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Autore: xingchan    03/07/2013    1 recensioni
Xing, cinque anni dopo (la fine del manga! XP).
Ling Yao è divenuto imperatore da appena tre anni, e Lan Fan come al solito è al suo fianco come sua protettrice. Tutto procede più o meno tranquillamente a corte, grazie all'unione delle famiglie e alle innovazioni che il nuovo sovrano introduce nel suo impero, accompagnate da numerosi doveri che il ragazzo dovrà caricare sulle proprie spalle, molti dei quali gli risulteranno trmendamente contrastanti con i suoi sentimenti e con il suo modo di essere.
L'intenzione di Ling di modificare alcune leggi, il misterioso caso dell'omicidio del suo predecessore e un'invidia covata da tempo e mai espressa saranno le cause per cui Ling dovrà impugnare ancora le armi per difendere la Pietra Filosofale, il suo regno e coloro che ama.
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lan Fan, Ling Yao, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Fragments of a Love'
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Erano trascorse ormai diverse ore dall'inizio dello scontro che vide per protagonisti Chen e Sun, e durante quel lasso di tempo, Chiang si riprese dalle percosse subìte per riafferrare la sua spada scivolata poco lontano e combattere al fianco dell'altro principe.


Naturalmente, il vecchio consigliere era allo stremo delle forze. In tutti quegli anni si era sempre limitato a difendersi quel che bastava per rimanere in vita, ma ora che aveva ingaggiato un duello, trasformatosi poi in un incontro impari, si pentì di tutta quella sua sedentarietà.


A breve sarebbe stato sconfitto, ne era certo ormai. Il principe del clan di Han, supportato dall'ottavo erede appartenente alla famiglia Lee, gli aveva quasi reciso un braccio, e aveva già tentato di colpirlo alla base dell'addome. Buona parte delle sue vesti chiare erano sporche di sangue, anche se fortunatamente erano tutti tagli superficiali. Ma i suoi muscoli si erano indolenziti e i due principi non ci avrebbero messo molto a toglierlo di mezzo.


Lou tornò nel medesimo luogo con Lan Fan. La ragazza aveva raccattato soltanto un paio di fumogeni grazie all'altro combattente ed una spada simile alla sua. Vedendo che il vecchio consigliere necessitava di un aiuto, i due servi si lanciarono contro i due principi, Lan Fan contro Chiang; Lou contro Sun. Chen intanto cercò di reggersi in piedi, ma dal senso di freddo che percepiva poteva dedurre che era piuttosto conciato male.


"Sei ancora tu, ragazzina guastafeste?!" sputò Sun in direzione di Lan Fan e Lou cercò di far ricadere l'attenzione del principe su di lui.


"Non vi sono bastati i miei pugnali a fermarvi?!" ironizzò Lou a Sun durante la lotta. Quest'ultimo fece per ribattere, ma non ne ebbe il tempo perchè il giovane Han riuscì a far cadere il terzogenito e a puntargli l'arma alla gola. A quel punto, Sun non fece altro che riprendere fiato squadrandolo con una rabbia cieca. Nel frattempo Lan Fan, anch'essa impegnata ma con Chiang, parò un affondo del principe e gli infilò per mero caso il sottile acciaio nella gamba, trapassandola.


Ormai si era abituata a combattere con la lama tagliente del suo automail, perchè bastavano semplici movimenti del braccio a provocare ferite mortali, perciò gli risultava alquanto difficoltoso battersi senza di essa e con un'arma che usava molto meno rispetto ai suoi coltelli. Ma ora che l'aveva colpito si sentiva soddisfatta di se stessa e dei suoi duri anni di allenamento.


L'uomo sconfitto gridò dal dolore e si abbandonò al suolo con la spalla, quando la ragazza, per nulla scandalizzata dalla scena, ritirò l'arma dall'elsa estraendola dalla carne, cosa che aumentò il flusso di sangue che però non avrebbe comportato la morte del nobile.


Sicura di averlo messo fuori gioco, la combattente si acquattò sul corpo stremato dell'anziano. Tutto quel rosso le diede l'occasione di provare una sorta di déjà vu. Anche suo nonno Foo era in quelle condizioni poco prima di morire, e molto probabilmente anche il vecchio consigliere non ce l'avrebbe fatta.


"Lan Fan..." sussurrò Chen, quando si rese conto di una lacrima che rotolò giù dalla sua guancia. "Non devi piangere. La guardia personale dell'imperatore non dovrebbe mai versare lacrime, non lo sapevi?"


"Lo so questo, ma... siamo uomini, signore..."


"Già." appurò l'altro, rammentando le parole della pergamena di Ling Yao. "Anche l'imperatore ne è convinto. E in fondo, la penso anch'io in questo modo... Quando avrete battuto quelle due carogne, raggiungetelo a palazzo." Infilò una mano nella tunica e porse un piccolo rotolo alla ragazza. "Leggila quando sarai da sola. Questo non è il momento. E poi, non è il caso che tu ti faccia distrarre dal suo contenuto."


Lan Fan la prese con titubanza, per poi ritornare ad osservare Chen che piano si spegneva.


Gli occhi divennero sempre più vitrei, il respiro sempre più tenue. Sobbalzò un paio di volte e tossì del sangue che si andò ad unire con la pozza intorno alla sua sagoma e, con le poche forze rimastegli, aveva abbassato le palpebre lentamente. La prima cosa che attraversò nella mente della giovane combattente fu come l'avrebbe presa Ling Yao. Certamente, non l'avrebbe fatta passare liscia ai suoi due fratellastri traditori, ma come si sarebbe comportato, siccome non aveva mai avuto l'intenzione di condannare a morte nessuno?


Mentre stava riponendo la pergamena dentro la sua tenuta da cane da guardia, Lou aveva visto con enorme dispiacere la morte del vecchio. Sapeva che era un alleato essenziale per l'imperatore, ed ora che lui se n'era andato, si sentì carico di una responsabilità maggiore, sia nei confronti del suo sovrano che nei confronti della sua guardia del corpo. Però, le sue considerazioni personali gli impedirono di prevedere una mossa sporca di Chiang. Il principe infatti si era trascinato con le ginocchia abbastanza velocemente da arrivare dietro Lan Fan immobilizzandola con le braccia, cingendole le spalle e minacciandola con un pugnale indirizzato al lato destro del collo.


"Lan Fan!" la chiamò Lou, ma era troppo tardi. La presa del nobile l'aveva bloccata e la stava stringendo talmente tanto da farle cercare aria afferrandogli il braccio tentando di allentarlo.


"Vedo che non fai più l'eroina!" sogghignò. "Ora vediamo quanto siete coraggiosi, cani!" disse poi, sapendo bene di indispettirli almeno un po' con quell'appellativo.


"ATTENTO!"


Improvvisamente, Sun, rimasto ancora supino sotto la fredda lama di Lou, se la scostò dall'origine del petto e, prendendola dal lato meno affilato, la ritorse contro il suo proprietario, ferendolo fortunatamente di striscio al fianco. L'avvertimento della giovane non era servito a nulla; il principe fu più lesto.


Il ragazzo lanciò un urlo che poi fu spezzato sempre da Sun che gli tappò la bocca ed addossandolo a sé proprio come Chiang aveva fatto con Lan Fan.


Nel frangente in cui i due reali esultarono, Lou cercò comunque di muovere la bocca in modo tale da mordere la mano del suo ex signore. Ci riuscì quel tanto che bastava per fargli togliere quell'orrenda manaccia dalle sue labbra e ad intimare all'altro principe di non toccarla.


"Lasciala stare, maledetto!" aveva gridato con voce minacciosa, ma inutilmente.


"Adesso sì che abbiamo una merce di scambio perfetta!" commentò Chiang rivolto a Sun, che annuì furbescamente. C'era una strana idea che albergava nella sua testa che Lou conosceva, ma che sfuggì a quell'idiota di Chiang. Il principe Sun non era il tipo da condividere le sue conquiste con altri. Chi fosse, poco importava.


Decise così di provare a fargli vacillare quell'improduttiva fiducia che Chiang riponeva sul suo pari, andando direttamente al nocciolo della questione.


Per un attimo, sentì anche di provare quasi compassione per uno stupido come lui.


"Principe Chiang, siete un povero ingenuo!" sbottò infine Lou in faccia al nobile. "Non ancora avete compreso che vi sta soltanto usando?" disse mettendoci tutta la rabbia residua dalla lotta contro Sun. "Proprio come ha fatto con me per tutti questi anni!" concluse. Sun lo strattonò impercettibilmente per farlo tacere, dando una conferma alle parole del servo.


Chiang rimase come consapevolmente interdetto da quell'affermazione, ma probabilmente preferiva crogiolarsi nell'illusione di poter spartire il potere con Sun.


"Moccioso impertinente!" ribeccò, ferito nell'orgoglio. "E se anche fosse? Non ti deve riguardare, servo!" proseguì pochi istanti prima di avvicinarsi a lui ed attaccarlo.


Puntò l'arma al cuore del giovane, il quale aveva agguantato un kunai appena in tempo. Il colpo fu fortunatamente schivato grazie all'abile scivolamento verso il basso del combattente e risposto con un affondo diretto al costato.


"Non pensate al vostro clan? Tutti quegli uomini non meritano di essere puniti per i vostri capricci!" Al che il nobile non rispose, fermandosi forse a riflettere, e bastò poco per farlo cadere in ginocchio, con il coltello ancora conficcato. L'attacco subìto diede a Lan Fan l'occasione di liberarsi, ma, imperturbabile, Chiang le germì il colletto dell'uniforme, facendola strillare di sorpresa. Sun stava facendo altrettanto con l'altro, quando un fascio di luce rossa si impossessò del velo quasi scuro della sera, allargandosi poi prendendo tutto il cielo.


La luce sembrava ondeggiare, e, facendo più attenzione, il gruppo potè scorgere dei puntini sagomati di un rosso più intenso, che Lan Fan riconobbe come le singole anime racchiuse dentro. Stavano repentinamente sorvolando tutta Xing, finendo nei corpi delle persone ancora in vita restituendo loro la salute, così come fecero con le loro stesse ferite.


"Che diavolo...?!" iniziò a domandarsi ad alta voce Chiang con il naso proteso verso l'alto sentendosi formicolare nelle zone tagliate.


"La Pietra Filosofale...!!" commentò la giovane, con un pizzico di felicità nella cadenza di voce affascinata. Cogliendo quel secondo, la ragazza atterrò Sun con una gomitata alla nuca facendogli perdere i sensi; Lou la imitò per poi sedervisi sulla schiena. 


Da una tasca interna prese due funi spesse e, con l'aiuto di Lan Fan, li legò entrambi.


"Siete proprio una marionetta, Lee." appurò Lou con sdegno.


L'abbagliante luce purificante della Pietra Filosofale era ancora luminosissima quando i due giovani cominciarono a dirigersi correndo in direzione del castello.







NDA

Sono andata a rilento negli ultimi giorni, ma poi stamattina correvo come una furia! XD Questo sì che si chiama capitolo di getto!

Eh, sì. Chen è andato. Ma fin dall'inizio avevo deciso così. Naturalmente non lo sapevate, nemmeno che per un attimo ho pensato quasta cosa anche per Jin. Ma tranquilli, Jin non morirà in questa storia. Oltre a Chen, è un personaggio a cui mi sono particolarmente affezionata. Mi rendo conto che ora dovrete aspettare un po' prima di vedere che fine ha fatto Ling, ma un po' di pazienza! ^-^'

Ringrazio Silvery Lugia e Laylath per le loro recensioni sempre così carine!! :)



   
 
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