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Autore: mikybiky    16/01/2008    6 recensioni
Perfetto. Il controllore ci ha buttati giù dal pullman, perché siamo sprovvisti di biglietto.
Meraviglioso.
E ora cosa faccio?
Non so dove sono, non ho idea di come cavolo farò a tornare a casa, ho pochi soldi con me e per di più sono qui con un austriaco che sa giusto spiccicare tre parole di italiano!

Cosa fareste voi se vi trovaste bloccati in una città ignota con un ragazzo che parla solo il tedesco??
Le cose che succcedono nella fic sono un po' improbabili, ma è un'opera di fantasia.
Genere: Generale, Commedia, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Una giornata di peripezie'
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Devo scusarmi con tutti voi: questo capitolo è stato completato sabato notte, ma io non sono riuscita a postarlo fino ad oggi per via di impegni scolastici e di un piccolo litigio con il mio gattino (sì, praticamente il mio pollice è andato ed era faticoso scrivere xD)

8. Una ragazza un po’ schizzata.



Sono impalata immobile davanti a Stefan, gli occhi sgranati.
Una profonda indignazione si impossessa del mio orgoglio, mentre un brivido mi percorre la schiena.
Non è possibile che sia successo.
Faccio un piccolo riepilogo: Stefan mi ha tirato uno schiaffo! Voglio dire… Stefan mi ha tirato uno schiaffo! STEFAN mi ha tirato uno schiaffo. Stefan.
Subitaneamente, mi ricompongo. Non mi lascerò sopraffare da quel verme neanche per sogno! Vuole la guerra? È guerra sia.
Ha dimostrato di sapermi tenere testa, ma voglio vedere come terrà testa alle mie vendette.
Tanto per cominciare, quando torneremo a casa (se ci torneremo) dirò a Camilla di tenersi pure il suo bamboccio, anzi, se me lo può prestare, visto che la cosa che sa fare meglio è sparlare di lei e del suo naso bitorzoluto (in realtà la cosa che sa fare meglio è parlare in tedesco, ma nel caso lui lo affermi, dirò a Camilla che l’ha insultata in tedesco. “ ‘Camilla ist dumm’, ha detto così, parola mia!”. E quando quella stronza mi sentirà parlare in quella lingua oscena penserà che è vero ciò che dico: non mi penserebbe mai all’altezza di formulare una frase di senso compiuto, nemmeno in Italiano.)
Come seconda cosa, domani a scuola chiederò di sicuro ad Arianna di aiutarmi: diremo in giro che è un bamboccione schifoso, che nel momento stesso in cui ha saputo che si trovava su una corsa diretta per Milano si è accasciato a terra e si è messo a strillare, anziché usare il cervello. Non avrà modo di ribattere, visto che non saprà neanche quello che si dice in giro di lui.
So che queste fantasticherie non le metterò mai in atto, ma è comunque divertente pensarle.
Con esse, la rabbia non è stata smaltita affatto.
Apro e chiudo più volte la bocca per linciare Stefan con qualche ingiurioso scherno, ma la cosa che mi riesce meglio è tirargli un altro schiaffo.
Certo, Stefan non mi ha fatto per niente male, pochi secondi fa; mi ha tirato più che altro una sorta di sberletta. Anzi, devo dire che… non fa niente, più avanti di sicuro lo scoprirete.
In ogni caso, la sua guancia sinistra è dolorante, mentre quella destra (l’ultima che ho colpito) è più color porpora di imbarazzo che un rosso intenso di bruciore.
La mia seconda manata ha fatto arrossire Stefan? Questa è simpatica, me la devo di sicuro segnare.
In ogni caso, non ho intenzione di compatirlo, quindi mi metterò a strillare.
- Tu mi hai… tu mi hai… picchiata! - cerco di fare la melodrammatica.
- Anche tu! - ribatte Stefan, indignato - due volte! Zwaimal! -
Cavolo, non lo facevo capace di dire tutte queste cose!
- Se tu, per una buona volta, la smettessi di parlare in tedesco, non ti avrei tirato quel ceffone! - gli dico, disgustata. - Anzi, smetti proprio di parlare! -
- Stai zitta! -
Come dice??
- Prego? - gli dico io, fingendo di non averlo sentito.
Di tutta risposta, lui si volta da un’altra parte e non mi guarda.
Sento la rabbia percorrermi tutta fino alla punta dei capelli.
Lo afferro per una spalla e lo giro verso di me.
- Tu - gli dico - non osare voltarmi le spalle! Ti sto parlando! Guardami! -
- Lascia me! - dice lui, liberandosi dalla presa.
- No! - la mia voce sta aumentando di tono.
Lo afferro per un braccio e lo costringo a guardarmi.
- Lab mich! LAb MICH! -
Sentendolo urlare, la gente si gira verso di me.
Io arrossisco leggermente.
Non lascerò per nessun motivo al mondo che Stefan mi metta i piedi in testa. Nessuno può farlo! Se la gente mi guarda, me ne frego.
Stefan si libera così furiosamente dalla presa, che le mie unghie gli raschiano la pelle. Poi, mi guarda in cagnesco, e io ricambio.
Almeno mi sta guardando (ed è il mio obbiettivo, perché che senso avrebbe infamarlo se non mi guardasse nemmeno?)
Ma prima che possa dire altro, si appoggia al muro ed estrae il suo lettore.
Vengo pervasa dalla rabbia e dalla collera. Se poi mi vengono a dire che sono una ragazza iraconda, che diano la colpa a Stefan! Poi ci penserà Dante a spedirmi nel quinto cerchio dell’inferno.
- Tu sei - inizio a dire - tu sei… - non mi vengono neanche le parole per esprimere che razza di essere inutile è!
- Tu sei un essere ignobile! - gli urlo - sei umile! Sei meschino! Sei uno stupido, Stefan! Uno stolto! Non hai nemmeno il coraggio di dirmi in faccia tutte le cose che pensi! Ops, scusa, forse volevo dire “capacità”. E questo perché sei un ignorante! Un verme sei, ecco che cosa sei! -
Mi passo una mano fra i capelli. Vorrei tanto tirargli un altro ceffone, poi prenderlo a scarpate. Lo vorrei uccidere!
Odio Stefan con tutto il mio cuore!
- Tu non servi a niente! - riprendo - solo a sputare insulti addosso alle persone! E sai cosa ti dico? Perché non te ne torni da quella stupida Camilla? Divertiti con lei! -
- Senti, tizia - dice una ragazza dai capelli rossi alle mie spalle.
Mi giro di scatto verso di lei, un po’ imbarazzata. Effettivamente, stavo sbraitando.
- È un vero peccato interromperti, ma non so se hai notato che il tuo ragazzo ha la musica nelle orecchie e non ti sta filando di striscio, perciò se anche eviteresti di urlare invano non infierirebbe. -
Adirata, osservo Stefan dall’alto in basso; ma, come diceva la ragazza, mi sta totalmente ignorando. Io quello lo distruggo.
M tranquillizzo un attimo, e sorrido alla ragazza.
- Scusa, non volevo disturbare. - dico.
Le sorrido appena.
Lei inarca un sopracciglio e mi dice:
- Levati quell’espressione falsa dalla faccia. -
Rimango leggermente interdetta.
- Come scusa? - le chiedo, perplessa.
- So che in realtà provi una rabbia tremenda, per via di quel tizio - e indica Stefan - quindi, so che è un sorriso sforzato il tuo, e che in realtà mi vorresti solo sbraitare addosso. -
Rimango amorfa per qualche minuto, poi mi riscuoto e dico:
- Io non ti voglio sbraitare addosso. -
- Ah, no? - mi chiede. Noto che è stupita. - Bé, ma non mi volevi neanche sorridere. -
Questa ha qualche rotella fuori posto.
Tu dille di sì, mi dico; sorridi, annuisci e soprattutto non fare domande.
- Lo so - continua la ragazza - perché so che quando si è in queste situazioni so che si vorrebbe urlare al mondo, so. -
Io so, tu sai e noi sappiamo. Ora sei contenta?
- Ehm - rispondo.
- Lo so, lo so - prosegue lei - ci sono passata anche io. Lo so. So che un tradimento, lo so, è la cosa peggiore. -
- Lo sai. - le dico, evasiva. - No, un momento - aggiungo poi - un tradimento di che? -
- Il tuo ragazzo ti ha fatto le corna. -
Come lo sa?? Questa ragazza è onnisciente?
Sì, ma cosa centra con Stefan? Voglio dire, quella storia risale ormai a tre mesi e mezzo fa! (Senza contare che poi sono uscita con un altro ragazzo.)
Mi schiarisco la voce e cerco di non mettermi a ridere. Quella ragazza mi fa troppo morire.
- Lo so, lo so - mi dice, con aria abbattuta - è difficile da accettare. Lo so. Scommetto, poi, che quella Camilla è una zoccola di prima categoria. -
- Camilla? -
- Sì, l’amichetta con cui è andato il tuo ragazzo. Oh, scusami, ex ragazzo. Lo so. -
Oddio. Sono scioccata. Come ha potuto pensare questa ragazza che Stefan fosse il mio ragazzo?? Sono allibita. Totalmente sconcertata.
- Dunque, dunque - mi dice la ragazza - io sono Elena, molto piacere. -
- Ciao Elena, io sono Alice. -
- Ah, sapevo, sapevo… in realtà, mi davi l’idea di una Gloria, o Gioia. O Gaia. Anche Alba, o Ambra. Oppure… -
- Va bene, va bene! - sospiro esasperata. - Tu invece mi davi l’idea di una svitata - aggiungo a bassa voce.
- Ma sai, lo so, io generalmente indovino i nomi della gente. - Elena continua il suo discorso imperturbabile. - Tipo il tuo amico, sì lo so… lui è uno… -
- Scemo. -
- Come? -
- Niente, niente. Continua pure. -
- Vediamo, vediamo. No, Michele non è. Lo so. Uhm… bella scelta. Gigi? Luigino? Gianni? -
- No! -
- Un nome un po’ più semplice? Dunque… non si chiama Andrea, vero? Neanche Alberto… -
Dio, ma quanto parla questa? Non è capace di stare zitta un momento? Mi verrebbe voglia di tapparle la bocca con un calzino.
Mi volto e vedo Stefan, sempre con l’i-pod nelle orecchie. D’accordo, posso continuare a parlare con Elena in eterno.
Almeno ho trovato qualcuno con cui ingannare il tempo nel frattempo che aspetto il prossimo pullman; scommetto che lei manco sì è accorta che è il tempo è volato via come una foglia. Osservo l’orologio curiosa e sono le… tre e dieci?? Oh mio Dio! Fatela tacere, vi prego!
- Stefano! - conclude finalmente.
Io non l’ho neanche ascoltata.
- Si chiama Alessandro o Stefano. - mi dice. - Nevvero? -
- No - rispondo io - ma ci sei andata vicina. -
- Oh. -
- Il nostro amico in realtà è un austriaco cleptomane. No, non è cleptomane. Camilla è cleptomane: ruba i ragazzi senza ritegno. -
- E per questo dovrebbe essere cleptomane? -
Rifletto un attimo.
- No, però ci stava. -
Elena mi guarda come se fossi scema. Forse dovrei volgerle la visuale su Stefan.
Però, dai, è simpatica.
- In ogni caso, Stefan è cleptomane. - dico, con aria sdegnosa. - No, scusa, volevo dire che Stefan è austriaco. Un pessimo austriaco, devo dire. -
Elena lo guarda con curiosità.
- Il mio cuore è in Süd Tiröl. E comunque Stefan è carino. -
- Non è carino! - ribatto - è… è… -
- Bello. -
- Io stavo per dire osceno. -
- Bello o brutto che sia - mi dice Elena - è comunque un bastardo. Ti ha messo le corna. -
Io taccio. Non so perché, ma è quasi divertente fingere che Stefan sia il mio ex. Sono sicura che così Elena lo odierà di più.
- Bé… sì, è uno stronzo bastardo! - dico.
Tento di avere le lacrime agli occhi, ma tutto quello che mi riesce è scoppiare a ridere, e fingo di starnutire, per mascherarmi.
- Avresti un fazzoletto? - dico, tenendomi le mani sul naso. Sono proprio un’ottima attrice, lo so.
- Oh, sì, aspetta. -
Elena mi porge un fazzoletto e io lo afferro, e mi volto verso la strada, fingendo di soffiarmi il naso. Poi mi blocco, le mani a mezz’aria: dall’altro lato della strada c’è un negozio che prima non avevo notato.
- Elena - dico - a che ora passa il prossimo pullman per Isso? -
- Oh, bé, passa alle tre e mezza. Perché? -
Penso per un attimo: di sicuro perderò quello che mi avrebbe portato a Calcio, ma non fa niente, in qualche modo mi arrangerò.
- Ehm… ho notato quella bella vetrina - dico, indicando il negozio. - Sembra… interessante. -
Elena sorride, e con uno sguardo eloquente mi dice:
- Vuoi andare a dare un’occhiata? Lo so. -
- Molto volentieri - rispondo.
Così, senza pensarci due volte, attraversiamo la strada, dimenticandoci qualcosa… o qualcuno.
Stefan.




Camilla ist dumm: Camilla è stupida.
Zwaimal: due volte.
Lab mich!: lasciami!


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Ciao, carissime lettrici!
Innanzitutto, non posso fare altro che scusarmi per l’enorme ritardo, ma la scuola mi impedisce.
Come seconda cosa, per questo capitolo avevo progettato un secondo finale non previsto (del tipo, Stefan viene investito da una macchina, e prima che muoia, Alice accorre da lui e, disperata, ammette di essere follemente innamorata, lui ricambia e si scambiano un dolcissimo bacio. Poi Stefan si spenge). Però ho pensato che fosse un po’ troppo a tinte forti, e comunque far morire uno dei protagonisti mi avrebbe scombussolato un po’ la storia, quindi ci ho ripensato. So che vi starete domandando se sono schizzata come Elena, ma questo sabato sera è andato a… e quindi io sono in vena di delirio assoluto.
Ringrazio momica per avere aggiunto la storia ai preferiti!


Nota fatta nel giorno della pubblicazione: ho appena finito di vedere Lolle, e il fatto che Dennis (o come altro si chiama) sia morto mi ha rattristata, stuzzicandomi a modificare questo finale in uno molto più drammatico di quello che vi ho descritto. Però avete un'autrice magnanima xD che ve l'ha risparmiato.


Kokky: xD sì Alice l'ha fatta grossa, e Stefan ha fatto bene a ritornarle la sberla, però con questa azione si è abbastanza inguaiato... Alice ce l'avrà con lui a morte!


Little jewel:
vedo che questa storia inizia a fare successo!! =D Grazie per i complimenti ;) ce la metto tutta per riuscire a farla apprezzare, sono contenta di quello che pensi!! Già, hai detto bene, Alice persiste proprio nella sua campagna anti-Stefan!! Sarà difficile per lei aprirsi e diventare un po' gentile... con il suo carattere non scoprirà mai quanto lei e Stefan abbiano in comune! Comunque purtroppo Stefan rimarrà lì solo pochi giorni, però la storia si concluderà quando riusciranno a tornare a casa , per cui quello che succederà dopo non si saprà xD


ehy_Lyla: sì, un evento degno di nota... Alice in fondo non ha reagito troppo male, però questa se l'è legata al dito... e il che non va mai troppo bene... muhauhauhauha!!

LaUrEtTa: sì, fra Alice e Stefan nascerà un odio così violento che supererà addirittuta quello fra me ed il professore di Italiano!! (E credimi, quello sì che è odio puro!!). Ma Vedrai che la feccenda si risolverà... mooooolto ma mooooolto regressivamente... ih ih! XD

Jess: hai indovinato, la sberla di Alice è stata almeno 10 volte più forte di quella di Stefan! E se poi ci aggiungiamo, come dici te, la mamma che rischia di trovare Alice fuori casa, il capitolo diventa un bel disastro!! Altro che finale melodrammatico!

Shio: bè, è giustamente tutto merito dell'arguzia di Stefan! O chissà quanti altri pullman avrebbero perso!

Pinzyna: Alice è perfida con Stefan? Nooo, di più!! Molto di più xD. Eh eh, ti piacerebbe sapere la fine?? Perchè succederà che.... xD no dai non sono così bastarda, però ti dico solo che, come si può notare se ci si fa caso, il comportamento ostile di Alice nei confronti di Stefan sta subendo una regressione... bè, altrimenti Stefan potrebbe direttamente impiccarsi!! :p

Dragon-fly: come ho detto a Little jewel, sono contenta che questa fic stia facendo successo!! :D. Bé, è un bene che la pensi diversamente dalla protagonista, ed in effetti Stefan, oltre ad essere troppo dolce *.*, è un ragazzo assolutamente innoquo, l'unico errore che ha commesso è stato quello di trovarsi su un pullman con Alice! xD

  
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