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Autore: Echadwen    04/07/2013    3 recensioni
Luinil, fiera ed impassibile guardiana di Bosco Atro, protettrice del sovrano Thranduil.
Implacabile contro i nemici ed indomita nello spirito ma, se ci fosse qualcuno che tentasse di far cedere le sue difese ed arrivare al suo cuore?
Saprà, il principe del Reame Boscoso, farle mettere da parte la guerriera e farle scoprire l'amore?
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Legolas, Nuovo personaggio
Note: Movieverse, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Il principe e la guardiana'
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RESTA

 

 

Per tutto il giorno vi era stato un via vai continuo della servitù, le cucine erano traboccanti di qualsivoglia prelibatezza dei reami immortali, le cantine rifornite del miglior vino di Dale e di mirvuor, per chi non amasse il vino quanto il re. I fabbri ed i sarti avevano lavorato senza sosta per giorni, tutti volevano apparire al meglio per questo giorno di festa.
L'ora era finalmente giunta. Dietro a quel portone tutto era pronto; la corte, il sovrano e Legolas attendevano con ansia l'arrivo della giovane guardiana, mentre quest'ultima, si stava sottoponendo all'ultimo controllo da parte della madre.
Luinil si lasciò sfuggire un sospiro nervoso mentre l'altra donna le portava alcune ciocche della lunga chioma in avanti sulle spalle così da incorniciarle il viso "Ecco, così sei perfetta" le sorrise.
Aveva scelto di essere semplice, come lo era la sua natura. Indossava un vestito che richiamava il colore del bosco, con un fiore argentato sul fianco per richiamare l'unico gioiello che aveva deciso di portare. Un semplice laccio di cuoio nero dal quale pendeva un giglio di cristallo, il tesoro più prezioso che possedesse.
L'ultimo regalo del padre che, glielo aveva legato al collo, poco prima di partire per la battaglia che lo avrebbe strappato alla sua famiglia per sempre, surrandole: "Il mio piccolo fiore. Conservala con cura perché il giorno in cui un Elfo tenterà di portarti via da me, io te l'allaccerò di nuovo così anche lui saprà che sei e sarai sempre il mio tenero e piccolo fiore e che nessuno ti amerà mai quanto il tuo papà. Ed ora abbracciami"

Una lacrima le sfuggì, mentre carezzava il pendaglio, al ricordo degli ultimi istanti passati con il genitore "Ti manca, vero?" chiese la donna, guardando la figlia con tenerezza
"Immensamente" ammise "La sua voce ed i suoi abbracci" la donna le carezzò la guancia
"Doveva accompagnarti lui" abbassò lo sguardo, triste
"Va bene così. Lui è qui" posò una mano sul proprio cuore e su quello della madre
"E qui" disse carezzandole il viso "C'è molto di lui in te: la tenacia, la determinazione, il coraggio, la bravura con le armi, l'immenso amore e la dolcezza che dimostrate con le persone a voi care... Sarebbe fiero di te, il suo piccolo fiore"
"E adesso starebbe svenendo" risero entrambe
"Pronta?" la prese sottobraccio, un cenno d'assenso e aprirono il portone.


La musica cessò e gli occhi di tutti furono per le due dame che fecero ingresso in sala, a Legolas si mozzò il respiro nel vedere la sua piccola. Rimase sorpreso da quanto regale fosse in quell'abito semplice che ne risaltava la bellezza, anche se lei lo negava, ai suoi occhi era una principessa nata. Ricambiò il sorriso imbarazzato che vide sul volto di Luinil, era così bella.
Finalmente prese posto al suo fianco
"Sei bellissima" le sussurrò all'orecchio "una vera principessa" aggiunse e la fece arrossire ancora di più
"Anche tu sembri un principe" rise mentre le strinse la mano nella sua per rassicurarla.


La festa proseguiva tra bella musica e buon cibo quando Luinil fece un cenno al sovrano, che si alzò in piedi richiamando l'attenzione di tutti
"Amici, conoscete tutti il motivo per cui stiamo festeggiando e vi ringrazio anche a nome dei nostri innamorati per averci onorato della vostra presenza. Ora, come vuole la tradizione, i promessi sposi si scambieranno gli anelli simbolo dell'amore e dell'impegno reciproco o per meglio dire l'anello, visto che mio figlio era talmente impaziente da non riuscire ad aspettare" si avvicinò ai due giovani aprendo lo scrigno contenente il gioiello per Legolas e Luinil lo prese e lo mise al dito del principe guardandolo dritto negli occhi, uno sguardo carico d'infinite promesse.
Tra l'applauso generale Legolas offrì la mano alla compagna e l'attirò fino al centro della sala
"È giunto il momento di mettere a frutto le lezioni di ballo" le sorrise "e di far morire d'invidia tutti i cavalieri presenti" aggiunse mentre la strinse a se, la fanciulla scosse la testa leggermente e rise contro il suo petto
"Fai finta di niente se ti pesto i piedi..." lo guardò sorridendo "Ti amo" disse mentre il principe conduceva il ballo
"Anch'io" le baciò la fronte.
Un amore forte ed impetuoso quanto il mare, mani intrecciate, due cuori che battevano all'unisolo l'uno per l'altra e due anelli, simbolo di un legame indissolubile, che brillavano ad ogni movimento; questo si rifletteva negli occhi dei presenti che fissavano in silenzio, estasiati l'erede al trono e la sua compagna.



Legolas e Luinil si stavano godendo la reciproca compagnia all'ombra di un albero mentre, a poca distanza, all'ombra del gazebo, Thranduil leggeva alcuni documenti ma furono ben presto interrotti da un messaggero che a grandi falcate li stava raggiungendo.
"Mio signore.... un messaggio da Sire Elrond" disse l'Elfo porgendo una pergamena al sovrano, il quale lesse velocemente il foglio e congedò il messaggero con una nota di preoccupazione nella voce, cosa che non sfuggì ai due giovani.
"Padre, ci sono problemi ad Imladris?" chiese al genitore
"Temo che sia qualcosa che vada ben oltre i confini del regno di Elrond"
"Di che cosa si tratta, mio signore?" s'intromise la guardiana
"Lord Elrond ha indetto un concilio" Luinil ed il principe si guardarono non cogliendo la gravità della situazione "È in ballo la salvezza della Terra di Mezzo... L'Unico è stato trovato" affermò grave
"L'Unico anello..." ripeté la giovane
"Ma non era andato perduto in mare dopo la morte di Isildur?" chiese il figlio
"No, figlio mio... Molte cose sono state taciute per il bene della Terra di Mezzo. Ricordi la creatura che Gandalf ed quel ramingo ci diedero in consegna?"
"Gollum"
"Ebbene questi trovò l'anello e lo tenne per se per 500 anni ma come abbiamo potuto constatare non è più in suo possesso" rilesse velocemente il foglio "Uno Hobbit lo ha trovato.... Bilbo!" sussultò a quel nome "E suo nipote l'ha portato a Gran Burrone, inseguito dai cavalieri neri"
"I nove... Questo vuol dire che..." cominci Luinil con voce piena di terrore
"L'Oscuro Signore vive ancora" finì Legolas
"E vuole riprendersi ciò che è suo per avvolgere il mondo in una nuova ed eterna oscurità." affermò il sovrano "Bisogna agire in fretta. Tutte le razze sono state chiamate a decidere del destino della Terra di Mezzo"
"Un vostro ordine e mi recherò ad Imladri per portare a Sire Elrond le vostre decisioni, mio re" si alzò prontamente ma la mano di Legolas si chiuse immediatamente sul suo polso in evidente segno di disaccordo
"No Luinil" disse pacato "andrà Legolas. Deve onorare il nostro regno dopo l'onta subita" alzò lo sguardo sulla giovane "inoltre c'è bisogno di te qui. Gli attacchi delle creature del male si fanno sempre più frequenti, è ora di liberarcene."
"Come ordinate, mio signore"
"Ora se non ti dispiace, vorrei parlare restare da solo con mio figlio. Abbiamo molto di cui parlare prima della partenza di domani"
"Come desiderate" si inchinò leggermente, posò un bacio sulla guancia di Legolas e lasciò i due Elfi mentre il suo cuore prese a battere con forza in preda alla paura e all'ansia per la nuova minaccia e l'imminente separazione del suo amato.

Giunse la sera e la guardiana entrò nella camera del principe, decisa a dissuaderlo dal partire; un'ombra le cresceva nella mente. Legolas era intento a preparare il proprio bagaglio, non si voltò verso la compagna ma ne percepì comunque il turbamento, lo stesso che albergava nel suo cuore ed in un secondo si trovò avvolto dalle braccia della donna ed una richista mormorata contro la sua schiena che gli risuonò distintamente tra le orecchie: "Resta"
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