Happy Kurtbastian day!
Per la giornata, oltre ad aver scritto la one shot che potete trovare qui: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1967374 ho deciso anche di aggiornare la mia raccolta di baby dato che avevo un tema che calzava alla perfezione ed era l'occasione migliore per tirarlo fuori.
Buona lettura <3
-Dixie
Ice cream and summer
C’era sempre un elemento nella vita di un bambino che determinava l’arrivo dell’estate o meno: il camioncino dei gelati. Un bel giorno, il quartiere veniva scosso da quella musichetta tanto odiata dai genitori e il marciapiede veniva invaso da folle di bambini urlanti che sventolavano il dollaro che tenevano in mano intanto che attendevano il loro turno.
Tra questi, Kurt, nella sua camicetta azzurrina e il naso ancora coperto di crema solare protezione 50, aspettava di avere tra le mani il suo cono gelato. Si guardò attorno; era strano che Sebastian non si fosse ancora fatto vivo, avevano parlato di quel magico momento per settimane. Sapeva che Sebastian non impazziva per il gelato, in generale non impazziva per le cose dolci, però gli era parso di aver capito che anche lui era impaziente per l’arrivo del camioncino dei gelati. Alzò le spalle, rendendosi conto che non aveva nulla di cui preoccuparsi, magari era stato trattenuto da qualcosa.
Si era appena messo a ripetere mentalmente i gusti che aveva deciso di prendere, quando una piccola spinta gli fece quasi perdere l’equilibrio. Si voltò e Sebastian gli sfilò la banconota dalle dita.
“Quindi mi compri un gelato …”
“Perché? I soldi sono miei!” protestò Kurt, incrociando le braccia e arricciando le labbra in un modo che solo lui poteva fare.
Sebastian ridacchiò, mise le mani in tasca e gli porse un’altra banconota, “tieni, stavo solo scherzando!”. Kurt non capì esattamente quel gioco di scambi, ma decise comunque di accettare il dollaro.
“Pensavo ti stessi vendicando del Power Ranger rosa che ti ho portato via …” disse, dondolando su un piede. Sebastian alzò le spalle, “non è il mio preferito, non ho avuto problemi a regalartelo e … scusa, ma perché hai il naso bianco?”
“Oh, questo …” Kurt pensò bene di strofinarsi il naso, mandando crema su tutto il resto del viso e imbrattando le sue mani, “papà non è capace di mettermi la crema come faceva mamma. Pensavo di averla spalmata meglio prima di uscire!”
“Allora non ti sei guardato allo specchio, aspetta …” con poca delicatezza, Sebastian gli cosparse la pomata sulle guance con entrambe le mani, finendo per pulirsi sulla sua t-shirt, “ecco, adesso non sei più ridicolo.”
“Potevi farlo più piano e io non sono ridicolo!” si lamentò Kurt, facendo sbuffare Sebastian.
“Oggi sei particolarmente lagnoso …” fece, afferrandogli il braccio e trascinandolo con lui davanti al venditore di gelati. In tutto quello Kurt non si era accorto che era arrivato il suo turno. A quel punto, sorrise e porse il dollaro al signore “Fiordilatte e panna, grazie!” disse, saltellando un po’ quando ricevette il suo gelato. Aspettò che anche Sebastian ebbe il suo e si spostarono per incamminarsi verso casa.
“Ehi, Kurt!” lo chiamò Sebastian, costringendolo a voltarsi. E Kurt si ritrovò con la faccia coperta di cioccolato che cominciò a colargli per il collo e sotto la camicia, sporcandogliela.
La sua nuova camicia azzurrina, tutta macchiata di gelato …
La risata fastidiosa di Sebastian lo incoraggiò ancora di più a far affondare la mano nel proprio gelato e spalmarlo sul viso dell’amico, facendogli scomparire l’espressione divertita.
“Adesso siamo pari!” disse, con soddisfazione cominciando a camminare come nulla fosse, anche se in realtà non vedeva l’ora di essere a casa per cambiarsi. Sebastian lo raggiunse, facendo una smorfia. “Che dici?! Magari è anche meglio della crema solare!”