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Autore: Ilecurlys    03/07/2013    3 recensioni
Harry: diciassette anni, studente del liceo London school P.E., liceo fondamentalmente basato su scienze motorie, innamorato del suo professore della stess materia. Odia il calcio.
Louis: ventidue anni, professore della London school P.E., liceo fondamentamente basato su scienze motorie, innamorato del suo alunno. Ama il calcio.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Harry: diciassette anni, studente del liceo London school P.E., liceo fondamentalmente basato su scienze motorie, innamorato del suo profesore della stess materia. Odia il calcio.

Louis: ventidue anni, professore della London school P.E., liceo fondamentamente basato su scienze motorie, innamorato del suo alunno. Ama il calcio.

Insegnami tu Styles.




"Oh avanti Styles ma davvero non riesci a far goal neanche a porta libera? Non è scentificamente possibile questa cosa" disse il professore, trattenendo una risata, mentre l'altro cercava invano di far entrare quella dannata palla in quella porta.
"Non è colpa mia se questa stupida palla non entra." disse il ragazzo riccio, tirando un ennesimo calcio al pallone, fallendo nuovamente.
Harry era davvero negato con il pallone da calcio, ma nonostante questo continuava a prendere lezioni. ma il motivo non era la bellezza del calcio, ma la bellezza del suo professore. Sì, Harry Styles era follemente innamorato del suo professore di scienze motorie, specializzato in calcio. non seppe mai il perché, il come o il quando successe questa cosa, perchè fu tutto così strano e imprevisto che neanche lui se ne accorse. Ma era successo. era successo che quel giorno del 23 ottobre 2010 lui si accorse di due occhi color cielo che lo stavano fissando mentre faceva l'appello per conoscere meglio i suoi nuovi alunni. Ed anche successo che Harry Styles ha una cotta per il suo professore da tre anni.

Adesso lui aveva -furbamente- chiesto al suo professore di dargli delle lezioni private -perchè realmente lui era negato col calcio- ed il professore aveva accettato.
E adesso sono lì, Louis Tomlinson e Harry Styles alle prese con il pallone.

"Oh andiamo smettila, non è così difficile basta concentrarsi sul punto in cui vuoi segnare" parlò Louis, avvicinandosi alla palla e calciandola verso la porta, dove -appunto- entrò.
"Visto?" disse con un ghigno il professore.
Il riccio sbuffò e il professore lo guardò accigliato.
"Styles! Come ti permetti di sbuffare? Forza adesso finchè non riuscirai a prendermi la palla non tornerai a casa" concluse il professore con gliocchi divertiti e un sorriso ch si allargò. Non c'era nessuna nota di rimprovero nella sua voce. Il piccolo guardò -forse con troppa attenzione- le rughette che gli si formavano mentre rideva e poi annuì semplicemente. Louis prese la palla e cominciò a correre per tutto il campo con il riccio dietro che cercava -come sempre invano- di prendergli la palla e marcarlo come si deve. Passano dieci minuti buoni poi il riccio esausto si ferma e supplica il professore di fare lo stesso ma quest'ultimo lo intima di alzarsi, anche perché la punizione potrebbe essere peggiore di questa, così il riccio esegue. Così i due ricominciano a rincorrersi, mentre la risata del più grande diventa sempre più udibile, divertito dal fatto che il piccolo non riuscisse a prendergli quella maledetta palla. Ma poi fu un attimo di distrazione e i iccio gli si buttò completamente addosso, prendendolo dalle caviglie, il professore non riuscì a stare in equilibrio e cadde, insieme all'alunnno.
"Styles, avevo detto di togliermi la palla non di giocare a rugby" urlò il professore al piccolo, ancora disteso quasi completamente su di lui. Il suo cuore batteva all'impazzata, doveva togliersi subto da questa situazione, era meglio per lui, l'alunno e per la salute soprattutto del professore.
"Ops, non volevo. Ma lei non smetteva di correre e che cavolo!" disse Harry, ridendo e facendo traballare il suo torace. Louis sentì una piccola scossa attraversare il cervello.
"Ehm per questa volta va bene, ma adesso si leva da sopra di me per favore" soffiò il maggiore con un filo di voce e sperando vivamente che il riccio non si accorgesse dell'imminente erezione che stava bruciando -molto, ma molto-lentamente nei suoi pantaloni. Il riccio prima lo guardò con le sopracciglia alzate, poi guardò gli occh del professore e duglutì a fatica. Sì, perché quelli che stava guadando erano gli occhi più belli che avesse mai visto. Azzurro cielo, azzurro mare non seppe bene efinire il colore vero, ma notò soltamento che all'interno c'erano delle pagliuzze color grano che si intravedevano tra quell'azzurro così intenso. Così il riccio -si vive una volta sola- pensò e quindi si avvicinò ancor di più al professore, stavolta sdraiandosi completamente su di lui, ma mantenendo i gomiti acanto alla testa liscia dell'altro. Vide un lampo di panico passare negli occhi del maggiore.
Stava vivendo le stesse emozioni di Harry?
"Perché?" allora chiese, formando un sorriso che il professore pensò fosse malizioso -ma si oppose alla sua mente perché voleva realmente continuare a vivere!-
"P-perchè  questa non mi sembra una lezione di calcio Harry" rispose semplicemente, trattenendo il respiro.
Da quanto lo stava trattndendo?
"Ah sì e di cosa sarebbe? Anatomia per caso?" giocò il riccio muovendosi leggermente e facendo fremere il professore che sentì improvvisamente la gola secco ma nonostante questo rise non per la battuta -davvero squallida- del riccio ma per la situazione assurda in cui si erano andati a cacciare.
"Non sei simpatico Styles"
"E allora perché ha riso?" ribattè mentre il suo viso si avvicinava lentamente -forse fin troppo- a quello del ragazzo dagi occhi cielo, quest'ultimo avvampò e poi sentì una pressione sulle sue labbra.
 Stava succedendo davvero?
Stava realmente baciando un suo alunno? O meglio un suo alunno lo stava baciando?
O ancora peggio, Harry Styles lo stava baciando?
Louis non riuscì a muoversi fino a quando l'altro morse leggermente il labbro inferiore facendo così schiudere le labbra dell'altro. Un immenso calore invase tutto il corpo di Louis quando la lingua di Harry entrò dolcemente, come a voler scoprire un posto che in realtà non dovrebbe neanche esistere, dentro la bocca del professore.
Il bacio durò poco -troppo poco- perché la parte razionale del maggiore lo fece catapultare di nuovo nella realtà e lui non poteva permettersi di fare una cosa del genere. Così scostò bruscamente il riccio da sopra di sè, sospirando un 'tutto questo è sbagliato' e scappò.
Si ritrovò subito nello spogliatoio, dove si tolse i vestiti ed entrò in doccia. Aprì l'interruttore dell'acqua e si appoggiò con las chiena al muro, le gambe gli cedettero e lui scivolò lungo la parete fino a ritrovarsi per terra con le gambe accovacciate, stringendole e affondando la testa tra le sue ginocchia.

Harry stette un'ora e mezzo a guardare il vuoto. Era deluso ma anche felice. Due sentimenti contrastanti, ma che lo facevano sentire vivo più di quanto pensasse. Quando si accorse dell'ora si alz, prese il borsone e anche lui si diresse vnello spogliatoio, sperando di non trovare il professore. E invece non fu così, perché appena entrato sentì il rumore dell'acqua.
"Louis è qui?" chiese il riccio, poggiando il borsone a terra. Si diresse verso i bagni e subito vide una figura rannicchiata in mezzo all'acqua che scendeva nella doccia. Andò verso di lui, non vergognandosi minimamente per il fatto che il suo professore fosse nudo.
Harry entò dentro la doccia vestito e l'acqua cominciò a bagnarlo, facendo cadere dolcemente i suoi ricci sulla fronte e sulle guance. Si accovacciò accanto a Louis e sopirò. L'altro alzò o sguardo e incontrò gli occhi verdi dell'altro.
Quanto sei bello, pensò subito il professore.
"Louis, scusami per rima davvero. I-io" disse  Harry balbettando leggermente. Ma il più grande lo fermò.
"Non ti devi scusare Harry, davvero..." rispose Louis, guardandolo negli occhi.
"Si ma io non..." il riccio non riuscì a finire la frase
"Insegnami" disse Louis
"Cosa?" chiese l'altro non capendo.
"Insegnami ad amare, ad amarti. Insegnami ad essere dolce, ad essere romantico, ad essere perfetto. Ad essere tutto uello di cui tu hai bisogno. Insegnami ad essee me stesso, perché non ce la faccio. Insegnami tu Styles." concluse abbassando leggermente il capo.
Il riccio stette a sentie fin quando prese tra le mani il viso di Louis e lo baciò.
Sotto il getto dell'acqua bollente.
Lo baciò intensamente e prese con sè tutte le paure del più grande.
"Va bene Louis, ti insegnerò a vivere allora."








SALLLLVEEE.
Questa è la mia prima os che scrivo, quindi vi prego di essere buoni con me.
Questa idea mi frulla nella tesat da un bel po' di tempo, quindi satsera lo buttata finalmente giù.
Spero di ricevere qualche recensione almeno per farmi capire se anche solo l'idea vi è piaciuta.
Ringrazio tutti quelli che hanno letto.
Un bacio -Ile
  
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