Come in tutti i licei, anche quel giorno scoccò l’attesa campanella della pausa pranzo, che trasformò l’aula in un area da corsa.
Io, che da brava studentessa mi ero scordata a casa il pranzo, mi avviai alle macchinette in cerca di qualcosa di commestibile, ma quel giorno non era giornata.
Appena inserii la monetina nella fessura, quella me la risputò indietro minacciosamente, così decisi di inserire altre monetine, finchè me ne accettò una.
Il problema è che non mi dava il cibo, così in men che non si dica e senza che me ne accorgessi, mi ritrovai a sbraitare contro quell’aggeggio infernale mentre lo prendevo a calci. Almeno, dopo parecchi tentativi, cadde qualcosa. Dei Taiyaki.* Lo presi e cominciai a mangiarlo, quando un suono di violino attirò la mia attenzione. Non poteva che essere Ikuto.
Seguii quel suono pizzicato* fino a quando non mi trovai davanti a una sala, probabilmente l’auditorium.
Mi appoggiai allo stipite della porta e ascoltai quella dolce melodia, fino a quando ebbe finito.
“bravo, sei migliorato” dissi facendo segno di ok.
“da quando spii la gente?” mi disse sorridendo. Decisamente, da quel giorno era molto più allegro.
“mi stavo chiedendo, ti capita mai di pensare a Yoru?” dissi guardandolo.
“molte volte, ma…” disse guardandomi a sua volta.
“ma…?” chiesi curiosa.
“ma poi arrivi tu attirando la mia attenzione…” disse avvicinandosi pericolosamente a me. I nostri volti erano a pochi centimetri di distanza.
“hey! Giù le zampe dal mio Taiyaki!” sbraitai allontanandomi. Tardi.
Il gattaccio aveva già afferrato una parte della coda del mio povero dolce.
“vedo che le abitudini non sono cambiate, gattaccio” dissi sorridendo.
“già, infatti riesco ancora a farla franca, miao” disse sorridendo e gustandosi la “sua” parte.
Passai il tempo lì, con il ladro, e fra battute e frecciatine la pausa passò in fretta, costringendoci a rientrare nelle aule.
Le ultime due ore passarono abbastanza rapidamente, così al suono dell’ultima campanella io mi alzai e mi diressi verso l’uscita, dove venni fermata da Utau.
“hey Amu, ti va di venire a fare un giro con me e mio fratello? Ci sarà anche Kukai.”
“certo, nessun problema, ma fammi mandare un messaggio ai miei.” Dissi mentre inviavo.
“ok fatto. Sai, mi stavo chiedendo….tu sei famosa, come te la passi a scuola?” gli dissi mentre riponevo il cellulare in tasca.
“diciamo bene, ho molte amiche ma….non so se lo sono davvero. Forse vogliono la mia amicizia per potersi vantare di avere un’ amica famosa. Ovviamente di te mi fido, dopo tutto quello che abbiamo passato!” mi disse prendendomi le mani e sorridendomi.
“Utau, Amu! Un ragazzo dai capelli ramati ci corse in contro, e ci accarezzò la testa.
“Kukai!!” dissi felice di aver incontrato di nuovo il mio compagno delle scuole precedenti.
“da quanto tempo, come stai?” mi domandò sorridendo.
“bene, ma Ikuto dov’è finito?” dissi guardandomi attorno.
“sono qui, come mai tanta preoccupazione?” apparve da dietro di me e mi mise le braccia attorno al collo.
Io arrossii e lo guardai.
“non ero preoccupata” sbottai, prima di unirmi alla risata insieme ai miei amici.
 
Angolo della pazza!!
*Taiyaki: dolce giapponese a forma di pesce con ripieno di Azuki, fagioli dolci.
*pizzicato: modo di suonare il violino. Come dice il nome, pizzicando le corde.
Ed ecco a voi il secondo capitolo!!! Spero vi piaccia e….
CONTINUO A 2 RECENSIONI MINIME!!^^