Film > The Avengers
Segui la storia  |       
Autore: TheGodOfThunder__    04/07/2013    1 recensioni
Post Avengers, Thorki story.
"Seguì il profilo della goccia di sangue finchè essa non si estinse contro la roccia. Da quanto tempo era giunto all’Inferno? Ma soprattutto: com’era successo? Avrebbe mai rivisto quegli occhi profondi, gli unici nei quali riusciva a scorgere il suo vero sé stesso?"
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Steve Rogers/Captain America, Thor, Tony Stark/Iron Man
Note: What if? | Avvertimenti: Incest
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
È per il caldo o..?


Atterrarono con poca grazia su uno spiazzo di terreno brullo, appena la polvere alzata dal loro atterraggio si diradò si guardarono attorno incuriositi: nonostante il bifrost, ed ora, il tesseract, non avevano mai avuto occasione di viaggiare su altri pianeti, a parte Midgard.
Ciò che si presentava innanzi a loro, però, non sembrava molto piacevole nè accogliente: il terreno arido coperto da uno strato sottile di sabbia rossa e asciutta, roccie spigolose di un rosso scuro ruvide al tatto, nessuna traccia di vegetazione, anche l’aria era secca e sfiorava la loro carne viva, calda e soffocante, infastidendoli.
“Accogliente..” scherzò Loki, allontanandosi dal fratello zoppicando “Su quale pianeta ci troviamo?”
“Muspelheim, il regno dei giganti di fuoco.” Rispose Thor avvicinandosi al fratello che intanto si era seduto su una roccia.
Sul viso di Loki comparve un sorrisetto malizioso, piegò il capo di lato per osservare meglio il fratello acquisito.
“Perché lo hai fatto?” inspirò un po’ di aria calda “Perché mi hai liberato?”
Thor lo guardò dritto nei suoi occhi verdi per qualche secondo, ancora in piedi: “Perché sei mio fratello.”
Mentiva, sapeva di mentire. Distolse lo sguardo da quello del moretto, Thor non sapeva recitare, era Loki il Dio degli Inganni. Lui non sapeva fingere. Loki si sarebbe presto accorto che qualcosa non andava.
In più si conoscevano da una vita intera, ogni sua minima espressione, Loki, la sapeva interpretare.
 “Io non sono tuo fratello.” Gli scappò una piccola risata. “Qual è la vera motivazione?Che cosa può indurre il grande Thor, il sincero Thor, a fingere?” mentre pronunciava quelle parole non distolse gli occhi un solo attimo da quelli del Dio di fronte a lui, che serrò la mascella sostenendo il suo sguardo.
“Non vuoi rispondere?” si alzò e con un passo riempì la distanza che li divideva. Sapeva benissimo perché il fratello lo aveva liberato, sapeva benissimo perché era adirato con il loro padre, in fondo il Padre degli Dei, per quanto benevolo possa essere, non poteva accettare ciò che il suo erede provava per il figlio criminale.
Loki portò una mano alla guancia del fratello, accarezzando la sua pelle liscia e calda, resa rude solo dalla barba che pizzicava, passò un dito sulle sue labbra che ebbero un fremito involontario.
Thor si sentiva accaldato, non per il luogo in cui si trovavano, non per il vento bollente capace di prosciugare ogni piccola goccia d’acqua.
Si sentiva accaldato per colpa del suo tocco.
Ogni lembo di pelle che era sfiorato dalla mano di lui bruciava, fremeva per avere di più.
Thor si allontanò da Loki con un gesto fulmineo, aveva sentito un rumore.
“Sarà meglio spostarsi” disse Thor “non mi è piaciuto questo rumore”.
Si guardarono per un’istante, preoccupati, e si incamminarono.

Arthur correva più che poteva all’interno della reggia bollente del suo sovrano, doveva comunicare al più presto ciò che gli avevano riferito.
“Fatemi passare, ho una notizia per il sovrano da parte della Regione del Sud.” Disse alle due figure che facevano da guardia alla sala del trono. Esse tolsero dal passaggio i loro giavellotti, con minimi movimenti e la porta si aprì.
Arthur si mise a correre nuovamente, inginocchiandosi appena fu davanti al suo sovrano.
“Signore, mi spiace disturbarla, ma devo riferirle un’orrenda notizia da parte del Popolo del Sud”
“Faccia in fretta.” Lo bloccò il Sommo non degnando il messaggero di uno sguardo.
“Due stranieri sono appena atterrati sul nostro pianeta, e” la voce gli si smorzò in gola non appena la forte mano del suo sovrano gli strinse il collo.
“Chi osa invadere il mio pianeta?Chi osa infastidire Surtur, il potente Surtur?” urlò, stringendo di più la presa sul collo del misero messaggero.
“Due principi” sospirò il povero Arthur non appena fu lasciato cadere da Surtur “due Asgardiani, per l’esattezza. Non sembrano armati, ma uno di loro ha un martello.”
Surtur superò il corpo del messaggero con un passo, strinse i pugni continuando a camminare. Improvvisamente si fermò, girando il volto minacciosamente di tre quarti, un soffio di vento passò in quell’istante nella sala facendo alzare di poco il mantello nero.
“Asgardiani..” disse in un lieve sussurro macabro il sovrano “Thor e Loki..” alzò una mano, voltandosi, la puntò contro il messaggero ancora a terra terrorizzato. “uccideteli.. E PORTATEMI LE LORO TESTE”urlò, disintegrando con una palla di fuoco colui che gli aveva portato la notizia, mentre la sua voce giungeva nei più remoti angoli di Muspelheim.
 
 
Camminavano ormai da un tempo che sembrava interminabile, tra i gyser e le rocce pupuree.
Ogni tanto si trovavano ad attraversare rivoli di lava incandescente che scorrevano in quel paesaggio infernale, e proprio osservando uno di questi, Thor, ripensò a come si era sentito pochi attimi prima, quando il tocco di Loki era sembrato così piacevole ed era bastato ad infiammarlo. Si riebbe dai suoi pensieri e si accorse di quanto Loki fosse andato avanti rispetto a lui. Lo vide voltarsi, i suoi occhi verdi scintillavano in contrasto con il rosso che li circondava.
“Qualcosa non va, Thor?” chiese il Dio degli Inganni.
“N-no.N-nulla.Sbrighiamoci” preso da un imbarazzo improvviso, Thor agitò il Mjollnir e lo raggiunse.
“Okay” Loki lo guardò con circospezione “Ma mentre tu eri perso nei tuoi pensieri, io ho trovato un luogo dove possiamo accamparci e riprendere le forze.” disse, e indicò un piccolo spiazzo circolare tra le rocce.
In pochi attimi si ritrovarono tra le rocce, Thor si passò una mano tra i capelli biondi scuotendoli un po’ cercando refrigerio,  lanciò un’occhiata a Loki che tastava il masso accanto a lui.
Si sdraiarono esausti, appoggiando la schiena a quei massi che li sovrastavano, uno accanto all’altro. Fu  allora che Thor cerco di sfilarsi il mantello pesante per alleviare il caldo, ma questo si impigliò nell’armatura e vedendolo in difficoltà, Loki si avvicinò.
“Lascia che ti aiuti” mormorò. Sorridendo, appoggiò la mano destra sulla sua spalla e tirò il mantello con uno strattone. D’istinto, Thor si irrigidì, cercando di contenersi il più possibile. Ma poi, sentendo il peso del corpo di Loki contro il suo, cercò la sua mano, la sfiorò delicatamente rabbrividendo al contatto fresco della pelle del gigante di ghiaccio e lo sentì sospirare in atteggiamento arrendevole sul suo collo, un altro brivido percorse il Dio del Tuono. Con uno scatto fulmineo, Thor si alzò in piedi e lo attirò a sé.
“Fermami, ti prego” mormorò Thor, a pochissimi centimetri dal viso dell’amato.
“Non posso. Non voglio.”
Allora le labbra di Thor raggiunsero  quelle di Loki e ne scaturì un bacio intenso. Percorse lentamente le labbra fresche del compagno, socchiudendole. Era uno di quei baci irrefrenabili che non hanno niente di casto o puro. Thor si staccò un secondo, quanto bastava per riprendere fiato, ma subito Loki lo riattirò a sé, bramoso del contatto delle sue labbra su quelle del fratellastro. Quante volte Thor aveva immaginato, sperato e sospirato quel momento? Troppe. Ed ora: eccoli lì, sul pianeta dei Giganti di Fuoco. Non esattamente dove lo aveva sempre sognato, ma stupendo e passionale quanto le sue illusioni. Senza nemmeno rendersene conto, si ritrovò a terra, su quel suolo caldo e tagliente.
Loki sotto di lui, le sue mani ad accarezzargli il viso, delicate.
Thor passò una sua mano sulla coscia del fratello, percorrendola frettoloso di altro contatto, quando dei rumori quasi impercettibili li disturbarono.
Thor allarmato si staccò da suo fratello, cercando con gli occhi il Mjollnir.
“Dolci, veramente dolci” una voce profonda, roca e terrificante raggiunse le orecchie degli dei “vostro padre Odino sa come passate il tempo in sua assenza?” quella battuta risvegliò risate di altre voci spaventose quanto quella.
Thor, osservando l’essere di un colore rosso acceso che li scrutava interessato con un sorrisetto maligno sul volto, si alzò dopo aver richiamato a se il martello.
“Chi sei?” chiese ricambiando lo sguardo cupo.
“Mh, non credo t’interessi, Thor” rispose l’altro aggirando il dio “non perdiamoci in chiacchiere inutili, veniamo al dunque.. come mai sei venuto qui, Dio del Tuono?”
“Non credo che t’interessi,” s’intromise Loki seduto a gambe incrociate a terra “Essere.”
Ciò che ottenne in risposta Loki fu un ringhio e una spada puntata alla gola, “Non ti conviene scherzare con me, mezoniero. Non ho paura dei tuoi incantesimi inutili.”
“Ah si?Inutili?Vogliamo verificare?” chiese inarcando un sopracciglio con aria di sfida, lanciò uno sguardo a Thor, quasi per avvertirlo di ciò che stava per fare.
L’essere però fu svelto, portò la mano di lato per acquistare forza e con un taglio secco affondò la lama nel collo di Loki, che non si mosse di un centimetro: guardava il suo assassino inespressivo.
Thor non urlò.
Nessuno parlò, in verità.
Fino a quando l’assassino non si accasciò a terra, con una mano premuta sul ventre e l’altra libera dalla spada, rubatagli da colui che doveva essere morto.
Loki sfilò la spada dal corpo ormai morto del suo avversario mentre la sua sagoma seduta a terra svaniva, nel nulla.
“Niente urla, niente pianti.. Non eri mica quello passionale tu?” sorrise divertito Loki affiancando il fratello.
“Sono ormai abituato ai tuoi trucchetti, fratello.”
“Mh.. ne dubito.”
Osservarono la folla inferocita intenzionata a scagliarsi su di loro al minimo passo falso. Si scambiarono un’ultima occhiata luminosa prima di combattere.
“BU!” fece Thor, scaglaindo il Mjollnir contro due loro avversari.
“Sempre il solito.”
Erano di nuovo insieme, più uniti che mai.
Erano di nuovo insieme, a combattere uno accanto all’altro.
Erano di nuovo insieme, e questo era tutto ciò che contava.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: TheGodOfThunder__