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Autore: Marla Lannister    18/01/2008    2 recensioni
altra ficcina sta volta su draco e ginny... sulla sua scelta di lasciarla per proteggerla e sulla forza che gli manca per farlo...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Come si fa
A stringere la vita
Intanto fuori scoppia la notte
Come si fa
Se vivere da queste parti
È come tirare a sorte
Nomadi


Draco quella mattina tornò a casa presto. Guardò l’esile figura femminile che guardava un film in salotto…era bellissima, con dei capelli rossi, profumati e setosi, le gambe snelle e lunge e una bocca rosa che, nonostante avesse baciato tante volte ricordava perfettamente la prima volta che aveva sfiorato.

Flashback
“sono contenta di averti conosciuto per quello che sei…” disse Ginny guardandolo fisso negli occhi “e sono ancora più contenta del fatto che sia la prima persona a cui tu ti sia…diciamo…rivelato..”
“vuoi sapere perché fra tante centinaia di studenti io abbia scelto la piccola Ginny weasley? Perché ero sicuro che saresti stata l’unica che avrebbe capito…” disse accarezzandogli una guancia
“davvero?”
“no, in realtà l’ho fatto perché pensavo tu fossi stupenda!” disse il biondo sorridendo. Ginny amava il modo in cui sorrideva. Amava il modo in cui la sua dolce bocca si arricciava, il modo in cui le guance si alzavano, la fossetta che si formava sul mento ma soprattutto amava i suoi occhi che si illuminavano di colpo
“draco…” disse con un sussurro “ricordi quando hai detto: verrà un giorno in cui mi chiederai di baciarmi…bè…fallo Draco, baciami!”
Il ragazzo che non si aspettava una simile domanda e che aveva avvicinato il viso per sentire meglio la sua voce che si abbassava rimase senza fiato “lo sapevo…” e la baciò.
Fu un bacio lungo e dolcissimo
Fine flashback

Draco scacciò velocemente quel pensiero dalla testa: non era proprio il caso di perdersi in romanticherie del passato. Si rasò con cura e nel massimo silenzio scelse i vestiti più belli che possedesse: indossò un paio di jeans blu scuro, una maglietta gialla che gli evidenziava il fisico scolpito e infine una felpa con la zip anch’essa blu. Poi si guardò allo specchio… “manca solo un piccolo dettaglio…chissà dove l’ho messo…” aprì un cassetto e trovò quello che cercava: l’anello a forma di serpente che contraddistingueva i caposcuola della sua casata…non lo portava più da quando, al settimo anno, si era messo con Ginny…da quasi cinque anni!
Toc toc… “accidenti, è già qui!” imprecò il ragazzo aprendo la porta della cucina che dava all’esterno. La ragazza che gli si presentò davanti agli occhi era decisamente sexy. Aveva lunghi capelli biondi e due begli occhi azzurri. Era poco vestita, indossava un vestitino nero molto corto e molto scollato, Draco si domandò come non avesse freddo visto che era tardo settembre e il sole stava tramontando
“ciao pansy…che piacevole sorpresa!” disse Draco rispolverando il tono aggressivo e sicuro che lo aveva caratterizzato per i primi anni di scuola
“si, come no, sorpresa un corno!” esclamò lei con una vocetta acuta prima di saltargli addosso
“calma i bollenti spiriti” esclamò respingendola “…almeno per un po’…lei è ancora in casa!”
La cosa non sembrò turbare Pansy anzi, la ragazza lo spinse leggermente di lato, di quel poco che le avrebbe permesso di passare strusciandosi per bene contro il ragazzo ed entrò sedendosi sul tavolo “fantastico! Oggi è proprio la giornata giusta per dirgli di noi…”un rumore attirò la sua attenzione e con la coda dell’occhio vide la sua rivale accostarsi alla porta della cucina
“noi…non c’è nessun noi…” disse il ragazzo avvicinandosi provocatorio e posandole una mano sulla cosca
“bè allora se la vuoi mettere su questo piano oggi è proprio la giornata giusta per dirle che da due ani a questa parte, tutti i sabati mattina, invece di andare a lavorare al ministero…bè…ti lavori qualcun altro”
Draco sorrise e chise “bè…mi dica signorina…svolgo un buon lavoro?”
“sa…non ricordo!” disse lei con aria dubbiosa
“Ah, davvero?” esclamò luii avvicinandosi ulteriormente e detto questo la baciò con molta foga facendo scivolare la mano ancora più su…
SING! Un rumoroso singhiozzo vece voltare i due amanti
“oh…la piccola stracciona…che c’è, piangi? Forse credevi veramente che un Malfoy potesse davvero essere innamorato e fedele ad una Weasley, la famiglia più disprezzata e odiata nel mondo magico?”
Ginny restò immobile, piangendo ancora più forte
Pansy scoppiò a ridere “evidentemente si…quanto mi dispiace…”
La rossa guardò la ragazza con rabbia poi si voltò verso di Draco e con un filo di voce disse “ti amavo tanto…” e si smaterializzò.
Draco levò immediatamente la mano dalla gamba dell’amica che scese dal tavolo e si ricompose. Lui si accasciò su una sedia e si mise le mani fra i capelli
“hai fatto la cosa giusta Draco, lo sai meglio di me…”disse Pansy passandogli il braccio attorno alle spalle “lo sai meglio di me…”
Il ragazzo alzò lo sguardo “si Pansy, lo so… ma vedere il suo sguardo così ferito e deluso mi ha fatto malissimo…”

Draco era solo…finalmente solo. Non era quello che voleva? Non era quello il motivo per cui, due giornio fa aveva contattato Pansy chiedendole di collaborare a quel ridicolo teatrino? Pansy…si ritrovò a pensare che le voleva davvero
bene…fortunatamente lei non rischiava di morire per mano di voldemort perché lei aveva scelto lui, aveva scelto il male.
Draco si stupì ripensando a quanto lei avesse rischiato per lui per la seconda volta. La prima volta era successo nella foresta proibita, quando, durante uno scontro fra Harry e Voldemort e le rispettive fazioni lei non lo aveva ucciso. Draco non l’aveva riconosciuta perché portava la tipica maschera a teschio tipica dei mangiamorte mentre lui era coperto da un mantello. Avevano duellato duramente poi, però, quando il mantello scivolò mostrando alla mangiamorte la vera identità del nemico lei aveva abbassato la bacchetta e lo aveva lasciato andare. Le voleva davvero bene ma nulla di più per quanto lei invece lo amasse intensamente. Se solo il signore oscuro avesse saputo di questo gravissimo tradimento, si perché non uccidere il traditore per eccellenza, Draco Malfoy, che a dispetto della sua casata, dei suoi amici, della sua famiglia, aveva seguito la via di Harry potter era grave, gravissimo. Sarebbe sicuramente morta se voldemort l’avesse scoperto. Ma Draco voleva salvare la sua piccola Ginny a tutti i costi ora che i suoi genitori, desiderosi di vendetta, erano scappati da Azkaban.

Nel frattempo Ginny era corsa dalle uniche persone che l’avevano amata senza soffocarla: Fred e George. Loro infatti, di tutti i sei fratelli erano i suoi preferiti. Ammirava profondamente il loro carattere indomito e ribelle, opposto all’austero e serioso Percie, amava il loro essere, verso di lei, protettivi senza però soffocarla, al contrario di Ron che voleva uccidere tutti i suoi ragazzi, gli piaceva il modo in cui erano sempre pronti a scherzare, al contrario di bill, e apprezzava il loro affrontare la vita in modo leggero ma non superficiale come non faceva Charlie che era concreto e realistico.
Arrivò turbinando al piano terra, dove c’era il negozio. Arrivò alle spalle di George che stava chino in terra, affianco al bancone, mentre raccoglieva dei quaderni-mordi dita.
“tieni Fred, questi riportali in bagazzino” disse il fratello voltandosi verso di lei
“oh…ciao Ginny? Mi hai fatto prendere un colpo…” poi accortosi delle lacrime aggiunse “hai litigato ancora con quello stronzetto di Malfoy?” quell’aggettivo in un’altra situazione l’avrebbe fatta ridere visto che George era stato uno dei primi a fidarsi di Malfoy
“si” disse chiudendo gli occhi ricacciando indietro le lacrime “ma preferisco non parlarne…”
“no, non credo. Ti conosco troppo bene: tu sei venuta qui per sfogarti vero?” disse il fratello guardandola con la testa inclinata di lato
Ginny scoppiò a piangere “si…”
George tirò un lungo sospiro e la condusse in cucina dove iniziò a preparargli del the “dai, racconta tutto al tuo fratellone, tanto oggi è giorno di inventario quindi il negozio è chiuso”
Ginny prese la tazza che gli stava porgendo e l’annusò “questo è il the preferito di Draco…lo adora ed effettivamente è buonissimo” avvicinò le labbra alla tazza e iniziò a bere ma aveva qualcosa di diverso…faceva veramente schifo ora quel the senza Draco
“allora? Che cosa è successo?” chiese il fratello premuroso sedendosi accanto a lei
“ho scoperto che…mi fa così male dirlo…mi ha tradito!”
George rimase attonito “ne sei sicura?”
“se ne sono sicura? Quella troia di Pansy è venuta a casa nostra, la NOSTRA CASA ti rendi conto? E ha iniziato a dirgli che è ora che mi dica che…che….”Ginny buttò la testa sul tavolo
Il fratello non sapeva proprio cosa dire e le pose una mano sulla spalla
Ginny tirò su col naso “mi doveva dire che…che è da due anni che, tutti i sabati vanno a letto insieme…DUE ANNI capisci?...due…due…mi fa malissimo George, non ce la faccio proprio…perché? Mi fidavo davvero di lui…mi ispirava davvero tanta fiducia e invece mi ha solo preso in giro…per tutto questo tempo…abbiamo fatto l’amore, mi ha detto tante volte ti amo, abbiamo litigato e fatto la pace altrettante volte, mi ha sempre consolato…perché mi ha mentito?”
George era davvero smarrito, avrebbe dovuto dire alla sorella qualcosa di consolante, qualcosa di bello ma non sapeva cosa…
“ora…ora credo dovresti calmarti...agitarti così non ti fa bene…”
“no…voglio…voglio morire….voglio spegnermi per sempre e non stare più così male….” Disse Ginny continuando a piangere “per adesso vai a dormire, sei molto stanca…il mio letto è sulla destra…io ti raggiungo fra un secondo…” disse frad alzandosi e facendo alzare la sorella. Non appena lei raggiunse la camera da letto lui preparò un bel bicchiere d’acqua dove fece sciogliere una polvere azzurra
“tieni, bevi questo, ti addormenterai in un secondo” disse porgendole la pozione. Ginny la bevve diligentemente e si stese sul letto mentre George le rimboccava le coperte.
“buona notte stellina!” le disse baciandola sulla fronte, come faceva quando era bambina >p> Erano ormai passate diverse ore da quando la ragazza aveva chiuso gli occhi quando una figura le si smaterializzò affianco. Notò tristemente che il cuscino era bagnatissimo e il respiro agitato ed irregolare. Si stese affianco a lei e le accarezzò la testa. Lei si mosse appena.
Dracò le baciò i capelli ed iniziò a parlare “mi dispiace per tutto quello che ti sto facendo passare ma se potessi tornare indietro lo rifarei. Desidero farti più male possibile, desidero che tu mi odi con tutte le tue forze perchè solo così riuscirai a dimenticarmi in fretta, perché solo così non morirai per mano dei miei genitori. Tu questo non lo sai ma i miei genitori sono scappati da Azkaban solo per ucciderci. Vogliono vendicarsi perché secondo loro io li ho traditi. Non avrei mai immaginato di dirlo ma un po’ assomiglio a quel trofio, borioso e pieno di se di un potter, come lui non può avere affetti perché teme di perderli io non posso amarti perché rischieresti la vita. Per questo ti lascio. Per colpa di questa guerra che però, non temere, non mi cambierà mai, ti lascio perché sono egoista e impazzirei se sapessi che sei morta per colpa mia, ti lascio per proteggerti ma soprattutto ti lascio perché ti amo, ti amo più della mia vita che sono pronto a sacrificare per la tua…” Draco guardò Ginny intensamente perché sapeva che sarebbe stata l’ultima volta che l’ avrebbe guardata, chiuse gli occhi per fissare quel volto, quel corpo, quella ragazza in maniera indelebile nella mente
“ti prego…odiami!” e la baciò delicatamente sulle labbra.
“non potrei mai…amore mio” esclamò Ginny ricambiando il bacio
Draco sgranò gli occhi…possibile che si fosse svegliata? Possibile che avesse sentito tutto? “hai sentito tutto vero?”
“si…mi hai svegliata quando mi hai accarezzato la testa…lo fai sempre…!”
“questo non cambia niente…fra noi è finita, io amo Pansy…” disse alzandosi dal letto
“sei stato crudele…mi hai fatto davvero male…” anche Ginny si alzò e lo guardò mentre calde lacrime continuavano a scendere sulle guance
“la verità non è mai indolore…” disse Draco freddo
“gia ma le bugie fanno ancora più male!”
“tu non capisci…”
“no invece capisco benissimo. Hai paura, hai una paura boia di perdere ciò che ti è più caro ma sai una cosa? Io ho ancora più paura: tutta la mia famiglia fa parte dell’ordine e combatte giornalmente contro i mangiamorte, la mia migliore amica è uno degli auror più potenti, Harry prima o poi dovrà battersi con Lord Voldemort in un duello mortale e ha solo 19 anni, in più il mio ragazzo è il traditore per eccellenza del signore oscuro…credi che io non abbia paura?”
“ma è proprio per te che noi dobbiamo lasciarci, per permetterti di vivere…” Draco era esasperato
“sei sempre stata la mia luce, la mia via di uscita come farò senza di te?”
“l’ hai appena detto: hai i tuoi amici, la tua famiglia e in più sei forte…”
“e tu come farai? Tu hai solo me e lo sai…”ribatte la ragazza appoggiandosi a lui che però l’allontanò da se
“allora dovrò essere molto, molto forte…è inutile insistere, questa è la mia volontà!”
“e non pensi alla mia? Non pensi a quanto io voglia stare con te” scoppiò Ginny ricominciando a piangere
“non credo che tu voglia stare con me dopo di questo” sussurrò Draco mostrandole l’avambraccio dove spiccava il marchio nero
“sei…sei diventato…sei diventato un mangiamorte”
Draco si ricopri il braccio “in fondo lo sono sempre stato…”
Ginny, stranamente sorrise “dimmi, come puoi pretendere che io ti odi dopo che tu sei diventato un mangiamorte per proteggermi…”
“sei una stupida! Credi davvero che io l’abbia fatto per te? In realtà l’ho fatto per me, perché il signore oscuro potrà darmi una cosa che una come te non mi darà mai: il potere!” disse crudelmente
“e Lord Voldemort ti ama come ti amo io?” chise Ginny sempre sorridendo
“io…io non ho bisogno del tuo amore!”
“io te lo darò lo stesso, ti amerò con tutta me stessa anche se inizierai a credere a quel che Voldemort dice”
“io credo in lui!” Draco stava iniziando a urlare
“e io credo in te e ti amo...guardami Draco…ho detto GUARDAMI!” disse alzandogli la faccia
“no…” disse serio
Ginny si avvicinò a lui, i loro corpi si cozzavano “dillo…DIMMI CHE NON MI AMI!”
Draco si rabbuiò, doveva continuare la farsa: prima la simulata relazione con Pansy, poi il tatuaggio finto ed infine questa bugia, doveva mentirle, doveva ferirla, doveva salvarla. “No, non ti amo, non ti ho mai amato! ti desideravo, non sai quanto e ho giocato con te! ho solo giocato fingendo di essere...come tu mi volevi...” bugie, bugie, solo bugie!
Accadde tutto in un secondo, Ginny trasfigurò il bicchiere con cui si era sedata in un pugnale e se lo puntò al cuore “se non mi ami mi ucciderò, perché per me non ha più senso vivere”
“no…Ginny non farlo…certo che ti amo ti amo da morire…”e la afferrò buttandola a terra e tenendola stretta. Non avrebbe dovuto reagire così, avrebbe dovuto essere forte e bugiardo, il vecchio Draco ci sarebbe riuscito ma quello era un nuovo Draco fragile, vulnerabile ed innamorato. veramente.
Piansero tutte e due, silenziosamente ma senza pudore
“perdonami Ginny…ti amo, ti amo tantissimo”
“anch’io ti amo, vedrai che ce la faremo, questa guerra non ci cambierà ne ci colpirà perché insieme siamo troppo forti…ti amo”

  
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