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Autore: Bellafifi1986    04/07/2013    2 recensioni
Tra Violetta e Leon è amore vero, sono alle prese i primi approcci, i primi sussulti e il desiderio dell'uno verso l'altra ma quanti ostacoli nel loro camino e il segreto della famiglia di lei cambierà per sempre le loro vita entrando in qualcosa di immaginabile. Riusciranno i due a restare insieme nonostante tutto? E quali amori nasceranno nello Studio 21?
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Leon, Violetta
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate, Triangolo
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El Verdadero Amor 

La Festa (seconda parte)

 

Francesca era bloccata in quella biblioteca e Diego non tornava proprio, voleva uscire da lì ma non sapeva come fare. Decise di mettersi a cercare nella biblioteca una via d'uscita quando si accorse che c'era una porta in mezzo agli scaffali di libri e così sali una delle due scale. 
Arrivò di fronte alla porta ma non aveva la maniglia ma solo una serratura senza chiave e nei bordi incise delle note musicali.
Era una strana cosa eppure aveva la sensazione di saper come aprirla.
Senza neanche accorgersene, si mise a cantare quella melodia e all'improvviso la porta si apri davanti ai suoi occhi.
Entro senza esitazioni dentro e si trovo in una stanza buia con un globo al centro blu.
Si avvicinò al globo per mettere le mani sopra e qualcosa la risucchiò dentro, qualcosa di nero e urlò mentre precipitava.
Atterrò morbidamente su un trono.
Era una sedia da regnante ma la stanza era polverosa e piena di regnatele.
-Chi sei, ragazza?-chiese una voce femminile adulta da una parte indefinita della stanza.
-mi chiamo Francesca-disse Francesca a quella voce.-Lei chi è? In che posto mi trovo?-
-Mi chiama Luna, ero la regina di questo castello e questo è un luogo per rinchiudermi-rispose Luna tristemente.-mi hanno strappato tutto anche mio figlio, il mio bel figlioletto. Non so neanche come è fatto. E' da quando è nato che non lo vedo e non so nulla di lui. Non vedo la luce del sole da 17 anni o non parlo con nessuno- 
Francesca era dispiaciuta per quella triste storia.
Voleva aiutarla.
-dove sei?-chiese Francesca alzandosi dal trono.-io voglio aiutarti-
-so qui-disse Luna davanti a lei.
Era rinchiusa in uno specchio antico con una nota musicale.
Francesca lo prese e ci guardo dentro.
Era una donna dai capelli lunghi e occhi neri con un vestito da regina.
Qualcosa di quella donna le ricordava qualcuno ma non sapeva chi.
-Sei una bellissima ragazza, ti vedrei bene per mio figlio-disse Luna con un sorriso.-sei una ragazza buona, testarda, solare e con un gran amore da dare e da voler ricevere-
Quella donna sembrava capirla a primo sguardo.
-ti ringrazio, regina Luna-disse Francesca a quelle sue parole.-come posso aiutarti?-
-devi trovare la mia corona-rispose Luna attentamente.-si trova nella mia vecchia stanza, al primo piano e la prima a destra-
Francesca vide la porta, mise lo specchio nella tasca e usci dalla stanza con facilità. 
Luna si stupi della cosa, aveva provato ad uscire da quella porta prima di essere rinchiusa nello specchio senza alcun risultato.
Francesca aveva qualcosa di speciale, ne era convinta.
...
Tomas era sotto il balcone di Clari e senza essere visto si arrampicò sull'albero davanti ad esso. Saltò su di esso, è troppo aperto e Clari distesa sul letto con una camicia di notte bianca.
Era bellissima.
Si avvicinò a lei dolcemente e quando stava per sfiorare il suo braccio, subito si ritrasse spaventata.
Che era successo?
-Clari, che è successo?-chiese Tomas allarmato sedendosi sul letto.
Clari si girò verso di lui e si buttò nelle sue braccia.
-Oh Tomas! Non sai come sono contenta di vederti-disse Clari con le lacrime agli occhi.-ti prego, portami via a qui. Non ci voglio stare-
Povera la sua Clari.
Non riusciva a vederla così.
-Si Clari, ti porterò via con me-disse Tomas deciso, prendendo la sua mano e portandola verso l'albero.-dobbiamo solo scendere di qui-
Qualche minuto dopo...
-sei il mio salvatore-disse Clari camminando con lui per le strade di Buenos Aires.
-sono solo un ragazzo comune-disse Tomas imbarazzato.
-non è così, sei molto di più e io voglio stare sempre a tuo fianco-disse Clari con un sorriso.
-anch'io ti voglio sempre con te-disse Tomas innamorato.
Raggiunsero casa di Tomas in un lampo e le preparò un tè caldo.
-Casa tua è bellissima-disse Clari girando per casa.
-mi fa piacere-disse Tomas con un sorriso, versando il tè nella tazza.
Clari si avvicinò a Tomas e lo strinse da dietro.
-non so come hai fatto ma quello hai frutti rossi è il mio preferito-disse Clari sorpresa.
-magia-disse Tomas scherzando.
Tomas poso un attimo la tazza e si girò verso di lei per alzarsi un po' e sfiorare le sue labbra in dolce bacio.
...
Diego tornò nella biblioteca per vedere se Francesca si era calmata ma quando apri, la stanza era vuota e trovò una porta magica aperta.
Non sapeva di quella porta.
Entrò dentro e trovò un globo blu.
Perché suo padre non gli aveva mai parlato di quel posto?
Si avvicinò e toccò il globo e l'attimo dopo si ritrovò in una stanza vecchia e sporca.
Dov'era finito?
Che era quella stanza?
Perché era una sedia del trono?
Senti una traccia magica lasciata Francesca su un mobiletto e con lei portava uno specchio poi senti la sua magia attirarlo come una calamità.
Non era mai successo con nessuno.
Forse era il simbolo.
Mentre camminava per i corridoio di quel castello (?), qualcosa gli sembro familiare e capi il luogo. Era il castello della festa, dove per una sera i Sibilyn e i Magycol erano in pace per quel ballo e dopo tutto poteva accadere.
  
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