Anime & Manga > Vampire Knight
Segui la storia  |       
Autore: __Astronomy__    03/07/2013    5 recensioni
Allora, prima fic =) semplicemente una raccolta Zero x Yuuki
#1
E allora, nelle tenebre del loro peccato, compariva una flebile ma luminosa fiammella che –per qualche strano paradosso- era in grado di nascondere a entrambi, con la sua luce, la terribile e soffocante strada del livello E.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Yuki Cross, Zero Kiryu
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

#24

 
To lose, to find

 
“Verrai con me, giovane sposa,
e poserai gli occhi su una folla più felice.
[…]Dove la bellezza non ha difetto, il decadimento alcun flusso,
ma gioia è la saggezza, il tempo una canzone senza fine.”

W.B. Yeats

 
I. I’m the lost Virgin

 
Il Re millenario sedeva dagli albori del tempo su un trono nascosto e dimenticato, la corona arrugginita per il sangue degli innocenti e gli occhi colmi del dolore dei suoi peccati.
Ai suoi piedi la Vergine, amata e protetta nell’inconsapevolezza, e l’Arma, cresciuta tra l’odio e la perdita.
Il suo reame un gioco di specchi e illusioni; dolce, bramata, letale gabbia della propria ragione.
La sua anima un vorticoso, torbido mescolarsi di desideri contradditori.
Tuttavia, in principio furono la serenità e la tiepida gioia di giornate infantili; il legame voluto – ma l’affetto imprevisto – tra la Vergine che cresceva e l’Arma che diventava uomo.
Poi, nel rumore della neve che cadeva, la giovane donna fu trafitta da denti fraterni: il Re aveva fatto la sua mossa.
E furono affanni e bramosie e prigioni e verità celate e promesse mai mantenute.
E l’amore incondizionato di una donna fedele, ignara.
E l’amore difficile di un Re che ha qualcosa di più giusto da compiere.
Ah, il labile confine tra passione e follia è una vertigine invitante: come resistervi? La ragione infondo è solo un misero abbozzo davanti alle forze che muovono gli uomini.
Forze che strinsero la mente del monarca, forze che strapparono il suo cuore dall’abbraccio della sposa.
Forze che non erano nient’altro che una mera giustificazione.
Così, fu abbandonata, la donna, per alti valori e deboli utopie. Sola, tradita, debole, inerme.

No.

Crebbe nel dolore, si alzò dalla perdita, abbandonò l’inconsapevolezza, lottò per nuove giustizie.
E infine tornò dall’Arma gettata per guarire le ferite di entrambi.
Perché, al di là delle reticenze, delle paure e delle ostilità nate da quei sentimenti sepolti nel tempo, per Yuuki casa era ancora tra le braccia di Zero.

 
Finalmente.

 
Word: 289

 

 
II. To find (happiness)

 
Gli  sarebbe piaciuto dire che sua figlia fosse un buon risultato tanto delle proprie qualità quanto di quelle di sua moglie, tuttavia (purtroppo, diceva Yuuki in un sospiro, quando era in vena di scherzi) la bambina era tale e quale a lui.
E non solo nelle tonalità chiare degli occhi e dei capelli, ma anche negli atteggiamenti seri, a volte scostanti, poco adatti alla sua età e nell’intuito veloce; nei lunghi silenzi e nei rari sorrisi.
Nelle espressioni sarcastiche, buffe parodia di quelle del padre, e nel modo in cui sospirava per poi alzare gli occhi al cielo davanti all’allegria un po’ ingenua, un po’ sfrontata della madre.
In come prima aggrottasse le sopracciglia quando non capiva qualcosa e poi allontanasse l’aiuto di Yuuki –sempre attenta, sempre premurosa – con quell’orgoglio così simile al suo.
A dire la verità, quando erano iniziate ad emergere le inclinazioni della bambina, nell’uomo era nata una sorta di leggera inquietudine, una preoccupazione che la sera, a letto, lo faceva rimuginare e agitare nervosamente sotto le lenzuola.
Il problema era che Zero sapeva anche troppo bene quale genere di carattere si trascinasse dietro, e, allo stesso modo, era consapevole  di come questo avesse influito sulla sua vita.
Per questo, non gli sembrava giusto essere così tanto felice nel riconoscersi ogni giorno nelle espressioni, nei gesti o anche solo negli sguardi della figlia: come poteva rallegrasi di difetti che in quanto padre avrebbe dovuto correggere?
Poi, però, un giorno era tornato prima dal lavoro (dalla caccia, a essere precisi, ma questo alla bambina non lo avevano ancora spiegato), si era fermato sullo stipite della porta, il cappotto aperto solo per metà,  e si era attardato nell’osservare madre e figlia sedute al tavolo della cucina tra sfrigolii di pentole e odorini invitanti.
Con la complicità della quiete serale e della penombra della stanza, aveva atteso, invisibile, qualcosa a cui nemmeno lui avrebbe saputo dare un nome.
Così, osservatore solitario e incantato, si era goduto ancora per qualche attimo quella piccola porzione di felicità.
Come in un film – di quelli muti, le cui parole sarebbero state solo vuote e superflue – aveva visto la figlia alzare lo sguardo sulla madre, mostrando il disegno appena fatto nella timida attesa di una valutazione. Aveva visto Yuuki, dolce ed entusiasta come solo lei sapeva essere, accarezzarle la testa. Gli occhi socchiusi e le labbra dipinte di un amore infinito.
Aveva visto la bambina abbassare lo sguardo, timida, e arrossire leggermente.
E infine l’aveva vista sorridere, senza riuscire a trattenere l’espressione d’infantile orgoglio e di gioia innocente che le stava nascendo sul viso.

 
Fu in quel momento che Zero capì che tutte le sue ansie, i suoi dubbi, le sue incertezze, non erano nient’altro che deboli e infondate trame della sua mente.
Perché ormai lo sapeva con certezza: sua figlia era amata e, anche nelle future difficoltà della vita, avrebbe trovato la felicità.
Esattamente come lui.

 
Word: 481

 

 
Note dell’inutile e imperdonabile ritardataria autrice:
Sì, lo so, nessuno si ricorderà più di me o di questa raccolta: sono assolutamente e obbligatoriamente imputabile per questo ritardo. Quanto sarà? Cinque mesi? Sei? Non lo so, sinceramente, e credo che non lo sappiate nemmeno voi, è davvero troppo che non mi faccio sentire. In realtà avrei anche un sacco di scuse scusanti (computer rotto, viaggi in Sicilia e a Siena, settimane e settimane di studio spartano per finire in bellezza l’anno, preparazione di una raccolta che spero di pubblicare a breve, una vita) vere, ma la verità è che oltre a tutto questo, ho avuto un enorme, orribile, terrificante blocco dello scrittore, e sapete perché? Perché VK è finito! Sì, avete capito bene, perché è finito. Che dire? Finale troppo veloce, per i miei gusti, avrei voluto vedere più spezzoni della vita di Zero e Yuuki da sposati, qualche flash sui figli... ma niente! Diciamocelo, era ovvio da qualche capitolo che Yuuki si sarebbe messa con Zero, e secondo me la Matsuri si sarebbe dovuta soffermare un po’ di più sulla vita futura dei personaggi invece di liquidarla in un paio di pagine. Insomma, felice per i (pochi, pochissimi) momento Zeki, ma sono rimasta proprio con l’amaro in bocca! E cosa a comportato questo? Che quello che sono riuscita a scrivere, l’ho buttato giù nell’arco di almeno tre mesi, perché scrivevo due righe e non riuscivo più ad andare avanti! E purtroppo si vede, la prima parte sarebbe una specie di riassunto del manga, ma è un casino e credo una delle shot peggio riuscite; mentre l’ultima parte la trovo carina, volevo scrivere qualcosa di dolce e la scena che mi è venuta in mente era di uno Zero alle prese con il formarsi del carattere della figlia, preoccupato che possa fare i suoi stessi errori. Ma poi capisce che lei è amata, e che sicuramente troverà qualcuno che la possa rendere felice, proprio come lui ha trovato Yuuki. O qualcosa del genere... insomma non riesco a spiegarmi tanto bene perché al momento sono un po’ devastata mentalmente e fisicamente... scusate, sono le vacanze su e giù tra casa mia e il Lido, il viaggio giornaliero mi devasta sempre  -__-
Comunque, appena finita la seconda shot, cioè due minuti fa, l’ho pubblicata, anche se non pienamente soddisfatta: anche questa è troppo, troppo disordinata. Amen, al massimo la rivedrò con il vostro aiuto.
Quanto all’incipit, sono quasi sicura di aver rubato la citazione da una delle fic di questa sezione, infatti non ho mai letto nessuna opera di
W.B. Yeats, ignoranza mia. Il punto è che parecchio tempo fa me l’ero segnata, per poterla utilizzare in un contesto appropriato (e questo mi sembrava ideale: dopo tanta sofferenza un po’ di gioia), così adesso non ho la più pallida idea da quale delle numerose storie del fandom io l’abbia presa. Mi dispiace non aver chiesto il permesso, considerando che è un po’ come se avessi rubato una citazione, quindi se qualcuno sa a quale capitolo di quale storia appartenga, lo pregherei gentilmente di contattarmi ^__^
Ok, ora passiamo ai futuri capitoli: ho in serbo una Flash ZeKi AU che ho già scritto per metà e che finirà in questa raccolta, quindi dovrei aggiornare a breve, spero. Poi, ho avuto modo di pensare a molte idee, che però, a causa di quel famoso blocco, non sono riuscita a sviluppare. Spero tanto di riuscire a farlo nelle prossime settimane ^^ comunque mi farebbe piacere ascoltare le vostre richieste, per scrivere su qualcosa che vorreste leggere!
Infine, prometto che risponderò alle recensioni in, al massimo, un paio di giorni. Forse alcune anche oggi (al momento sono le 22.57).
Bene, concludo con il solito super mega grazie ai lettori e con un bacio enorme e un ringraziamento a recensori, mi auguro di non avervi deluso troppo con questo ritardo... -__-
Spero che almeno la lunghezza, più che la qualità, delle shot vi abbia ripagato almeno un pochino.
Un inchino
-Nomy (nick cambiato in onore di una meravigliosa canzone dei Metallica)

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Vampire Knight / Vai alla pagina dell'autore: __Astronomy__