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Autore: Portman98    03/07/2013    1 recensioni
Cosa succederebbe se la realtà in cui viviamo fosse completamente capovolta? La riusciremmo ad accettare oppure impazziremmo? Ma se in gioco ci fosse un bene più grande...
Stavolta per sconfiggere il loro nemico le guerriere Sailor dovranno oltrepassare non solo il tempo e lo spazio, ma la loro stessa realtà!
Riusciranno a superare e conoscere i loro lati "oscuri"? Sopravvivranno gli amori, le amicizie, oppure tutto si perderà nella pioggia?
Questa è la prima fanfiction che scrivo, per cui abbiate pietà... nasce da un'idea comica, ispirata ovviamente da Heles, però spero che questa storia mantenga almeno un po' di quella suspance, di quel romanticismo e di quell'avventura che rendono il manga insuperabile.
Spero vi piaccia...
P. S. Le recensioni sono ben accette, aiutatemi a migliorare.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Crack Pairing | Personaggi: Haruka/Heles, Mamoru/Marzio, Michiru/Milena, Un po' tutti, Usagi/Bunny | Coppie: Endymion/Serenity, Haruka/Michiru, Mamoru/Usagi, Seiya/Usagi
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Dopo la fine
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Capitolo III. Tragedie
Mondo reale
2 giorni prima
“Notizia dell’ultima ora” gracchiò la voce metallica del conduttore “È da stamattina che si stanno verificando  strani incidenti al ponte di Tokyo…”
Sidja ascoltava distrattamente il telegiornale strofinando con accanimento alcuni malcapitati piatti. Non che fossero eccessivamente sporchi, ma questo esercizio le permetteva di fuggire le sue cupe preoccupazioni, quasi si perdessero sulle superfici lustre dei piatti annegando poi nella schiuma candida del detersivo.
- Sidja, quando hai finito con i piatti ti devo mostrare una costruzione fantastica con i lego! – esclamò Ottavia con entusiasmo sporgendosi al suo fianco sul lavandino – Me l’ha insegnata Heles, sai? –
Sidja assentì sorridendo, tuttavia i piatti le restituirono una copia opaca della sua espressione malinconica.
- A proposito sai quando torneranno? Lei  e Milena mi mancano davvero un sacco! – sospirò Ottavia, a quelle parole anche il suo tono si abbassò, gravato dalla malcelata nostalgia.
- Anche a me – concordò Sidja pedissequamente, tuttavia la sua risposta non convinse la bambina che continuò a scrutare irrequieta il suo viso impassibile.
- Ormai sono via da una settimana… - proseguì Ottavia flebilmente, quasi temesse di urtare ulteriormente i sentimenti di Sidja.
- Heles e Milena hanno fatto la loro scelta, torneranno quando lo riterranno opportuno – qui la voce atona della ragazza non riuscì a nascondere un moto di rancore.
“Dopo tutto sono loro ad aver minato il nostro equilibrio con i loro sospetti infondati!” pensò Sidja, serrando gli occhi per non lasciar trasparire il suo risentimento “O forse sono io che sono troppo sicura” per un attimo l’ombra del dubbio oscurò le sue certezze “Se avessero ragione significherebbe la disgregazione delle guerriere Sailor… ma se lei davvero fosse… “
Il filo dei suoi pensieri fu bruscamente tagliato dalla voce del telecronista : “Qui, al ponte si susseguono eventi paranormali! Sembra di trovarsi sul set di un film horror! “ gridò l’uomo gettandosi a terra, per un attimo l’inquadratura mostrò un essere spaventoso che emergeva lentamente dall’acqua, seguito dalle urla terrorizzate dei presenti. Le riprese si fecero instabili, i colori confusi a causa delle interferenze, sino a svanire del tutto nell’oscurità dell’ asfalto stradale. Per qualche istante rimase a fare compagnia agli spettatori soltanto il suono del terrore e delle inutili fughe, poi un sibilo acuto e continuo e il servizio si chiuse, precipitando lo studio e le case dei telespettatori in silenzio turgido di sorpresa e paura.
I suoi occhi non riuscivano a staccarsi dallo schermo, indagava il vuoto di quel rettangolo dalle luci colorate ancora rapita dalle immagini della tragedia. Un piatto le era scivolato dalle mani ed ora giaceva in pezzi sul pavimento della cucina, l’unica cosa che riusciva a tenerla presente a sé stessa era la mano tremante di Ottavia stretta sul suo polso, il resto del mondo era avvolto da una sorta di candore irreale, che tuttavia lasciava trasparire l’orrore dei momenti appena trascorsi.
Sidja si riscosse all’improvviso – Dobbiamo andare! – disse scrollando la mano della bambina al suo fianco
- Forza! – la incitò cercando di infonderle quella convinzione che nemmeno lei possedeva, in quel mostro aveva scorto un oscuro presagio…
- Non dovremmo chiamare anche Hel… - provò a persuaderla Ottavia, mentre correvano verso la porta di casa.
- Sai bene che non possiamo! – fu la risposta secca di Sidja, in quel momento contava solo combattere, non c’era spazio per quei sospetti e dissidi, che non avrebbero fatto altro che destabilizzare l’unità delle guerriere Sailor!
Però, il suo nome non riusciva ad abbandonare i suoi pensieri… Marta!

-

Mondo parallelo
Presente
- La conosci? – la voce impaziente di Marzio, fino a quel momento apparentemente disinteressato, la destò dalla sorpresa.
- No – rispose ancora immersa nel ricordo della sera prima – No, immagino proprio di no! – ribadì poi con maggiore convinzione. Heles si sistemò sulla poltrona rosa nel tentativo di scacciare gli ultimi residui della sua incertezza, non era assolutamente possibile che Milena fosse la ragazza del riflesso!
- Come potrei? Siamo così diverse – affermò ancora sperando che quelle parole la dissuadessero dai suoi stessi dubbi.
- Eppure dovresti! – si stupì Marta – Della sua banda fanno parte quei razza di tossici dei fratelli del tuo fidanzato, Yaten e Taiki! –
Seya non accennava spesso alla sua famiglia, anzi non amava per niente ricordare le sue origini, quando lo faceva rimaneva sempre piuttosto vago e Heles non insisteva sull’argomento, per questo non era molto al corrente della situazione di quei due scapestrati.
- Oh, dici davvero? Che peccato! – disse Morea, poi spiegò: -Ho sempre trovato quei due ragazzi molto… - e qui Morea s’interruppe con uno sguardo sognante.
- Carini! - completò Marzio con enfasi.
- Marzio! – si stupirono Heles e Marta (e quest’ultima ebbe quasi un attacco di cuore).
- Lo vedi! Io e il mio apprendista ci capiamo alla perfezione – esclamò fiera Morea strizzando l’occhio al ragazzo che, piuttosto imbarazzato, non alzava lo sguardo dalle mani di Heles .
- È solo che, Marzio, non sapevo che i tuoi gusti… - chiarì Marta riavendosi dallo stupore – Insomma, pensavo che ti interessassero  le ragazze – continuò arrossendo per l’equivoco.
- In effetti c’era una ragazza… tempo fa – sussurrò Marzio, la voce, solitamente vivace e galante, in quel momento dura e colma di malinconia.
- E ora? – chiesero in coro le tre ragazze.
- Ora mi vedo con il ragazzo della sala giochi! – rispose Marzio tornando a sfoggiare il suo usuale sorriso gioioso.
- Chi? Moran! È dire che all’inizio pensavo fosse etero anche lui! – rifletté Morea, mordicchiando accigliata la punta della sua lima.
- Ma la ragazza? Che fine ha fatto la ragazza? – domandò Heles in maniera concitata, quella storia l’aveva assorbita completamente.
- Appunto dovresti dichiararti! – insisté ulteriormente Marta sporgendosi verso di lui dalla sua poltrona, forse sperava di essere la ragazza del cuore di Marzio.
- Purtroppo – disse Marzio incupendosi nuovamente – quella ragazza si è spenta per sempre! –
Quella conclusione inaspettata spiazzò letteralmente le tre ragazze lasciandole a bocca aperta.
- Oh tesoro! – mormorò Morea commossa passando periodicamente fazzolettini al povero Marzio, che non riusciva più a frenare i singhiozzi.
- Sono sicura che tu e Moran avete una relazione stupenda davanti a voi… - disse Heles a disagio, forse perché le lacrime dell’inserviente le colavano copiosamente sulle mani, ma le sue rassicurazioni non ebbero successo sul cuore del malcapitato amante.
- Questo ragazzo è un tantino lunatico – sussurrò Heles all’orecchio della sua migliore amica.
- Ma non lo vedi quant’è sensibile! – sospirò Marta ammirata – Perché i ragazzi migliori sono tutti gay? –
- È successo ieri - farneticava intanto Marzio, sopraffatto dalla disperazione – Fino a ieri era viva! –
- Però sei stato veloce - commentò Heles, meritandosi una gomitata di rimprovero da parte di Marta.
- Marzio e Bunny si sono lasciati mesi fa, ma lei è rimasta sempre nel suo cuore, anche se lui è andato avanti…  - spiegò Morea, incurante del sarcasmo dell’amica.
- Perché mai una ragazza ti avrebbe lasciato? – domandò Marta sconvolta.
- Era troppo presa dallo studio e così, mi ha fatto rendere conto che non erano le ragazze quello che cercavo! –rispose Marzio – Credevo di averla dimenticata! – esclamò scosso da una nuova ondata di singhiozzi.
- Forza riprenditi! Cosa dirà Moran quando ti passerà a prendere e ti troverà in questo stato? Stasera dovete andare al cinema a vedere quel film con Rea, la vostra attrice preferita! – lo consolò Morea comprensiva.
- Già, ormai è acqua passata – assentì Marzio asciugandosi gli occhi e un sorriso felice tornò ad illuminargli il volto.
- Posso chiederti un’ultima cosa? – domandò Heles con cautela – Com’è morta Bunny? –
Un lampo d’ira ferina baluginò per un attimo nello sguardo di Marzio, prima che tornasse a riempirsi di lacrime – È stata investita! L’ha investita – esclamò serrando i pugni e scacciando il pianto – L’ha investita Milena! – il suo urlo si propagò nel negozio dell’estetista, la sua rabbia attraversò il tempo, lo spazio, le realtà fino ad arrivare alla presunta colpevole…

-

Mondo reale
Presente, notte
Milena si svegliò di soprassalto, il cuore le batteva  all’impazzata, le mani sudate stringevano convulsamente le lenzuola, le gambe le tremavano. Guardò Heles che dormiva accanto a lei, cercò la calma nel suo respiro regolare, nella sua figura abbandonata tra le lenzuola…
non voleva svegliarla, così si rimise giù abbandonando la testa sul cuscino, mentre l’eco di quel terribile grido le risuonava ancora nelle orecchie…
  
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