Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |      
Autore: xlamborghiniall    03/07/2013    21 recensioni
TRATTO DALLA STORIA:
'Totalmente presa dal mio computer non mi accorsi nemmeno della porta di casa mia che si apriva. Fissavo lo schermo, battendo velocemente le mie dita sui tasti del computer, ignara della presenza che era appena entrata nella mia abitazione e che stava salendo le scale verso camera mia.'
Genere: Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo uno

Totalmente presa dal mio computer non mi accorsi nemmeno della porta di casa mia che si apriva.
Fissavo lo schermo, battendo velocemente le mie dita sui tasti del computer, ignara della presenza che era appena entrata nella mia abitazione e che stava salendo le scale verso camera mia. Continuai imperterrita a scrivere, coinvolta nella mia conversazione con Kaisy, una mia compagna di classe.
La figura continuava a muoversi verso camera mia, finche non aprì la porta, velocemente quanto silenziosamente, tanto che io non sentii nulla, ancora una volta.
Si avvicinava lentamente, con passo felpato, fino a quando non fu così vicino da toccarmi la spalla…

‘SAMMY!’ esultò la voce.
‘PORCA PUTTANA!’ fu la mia risposta, urlata alla ragazza che mi aveva appena toccato.
‘Dio mio, mi hai fatto prendere un colpo’ continuai, e notando la faccia divertita di Diana capì che era proprio quella la sua intenzione.
La bionda ignorò la mia domanda e si buttò con sfacciataggine sul letto, mentre io la seguii, alzandomi dalla sedia davanti la scrivania su cui mi trovavo.
‘Pronta per partire?’ mi chiese ancora quest’ultima non appena fui caduta a peso morto sul letto. ‘No, devo ancora preparare la valigia.’ risposi sinceramente, pensando amareggiata alla marea di lavoro che mi aspetta ancora da fare per prepararmi alla partenza dell’indomani.
‘Cosa, sai che devi farlo stasera vero?’ mi domandò retoricamente mentre si alzava dal letto tirandomi anche me.
‘Iniziamo subito, allora-‘ annunciò mentre passava in rassegna a ogni capo del mio guardaroba ‘- questo lo porti, è decisamente carino, questo no, non mi piace il colore…’ e mentre pronunciava queste parole lanciava, separatamente in due mucchi, i vestiti che aveva deciso che avrei portato e quelli scartati.
Riprendendomi dal mio stato di trans iniziai anche io a perlustrare il mio armadio prendendo la valigia e mettendo dentro ordinatamente quelli scelti da Diana.
‘Oh, questo è sexy, ti servirà per Louis’ commentò facendomi l’occhiolino e lanciandomi l’indumento.
Lo guardai meglio e notai che era un vestitino nero a tubino, semplice con solo qualche ricamo in pizzo alla base, comunque non adatto decisamente a una settimana di campeggio.
‘Non se ne parla neanche’ ribattei decisa io lanciando verso il mucchio dei vestiti scartati l’abito, che però venne prontamente ripreso in mano da Diana e riposto con cura nella mia valigia, nonostante i miei sbuffi di disappunto.
Finimmo di fare la valigia e la bionda tornò a casa sua.
Mentre aspettavo il ritorno dei miei genitori iniziai a cucinare mettendo a scaldare il forno, ma proprio quando stavo per infornare un bel petto di pollo il mio telefono squillò, e curiosa di sapere di chi fosse la chiamata lasciai quella povera bestia sul ripiano di marmo della cucina e andai a cercare il mio cellulare.
Quando finalmente lo trovai notai con piacere che la chiamata proveniva da Louis.
Solo a leggere il suo nome il mio cuore perse un battito e mi affrettai a rispondere. Stemmo al telefono circa una decina di minuti, dove lui mi spiego ancora una volta le direttive per la partenza dell’indomani, per poi staccare e lasciandomi tornare al mio amato pollo.
Mentre finivo la preparazione di quest’ultimo inizia a pensare al mio rapporto con Louis: beh, Dio solo sa quanto lo ami.
Peccato che lui non lo sappia. Lui è così perfetto, in ogni sua singola venatura, in ogni suo singolo gesto, in ogni sua singola parola.
Poteva il cielo aver creato tanta bellezza?
Dovrebbe essere illegale.
Proprio mentre ero ancora immersa nei miei pensieri su me e lui, e come sarebbe una potenziale relazione tra noi due, i miei genitori rientrarono in casa, stremati dalle tante ore di lavoro. Erano entrambi medici, mio padre addirittura primario, della clinica della città, ed erano sempre molto occupati.
Nonostante ciò, erano degli ottimi genitori e sono sempre riusciti ad essere parte attiva della mia vita. Ci sedemmo a tavola e iniziammo una normale conversazione come tutte le sere, con il telegiornale di sottofondo. Aspettai che avessimo finito il nostro pasto prima di ricordare loro che il mattino seguente sarei partita.
‘Ehm… mamma, papà, vi ricordate che domani parto, vero?’
‘Oh certo tesoro, divertiti’.
A quelle parole tirai un sospiro di sollievo e mi alzai dal tavolino per raggiungere la mia stanza.
Non appena toccai il letto mi addormentai, persa nei miei sogni e nei miei pensieri sulla settimana che sarebbe appena iniziata.


Ehi gentee!
questa è la mia terza storia, non chiedetemi come mi sia venuta fuori, sta di fatto che mi è presa bene di scriverla...
spero piaccia anche a voi tanto quanto piace a me..
un bacio xx
- xlamborghiniall on twitter ♥
  
Leggi le 21 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: xlamborghiniall