Anime & Manga > Ranma
Segui la storia  |       
Autore: orange    03/07/2013    6 recensioni
"Ma guarda, si porta velocemente la mano dietro al collo. Per gesti come questo ci si innamora irrimediabilmente per tutta una vita" V. Woolf, Le onde.
12 istantanee per 12 mesi.
# 12
"Quindi sei tu ad avere delle aspettative"
La guarda, vagamente infastidito. "Io?"
"Ti aspetti che io sappia le cose che mi vorresti dire"
.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Giugno

[Magnete]
“È buona?”
Akane gli si siede accanto sulla veranda, indicando la granita che sta tenendo in mano. Ranma annuisce, tornando a contare i balzi dell'instancabile carpa nel laghetto. Il giardino è inondato dalla calda luce del sole che tramonta al di là del muro di cinta. Con la coda dell'occhio, nota che Akane sta facendo dondolare le gambe nel vuoto e il movimento ripetitivo gli serra un nodo alla gola.
Teme di dire la cosa sbagliata, perciò si limita a studiare la luce che si riflette sulla sua pelle bianca  e lei sembra accorgersene. Gli sorride innocente, ma non troppo. 
Allunga il braccio verso di lei per offrirle un po' della sua granita e Akane tende il corpo e la mano, prendendone un cucchiaio. Se lo porta alla bocca, che diventa istantaneamente più rossa. 
“Buona. Mi piace, alla fragola” commenta.
Ranma sente un pugno allo stomaco. Voglio sorriderle, pensa, prima di ricordare che è ancora arrabbiato con lei per la scenata di gelosia del pomeriggio. Eppure, quando lei si alza in piedi e con un dito picchietta il sonaglio appeso alla porta, facendolo risuonare nel tepore di inizio estate, gli viene voglia di fare pace. 
Non andartene. 
“Non resti?” le chiede, d'un fiato. 

Giugno


[Magnete]

 


È buona?”

Akane gli si siede accanto sulla veranda, indicando la granita che sta tenendo in mano. Ranma annuisce, tornando a contare i balzi dell'instancabile carpa nel laghetto. Il giardino è inondato dalla calda luce del sole che tramonta al di là del muro di cinta. Con la coda dell'occhio, nota che Akane sta facendo dondolare le gambe nel vuoto e il movimento ripetitivo gli serra un nodo alla gola.

Teme di dire la cosa sbagliata, perciò si limita a studiare la luce che si riflette sulla sua pelle bianca e lei sembra accorgersene. Gli sorride innocente, ma non troppo.

Allunga il braccio verso di lei per offrirle un po' della sua granita e Akane tende il corpo e la mano, prendendone un cucchiaio. Se lo porta alla bocca, che diventa istantaneamente più rossa.

Buona. Mi piace, alla fragola” commenta.

Ranma sente un pugno allo stomaco. Voglio sorriderle, pensa, prima di ricordare che è ancora arrabbiato con lei per la scenata di gelosia del pomeriggio. Eppure, quando lei si alza in piedi e con un dito picchietta il sonaglio appeso alla porta, facendolo risuonare nel tepore di inizio estate, gli viene voglia di fare pace.

Non andartene.

Non resti?” le chiede, d'un fiato.

Lei lo guarda stranita, poi nei suoi occhi si accende una luce che lui non ha mai visto. Sembra felice e il suo sguardo è liquido, ma lui allontana il pensiero, dando la colpa alla luce rossa.

No” gli risponde.

Ti prego.

Vorrebbe dirlo ad alta voce, ma il respiro si spezza sulla prima parola. Piccoli brividi scorrono lungo il collo, mentre la guarda dal basso. Ogni suo gesto è leggero, ma lui si sente schiacciato. Odia quel peso sul cuore, non lo fa sentire se stesso.

Akane si china su di lui, rapida e leggera, poggiando le mani sulle sue spalle. Come un soffio, Ranma si accorge delle sue labbra fresche sulla guancia.

Resta.

È come un magnete, ammette. Per quanto ci provi, non riesco a starle lontano.

Rimane immobile, non sapendo cosa fare. Quando si volta, lei è già sparita dietro l'angolo, lasciandolo solo con la granita.

Questo proprio non te lo aspettavi, dice la voce della sua coscienza. È incredibilmente simile a quella di Akane, adesso.


 

 

 

 

 

---------


Giugno, giugno, giugno. A onor del vero, dico che questo capitolo è stato il primo che ho scritto – in assoluto – per questa ff. Sempre a onor del vero, dico che l'ho riscritto stamattina. Non completamente, ma in parte. Diciamo che la “trama” (se così si può dire di meno di 400 parole) è rimasta intatta, ma ho riscritto le parti salienti in preda a un chiaro ed evidente episodio di sindrome d'abbandono.

Se Ranma soffre la mancanza di una persona che è accanto a lui, è colpa del mio umore.

La canzone che ha ispirato la riscrittura del capitolo è Stay, di Rihanna. Ecco spiegata la sindrome d'abbandono. In realtà, come capitolo potreste considerare direttamente il testo della canzone – quello che volevo dire non cambierebbe, ma non potevo mica fare copia/incolla. Eh. ^^


Mi prostro nuovamente ai vostri piedi. Vedervi leggere e recensire mi rende estremamente felice.

Al prossimo mese!

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Ranma / Vai alla pagina dell'autore: orange