Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: mariisullivan    03/07/2013    16 recensioni
Sophie e Lauren Price, cheerleaders per eccellenza, erano le migliori amiche di Hope Bennet, la ragazza modello della Los Angeles High School.
Le tre ragazze adoravano la loro comitiva: Zayn Malik era il migliore amico di Lauren, Harry Styles era il fidanzato di Hope da ben 4 anni, Liam Payne era il migliore amico di Zayn, Niall Horan era il capitano della squadra di football, e Louis Tomlinson era il "Don Giovanni" della scuola.
Ben presto si troveranno con una nuova amica, Arper Lopez, con cui condivideranno gli amori comuni e l'odio verso Jenny Watson, anche se, ultimamente, non per tutti è odio.
**
Va sempre tutto tranquillo e lisco durante una storia che va avanti da 4 anni?
Riuscirà liam a riconquistare la sua Lauren?
E Zayn? Cosa succederà tra lui e la nuova arrivata, Arper?l
Louis, cosa farà lui per far si che Sophie diventi finalmente la sua ragazza?
Per Niall Horan le donne non sono mai state un mistero ma sembra proprio che questa Jenny Watson sia un vero e proprio enigma.
Cosa succederà a Los Angeles tra questi ragazzi tanto popolari?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



 

~Forever?!

 

Los Angeles High School, 14 Luglio.
Gli esami erano ormai ufficialmente finiti e il giorno tanto atteso per gli studenti era arrivato: il giorno degli arrivederci, degli addii e dei benvenuti.. il giorno del diploma.
Il cortile della scuola non era mai stato così bello: 200 sedie bianche erano disposte in modo simmetrico davanti agli spalti per i parenti e difronte ad essi vi era il piccolo palchetto per la consegna dei diplomi; sulla sinistra c'era un'enorme banchetto di benvenuto e tanti nastri blu e rossi erano disposti ovunque.
Gli studenti erano tutti in tuniche blu e copricapo annesso, i nastrini gialli sulla sinistra.
C'era un gran vociare nel cortile e ognuno era con i corrispettivi parenti.
I signori Bennet erano insieme alla loro bambina, Hope.
«Sapete, io.. ho una cosa da dirvi.» disse la bionda.
Hope amava i suoi genitori e sapeva di poter sempre contare su di loro. Avevano vissuto per 2 anni separati, loro sulla costa Atlantica e lei sulla costa Pacifica ma Hope sapeva che gli sarebbe bastata una telefonata e i suoi genitori sarebbero stati subito a sua disposizione.
La madre sorrise con occhi lucidi. «Credi davvero che io e tuo padre non ci siamo accorti che porti un'anello sull'anulare sinistro?»
Ad Hope brillarono gli occhi, non sapeva davvero cosa dire. Con sua madre non aveva mai avuto bisogno di parlare tanto, era una di quelle persone che le cose le
leggevano negli occhi.

«Sono fiera di te, bambina mia.» disse il padre, stringendola tra le sue braccia.
«Smettetela, smettetela.» disse Hope scherzosa «Ho promesso di non piangere e non devo farlo!»
«Avete già deciso quando?» chiese il papà.
La bionda scosse la testa. «Harry dice che possiamo farlo anche tra 10 anni.»
«E allora perchè chiedertelo già ora?» si accigliò la madre.
«Vuole la certezza che io sia sua per sempre.»
«M'è sempre piaciuto quel ragazzo, sai?»
Hope ridacchiò e riabbracciò il padre.
«Buonasera, signori Bennet.» salutò Harry accompagnato dalla sua famiglia. «Andiamo a sederci?» si rivolse poi alla bionda.
«A dopo!» salutò quest'ultima.
I due raggiunsero gli altri: Lauren e Liam erano mano nella mano, più ansiosi che mai, Niall, Zayn e Louis parlottavano tra loro mentre Sophie ed Arper si scambiavano qualche consiglio.
Jenny, invece, era in piedi vicino il palco.
Il vice preside invitò tutti a fare silenzio e a prendere posto e qualche minuto dopo la preside Hopkins raggiunse il centro del palco.
«Buongiorno a tutti: parenti e futuri maturandi. In quanto preside di questa scuola sono lieta di presentarvi la vincitrice del concorso scrittrice per un giorno.» La preside diede un piccolo sguardo a Jenny che le sorrise soavemente. «Pronuncia il discorso d'apertura, signori e signore, la signorina Jennipher Watson.»
Un applauso caloroso invase l'aria e Jenny si sentì leggermente sollevata. Raggiunse lo stesso posto della preside e sorrise a tutti i presenti. Diede un leggero sguardo ai suoi amici, gli sarebbero mancati da morire.
«Preside Hopkins, famiglie, colleghi diplomati, sono qui difronte a voi, consapevole del momento che stiamo vivendo.» Jenny cercava di acquistare sempre più fiducia. Era sempre stata sfrontata ma ultimamente qualcosa in lei era cambiato. «So perfettamente, a parte la mia incredibile tensione, che state provando quello che provo io: orgoglio e appagamento, soddisfazione e rammarico e una forte speranza per il futuro.» la mora guardò tutti gli studenti, uno ad uno.
«Ma non sono qui per approfondire il discorso sui vostri sentimenti, invece vorrei condividere con voi qualcosa di personale e vorrei parlarvi di persone della mia vita che non ci sono più, persone che mi mancano molto, persone che mi sono sempre accanto in modi diversi, ma che siano separati dalla morte o dalla semplice distanza, so che sono ancora con me perché vivono nel mio cuore..» Jenny guardò Niall e gli occhi le vennero lucidi ma cercò di trattenere le lacrime.
«La verità è che col tempo è questo che saremo l'uno per l'altro anche noi, solo un oceano di ricordi, alcuni meravigliosi e teneri, altri un po' meno.. ma sono proprio i ricordi che ci aiutano a diventare quello che siano e quelli che saremo perciò sia che voi siate insieme o che siate solo l'uno nei pensieri dell'altro ricordatevi di chi vi è stato vicino un tempo e mi auguro che ovunque vi capiterà di andare nella vostra vita porterete sempre questa scuola nel cuore.» Tutti i ragazzi sorrisero e annuirono consapevoli. Lauren appoggiò il capo sulla spalla di Liam mentre Hope cercava di trattenere le lacrime. «A mio parere non a caso ci chiamano i "maturandi".. insomma più che nello studio ce ne vuole di maturità per lasciare la tua adolescenza, la tua classe, la tua famiglia.. coloro che ti hanno fatto ridere, copiare, piangere, divertire, arrabbiare. Coloro che ti hanno sollevato dai momenti più tragici, che ti hanno donato sorrisi sinceri, coloro che ti hanno fatto capire quale sia la vera essenza della vita: l'amicizia.» E fu qui che tutti i fantastici 10 si guardarono l'uno con l'altro.
«Io sono fiera di noi e credo e spero che sia lo stesso per voi. Congratulazioni.» Jenny chinò leggermente il capo e un boato di applausi le avvolse le orecchie. Fu uno dei migliori discorsi di sempre e tutti ne furono fieri.
Scese dal palco e raggiunse i suoi amici che l'abbracciarono con foga. Niall le lasciò un leggere bacio all'angolo della bocca.
«Ed ora, chiamerò uno ad uno per la consegna del diploma.» annunciò la preside.
E mentre salirono tutti, uno ad uno, i ragazzi parlottavano e scherzavano tra loro, applaudendo ad ogni singolo diplomato.
Poi toccò a Niall, ad Arper, a Zayn, a Liam, alle sorelle Price, ad Harry, a Louis e a Jenny.
«E per ultima, ma non per importanza, signori e signore accogliamo con un fortissimo applauso la migliore maturanda che la Los Angeles High School abbia mai
avuto.» Harry sorrise fiero, così come tutti i suoi amici. «Hope Bennet.»

La bionda salì sul palco e prendendo il diploma spostò i nastrini del cappello sulla destra, per poi abbracciare fiera la sua preside.
«Ti auguro il meglio, cara mia.» concluse la preside, sorridendole cordiale.
Harry, non appena la bionda scese, la prese in braccio e la baciò, come solo lui sapeva fare.
«Ce l'abbiamo fatta!» urlò poi Sophie lanciando il cappello in aria mentre tutti gli altri la imitarono.
Si recarono al buffet, congratulandosi con tutti gli altri ragazzi.
«Perché non lo fai più?» chiese ad un tratto Zayn.
«Fare cosa?» rispose Arper perdendo un battito.
I due si allontanarono, in modo da poter parlare senz'interruzioni.
«Sorridere. Ma sorridere davvero.»
«Tu, perché non ridi più come prima?» continuò la bruna.
«Che intendi?»
«Una volta ridevi sonoramente, buttando il capo indietro e arricciando il naso. Non lo fai più. Adesso ti contieni. Perché?»
«Non mi sembra più così bello ridere.» rispose sincero Zayn.
«Ecco. A me non sembra più bello sorridere.»
«Perché?» si accigliò Zayn.
«Perché una volta eri tu a provocare i miei sorrisi. Ed eri tu, a coglierne ogni sfumatura con i tuoi occhi cioccolato.»
«Ma io sono qui. Io ti guardo ancora, sai? Però non vedo più quei sorrisi. E fa male.»
«A me fa più male.» ammise Arper, abbassando il capo.
«Cosa? Non sorridere?»
«No. Il fatto che tu rimani a guardare da lontano, senza scomporti per farmi sorridere.»
«Lo facevo.»
«Già, lo facevi. Ora non più.»
«Mi vorresti di nuovo al tuo fianco?» chiese Zayn.
«No…non lo so…forse. Sì. Ti voglio al mio fianco ogni istante. Ti voglio vicino a me quando faccio qualche cazzata, per poi potermi voltare e dirti “Ma hai visto? Hai visto che ho combinato?” e ridere a crepapelle con te.»
«Io ti vorrei con me in una giornata di pioggia, per stare accoccolato a te di fronte al camino. Ti vorrei portare con me a vedere l’alba, seduti sulla spiaggia, mentre guardo il tuo profilo illuminato dal rosa caldo del sole.» continuò il bruno.
«E perché non lo fai?» chiese infine lei.
«Tu verresti?»
«Sì.»
«Bene, perché ti ci vorrei portare domani.» ammise Zayn.
«Devo dirti una cosa.» annunciò Arper.
«Dimmi.» la spronò il biondo.
«Non mi interessa una relazione dove ci diciamo continuamente quanto ci manchiamo o quanto ci amiamo, m’interessa che tu stia con me anche se sarò acida, anche se vorrò vedere un film noiosissimo, m’interessa quando mi starò in silenzio, dispersa chi sa dove e tu stai lì e magari mi dai un bacio o mi dici qualcosa di carino.
Non m’importa della cena o di dove mi porti, mi importa star con te, solo questo.
M’importa che ci sarai, che m’abbraccerai anche se non te lo chiederò, m’importa che c’ameremo.
M’importa giocare con te, magari prendendoci a manate o insultandoci, ma m’importa che ci sarai sempre.
Non m’interessa l’amore fatto di cuoricini e tante belle parole.
M’importa che ci sarai, che ti piacerò sempre, sopratutto quando sarò scontrosa ed in disordine, m’importa che ti siederai accanto a me sul letto quando ti caccerò via.
Non m’importano i regali, quelli lasciamoli a chi non sa amare forte a chi non sa amare in modo vero.
Noi possiamo amarci davvero tanto, ci insulteremo, ci picchieremo e ci prenderemo in giro, ma saremo dolci, dolci come non mai, m’importa dei baci improvvisi e di quelli sulla guancia, sorprendiamoci e non con i regali o con dei gesti enormi, ma con gesti piccoli, con parole improvvise.
M’importa che starai con me nonostante me, il mio carattere, nonostante non sia loquace.
Sopportami che io ti sopporterò.
Non sono bella e nemmeno perfetta, t’arrabbierai e anche io lo farò, griderò, t’insulterò o semplicemente ti guarderò sbattere le porte o urlare come un disperato per colpa mia, ma tu resta, sopportami, perchè io con te lo farò sempre. Ho rifiutato Harvard perchè ti amo e perchè voglio stare con te. Verrò con te a Londra.
Che dici ti va di vivermi? Perchè sai io ne ho una voglia matta anche se ho paura.»
«Mi sento infinito già da adesso.» ammise Zayn.
«Infinito?» chiese confusa Arper.
«Sì. Ora capisco che voleva dire Charlie, nel film.»
«E com’è? Sentirsi infinito, intendo.» chiese ancora la bruna.
«Mi sento infinito quando sto con te.» disse Zayn con le lacrime agli occhi.
«Quindi, ci sentiremo infinito insieme.»
«Per sempre?» chiese Zayn avvicinandola a sé.
«Per sempre.» annuì Arper baciando il bruno.
E quello fu il bacio più bello che i due si fossero mai dato. Pieno di amore, tristezza, malinconia, felicità e tanti altri sentimenti. Si erano mancati così tanto che se l'avessero saputo prima non si sarebbero divisi per così tanto tempo.
Zayn la prese per mano, intrecciando le loro dita come le loro vite, e si avviarono verso gli altri.
Erano tutti seduti sul prato, con del ponch tra le mani, intenti nel fissare l'orizzonte.
«Ma voi ci pensate che tra meno 2 mesi saremo tutti divisi. Insomma, non proprio tutti ma quasi. Ognuno prenderà le proprie strade e chissà se saremo ancora i fantastici 10..» disse Hope terribilmente malinconica. «Io non voglio lasciarvi, voi siete la mia famiglia!» concluse scoppiando a piangere.
Harry la strinse a sé, insieme a Sophie. «Noi saremo amici per sempre, ciccina. E anche se non ci vedremo per anni interi, ci sentiremo e poi.. dimentichi che dobbiamo organizzare il tuo matrimonio?» disse facendola ridacchiare.
«Ci sarete tutti no? Insomma, ognuno avrà un ruolo!»
«Niall ed io saremo i ballerini ufficiali della serata!» disse Liam.
«Io sarò l'ospite d'onore.» disse Zayn.
«Io sarò il testimone e guai a chi cerca di rubarmi il posto!» minacciò Louis. «Le ragazze faranno le damigelle d'onore e Sophie la testimone insieme a me. Ognuno ha già un ruolo! Cazzo, sposatevi domani!» continuò ancora Louis.
«La tua finezza mi persuade, amore.» scherzò Sophie facendo sogghignare tutti.
«Ci pensate se Lauren stesse ancora con quell'idiota di Adam?! O se Arper non fosse mai venuta in questa scuola?! O se Jenny non mi avesse mai battuto in quella gara?! Che cosa saremmo stati noi a questo punto. Cioè.. mi fa strano.» disse Niall.
«E' stato il destino, così voleva e così è andata. Semplice ma efficace.» rispose Harry.
«E' figo, sapete?!» disse Arper. «Non so cosa sarei ora senza voi, grazie..» concluse umilmente.
I ragazzi sorrisero e Lauren l'abbracciò forte. Avevano legato molto loro due.
«Facciamo una promessa?» propose Jenny. «Tra qualche anno, dopo esserci laureati, ci ritroveremo qui e ci racconteremo tutto, qualunque cosa accada.»
«Io ci sto.» disse Niall poggiando la sua mano su quella di Jenny.
Zayn, Arper, Liam e Lauren li seguirono così come tutti gli altri.
«Per sempre?!» disse Hope.
«Per sempre!» risposero tutti in coro alzando le mani al cielo, infinito e grande, come la loro amicizia.




 

_____________________________________________________
Sullivan's space

 

03/07/2013



Non ho parole.. non le ho davvero.
Mi sento triste e felice in questo momento:
felice perchè finalmente sono riuscita ad aggiornare in modo da non farvi soffrire più
ma triste perchè la fine è arrivata..
Fortunatamente ho scelto di postare anche un epilogo, ambientato tra tanti anni, però diciamo che la fine è questa.
In questo momento sono così:



sto troppo male, vi giuro.
E' passato quasi un anno dall'inizio di questa storia e concluderla è troppo dura.
Siamo qui, al 26esimo capitolo e ho 999 recensioni quando credevo di averne a stento 100.
Credo di essere la persona più fiera di questo sito e io voglio ringraziare voi per aver permesso tutto ciò.

Questa storia è
seguita da 237 persone,
preferita da 169,
ricordata da 79
e io vorrei ringraziarvi
UNO AD UNO.
Grazie per il calorosissimo sostegno che mi avete dato in tutto questo tempo,
grazie per le magnifiche parole che mi scrivevate ogni giorno,
grazie per le recensioni magnifiche,
grazie per esserci sempre stati, 
grazie per essere stati i migliori "fan" di sempre!!

Vi ho amati all'inizio, vi amo ora e vi amerò per sempre.

GRAZIE DI TUTTO.



 

SE VOLETE RESTARE IN CONTATTO CON ME, ECCO I MIEI INDIRIZZI. 

@TWITTER
@FACEBOOK
@ASK
@INSTAGRAM

IO SONO A VOSTRA DISPOSIZIONE, PER QUALSIASI COSA. 




ci vediamo presto con l'epilogo.


 


 


ℳarìì Sullìvan

   
 
Leggi le 16 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: mariisullivan