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Autore: foreverwithyou    03/07/2013    2 recensioni
[http://wiki.d-addicts.com/Lee_Seung_Ki]
Tratto dal cap.15:
« Bisogna dare e ricevere amore per vivere.
L'amore è un istinto che si trasforma in un legame indistruttibile.
E' opportuno cercare l'amore o, semplicemente, aspettare che l'amore bussi alla tua porta ... »
 
La FF di un amore dato, ricevuto e ignorato raccontata da due "mondi opposti" .
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 15

His.
« Buona fortuna per la grande impresa di stasera ! » mi augura papà sorridendo e sedendosi alla scrivania.
« Grazie, papà. » rispondo uscendo dall’ufficio.
Ne ho davvero bisogno.
Mi reco al garage dell’azienda e cerco la mia auto.
Una volta entratoci metto in moto e torno a casa.
« Sono tornato ! » urlo, come mio solito fare quando rientro.
« Ciao. » mi accoglie con voce roca Gem.
« Che succede, cuoca del mio cuore ? » le dico per poi darle un bacio sulla guancia.
« La festa è domani e mia sorella Jenny non mi ha ancora chiamato. » mi spiega.
« Perché dovrebbe chiamarti ? » le domando confuso.
« Per dirmi se ha comprato il regalo per Min-Ji. » mi dice continuando a cucinare.
« Oh, capisco. » dico per poi andare nella mia stanza.
« Tra dieci minuti è pronto. » mi informa urlando.
Dopo cena do la “ buonanotte “ a Gem e poi mi distendo sulla mia branda.
Non riesco a dormire. Sono troppo eccitato per domani !
Sono curioso di quello che succederà, di quello che mi dirà Gem.
Aspetterò, manca solo un giorno.


Her.
Spalanco gli occhi. E’ giorno.
« Buongiorno a tutti ! » dico stiracchiandomi e mettendomi a sedere ammirando la mia fantastica collezione di peluche nella cesta. Mr.Choco è tra loro, ho finito di dormire con lui. E’ stata dura rompere la nostra relazione ma alla fine ha capito. Appartengo a qualcun altro adesso.
« A proposito di “ qualcun altro ”  … è già andato a lavoro ?!? » domando nel dubbio per poi precipitarmi giù dal letto e correre nel corridoio.
« Jung-Hwan. » urlo disperata aprendo la porta della cucina.
« Buongiorno anche a te ! » mi risponde ironico bevendo il tè seduto sul sofà col giornale in una mano.
Tiro un sospiro di sollievo.
« Credevo fossi già andato a lavoro. » gli dico sorridendo.
« E’ domenica. La domenica non si lavora, Gem. » mi dice.
Lo guardo stranita.
« Oh, è vero ! Sono mortificata ! » gli dico facendomi rossissima.
Mi sorride.
« Hai già preparato la colazione ? » gli domando.
« Sì, è lì sul tavolo. Serviti e non fare complimenti come tuo solito fare. » mi dice con una vena di ironia.
« Tz … » emetto seccata per poi andare a sedermi.
« E’ il gran giorno ! » esclama stranamente eccitato.
« Già ! » gli rispondo sorridendo mentre mastico.
Emette un sorriso nervoso.
Si deve fidanzare lui ? Che gli prende ? Ah, forse perché dovrà affrontare per la prima volta la mia famiglia.
La mia famiglia ?!? Loro … loro sanno che lui è gay.
Urlo isterica alzandomi.
« Che succede ? Ti sei scottata ? Eppure quel cibo è li da 10 minuti. » mi dice avvicinandosi.
Lo guardo con occhi sbarrati per poi fuggire in bagno.
Penso e ripenso ad una buona scusa da inventarmi per mia madre o una per Jung-Hwan ma non me ne vengono.
Fanno tutte pena.
Che cosa faccio ?
« E’ sempre opportuno dire la verità ! »
rammento le parole di nonna Fin.
« Dirò la verità, nient’altro che la verità. Sarò più apprezzata e ammirata ! » dico illuminandomi.
« Thank you, nonnina ! » dico per poi uscire dal bagno.
« Gem, come stai ? Mi hai fatto preoccupare. » mi dice Jung-Hwan venendomi in contro.
Gli sorrido. Mi getto su di lui e lo bacio.
Sono quasi pronta.
Due spruzzi di profumo e voilà, sono davvero pronta.
« Gem, faremo tardi se non ti sbrighi ! » mi dice Jung-Hwan spazientito dalla cucina.
« Sono pronta ! » dico uscendo dalla mia camera.
Il rumore dei miei tacchi mi fa sentire così importante e alta.
Ed ecco Jung-Hwan che rovina tutto.
Ho un tacco altissimo e lui è sempre più alto di me.
Ingiustizia. Imparzialità. Incoerenza, proprio.
« Sei bellissima ! » mi dice dandomi un bacio sulla fronte.
La cipria, Jung-Hwan. La cipria.
Finito il momento d’imbarazzo misto alla rabbia da parte mia, usciamo dall’appartamento.
Saliamo in macchina.
Raggiungiamo la palazzina della grande, innumerevole famiglia Kim.
Tutto è addobbato a festa.
Le luci, i colori, è tutto così pittoresco, familiare.
Jung-Hwan si guarda intorno divertito. Sembra gli piaccia. Se vuole lo lascio qui.
« Gem ?!? Ragazzi c’è Gem ! » urla un ragazzino nel buio.
Dopo un secondo vedo un branco di ragazzini corrermi in contro.
« Aiuto ! » urlo nascondendomi dietro la schiena del mio possente Jung-Hwan.
« Ma che succede ? » domanda girandosi appena.
« Zitto e dissimula. » dico ammonendolo.
« Inutile che ti nascondi, tanto ti abbiamo vista, Noona ! » mi dice Sam, il fratellino di Lin-so nonché mio cugino.
« Piccolo marmocchio ! Vieni qui. » gli dico per poi stritolarlo.
Bacio tutti e vengo baciata da tutti i 17 bambini che invadono il terrazzo.
La mia povera cipria. Piango.
I bambini fanno domande sul mio accompagnatore ma faccio finta di non sentirli e gli ordino di condurmi dal resto della mia scatenata famiglia.
Li vedo tutti intenti a parlare, ballare, urlare fuori al giardino del palazzo.
« Ciao a tutti. » dico ma nessuno mi sente.
« Hey, sono arrivata ! Innumerevoli creature, sono qui ! » urlo a squarciagola attirando finalmente l’attenzione di tutti.
« Gem ! » esclamano tutti in coro venendomi a salutare.
Cipria sprecata. Meglio se non mi truccavo per niente.
Vedo Jung-Hwan escluso da tutto e da tutti.
« Ragazzi, basta ! Mi occorre un po’ di silenzio e un po’ di attenzione. » dico scrollandomi tutti di dosso per poi prendere Jung-Hwan per mano.
« Lui è il mio accompagnatore. » inizio a dire sorridendo.
« Buonasera accompagnatore. » dicono tutti inchinandosi.
« Ciao ! » dicono in coro le civette delle mie cugine.
« Salve, mi chiamo Choi Jung-Hwan. » dice inchinandosi a sua volta.
« Ed è il mio ragazzo. » sputo diretta aspettandomi i peggiori insulti.
« Sei diventata pazza o meglio gay ?!? » domanda mia madre stranita.
« Mamma, ma cosa dici ? E’ ovvio che Choi Jung-Hwan non è gay. » interviene Jenny dalla folla.
« Ma Gem mi disse --- » inizia a controbattere mamma.
« Gem è una bugiarda ! » dice Jenny per poi guardami e farmi un occhiolino.
« Come sei tragica, Jen-Ji. Era solo una piccola menzogna, giusto per far calmare mamma che stava morendo di crepacuore quando seppe che convivevo con un uomo che non era mio marito. » spiego mezza divertita.
« E credi che adesso non muoia di crepacuore sapendo che hai convissuto tutto questo tempo con un uomo che non è tuo marito e non è gay ?!? » mi domanda sconvolta.
« No, non lo credo perché Jung-Hwan ti piace più di me. » le dico fronteggiandola.
« Ma cosa dici ?!? » domanda facendosi rossa come un pomodoro e coprendosi le guance con le mani.
Sorrido e l’abbraccio.
« Signorina, sai da quanti anni siamo sposati io e tua madre ? » mi domanda mio padre con tono ammonitore.
« Abbastanza da capire che lei ha bisogno di rifarsi gli occhi. Ti voglio comunque bene papà ! » gli dico per poi dargli un bacio sulla guancia.
Lascio Jung-Hwan alle accanite domande della mia entusiasta famiglia e raggiungo i fidanzatini.
« Finalmente riusciamo a parlarci. Ma cosa è successo ? Come mai Jung-Hwan è diventato il tuo ragazzo ? » mi domanda Min-Ji prendendomi le mani.
« E’ una lunga storia ! Tu devi essere Steve, giusto ?!? Auguri, comunqe. » domando guardando il biondo che affianca mia sorella.
« Esatto, sono Steve Morris. Il fidanzato di Min-Ji. » risponde con un udibile accento inglese.
« E’ un piacere conoscerti ! » gli dico inchinandomi.
China il capo anche lui e mi sorride.
Faccio un segno a Min-Ji per comunicarle che ha fatto la scelta giusta. Steve è davvero un ragazzo carino.
« Felicitazioni Min-Ji ! » dice Jung-Hwan spuntando dal nulla.
« Grazie Jung-Hwan. Ho sentito tanto parlare di te e ora che ti vedo sembri così diverso dalla descrizione datami dalla mia sorellina. » dice Min-Ji rivolgendosi a Jung-Hwan.
« Spero sia stata una descrizione piacevole, lo dico per il tuo bene. » dice rivolgendosi a me e facendomi un occhiolino col sorriso stampato su volto.
Ricambio il sorriso terrorizata.
La festa continua tra canti, balli, risate e bevute.
I miei fratelli oggi sono vestiti, che grande gioia !
Le mie cugine mi spiano in continuazione quando sono con Jung-Hwan.
Mamma e papà mi si avvicinano.
« Siamo davvero contenti che tu abbia trovato l’amore, Gem ! Sappiamo benissimo che sei andata a vivere altrove proprio perché qui non ne trovavi. Siamo fieri di te ! Ti vogliamo tanto bene. » mi dicono i miei per poi abbracciarmi.
Mi scende una lacrima.
Stavolta è davvero la fine della mia costosa cipria.
« Grazie papà. Sono contenta che l’abbiate presa bene. Vi prometto che non vi nasconderò più nulla. » gli dico staccandomi da loro per poi guardare i loro occhi pieni di gioia.
Vado in cerca di Jung-Hwan e alla fine lo trovo seduto su di una panchina nel parco, poco lontano dal giardino.
« Stanco ? » gli domando cogliendolo di sorpresa.
Ripone qualcosa nei pantaloni e si volta per guardarmi.
« Assolutamente no ! » risponde fiero.
Mi tende una mano.
Camminiamo per un po’ su e giù per il parco e poi ci fermiamo.
I suoni e i rumori della festa sono, ormai, echi inudibili.
« Sei la mia vita, Gem. Ti amo e non voglio più che nulla ci distingua. Voglio essere una sola cosa con te. Voglio dormirti accanto, baciarti ovunque, essere tutto per te. » mi dice con le lacrime agli occhi sbalordendomi e cacciando dalla tasca quella cosa riposta prima.
« Sposami Gem. » dice aprendo la cosa che in realtà è una scatolina mostrando il meraviglioso anello che vi è all’interno.
Quasi piange il mio Jung-Hwan.
Io, invece, non riesco a fermare le lacrime.
« Me lo stai chiedendo davvero ? Jung-Hwan, ti amo tanto. » gli dico passandomi una mano sotto gli occhi accennando un sorriso.
« E’ un “ sì “ ?!? » domanda con aria sospesa.
« E’ ovvio, tonto ! » gli dico per poi abbracciarlo.
Jung-Hwan toglie l’anello dalla scatola e me lo mette al dito.
Come luccica ! E’ bellissimo !
Ci lasciamo trasportare da un bacio dolce e appassionato.
Sentiamo degli schiamazzi alle nostre spalle.
Ci stacchiamo e ci giriamo.
Non è possibile: tutta la mia famiglia, o almeno una buona parte, applaude per la “ fatidica domanda “ fatta pochi secondi fa.
Guardo allibita Jung-Hwan che mi sorride e mi abbraccia ancora.
Sorrido anch’io.
Infondo, l’amore si deve anche condividere !
Neanche il tempo di preparare le nozze che mi ritrovo già sposata.
Sono passati 4 mesi ormai, mia sorella si sposerà tra 6 settimane. Siamo stati più veloci di lei, solo perché Steve ha avuto problemi in America con sua famiglia.
Sono una neo-laureata in economia in cerca di un disperato lavoro.
Il mio amato suocero mi ha riservato un posto nella sua azienda ma al sol pensiero che dovrò vedere mio marito a casa e a lavoro mi fa sentire ancora più nauseata.
Quindi mentre cerco lavoro me ne sto a casa a fare la moglie.
Che rottura !
« Moglie, sono tornato ! » urla Jung-Hwan nell’ingresso.
« Pulire, lavare e cucinare non ne posso più. » dico arrabbiata.
« Tuo padre me l’aveva detto che dopo i primi mesi di matrimonio iniziavano a farsi vedere le avversità. » dice preoccupato.
« Oh, piantala ! Sono anche contenta, però ! » gli dico sincera.
« Menomale ! » dice tirando un respiro di sollievo.
« Come mai ? » mi domanda.
« Da oggi in poi non dovrò più svolgere nessuna mansione domestica ! » gli dico abbracciandolo.
« Ripeto: come mai ? » mi domanda ancora.
« Amore, credo che dovremmo traslocare. » dico staccandomi da lui e toccandomi il ventre.
« Questa casa tra 6 mesi diventerà troppo stretta. » gli dico sorridendo.
« Oh, sul serio ?!? » domanda incredulo Jung-Hwan sorridendo per poi baciarmi.
Bisogna dare e ricevere amore per vivere.
L'amore è un istinto che si trasforma in un legame indistruttibile.
E' opportuno cercare l'amore o, semplicemente, aspettare che l'amore bussi alla tua porta.
Io ho aspettato e alla fine sono stata travolta anch’io dall’amore.
Jung-Hwan ha bussato alla mia porta e stava per soffiarmi l’appartamento ma grazie alla magnifica idea di Ajusshi lo abbiamo diviso.
Ci siamo innamorati.
Quando abbiamo iniziato la tragica convivenza, quando ci siamo ubriacati e siamo finiti a letto insieme, eravamo già innamorati. Lo siamo sempre stati.
E’ questa la cosa bella dell’amore: è imprevedibile.
D’ora in poi io darò amore alla mia creatura per farla nascere bella e forte e trasmetterle tutto quello che è stato trasmesso a me.
Lo farò, lo prometto.

Fine.


Gem 


Jung-Hwan 


Jung-Hwan & Gem ♥


Altra nota dolente dell'Autrice :
Annyeong ! 
* dice tra i singhiozzi *
Questo era l'ultimo capitolo di
Give Me Love.
Spero che la storia vi sia piaciuta e che,
specialmente, il finale vi sia piaciuto.

Un ringraziamento particolare va a
Shally99  &  lollipop 2013
che mi hanno sostenuta seguendo la mia storia e recensendo
la maggior parte dei capitoli.

Non dimenticate di guardare il video fatto dalla mia migliore amica
bieberpoint
che ringrazio e saluto !

Cliccate qui per vederlo ♥

♥♥♥
Komawoyo

withyou


Ps: date uno sguardo alla storia che sto scrivendo con mia cugina lollipop 2013 nel nostro doppio profilo 2night.
La storia è questa:

Mayfair's diaries.

   
 
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