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Autore: hemademebelieve    04/07/2013    3 recensioni
Un milione di domande si insediarono nella sua mente. Se solo avesse saputo di quelle maledette lettere prima; se solo i tempi delle consegne fossero stati rispettati. Per tutto quel tempo Justin era andato avanti a scriverle, eppure.. che fine aveva fatto il suo numero di telefono? Perché quel suo maledetto operatore ogni volta le ripeteva che il numero era inesistente?
Doveva continuare la lettura di quelle lettere, doveva leggerle tutte, nessuna esclusa.
Forse, sarebbe stata ancora in tempo per rimediare.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Sei seria?- le chiese incredulo Justin dall’altro capo del telefono.
-Sì Justin, sono seria. E’ stupido da parte mia, o comunque di entrambi, respingere i nostri sentimenti. Ho parlato con Maddie e mi ha fatto ragionare su un po’ di cose.. Ho capito che probabilmente ci tengo troppo per lasciarti andare e non posso proprio permettermelo, non ora che finalmente ci siamo ritrovati- parlò sincera.
-Ti giuro che se solo fossi qui correrei ad abbracciarti- le disse in tutta risposta, facendola sorridere.
-Allora adesso.. cosa siamo con esattezza?- domandò poi il biondo.
-Siamo due ex, ancora innamorati, che hanno deciso di darsi una seconda possibilità- spiegò brevemente Faith.
-Quindi non sei ancora la mia ragazza?- chiese un po’ deluso lui.
-Mi spiace signor Bieber, ma con una proposta del genere non potrei mai accettare- lo prese in giro.
-Non ti aspetterai cose in grande stile, vero?- le domandò.
-Ci vediamo tra due settimane circa, hai tempo per organizzarti e sorprendermi- continuò a schernirlo, cercando di trattenere le risate.
-Faith..- la richiamò lui. –Dai sto scherzando!- -Oh, menomale..- si ritrovò a dire, anche se la sua mente aveva già elaborato qualcosa. Faith si meritava davvero quella sorpresa e lui avrebbe fatto di tutto per farla tornare ad essere la sua ragazza con una proposta degna di tale nome.
-Non vedo l’ora di rivederti..- si ritrovò a dire la ragazza.
-Anche io.. E, senti, so che è la milionesima volta che te lo dico, ma mi dispiace veramente per tutto.. Non avrei mai voluto farti stare così male-
-Justin..- lo fermò. –Davvero, basta preoccuparsene. E’ passato, non mi interessa più niente di Jennifer, di Caitlin o di qualsiasi cosa tu mi abbia detto. Ora voglio pensare solo a noi-
Il biondo si ritrovò a sorridere e a ringraziare mentalmente Dio per aver permesso che Faith prendesse quella decisione. –Suona bene ‘noi’. Io, te, noi.. Credo sia la mia nuova parola preferita- le disse, facendola ridere.
-Come fai ad avere una parola preferita?- lo prese in giro.
-Ce l’ho e basta.. Sei per caso invidiosa?- ribattè, con un certo tono accusatorio che non fece altro che provocare altre risate in Faith.
-O no, tranquillo. Tieniti pure la tua parola.. Comunque hai già saputo di Maddie e Ryan, vero?- gli domandò poi.
-Sì e so anche che saremo entrambi testimoni. Sono così felice per quei due!- disse sincero.
-Verrò lì una decina di giorni prima così che possa aiutare Maddie negli ultimi preparativi- lo informò.
-Non capisco perché abbiano deciso di affrettare così tanto le cose.. non avrebbero potuto semplicemente aspettare qualche mese di più?-
Faith sorrise. –Onestamente li capisco.. Quando tieni a qualcosa è impossibile pazientare per ottenerla, credimi- gli rispose, facendo riferimento al fatto che lei non aveva tardato di mezzo secondo per chiamarlo.
-Beh.. io ti ho aspettata per tre anni- ribattè lui.
-Evidentemente tu sei l’eccezione che conferma la regola-
-Ne sono onorato allora..- si lusingò. -Comunque devo andare a scuola, ho lezione di pomeriggio oggi. Ti chiamo più tardi, d’accordo?- aggiunse poi.
-Va bene prof- scherzò Faith.
Era davvero felice di aver preso quella decisione e di aver messo da parte tutto quello che c’era stato prima e che aveva impedito loro di tornare insieme. Sapeva che avevano un sacco di tempo da recuperare, ma sapeva anche che ora, niente e nessuno gliel’avrebbe impedito, perché era determinata a tenersi stretta quel ragazzo che, dopo tre anni, riusciva ancora a farla ridere come solo lui sapeva fare, anche solo attraverso uno stupidissimo telefono.
 
I giorni trascorsero veloci, così come i momenti che Justin e Faith trascorrevano al telefono a parlare del più e del meno. La mora approfittò poi di quel periodo per leggere le lettere che il ragazzo le aveva mandato il 25 settembre, il 18 ottobre e il 20 novembre 2010; la prima era in occasione del suo compleanno, nella seconda, purtroppo, le annunciava la morte di suo padre per via di un incidente in auto e nella terza la supplicava di tornare da lui e aiutarlo a superare quel momento.
Riuscire a descrivere le sensazioni che provava durante quelle letture era impossibile. Si sentiva così in colpa per non esserci stata quando ne aveva bisogno e si accusava di non aver fatto altro che peggiorare quella situazione.
Nonostante ciò, da quando avevano deciso di darsi una seconda occasione, l’argomento ‘lettere’ non era ancora uscito. Non sapeva bene se il biondo lo stesse evitando apposta o cosa, ma per il momento le andava bene così.

-Non ti arrabbi se ti dico che domani non posso venirti a prendere all’aeroporto, vero?- le domandò Justin, mentre la ragazza era impegnata a preparare la sua valigia.
-Come mai non puoi?- gli chiese di rimando.
-C’è mia madre che ha bisogno di un aiuto per liberare la soffitta, quindi sono bloccato tutto il giorno da lei.. Penso ci vedremo fra due giorni..-
-Ah..- rimase di stucco lei, un po’ alterata dal fatto che avrebbe dovuto aspettare altro tempo per riabbracciarlo. –Perché non me l’hai detto prima?-
-Perché è stata una cosa decisa all’ultimo minuto..- si difese lui. –Mi dispiace, mi farò perdonare giovedì- aggiunse poi, sentendo solo silenzio dall’altra parte della cornetta.
-D’accordo..- rispose amareggiata.
-Faith?- la richiamò. -Che c’è?-
-Mi dispiace davvero, credimi. Vorrei venire lì a prenderti, ma mia madre mi ha praticamente fatto intendere che se non l’aiuto mi disereda- le disse poi, facendola ridacchiare.
-Lo so che alla fine è solo un giorno però boh, mi ero già fatta tutti i filmini dove io arrivavo, ti vedevo, lasciavo giù la valigia e ti correvo incontro. Tu ovviamente mi prendevi in braccio e iniziavi a farci girare..- gli confessò, facendolo scoppiare a ridere.
-Sarà per la prossima volta magari..- le rispose poi.
-A parte gli scherzi.. quindi non viene nessuno a prendermi all’aeroporto?- domandò.
-Non credo.. So che anche gli altri sono impegnati-
-Begli amici che ho..- si ritrovò a commentare Faith.
-Eddai, non è colpa nostra se hai scelto proprio il giorno peggiore per tornare, dove tutti siamo pieni di impegni-
-Ah quindi sarebbe colpa mia? Bene Bieber, la chiamata può finire anche qui. Ciao!- ribattè ironica.
In tutta risposta Justin scoppiò a ridere.
-Ci vediamo dopodomani..- aggiunse poi.
-Mmh.. ciao e puliscila bene la soffitta, non voglio sentire Pattie lamentarsi poi- lo prese in giro.
-Tranquilla- ridacchiò. –Farò del mio meglio. Ciao piccola- la salutò, facendola sorridere per come l’aveva chiamata. Lo aveva sempre ritenuto un nomignolo stupido, ma doveva ammettere che pronunciato da Justin faceva tutto un altro effetto. E per questo le piaceva, tanto anche.
 
Dopo essere atterrata e aver recuperato il suo bagaglio, Faith fu finalmente fuori dall’aeroporto, rimanendo comunque delusa dal fatto che non si fosse davvero presentato nessuno a prenderla.
Doveva ammettere che fino alla fine aveva sperato che Justin le facesse una sorpresa e venisse comunque, ma a quanto pare era davvero impegnato con quella maledetta soffitta.
Prese un taxi e ben presto arrivò a casa di sua nonna.
Felice di rivederla, la abbracciò. –Nonna, come stai?- le chiese poi.
-Eh insomma.. Si tira avanti. Ma com’è andato il viaggio? Hai fame? Vuoi qualcosa da bere?- le offrì poi, facendola ridere.
Era un classico di sua nonna, o meglio, di tutte le nonne.
-No nonna, sono a posto per il momento grazie. Comunque non so se lo sai, ma sono tornata con Justin- le annunciò.
-Davvero?- le chiese felice. In tutta risposta Faith annuì. –Son proprio contenta! Te l’avevo detto io che avreste risolto la situazione-
 
Salì poi in camera sua a farsi una doccia e, una volta terminato, decise di dedicarsi finalmente alla lettura dell’ultima lettera che Justin le aveva spedito in passato.
 

“Stratford, 31 dicembre 2010

Cara Faith,
                      ti scrivo in questa data per comunicarti la mia decisione: d’ora in poi smetterò di scriverti lettere. E’ passato un anno e mezzo da quando te ne sei andata; me ne sono successe di tutti i colori in questi mesi e il fatto di non averti avuta vicino non ha fatto altro che peggiorare le cose. Probabilmente ti sembrerò incoerente, perché fino alla scorsa lettera dicevo di rivolerti con me, ma adesso ho finalmente capito che è tempo di lasciarti andare. Non so se sarò mai capace di dimenticarti, ma credo che il fatto di smettere di scriverti sia già un passo importante. Se mai dovesse venirmi la tentazione, strapperò tutto e uscirò a fare una passeggiata con Jennifer. Un anno sta per concludersi e, come quest’ultimo, credo che sia arrivato di chiudere in un cassetto qualsiasi cosa ti riguardi, inclusi i miei sentimenti per te.
Ti auguro tutto il meglio da questa vita.
Ciao Faith..

Justin”

 
Non si accorse di essere scoppiata a piangere fino a quando non sentì il sapore salato delle sue stesse lacrime sulle labbra. Erano tornati insieme e motivo di piangere non c’era; eppure quella lettera le faceva così male, pur essendo passato.
Da quello che era riuscita a intendere Justin all’epoca era veramente determinato a ricominciare la sua vita, cercando di eliminare qualsiasi ricordo fosse legato a lei.
Ora riusciva a interpretare più facilmente il perché di alcune sue azioni. Provò a rivivere mentalmente tutta la storia, mettendosi nei panni di Justin e cercando di immaginare quanto straziante fosse stato continuare a riporre speranza in qualcosa che ormai sapeva non sarebbe successo.. O almeno non fino a 3 anni dopo, quando lei sarebbe ritornata a Stratford per via di sua nonna. Ci pensò a lungo e se prima quella storia le sembrava incredibile, adesso non sapeva proprio più come definirla. In tutto ciò si ritrovò a sorridere, apprezzando il fatto che Justin non si fosse mai dimenticato di lei, questo perché i suoi sentimenti per lei erano più maturi di quelli di un comune diciassettenne. E lo stesso si ritrovò a pensare per lei. Il legame che li univa era qualcosa di unico e particolare, che, anche dopo 3 anni passati senza vedersi, o sentirsi, continuava ad esistere.
Si asciugò le lacrime, mentre iniziava a fremere dalla voglia di rivedere Justin, baciarlo e abbracciarlo. Le passò anche per la mente di chiamarlo, ma si fermò quando realizzò che non avrebbe fatto altro che fargli rallentare il lavoro.
Finalmente i suoi pensieri vennero distratti quando il campanello di casa suonò e Faith corse di sotto ad aprire, trovandosi Chaz vestito con uno smoking, con in mano un mazzo di rose e un porta abiti, dentro al quale immaginò esserci un vestito.
-Chaz?- domandò, sperando che le spiegasse velocemente il perché di quella visita.
-Non chiedermi niente.. questi sono per te- le rispose, porgendole i fiori.
-Qualcosa mi dice che c’è di mezzo Justin..- sorrise felice.
-Mettiti questo vestito, preparati e ti aspetto qui giù fra un quarto d’ora- le disse.
-E se io non volessi?- ribattè, facendolo sospirare. –Faith, tutto questo è imbarazzante per me, ma gli dovevo un favore per una cosa che aveva fatto lui per me, quindi..-
-D’accordo, d’accordo- rispose ridendo, mentre saliva le scale e andava a cambiarsi.
Aprì il porta abiti e rimase incantata dalla vista di un bellissimo vestito blu elettrico, senza spalline e che aveva un fiocco in vita sempre dello stesso colore.
Lo indossò velocemente, si truccò com’era solita fare con un po’ di matita e mascara e lasciò i capelli ricaderle sulle spalle.
Infilò un paio di tacchi neri, prese il suo cappotto anch’esso nero e scese di sotto da Chaz.
-Pronta!- esordì.
Salirono poi sulla macchina del biondo che iniziò a guidare.
-Dove stiamo andando?- tentò poi.
-Lo vedrai da te- la liquidò velocemente.
-Ma almeno ti ha pagato per farti tenere la bocca così cucita?- scherzò.
Si girò verso di lei e la guardò di striscio. –Ricordati di non chiedere mai favori agli amici e dirgli che ti sdebiterai con loro-
Passò circa un’ora e Faith rimase sempre di più stupita dalla durata di quel viaggio. Tutto le fu più famigliare solo quando vide un cartello con scritto ‘Bluewater’.
-Non ci credo.. ha veramente organizzato -qualsiasi cosa abbia organizzato- qui?- domandò, sprizzando di gioia.
Iniziarono ad attraversare le strade di quella città, fino a che non videro spuntare la costa del lago Huron.
Ben presto Chaz parcheggiò di fronte ad un ristorante situato sulla spiaggia e la aiutò a scendere.
-Bene, ho avvisato Justin che siamo arrivati, tra poco sarà qui- le disse poi.
-Chaz io non so che dire.. davvero grazie per tutto- lo abbracciò e il biondo risalì in macchina per tornare a Stratford.
Faith, rimasta sola, iniziò a guardarsi attorno, felice di essere di nuovo in quel posto che conservava uno dei ricordi più belli della storia tra lei e Justin.
-Buonasera..- esordì una voce alle sue spalle, che subito riconobbe.
Si girò e sorrise vedendo Justin indossare un cappotto grigio e dei pantaloni neri che gli arrivavano al ginocchio.
-Mmh.. la conosco per caso?- ribattè, facendolo ridere.
-Non credo, ma che ne dice di cenare con me stasera?- le propose, avvicinandosi e afferrandola per i fianchi.
-Non so, sa.. non è normale cenare con perfetti sconosciuti- lo provocò.
-Allora credo che non sia nemmeno tanto normale fare quello che sto per fare con una perfetta sconosciuta..- le disse, prima di far incontrare le loro labbra. Entrambi si ritrovarono a sorridere durante quel bacio tanto bramato nei giorni in cui erano rimasti lontani.
-La soffitta eh..- gli sussurrò Faith una volta terminato quel bacio, per poi abbracciarlo. Ridendo, Justin si immerse totalmente in quell’abbraccio, tenendola stretta e respirando a pieno il suo profumo.
-Mi sei mancata un sacco- le disse. –Anche tu, tanto- rispose lei.
 
Dopo aver cenato nel  ristorante, i due si apprestarono a fare una passeggiata sulla riva del lago. Si tenevano per mano, mentre con l’altra erano entrambi impegnati a reggere le proprie scarpe.
-Non riesco a credere che hai voluto farmi questa sorpresa riportandomi qui.. dopo 3 anni!- esclamò felice. Justin la guardò e sorrise.
-Ho pensato che fosse una cosa carina riportarti dove ti avevo chiesto di essere la mia ragazza..- le rispose.
-Riesco a ricordare quel giorno come se fosse ieri- confessò.
-Anche io- le rispose.
Incuranti della sabbia che si sarebbe potuta attaccare ai loro vestiti si sedettero sulla spiaggia.
Faith era appoggiata al petto di Justin che aveva, a sua volta, messo il mento sulla spalla della ragazza, mentre la teneva fra le sue braccia.
-E’ strano essere di nuovo qui.. di inverno poi- si ritrovò a commentare.
-Però è bellissimo, c’è una calma incredibile..- rispose di rimando lui.
-Sì- annuì lei, mentre guardava il lago.
Ad un tratto si girò verso il biondo, che la guardò confuso.
-Grazie per aver organizzato tutto questo, davvero..- gli disse poi. Justin si sporse in avanti, annullando le distanze. –Per te farei questo e altro-
Faith appoggiò la testa sul petto del ragazzo.
-Ho finito di leggere tutte le lettere..- esordì poi, sentendo il biondo irrigidirsi.
Si allontanò e prese a fissarlo negli occhi. –Credimi quando ti dico che mi dispiace da morire per tutto quello che ti ho fatto, per come ti sentivi per colpa mia.. Mi dispiace non esserci stata quando dicevi di aver bisogno di me, davvero..- concluse, abbassando lo sguardo.
-Hey..- la richiamò Justin, alzandole il mento con un dito e riportando i suoi occhi nei suoi. –Hey guardami.. Io lo so che avresti fatto di tutto per esserci e alla fine è andata così, ma ora non ha più importanza. Adesso siamo di nuovo insieme e non permetterò a niente e a nessuno di far sì che questo cambi- la rassicurò. –E a tal proposito..- continuò poi, alzandosi e sporgendo una mano a Faith, incitandola a far lo stesso. La ragazza l’afferrò e si tirò su, scrollandosi la sabbia che era rimasta sul vestito.
-Dato che ti aspettavi una richiesta in grande stile.. e non dirmi di no perché so che alla fine te la stai aspettando comunque- la precedette, vedendola sul punto di dire qualcosa. Faith rimase zitta e sorrise. –Come 3 anni fa sono qui, a chiederti se vuoi essere la mia ragazza- le disse, estraendo dalla tasca del giubbotto una collana con un ciondolo a forma di J.
Faith la guardò sorpresa e, sorridendo, accettò. –Certo che voglio esserlo-
Si lasciò legare la collana e poi si girò a guardarlo.
Lo guardò e rivisse quell’estate trascorsa insieme; lo guardò e riuscì a percepire il sapore di ogni bacio sulle sue labbra e il calore dei suoi abbracci; lo guardò e vide nuovamente tutte le lacrime che in più occasioni avevano solcato le sue stesse guance; vide tutte le urla, tutte le discussioni, tutte le parole che si erano detti.
Lo fissò, rendendosi conto che mai sarebbe riuscita a guardare qualcuno alla stessa maniera.
Lo guardò un’ultima volta e sentì il cuore sprofondarle nel petto; quelle piccole, ma importanti parole premevano per uscire e, ben presto, Faith le accontentò.
-Ti amo Justin- gli sussurrò, avvicinandosi ancora di più al suo viso.
-Ti amo anch’io Faith- le rispose, prima di premere, ancora una volta, sulle labbra della ragazza.


-My space-
Hola chicossss!
Non sono morta, sono ancora tra di voi, tranquilli.
Mi dispiace per averci messo così tanto ad aggiornare, ma in questi giorni ero la pigrizia in persona... lollino
Vabbè comunque vi ho fatto questo capitolo super lungo, che spero non vi abbia annoiato e vi sia piaciuto.
Inizialmente Justin volevo farlo vestire come nel video di Never Let You Go, peccato che poi mi sia ricordata che nella storia fosse quasi inverno e mi son presa malissimo AHAH
Ma vabbè, sono una ragazza simpatica e va così lol
Dopo aver detto queste stronzate, volevo dirvi che manca un ultimo capitolo, dove ci sarà il matrimonio di Maddie e Ryan e l'epilogo, che sto ancora decidendo come farlo.
Vi volevo anche ricordare di passare a leggere la mia nuova ff 'you came justin in time' 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1794600&i=1 sempre se siete interessate a leggere qualcos'altro di mio :)
Detto ciò, vi lascio. 
Fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo con una recensione, che mi fa molto piacere :3
Grazie a tutti! 

  
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