Camminai per il lungo corridoio fino ad arrivare alla porta della stanza dove avrei dovuto alloggiare per un anno. Erano ormai le 22.30 e i ragazzi erano andati a dormire perché il giorno dopo ci sarebbero state le lezioni. Mi trovavo dentro quella lurida scuola perchè i miei genitori erano stati uccisi, durante una rapina alla quale nè io nè mia sorella di 9 anni avevamo assistito. I due delinquenti erano stati presi e ora si ritrovavano dentro una cella a morire di fame, ed era ciò che si meritavano dopo tutto il dolore e la disperazione che avevano fatto provare a me e a mia sorella. La piccola Annabelle ora abitava con i nostri genitori adottivi, di certo i nostri parenti non si erano presi la briga di tenerci, mi chiedevo spesso: ma cosa costava a loro? Tanto tra 2 anni avrei avuto 18 anni, sarei uscita da scuola e avrei cominciato a lavorare. Invece no, ci avevano lasciato ai migliori amici dei nostri genitori, non che la cosa mi dispiacesse, li conoscevo dalla nascita. Frank, il mio nuovo 'padre' mi aveva praticamente ordinato di frequentare la scuola dove ora mi trovavo solo perché lui era il preside. A me questa cosa non andava per niente giù, non volevo fare quella scuola, lì non c'erano le mie materie preferite, non c'erano i miei professori, non c'erano i miei compagni di classe e soprattutto non c'era la mia migliore amica a confortarmi quando qualcosa andava male. Ma le avevo promesso che l'avrei chiamata ogni giorno pur di non prenderla, le avevo promesso che ci saremmo viste ogni sabato, perché era il mio giorno libero. Presi la chiave che mi aveva dato Frank e entrai nella stanza. Buio. Cercai l'interrutore e accesi la luce. Due letti posti al centro della stanza con la spalliera attaccata al muro divisi da un comodino. Una porta dove immaginavo ci sarebbe stato il bagno e un salone piccolissimo dove c'era un divanetto. Sussultai e sbarra i gli occhi quando notai dei piedi appoggiati sul bracciolo del divanetto. Frank non mi aveva detto che avrei avuto una coinquilina. E questa me l'avrebbe spiegata. Non volevo avere una compagna di stanza, volevo stare da sola, da sola con il mio dolore e basta. Non volevo svegliare la mia nuova... amica, così cominciai a disfare le valige. Presi il pigiama e mi buttai sul letto. Mi addormenta i profondamente, sapendo che il giorno dopo sarebbe stata una lunga giornata. SALVEEEEEE!! questa è la mia prima FF qui. Ovviamente questo è solo il prologo e il prossimo capitolo sarà più lungo. Ditemi cosa ne pensate :33 Luciola <3