie amiche mi facciano gli auguri, ma nessuna di loro mi fila, apparte un freddo ciao. Mi siedo confusa, e inizio ad ascoltare la lezione della professoressa di francese che è appena entrata. Durante l’ora della mensa mi sedetti come al solito al tavolo insieme a Lisa e Odette, le mie due migliori amiche, che incominciano a parlare dei propri ragazzi. Lisa e robusta, mangia tutto ciò che le capita a tiro. Ha i capelli neri e gli occhi marroni. Odette ha gli occhi azzurri, è bionda, alta e slanciata e fa la modella. Erano due ragazze simpatiche, ma in quel momento non potevo fare a meno di guardarle male. <> mi chiese Lisa. <> borbottai. <> mi chiese. <> mentii. Non avevo mai avuto un mal di testa in vita mia, era solo che non mi andava di fare matematica. > <> risposi. Finalmente suonò la campanella dell’ultima ora. Salutai le mie amiche e uscii. Fuori c’era Jake ad aspettarmi. Era fermo, sulla moto, bello come il sole. Come sempre. Neanche il mio Jake era un ragazzo normale. Era un licantropo. Quando qualcuno voleva farmi del male, si trasformava per difendermi. E’ la mia roccia, il mio scudo, il mio angelo custode senza il quale non potrei vivere. All’inizio era come un fratello per me, poi quando avevo dieci anni ci siamo messi insieme. <> mi disse, salutandomi con un bacio. Aspettai il suo auguri, ma non arrivò. Jake si fermò sulla soglia di casa mia. Si piegò in casa per darmi un altro bacio, ma io corsi in casa sbattendo la porta. Ad accogliermi ci furono i miei nonni e i miei zii. Zia Alice fu la prima a saltarmi in braccio e a ricoprirmi di baci. <>disse. Il pranzo a base di sangue di puma con i miei parenti mi risollevò il morale. Il vestito di zia Alice e zio Jasper era veramente bellissimo, lungo fino al ginocchio e con una fantasia particolare. Zia Rosalie e zio Emmett una collana con un ciondolo di acquamarina, i miei nonni una macchina fotografica e i miei genitori un profumo al muschio. Rimanemmo a chiacchierare per un po’ fino a quando arrivarono le cinque. <> dissi. <> mi chiese nonna Esme. << A prendere gli appunti a casa di Lisa>>. <> intervenne zia Alice. <> chiesi. <>. Rimasi intervetta. Avevo sentito parlare spesso di loro. Erano due amici degli zii, e lui, Nahuel, era l’unico mezzo vampiro esistente sul pianeta apparte me. Avevo chiesto più volte il perché gli zii andassero spesso a trovare loro e non fossero mai loro ad andare a trovare noi, ma mio padre era sempre freddo ogni volta che toccavo l’argomento. Anche in quell’istante, il suo sguardo rabbioso nei confronti di mia zia non mi sfuggì. <> promisi. Appena uscii, afferrai la bici e iniziai a pedalare verso la casa di Lisa. Quando arrivai, suonai il campanello. <> esclamò la voce di Lisa. Aprii. Dentro era buio pesto. Chiusi la porta alle mie spalle, per nulla spaventata, mentre avanzavo nell’oscurità. In quel momento la luce fu accesa. <>. Un enorme tavolata era al centro del salotto, con sopra leccornie di ogni genere. Dieci palloncini volarono in aria, mentre Odette,Lisa e i loo ragazzi applaudivano le mani. C’era anche Jake. Non potevo crederci. Mi buttai tra le braccia del mio ragazzo, in lacrime. <> mi disse. << questo è per te>>. Mi offrì un grande pacco, io lo scartai e dentro trovai un regalo bellissimo: un portafotografie. <> mi disse Jake, baciandomi sulla fronte. <> intervennero i ragazzi delle mie amiche, Sam e Josh. Il loro sguardo non mi sfuggì. Non mi avevano tolto gli occhi di dosso da quando ero entrata, e in quel momento le loro pupille erano diventate enormi, proprio come accade a ogni umano quando guarda un viso attraente. La maggior parte delle ragazze che ho conosciuto, a eccezione di Odette, ha problemi di autostima. IO ho il problema opposto. Tutti i ragazzi mi mangiano con gli occhi quando mi vedono. Il che non è esattamente l’ideale se i diretti interessati non ti piacciono e per di più sono i fidanzati delle tue migliori amiche, che potrebbero arrivare ad odiarti se se ne dovessero accorgere. Aprii il loro pacchetto, e con stupore estrassi un cellulare. <> << esclamarono. Incominciammo a mangiare. Lisa aveva preparato un ottima pasta al forno e il suo fidanzato Sam aveva cotto il pollo arrosto. Odette e Josh non erano esattamente i tipi a cui piaceva cucinare, in compenso ci intrattennero con delle barzellette divertentissime. Arrivò il momento della torta, una bontà fatta di pan di spagna e cioccolato. Adoro le torte. Preferisco il sangue, ma certi cibi umani sono davvero una meraviglia. I miei parenti non sanno cosa si perdono. <> dissi a Lisa. La mia amica arrossì. In quel momento stava tagliando un pezzo di torta per Jake, e inavvertitamente il coltello la tagliò. Una goccia di sangue scorse macchiando ila tovaglia immacolata. Jake si accorse subito della mia reazione. Avevo una fame terribile. <> < chiese Lisa confusa. <> Fralmente fummo fuori. <> gli dissi. Ripartimmo con la sua moto. <> dissi. <> mi chiese. <>. Jake arrestòla moto e scese. <> grugnì <> <> replicai << è una vita che voglio conoscerlo!>>. Con un urlo, Jake si traformò. Corsi via vloce come una gazzella, in preda al terrore. Per fortuna avevo ereditato la capacità di correre molto veloce. La usavo sempre quando Jake si arrabbiava con me. Arrivai a casa e suonai il campanello. Mia madre mi aprì. <> mi disse con un sorriso. Entrai in salotto. Seduti al divano, c’erano un’indigena e suo figlio. IL ragazzo alto dalla pelle color cioccolato venne verso di me con un sorriso e mi strinse la mano. <> mi disse. Gli tesi la mano e sollevai la testa per incontrare il suo sguardo. Lo sguardo con cui mi guardavano tutti i ragazzi.
  
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