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Autore: annya    03/07/2013    1 recensioni
Choi Minho è il classico uomo troppo pieno di se, pieno di amarezza e di quella sana dose di cinismo tipico di chi, superati i trenta, non riesce ad avere un equilibrio interiore e sentimentale, data dai troppi rapporti sbagliati scelti negli anni, gli stessi errori riproposti e nella quale è caduto senza rendersene conto, troppo sicuro del fatto che, con l'esperienza, certe cose si possono affrontare meglio o meglio ancora, si possano evitare.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Minho, Taemin
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Si possono amare tante persone nella propria vita.

Magari i ragazzini ingenui, quelli che piacciono di solito a lui, con gli occhi pieni di speranza peri il futuro, nella quale luccica l'innocenza ed il romanticismo tipico dell'età dell'incoscienza, quelle persone possono continuare a sognare, a credere di poter amare una sola persona, che ci sia un solo amore nella misera e lunga vita di un uomo.

Per lui non è assolutamente vero, ci si può innamorare tante volte quanto sorge il sole, ed ogni volta si torna a provare la stessa sensazione strana, quel misto di senso di onnipotenza e l'insicurezza di chi non ha nulla di certo tra le mani, quella bella ansia da prestazione che si avverte prima di un esame importante all'università, dalla quale dipende tutta la tua esistenza.

L'amore è contraddittorio, irrazionale e da dipendenza.

La felicità da dipendenza, per questo motivo tutti la ricercano dopo averla provata per pochissimo tempo, anche solo per un attimo. Anche le persone che non hanno mai avuto la fortuna di essere felici, sentendo gli altri ciarlare su quello che si prova quando si ha tra le mani un sentimento così effimero, sulla pienezza dei sentimenti e dell'amore verso se stessi e il prossimo, forse per curiosità o per invidia, si tuffano nella ricerca di quello che, probabilmente, non avranno mai.

È la droga peggiore perché è legalizzata anzi, il governo ti illude di poterla ricevere il cambio di soldi, di lavoro in un azienda famosa e cose di questo genere.

Chimere di passaggio.

Qualcuno dovrebbe istituire dei corsi statali per aprire gli occhi delle persone.

Nessuno cerca la serenità o l'equilibrio interiore, quelle sono solo frasi che si dicono al primo appuntamento per far credere alla persona seduta di fronte a te, di trovarsi con una persona capace di accontentarsi di poco, di farla rilassare e illuderla di poter già immaginare un futuro insieme.

Perché accontentarsi di sentimenti noiosi come la serenità, quando si può avere l'ebbrezza di provare la felicità? Seppure per brevi momenti, alternati con la disperazione?

Lui, Choi Minho, è di questo parere.

Ama l'amore, ama l'innamorarsi e il non pensare a nient'altro se non a quella bella sensazione che prova mentre stringe a se la sua innamorata, ma soprattutto, grazie alla sua leggerissima vena masochista, ama la sofferenza della rottura.

Lo ha scoperto da poco.

Adora lo stimolo che gli nasce dentro ogni volta che deve raccogliere i cocci di se stesso, incollarli e notare quanto la superficie del suo corpo e della sua anima siano cambiati, come se indossasse una pelle diversa.

Una sorta di lifting emozionale.

Principalmente perché, quando una storia finisce, è il cuore di due persone a spezzarsi, e nel momento in cui si è costretti a fare il punto della situazione, a ricostruire se stessi dopo la disperazione iniziale, in quel momento ci si accorge di aver raccolto anche qualche coccio del cuore altrui, che combacia perfettamente con la tua parte mancante.

Ed ecco che in quel momento hai la consapevolezza di essere cambiato irrimediabilmente.

Dalla sua ex ha raccolto il 'coccio dell'abbandono relazionale', ha capito di dover ritagliare del tempo per le cose e le persone importanti, perché non è detto che queste siano sempre lì ad aspettarti, quando tornerai dal lavoro.

Da quella prima ancora, ha trovato il 'coccio della parola espressa', ha imparato ad esternare i propri sentimenti, del resto si sa, non a molte persone è stato dato il potere di leggere nella mente, e 'il coccio dell'errare' che gli ha insegnato a non tradire mai la propria compagna, se la si considerare una probabile amante per la vita. Non potrai fare lo stesso errore due volte.

Più in generale, non bisogna mai tradire la fiducia di qualcuno a cui si son dette le fatidiche parole magiche.

Vorrebbe mettere queste cose in pratica, in effetti. Però si rende conto di non avere una vera e propria relazione con il ragazzo fisso che pernotta nel suo letto.

Ragazzo placidamente addormentato accanto a se, con le labbra piene e sapientemente disegnate con colori pastello da madre natura. Le ciglia lunghe e sottili chiuse tra loro.

L'espressione rilassata, abbandonata tra le coperte candide ed ormai troppo stropicciate dalle passate attività. Le spalle nude, la pelle liscia e sbiancata dai raggi della luna, i muscoli ben delineati seppur non eccessivi, tipici di chi ha sudato veramente per averli, senza l'aiuto dell'alchimia moderna.

Se sono non fosse stato nudo, lo avrebbe scambiato per un angelo candido, innocente come pochi altri, innocente come non lo è più da molto tempo, immagina.

Non riesce a vedere la realtà dei fatti, nonostante si presenti in tutte le sfumature proprio di fronte ai suoi occhi, è un sintomo di quanto quel ragazzino stia cercando, teme involontariamente, di entrare a far parte della sua quotidianità. Con le sue entrate in scena impreviste, con la sua violenza psicologica e la sua presenza calda in quelle notti così gelide da far impallidire anche la morte.

In effetti non avrebbe saputo come fare, nei giorni subito dopo la separazione con la donna con cui aveva trascorso gli ultimi anni della sua esistenza, se non fosse arrivato lui ed il suo caratterino tutto particolare a distrarlo in quel modo affettuoso.

Dato che al momento sono chiusi, è facile per lui poterlo guardare attentamente in viso, se deve essere sincero, a volte non ci riesce. Quando è sveglio e punta gli occhioni su di lui ha la capacità di farlo sentire nudo, di fargli credere di essere amato o di mandarlo negli inferi dalla disperazione in un attimo dopo.

Quegli occhi nocciola che nascondono dietro di se un carattere capriccioso ed egoista come solo un bambino può essere.

I suoi occhi richiedono attenzioni, coccole, lodi, passione, vizi, ma a volte, quando il discorso tra di loro diventa serio e c'è bisogno di accantonare le frivolezze, ecco che quello sguardo cambia, diventando quello di un adulto, di una persona saggia ed intelligente.

Riesce a capirlo, seppure non si conoscono, Taemin riesce a capirlo o, per lo meno, si sforza di non giudicarlo male quando cede al vortice della lamentela e srotola il papiro nascosto nella sua mente, iniziando ad elencare una ad una le donne che gli hanno rovinato la vita tanto da cambiarlo, da renderlo il mostro insensibile dei giorni nostri.

In quei momenti, i suoi occhi non smettono mai di seguirlo e le sue mani di accarezzargli il capo.

Per molte persone la risposta ai loro malesseri è una chiacchierata dallo strizzacervelli, qualche antidepressivo ingoiato al mattino e alla sera, che scandisce il tempo che passa, separando il giorno dalla notte, spegnendo ed accendendo il cervello all'occorrenza.

Per lui è diverso.

Lui ha scoperto che la soluzione a tutti i suoi problemi è il pensiero.

Più rifletti su una cosa e più essa diventa facile, no? Il modo migliore per vivere è ponderare sulle scelte compiute o da compiere. Ma l'unico modo in cui riesce a farlo, in cui riesce ad arrivare ad una soluzione plausibile per ogni dilemma da affrontare, è poggiare la testa sulle gambe del ragazzo.

Taemin.

Ha smesso di considerarlo come una prostituta abbordata in un bar di periferia, è troppo sofisticato per esserlo, è troppo attento ai particolari per essere solo un ragazzo che arrotonda le sue entrare come ballerino teatrale.

Minho ha abbastanza prestigio ed una buona dose di conoscenze per aver fatto delle ricerche su di lui, sul suo passato, nonostante le leggi vigenti sulla privacy.

Passato non dei più rosei, ma al mondo c'è di peggio infondo, se l'è cavata solo con qualche lutto, qualche turbolenza adolescenziale, ma niente di così grave o difficile da digerire. Niente che giustifichi quegli occhi, però.

Ne è quasi ossessionato, se ne rende conto, lo stanno torturando, seppur chiusi a riposare.


se continui a fissarmi, non riuscirò mai a dormire, lo sai?”

ti ho svegliato?”

i tuoi pensieri sono così chiassosi da tenermi sveglio”

mi dispiace! Non sapevo riuscissi a leggermi dentro con tanta facilità”

non ci riesco infatti. È solo che, quando sono con te, finisco sempre col preoccuparmi di qualcosa. È come se l'ansia che ti affligge iniziasse a corrodere anche me, inevitabilmente”

sono parole molto forti, si può sapere cosa te lo fa dire?”


Un altro gesto che non perdonerà mai al suo interlocutore è la capacità di calmarlo in un solo secondo, con un solo gesto gentile, un tocco delicato ed inaspettato.

Ormai lo conosce, dovrebbe riuscire a prevedere le sue mosse, come ha sempre fatto con tutti gli altri, eppure nonostante gli schemi comportamentali ben precisi nella sua testa, l'altro pare essere in grado di stupirlo, per la tempistica di ogni abbraccio, ogni gesto o frase.

Anche in questo momento lo ha spiazzato, con una sola carezza, lenta e calda sulla sua mano, tanto intima da convolare in una stretta languida, in una catena di dita, intrecciate in modo lieve le une con le altre.


non voglio litigare con te...quello che intendevo non è negativo...è più come un 'sento che si sta struggendo per qualcosa...chissà cos'è di così importante da non farlo riposare, chissà perché non mi sveglia e non ne parla con me come fa di solito'...è questo quello che...beh si, quello che intendo”

ah”

scusami...ho ancora sonno e non so quello che dico. Ma non volevo litigare con te...”

grazie. Ma non c'è nulla in particolare che mi tiene sveglio”

nulla?”

ti guardavo...è come se ogni volta ti vedessi per la prima volta, sai? Riesco a trovarti sempre più bello eppure non c'è niente di nuovo nel tuo viso. ...è una strana sensazione, la mia. Come se riuscissi a trovarmi a mio agio, come se ti conoscessi da sempre e ti avessi incontrato ogni giorno per la prima volta”

questa volta non ti capisco...almeno è una bella sensazione?”

si...si, lo è. Credo proprio che sia molto bella.”

allora mi accontento di questo.”

  
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