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Autore: GabbaFMA    04/07/2013    0 recensioni
Saaaaalve :D Questa è la mia terza fan fiction però è la prima su FullMetal Panic! xD spero vi piaccia ^^
Anticipazione:
-Ma che diavolo..?- bisbigliò tra se e se –per quale assurdo motivo sto piangendo?- continuò a ripetersi la stessa domanda ,senza ottenere risposta, finché 3 colpi alla porta la fecero trasalire. Ancora intontita dallo strano incubo si alzò dal letto. Per alcuni istanti rimase immobile, cingendo le braccia in una specie di abbraccio, e con lo sguardo vuoto si avvicinò alla porta della sua camera. Pochi passi e si bloccò di nuovo
- Perché non riesco a ricordare ciò che ho sognato? Eppure sono sicura di aver avuto un incubo, anche se non riesco…- altri tre colpi la fecero tornare in sé.
Se volete sapere come continua leggete la Fan Fiction :D
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Kaname Chidori, Sousuke Sagara, Teletha Testarossa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kalinin tornò dai ragazzi,che nel frattempo, si misero a parlare tra di loro.

-Maggiore, ma dove era finito?-chiese Tessa, curiosa.

-Ero tornato un attimo in sala radio-rispose il Maggiore, colto alla sprovvista.Fortunatamente sembrò che Tessa si fosse bevuta quella balla. Sousuke, però, sembrò non credergli troppo. Tutti si alzarono e Melissa prese la parola.

-Aaaallora, qual'è il piano?- chiese stiracchiandosi. Tessa trasalì.

-I-il piano?- chiese, nel tentativo di guadagnare tempo per pensare.

-Si Tessa, tu hai detto di avere un piano, credo sia ora che tu ce lo illustra- proseguì Mao.

-Hai ragione - sospirò- bene, il piano è questo..- mandò giù un groppone e parlò tutto d'un fiato, per non essere interrotta;  notò i volti sconvolti dei compagni- e questo è quanto- concluse decisa.

Kalinin si poggiò contro il tronco di un albero con le braccia conserte e la testa bassa, ridacchiò e iniziò a fare il conto alla rovescia *5...4....3....2...1....eccola*

-MA TI SEI BEVUTA IL CERVELLO?!?!- urlò Melissa, furiosa

-Melissa..- provò a dire Tessa.

-MELISSA UN ACCIDENTI!! MA COME TI SALTA IN MENTE DI POTER FARE UNA COSA DEL GENERE?!?!- Kurz la prese per le spalle, cercando di calmarla.

-Sorellona, basta- disse Weber, serio.

-Ma, Kurz, hai sentito quello che ha detto? Ha deciso di SUICIDARSI!- scandì bene l' ultima parola.

-Ho sentito eccome- rispose chinando la testa.

- Allora?? Vogliamo rimanere fermi e guardarla morire?!- disse carica di rabbia; Tessa rabbrividì, non aveva mai visto Melissa così furiosa.

-Non ho detto questo....- sogghignò Kurz, si avvicinò a Melissa e le sussurò qualcosa all'orecchio che la fece sorridere.

-Ehi!-esclamò Tessa sentendosi ignorata.

- Scusa Tessa- disse Melissa avvicinandosi a lei. In un attimo Tessa cadde a terra, svenuta.

-Melissa ma sei impazzita?- la rimproverò Kaname.

-Sta tranquilla, un pugno allo stomaco non ha mai ucciso nessuno, si riprenderà anche troppo velocemente- rispose lei con non curanza.

Kurz prese Tessa e se la mise su una spalla, con l' intenzione di portarla sull'aereo.

- Adesso spero per voi che abbiate un piano B- disse scettico Sousuke. Kurz si bloccò di colpo.

-Kurz?- chiese; silenzio. - Kurz?- chiese di nuovo con tono più duro. Silenzio. - Sergente Kurz Weber.- tuonò Sousuke cercando di mantenere la calma. Vista la situazione ,Kurz si girò lentamente, guardò Sousuke sul viso e sorrise nervoso.

-D..dimmi- balbettò il biondino.

- Il piano B. Esponicelo.- rispose secco il Sergente.

- Ehm, ecco...ci sarebbe un problemino...eheh- sorrise nuovamente.

-Kurz!!!- esclamarono tutti.

-Scusate- disse abbassando la testa.

- E tu mi hai fatto mettere K.O. il nostro COMANDANTE rischiando di essere sbattuta fuori dalla Mithrill e  non hai nemmeno  pensato ad un piano!! ti ammazzò!!- Melissa iniziò a rincorrere Weber, che, vista la follia omicida negli occhi di Melissa, aveva poggiato Tessa a terra e aveva iniziato a correre.

-Finitela.- tuonò Kalinin. Tutti si fermarono e lo guardarono. - non abbiamo tempo per queste idiozie.-

-Ci scusi- dissero in coro.

Passarono alcuni minuti e Weber tornò da Tessa per portarla sull'aereo. Melissa si avvicinò al Maggiore Kalinin.

-Maggiore?- lo interpellò

- Parli pure- rispose lui, cortese.

- Avrei un favore da chiederle-

- Se mi sarà possibile, certo-

-Dovrebbe salire sull' aereo con Tessa e riportarla a casa.- disse Melissa, seria.

- Mi spiace, ma non posso farlo.- rispose lui senza pensarci su.

- Come?- chiese lei stupita della risposta secca.

- Avete la minima idea di come sia strutturata l' Amalgam? Non che io sappia, vi perdereste appena entrati, se mai riusciste ad entrare.- rispose sicuro.

- Ma come facciamo con Tessa?-

- Troverai una soluzione- concluse.

Melissa tornò dagli altri.

- Ragazzi, dobbiamo trovare una soluzione per Tessa.- disse, quasi con tono duro.

- Già fatto, avevamo pensato di ammanettarla e chiuderla a chiave nell'aereo- rispose Kurz, bevendo  un sorso d'acqua.

- Allora lo vedi che non sei completamente inutile- esclamò Melissa, entusiasta. - bene, andrò io. Tu Kurz insegna a Kaname a sparare- ordinò, Kurz scattò sull'attenti.

Mao si diresse verso l'aereo dove Kurz aveva portato Tessa, stranamente seguita da Sagara.

- Ehi Sousuke, che succede?- chiese Melissa, continuando a camminare.

- Ho un brutto presentimento, e vorrei parlarne con te.- ammise il Sergente.

- Sousuke mi fai preoccupare, che succede?- chiese lei, tranquilla.

- Kalinin.- si bloccarono entrambi contemporaneamente.

- Che succede?- chiese seria.

- C'è qualcosa che non mi convince, ho come la sensazione che ci nasconda qualcosa.- rispose, serio.

- Non preoccuparti, lo terremo sotto controllo; adesso aiutami con Tessa.- aggiunse Mao.

Salirono sull'aereo e fecero come deciso.

- Ehi Sousuke- quasi bisbigliò Melissa. Lui la guardò interrogativo. - ho lo stesso brutto presentimento che hai tu.- sorrise.

Finito il lavoro i due mercenari si riunirono agli altri. Melissa si mise in piedi davanti a tutti gli altri, che nell' attesa si erano seduti a terra.

- Bando alle ciance, abbiamo un piano? non mi risulta, quindi propongo la soluzione più semplice- esclamò sorridendo.

- Non torneremo indietro- disse Kaname.

- Tornare? Scherzi? la mia intenzione era quella di fare irruzione e prendere a calci qualche culo, tanto per cominciare- sorrise. Tutti ricambiarono il sorriso.

- Bene, detto ciò, vediamo di decidere chi si occuperà di chi.- disse guardando tutti i ragazzi.

-Io mi occuperò degli Arm Slave in miniatura che si porta dietro- disse Kurz.

-Perfetto, io mi occuperò delle guardie all'ingresso- affermò Melissa.

- Io mi occuperò di Leona..-

- IO mi occuperò di Leonard.- affermò Kaname, interrompento Sousuke. - abbiamo un conto in sospeso io e quel Leonard, non ho intenzione di perdonarlo- strinse i pugni.

- Ma Chidori, non so se tu sia in grado...- disse Sousuke preoccupato.

-Sta tranuillo, non mi ucciderebbe , ma se le cose dovessero andare male so che ci sei tu a coprirmi le spalle- gli sorride

- Affermativo, ma è comunque pericoloso- insistette il Sergente.

- Fidati di me- lo rassicurò Kaname, sorridendogli. Sousuke annuì.

-Bene, ragazzi, finite di prepararvi così iniziamo a muoverci.- affermò Kalinin. Tutti annuirono convinti.

Finiti i preparativi si misero in marcia con Kalinin a capo, subito dietro c'era Melissa con a seguito Kurz, Chidori e Sagara. La sede dell'Amalgam si trovava ad una distanza di 7Km dal punto del loro atterraggio.

Avanzarono in assoluto silenzio, finchè Sousuke iniziò a muoversi più velocemente superando i compagni e portandosi al fianco di Kalinin.

-Posso aiutarla ,Sergente?- domandò Kalinin a bassa voce senza guardarlo e continuando ad avanzare.

- Solo una domanda, signore- affermò Sousuke.

-Dica pure-

- Signore, mi domandavo, lei che ruolo ricoprirà in questa operazione? mi spiego, oltre a farci da guida fino all'Amalgam, lei dove sarà? nel caso avessimo bisono di lei.- mentì spudoratamente, scrutando il suo volto.

- Nei paraggi- rispose tranquillo il Maggiore.

- Grazie per la risposta esaudiente, Signore.- si congedò.

Sousuke tornò nella sua postazione, a coprire le spalle di Kaname.

-Che succede?- chiese Chidori, preoccupata.

- Solo un cattivo presentimento.- rispose.

Di nuovo calò il silenzio.

Nel frattempo Tessa iniziò a riprendere conoscienza. Tentò di strofinarsi gli occhi ma qualcosa glielo impediva, lentamente li aprì, *manette?* pensò, scattò seduta.

-MANETTE!- urlò, furiosa. La sua ira aumentò quando si rese conto che era ammanettata ai braccioli della polrona all'interno del suo Jet.

 

 

 

spazio per me xD

Vi chiedo umilmente perdono per il tempoche ci ho messo a scrivere questo benedetto capitolo, non odiatemi :3 spero di riuscire a scrivere il prossimo il prima possibile. Grazie a tutti coloro che seguono la mia storia :3

GabbaFMA_

  
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