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Autore: Ehybastaldo_    04/07/2013    11 recensioni
Poi Liam ci richiamò all'attenzione.
"Ragazzi, voi siete la mia seconda famiglia e penso che dobbiate essere tra i primi a sapere di questa cosa." Disse serio.
I nostri occhi vagavano per la stanza, curiosi.
"Danielle è incinta?" Ipotizzò Niall.
Liam scosse la testa, divertito.
"Avete preso un altro cane insieme e stavolta si chiama Xanax!" Disse sicuro Harry.
Ma anche questa volta Liam scosse la testa, ridendo.
"Oh, allora avete preso casa insieme." Disse tranquillamente Louis.
"Quasi." Rispose vago Payne.
"Non avete comprato il cd delle Little Mix!" Ci voltammo tutti verso Zayn, sbuffando per quella continua storia sulla pubblicità del gruppo della sua ragazza. Peralda.
"No." Ridacchiò, unicamente, Liam "Veramente avremmo deciso di sposarci...Alle Hawaii. I nostri genitori consentono felicemente questa nostra scelta e vorrei anche il vostro appoggio." Disse serio.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CHIUDI QUEL CESSO DI BOCCA.
 
 
 
"Sophy?" Sentii Louis chiamarmi dal piano inferiore. Ma ero ancora troppo sconvolta per rispondere al mio fidanzato. Certe cose non possono e non devono accadere, soprattutto mentre mi lavo i denti con il mio spazzolino delle superchicche. 
"Sophy?" Stavolta la voce era molto più vicina segno che Louis mi stesse venendo a cercare in camera. Mi misi comoda sul letto, fissando il cellulare che avevo tra le mani, sempre più confusa. 
"Amore?" Louis spalancò la porta della nostra stanza rosa shocking, entrando subito dopo e sedendosi al mio fianco preoccupato. Si vedeva lontano un miglio che avevo qualcosa che non andava. Mi accarezzò delicatamente il braccio, poi mi fece sedere sulle sue gambe.
"Tutto bene?" Provò a chiedermi, accarezzandomi una guancia.
Scossi la testa leggermente, facendomi forza a raccontargli cosa mi era appena successo.
"La vodafone mi ha mandato un messaggio: chiamate illimitate verso tutti i mobili. -Mi guardò strano- No, ma dimmi un pò te se io mi metto a chiamare il mio comodino. Ma quando mai?" Sbottai, alzandomi dal letto.
Avevo sempre pensato che la vodafone fosse una cagata colossale; ma arrivare a tanto, voleva dire solo confermare le mie teorie di quante teste di banana stavano dietro al tutto.
Al contrario di quanto mi aspettavo, Louis cominciò a ridere, gettandosi perfino sul letto e battendo dei pugni sul materasso. C'era un fantasma sul nostro letto? Louis lo stava uccidendo?
"Che c'è?" Lo richiamai, posando il telefono in borsa.
Il mio ragazzo sembrò riprendersi, mettendosi dritto con la schiena e asciugando quella che doveva essere una lacrimuccia.
E io ero tremendamente seria!
Stupidi uomini, come se le cose importanti nella vita fossero solo i videogiochi e il calcio.
"Ti prego, queste cose di prima mattina no! Ma adesso andiamo. -Si alzò- Gli altri ci aspettano di sotto." Mi tirò per un braccio, guidandomi alla sala da pranzo. 
Ancora non c'erano tutti, ma solo Zayn, Harry, Niall, io e Louis. E meno male che ci aspettavano.
Mi buttai con un sonoro tonfo sul divano, al fianco di Harry che teneva tra le mani un block-note.
"Ancora con la lista? Ieri sera ho avuto qualche ideuccia...Vuoi saperla?" Giocherellai con le dita, stile signor Burns dei Simpsons. Lo vidi un attimo spaventato, poi gli rubai il bicchiere di succo d’arancia e lo bevvi tutto d’un fiato ridandogli il bicchiere vuoto.
Il riccio si voltò nella mia direzione, ma prima che potesse dire qualsiasi cosa, Louis lo interruppe.
"Invece di pensare a queste scemenze, -Ma dove?- perchè non aiutiamo a Liam a scrivere le sue promesse?" Si appoggiò al tavolo della cucina, incrociando le braccia al petto. Come se me ne fregasse qualcosa del matrimonio, avrei solo mangiato a sbafo, è questo che si fa ai matrimoni.
"Io non ragiono di prima mattina, chiedete a Niall." Ci avvisò Zayn. Allora lì ebbi l'illuminazione.
"Basta che scriviamo 'Io scavo, tu scavi, egli scava, noi scaviamo, voi scavate, essi scavano.'" Dissi sicura. Mi appoggiai allo schienale del divano, sentendomi guardata in modo strano. 
"Eh?" Si fece avanti Niall sputacchiando qualche briciola. Stava mangiando le gocciole.
Sbuffai schifata "Magari non è una bella dedica, ma almeno è profonda." Sentii ridacchiare Harry al mio fianco, e non mi sfuggì il sorriso divertito degli altri tre. Ero anche più scema di prima mattina.
Davvero, non era nel mio dna -evitai di fare certi ragionamenti ad alta voce per Zayn- essere normale. Una volta ci avevo provato; sono stati i due minuti peggiori della mia vita!
Niall scoppiò a ridere, con qualche secondo di ritardo, battendo la mano sul bracciolo del divano. Lo guardammo sconvolti. Sono la prima ad ammettere che come battuta, faceva pena. Ma si sa, quando Niall ride, devi ridere anche tu, è troppo contagioso.
"Vi giuro, dovevo dirvi una cosa, ma sono una chitarra al momento." Ma che cazz...?
Zayn si alzò dal divano, sfilando una sigaretta dal pacchetto che aveva in tasca, portandosela in bocca "Che avete tutti questa mattina?" Chiese, accendendosela e sparendo verso il giardino. Penso abbia fatto la cosa migliore almeno non ha sentito la risposta di Niall.
Niall sembrò rimanerci male, così "Dovevate chiedermi 'Perchè?' e così io avrei potuto rispondervi 'Me la sono scordata'. Che amici ingrati." E si alzò anche lui, camminando verso le scale e richiamare Liam con Peralda e Capy.
Chissà cosa stavano facendo i tre al piano superiore.
Magari stavano aiutando a spettinare il cespuglio di Capy. O le stavano mettendo l’autoabbronzante. O stavano decidendo che smalto mettere. O molto peggio, stavano aiutando a mettere le ciglia finta a Peralda. Che poi, mi sono sempre chiesta...Perchè indossa ciglie finte, ha l'abbronzatura finta, si fa le tinte ed è come se avesse i capelli finti, e poi cerca il vero uomo? C'era qualcosa che non quadrava nella sua teoria. Anche se Zayn aveva completamente smontato tutto mettendosi con lei. Ah, vendendo perfino i suoi cd.
Prima o poi toccherà anche lei, è una promessa.
"Buongiorno ragazzi, avete già fatto colazione?" Guardai attentamente la ragazza che era appena entrata in cucina. E questa da dove era uscita? Non l'avevo mai vista in vita mia. Ok la cameriera, passi, almeno fa le pulizie al posto mio, ma tutta sta gente in casa no eh.
Come me, anche gli altri, notai, avevano il mio sguardo confuso.
"Scusa...Non vorrei sembrare scortese, ma tu chi sei?" Chiese Louis, prendendo parola per tutti. Aww il mio ragazzo coraggioso.
La ragazza sorrise e poi si abbassò davanti al lavandino, aprendo uno sportello e uscendone qualche lavavetri o altro materiale per la pulizia.
No. Non poteva essere lei.
"Sono Simone; ci ha presentato ieri il signor James. Sono la ragazza tutto-fare." Cercò di farci ricordare, con un sorriso stampato sulle labbra.
Scattai dal divano, andandole in contro "Ma ieri avevi i capelli così...ricci." Spiegai, e la vidi alzare gli occhi al cielo, sbuffando.
"Lo so, amo i capelli ricci. Ma per sfortuna sono nata così -se li tirò- più lisci di uno spaghetto." Spiegò triste.
“Stai bene in entrambi i casi tesoro” Niall? Oddio ci provava anche con la cameriera. Che morto di figa. 
“Ti ringrazio ma, devo andare. Siete anche dieci persone in questa casa, ci metterò i secoli per finire, quindi…chi ben comincia è a metà dell’opera no?” Ci disse sorridendo.
“Giusto.” Per un attimo provai pena per lei, però c’era qualcosa di strano in quella ragazza. Non riuscivo a trovare il giusto collegamento. Chi mi ricordava?
Non so come mai, ma quella mattina il mio cervello sembrava più acceso degli altri giorni. Sorrisi, pensando tra me e me.
"Andiamo?" Solo quando Liam mi sventolò una mano davanti al mio viso, ritornai alla realtà, incrociando la mia mano con quella di Louis e uscendo dalla casa.
Eravamo pronti per girare le Hawaii.
 
*  *  *
 
L'auto fece una brutta frenata, facendoci cadere letteralmente tutti dai sedili.
"Gli autisti americani." Si lamentò Liam, massaggiandosi il capo. Lo sportello della limousine venne aperto da quello che doveva essere il nostro guidatore esperto.
"Siamo arrivati, signori." Scattai come una molla, scendendo per prima e guardandomi intorno: c'erano le spiagge, vari negozi sulle spiagge, le strade che portavano alle spiagge...
"Dai Sophy, in questi giorni andremo a mare." Mi tirò Louis per un braccio. Ma non dovevamo andare al mare? E’ quello che fanno tutti quando vanno alle Hawaii. Sole, spiaggia, mare, shopping e divertimento. Effettivamente avrei riso parecchio a quel matrimonio.
Camminai sul marciapiede in silenzio, guardando le varie vetrine dei negozi tanto bramati dagli stranieri. Ce n'era uno particolare dove vendevano anche quelle strane gonne fatte di paglia e le coppe di reggiseno fatti da cocco. Dovevo ricordarmi di comprarli di nascosto, avrei fatto una sorpresa a Louis.
Sorrisi quando Zayn si fermò davanti ad una vetrina, riflettendosi nel vetro che traspariva, fino al punto da farlo sembrare vestito in quel modo. Io lo guardai stralunata, come se avesse fatto chissà quale magia.
Louis mi tirò di nuovo, facendomi sbuffare. Che palle!
Arrivammo in quello che doveva essere la boutique scelta dai due quasi sposini. Non mi sarei mai aspettata una cosa così da Liam. A 19 anni chi è quel deficiente che si sposa? Liam, appunto.
Entrammo nell'edificio: le pareti erano colorate di un rosso acceso, quasi mattone; le finestre lasciano entrare una grande quantità di luce e il piccolo salotto d'attesa è composto da mobili antichi, avorio.
"Salve ragazzi, posso aiutarvi?" Una donna vestita con un tailleur nero venne nella nostra direzione con le mani congiunte davanti al petto, manco fosse una suora, e un sorriso più falso delle tette di Capy.  Ma le tette di Capy sono vere…altrimenti non avrebbe una prima scarsa.
Liam prese parola,  facendomi perdere il filo dei pensieri, sorridendo.
"Salve, sono qui con i miei amici. Avevo prenotato a nome di Payne." Rispose.
La donna corse fino al bancone principale, la reception, e sfilò dal cassetto un'agenda. Sfogliò velocemente i fogli scarabocchiati e alla fine puntò un dito violentemente su un nome: Liam James Payne.
"Oh, sì. Signore e signora Payne." Notai ballare la riccia accanto a me con l'altra oca, mentre cominciarono a battere le mani in segno di felicità.
Mi venne, così, spontaneo canticchiare "Se sei cornuta e tu lo sai, batti le mani!" 
Nessuno mi sentì, meno Niall che scoppiò a ridere.
Gli mollai una gomitata, quando notai che tutti guardavano noi. Che idiota.
"Seguitemi!" Disse d'un tratto la donna, facendoci cenno con la mano perfettamente curata.
Notai Zayn preoccupato guardarsi in giro. Aggrottai la fronte, affiancandomi a lui.
"Ehy pakistano, va tutto bene?" Provai ad essere cordiale, visto che la sua ragazza già stava rompendo le ovaie alla donna che ci stava conducendo nel sotterraneo del posto, lì dove ci saremmo divisi per scegliere entrambi gli abiti.
Il suo labbro inferiore tremava, e avevo la paura che da lì a poco sarebbe scoppiato a piangere. Per cosa, poi?
"Mi scappa la pipì." Disse serio.
Mi trattenni dal ridere, venendo comunque interrotta da Harry che ci aveva sentito.
"E inseguila, no?" Aveva detto una cosa intelligente. Davvero...
Ma cosa aveva sotto quel mucchio di capelli? Per fortuna non era una femmina, allora gli avrei detto di mettersi il push-up in testa invece delle tette.
Evitai di commentare, finendo di scendere le scale e ritrovarmi davanti a qualcosa di...Non c'è un aggettivo per descriverlo.
Saltellai come una bambina eccitata di scartare i suoi regali di Natale.
"Oh mio Dio. Ma tu sei..." Dissi con gli occhi spalancati, ma quello mi bloccò.
"Figo?" Chiese. Scossi la testa, anche se ero convinta del contrario.
"No, cioè sì, lo sei. Ma stavo dicendo, tu sei..." E quello parlò, di nuovo.
"Uno strafigo?" Ma voleva che gli tirassi Louis addosso?
Scossi la testa con più voracità.
"Non metto in dubbio della tua figaggine, ma tu sei Randy! Quel Randy!" Lo indicai, mentre notai gli altri guardarmi con occhi sbarrati, meno le ragazze che si atteggiavano come non so cosa. Possibile che solo io conoscessi quest’uomo? Uomo….vabbè….è virile tanto quanto Tiziano Ferro e Elton John. O peggio, Signorini.
"Sei il mio idolo! Cioè, ti amo! Amo come aiuti le giovani spose a scegliere i loro vestiti. Sei davvero fantastico, ti basta guardare una donna per capire tutto di lei. Non mi perdo nemmeno una puntata di 'Abito da sposa cercasi. Ti prego, SPOSAMI!" E mi gettai tra le sue braccia. 
Tanto che si era emozionato, sarò stata la sua prima fan, ricambiò l’abbraccio con molto affetto, troppo forse, per i gusti di qualcuno.
Sentii questo qualcuno trattenere il respiro, pensando di aver fatto chissà quale peccato. 
Ma Randy, il mio UOMO, semplicemente battè qualche pacca sulla mia schiena, consolandomi.
"Ragazza, credo di adorarti già in partenza! Come ti chiami?" Mi chiese, e io mi staccai, giusto per togliergli quel colorito quasi sul viola che aveva preso possesso del suo viso. Ma comunque continuai a guardarlo con faccia adorante.
Io ridacchiai, nervosa, posando le mani dietro la schiena e giocando con la punta del scarpa, disegnando dei cerchi sul pavimento.
"Sophy...Ma tu chiamami stasera." Dissi con voce sexy e provocante. Sentii Louis schiarirsi la voce con qualche colpo di tosse.
Sobbalzai "Oh, lui è il mio ragazzo, comunque. E loro sono i miei amici." Li presentai, come se lo conoscessi da una vita.
In effetti, da tutte le puntate che avevo visto, era come se fossimo davvero amici da una vita. Almeno per me.
"Quindi voi siete i futuri sposi?" Mi chiese. Un sorriso enorme,  e i suoi occhi già cercavano di intravedere il mio corpo tra i vestiti che indossavo, per capire quale modello mi sarebbe andato meglio. Ingoiai rumorosamente la mia saliva.
"Purtroppo, no." Dissi abbassando lo sguardo e anche il tono di voce. Davvero per un attimo avevo pensato di sposarmi Louis? Sti due mi stanno contagiando troppo.
“In realtà ci sposiamo noi.” Disse Capy indicando Liam.
“Ma davvero? Allora, via i ragazzi che dobbiamo iniziare a cercare il tuo abit...” Ma non potè finire la sua frase, che un'altra voce sovrastò la sua.
Rialzai la testa quando un'altra voce abbastanza conosciuta attirò la mia attenzione.
Oh mio Dio! Ma ero in paradiso?
"Da quando in qua il marrone si abbina al giallo canarino? Quell’ outfit è qualcosa di ORRENDO!" e chiuse di colpo il cellulare.
Era lui? Era colui che smerdava l'orribile vestiario di intere generazioni?
Anche il mio secondo idolo stava camminando nella stanza in cui mi trovavo io?
"Ma chi è quel cretino?" sbottò Louis guardandolo.
Gli lasciai una gomitata alle costole, tanto forte da farlo quasi piegare dal dolore. Così imparava!
Senza pensarci due volte, corsi nella sua direzione, saltandogli addosso. Nemmeno tre secondi dopo, gli altri si avventarono su me, pronti a staccarmi da Enzo Miccio, il mio idolo dopo Randy!
 
*  *  *
 
Ma cosa avevo fatto di male per meritarmi quello? Stare seduta con le braccia conserte, non era nel mio sistema. E in più dovevo sorbirmi Capy e le sue paranoie.
“Allora cara, dimmi, come vi siete conosciuti?” Oh no, no, di nuovo questa storia no.
“Io e Liam ci siamo conosciuti durante lo show di X-Factor nel 2010, sai lui è uno degli One Direction e quindi Bla Bla Bla…è un ragazzo fantastico, nonostante abbia avuto un passato molto triste Bla bla bla….reni…bla bla bla…bullismo…bla bla bla e adesso fa parte della boyband più famosa al mondo non è fantastico?” Dopo 45 minuti di racconto, durante il quale mi addormentai e sognai di sopprimerla, finalmente Danielle andò in camerino seguita da Perrie, e io con Niall -che aveva preferito tenermi compagnia- decidemmo di dare un occhiata agli abiti.
Stavo osservando un meraviglioso vestito in pizzo, con un bellissimo strascico, quando Randy, con passò felpato, si avvicinò a me.
“E’ tua amica la riccia?” Mi chiese sottovoce.
“Le voglio talmente bene che se avessi un paio di forbici prima le taglierei i capelli e poi le sfregerei la faccia.” Dissi senza nemmeno degnarlo di uno sguardo, ma con gli occhi che brillavano di luce propria per l’idea che mi era appena saltata in mente.
Penso si allontanò più per paura che per aver risposto alla sua domanda.
Ci fecero accomodare su di un divanetto e, pazientemente, aspettammo sua maestà Peazer e compagnia bella che uscissero dai camerini.
Ero intenta a messaggiare con Louis -posto dall'altra parte del palazzo, insieme al mio Miccio-, quando finalmente vedemmo Danielle con indosso il suo primo abito.
Un vestito a sirena con delle perline applicate sul corsetto. Carino eh, niente da dire, ma un vestito del genere non esaltava le sue forme, Si vedevano solo i capelli e la coda. Le stava malissimo e poi, avorio…il vestito da sposa deve essere bianco per la miseria.
“Danielle, credimi, questo vestito ti sta d’incanto. Oddio scusami.” Mentii e presi un fazzoletto per fingere di asciugarmi le lacrime.
“Secondo me non ti sta bene, perché non provi qualcos’altro?” Maledetta Perald, ma i cazzi tuoi?
“Penso tu abbia ragione, proviamo l’abito numero due” Disse Danielle scendendo dalla pedana, e poi sparendo in camerino.
“A me piaceva.” Dissi a Perald.
“Pensi che non me ne sia accorta che vuoi sabotare il matrimonio? Non metterti contro di noi, stupida.” Mi rispose quella con aria di sufficienza.
“Sei talmente malefica che alla strega di Biancaneve hanno dato il nobel per la pace.  Fammi un favore, fai conoscere al tuo labbro inferiore, il labbro superiore, falli innamorare e chiudi quel cesso di bocca.” Le dissi per poi alzarmi e andare da Randy. La riccia mi fulminò con lo sguardo, mentre io alzai le spalle, innocente.
"Mi avete costretta voi a venire. Fatemi almeno dire la mia." Mi difesi.
Capy afferrò di forza il vestito e si allontanò, seguita dal suo cagnolino Perald -perchè ora, erano diventate amiche inseparabili- rinchiudendosi nel camerino.
Sbuffai guardando Niall al mio fianco. Non faceva niente di niente, e guardarlo mi aumentava la noia. Dov'erano corda e albero? Sarebbe stato più divertente perfino impiccarsi, in quell'occasione.
"Uhm..." Alzai lo sguardo, notando di essere fissata da Randy. Voleva un mio autografo? Non doveva essere al contrario?
"Che c'è?" Chiesi con la voce più dolce di questo mondo.
Lui sorrise, poi camminò fino al divano, sedendosi tra me e Niall "Non vi sta simpatica questa ragazza, vero?" Perspicace.
Scossi la testa, alzando gli occhi al cielo. Non era prevedibile?
Avevo praticamente bocciato tutti i suoi vestiti, anche se qualcuno era davvero bello e le donava davvero.
Inoltre, non mi avevano nemmeno permesso di andare da Liam, sotto custodia di Enzo, perchè, appunto quest'ultimo, ogni volta che mi vedeva anche attraverso una finestra, cominciava a sudare freddo e dire parole strambe come 'Per l'amor del cielo' fingendo di svenire. Ma che gli avevo fatto di male? Volevo un abbraccio, mica gli stavo offrendo la possibilità di farsi lucidare la testa dalla sottoscritta!
"Ho un modo per far saltare in aria il loro matrimonio." Oh mio Dio! Non potevo baciarlo, anche perchè Niall -e il suo vizio da pettegolo- l'avrebbe di sicuro detto a Louis in men che non si dica.
"Spara!" Dissi tutta eccitata, sfregando le mani a mo' di pazza sclerotica.
Anche Niall si avvicinò all'uomo -oh Dio, chiamarlo uomo suonava malissimo- e attizzò le orecchie, proprio come me.
"Le spose odiano ingrassare." Suggerì.
Grazie, anche io per il mio matrimonio non vorrei sembrare una balena vestita da sposa. Ma non di certo potevo ingozzare la quasi sposa per non farla entrare nel suo...
"ODDIO!" Quasi gridai quando capii dove volesse andare a parare.
Lui sorrise compiaciuto, mentre annuiva con la testa, maligno.
Sorrisi a mia volta immaginandomi Capy dimenarsi davanti allo specchio per cercar di entrare nel suo vestito striminzito. 
"Ehm...Scusate, io non ho capito." Aggiunse Niall con un viso angelico. Si vedeva che non era il suo campo.
Ma non riuscii a proferire un'alta parola che il barboncino, seguita dal segugio, rientrarono nella sala con un nuovo vestito addosso.
"Questo è bellissimo! Mi sento una principessa!" Strillò, complimentandosi da sola.
Già, era bellissimo davvero. Ma non le avrei dato quest'altra occasione!
"Principessa?" ripetei, sconvolta.
Randy si alzò dal divano, sfiorando la stoffa del vestito di Capy, complimentandosi con lei per la scelta. Ma la riccia era troppo intenta a fulminarmi.
"Sì, sono sicura che quando lo dirò a Liam, mi farà sentire una principessa." Cercò di guardarsi le spalle scoperte, sorridendo.
"Ti metterai sul pisello?" Niall al mio fianco scoppiò a ridere, gettandosi sul divano e tenendosi perfino la pancia.
La riccia, come Peralda, mi fulminò "No, io intendevo una principessa come Cenerentola." Fece un mezzo sorriso, come se mi avesse schiacciato con una frase.
"Ma Cenerentola perde la scarpetta, non le mutande." E lei si arrabbiò di brutto.
"Senti signorina..." Camminò verso di me, indicandomi minacciosa.
Per fortuna Randy la bloccò appena in tempo, facendola voltare nella sua direzione e calmandola con un semplice sorriso.
Cosa? Io volevo stirarle i capelli senza il bisogno di usare una piastra!
"Allora, è quello giusto?" Come da copione, Randy recitò la sua solita frasetta.
Capy si voltò verso lo specchio, contemplando di nuovo il suo riflesso. Perchè non si rompeva?
Poi rispose "Questo vestito è mio."
Sorrisi malignamente, ringraziando mentalmente Randy che proprio in quel secondo ammiccò verso me.
L'agente 00tette era appena entrata in azione.
 
 
 
CIAO CIAO CIAO PRINCIPESE(?)
*feel like Zayn Malik* lol
Omg, non sappiamo come ringraziarvi, siete tutte bellissime
a recensire, ad aver messo la storia tra le PREFERITE/SEGUITE/RICORDATE.
Siete tantissime **
 
Ma comunque, passiamo al capitolo.. Che ve ne pare? Può andare?
:) Come vedete, stiamo cercando di aggiornare più spesso possibile,
però in cambio vorremmo sapere cosa ne pensate.
Ps. SORPRESONE nel prossimo capitolo sajdhks
 
Sofia e Simona :)
   
 
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