Serie TV > Teen Wolf
Segui la storia  |       
Autore: Hazel92    04/07/2013    5 recensioni
Los Angeles è stata divisa in cinque fazioni,consacrate ognuna a un valore: la sapienza per gli Eruditi, il coraggio per gli Intrepidi, l'amicizia per i Pacifici, l'altruismo per gli Abneganti e l'onestà per i Candidi. Genim Stilinski a sedici anni, come tutti i suoi coetanei è chiamato a compiere una scelta. Rimanere nella sua fazione, accanto ai suoi cari, oppure lasciare tutto e iniziare una nuova vita in un'altra fazione? Tuttavia, il test che dovrebbe indicargli quale fazione scegliere si rivela inconcludente e ciò che ne risulta sembra essere veramente pericoloso.
---------------------------------------------------------------------
Questa è una mia rivisitazione del primo volume della trilogia di Veronica Roth, Divergent. Anche se non conoscete il libro potete comunque leggerla. Spero vi piaccia. :)
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Stiles Stilinski , Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Angolo dell’autrice: Eccomi con un altro capitolo ! Mi dispiace averci messo così tanto ad aggiornare, ma gli esami mi tolgono tutto il tempo. Spero che il capitolo vi piaccia. ^^ Mi farebbe davvero piacere sapere la vostra opinione. Insomma…vale la pena continuare questa storia? XD
Beh, vi lascio alla lettura.
Al prossimo capitolo : )


Io e Scott stiamo tornando verso casa. Abbiamo deciso di andare a piedi. La scuola è piuttosto distante dalla nostra fazione, ma ogni tanto non ci dispiace fare due passi. Non ho quasi aperto bocca per tutto il tragitto perché non riesco a togliermi dalla testa quello che mi ha detto la donna del test. Sono un Divergente. Che cavolo vorrà dire? Perché è così pericoloso? Non poterne parlare con nessuno sarà una sofferenza. Sono talmente preso dai miei pensieri che non mi accorgo che Scott mi sta chiamando.
-          Stiles? Stiles, mi senti? – lui è l’unico a chiamarmi così. Sa che odio il mio nome e dopo tanto tempo sono riuscito a convincerlo a chiamarmi in questo modo.
-          Mmm? – alzo lo sguardo verso di lui con  aria interrogativa. Lui sospira.
-          Non hai sentito niente di quello che ho detto, vero? – sorrido imbarazzato.
-          No, scusa amico. Ero distratto… -
-          Ti senti bene? Sei strano. – so che vorrebbe chiedermi se il test c’entra qualcosa, ma non lo fa perché sa che non potrei rispondergli. Non potrei rispondergli nemmeno se il risultato fosse stato semplicemente “Abnegante” o “Intrepido”, figuriamoci se posso dirgli che sono un Divergente.
-          Si, tutto apposto. – mostro il sorriso più convincente di cui sono capace in questo momento e almeno per il resto della nostra passeggiata mi impongo di non pensare al risultato del test. – Che mi stavi dicendo? -  Scott inizia a parlarmi di Allison. Sorrido, sul serio divertito perché è convinto che lei oggi gli abbia sorriso. Non dico niente, ma la trovo una cosa veramente difficile. Io e Scott siamo come invisibili. Siamo Abneganti e nessuno ci prende in considerazione. Per niente. Ironia della sorte però sono proprio gli Abneganti a ricoprire le massime posizioni al governo. Perché? Perché si ritiene che essendo l’altruismo la loro qualità migliore, mettano sempre il bene degli altri in primo piano. Continuo ad ascoltare per un po’ Scott, ma alla fine finisco con il perdermi tra i miei pensieri di nuovo.
Finalmente arriviamo a casa e spero di non trovarvi mio padre per poter stare un po’da solo. Io e Scott ci mettiamo d’accordo per incontrarci la mattina del giorno dopo e andare insieme alla cerimonia. Ovviamente verranno anche mio padre e sua madre Melissa. Già, anche Scott come me si ritrova un solo genitore. Ma non ho mai capito bene cosa sia successo al padre. Lui non ne parla praticamente mai e da quello che so anche per la madre è un argomento tabù.


Entro in casa e sono felice di non trovarvi nessuno. Immagino che mio padre oggi in previsione della cerimonia abbia un bel po’ da fare a lavoro. Mio padre ricopre una delle cariche più prestigiose fra gli Abneganti. È praticamente il braccio destro del nostro capo fazione, Peter. Mio padre non lo sopporta e anche se non sarebbe consono parlare male di qualcuno qui fra gli abneganti, non sono state poche le volte in cui si è lasciato sfuggire qualche commento poco carino. Io non ho mai avuto molto a che fare con quell’uomo. So poco e niente di lui. Parecchi anni fa quasi tutti i membri della sua famiglia morirono in un incendio. La loro casa prese fuoco e molti morirono bruciati. Credo gli sia rimasto qualche nipote, ma qui nella nostra fazione non c’è più nessuno. Mio padre dice sempre che è un uomo arrogante, e che gli da sui nervi la sua ironia, ma in fin dei conti a me fa un po’ pena. Non ha più nessuno. In realtà c’è un altro motivo per cui credo che mio padre non lo sopporti. Non lo ammetterebbe mai, ma credo che entrambi abbiano una cotta per la madre di Scott. Il problema è che Peter non si è fatto problemi a farsi avanti, ed ora è un bel po’ che si frequentano, mentre mio padre non riesce nemmeno ad ammettere a se stesso che quella donna gli piaccia. Credo c’entri mia madre…e forse anche io. Probabilmente crede che ci rimarrei male, ma io sarei più che contento per lui se invece avesse qualcuno al suo fianco.

Mi sdraio sul letto in camera mia con le braccia sotto la testa e lo sguardo verso il soffitto. Divergente. Ho tre scelte : Abnegante, Intrepido o Erudito. Beh, in realtà niente mi vieterebbe di scegliere una delle altre due fazioni, ma sarei un’idiota se facessi una cosa del genere. Perché il mio test si è dovuto rivelare includente? Se solo mi fossi deciso a scegliere tra il coltello e il formaggio… Penso. Ma so che forse il problema ci sarebbe stato comunque. In realtà nella mia testa la scelta si è già ridotta a due. Non potrei mai scegliere gli Eruditi. Tra le nostre fazioni non scorre buon sangue. Proprio qualche giorno fa gli Eruditi hanno scritto sui giornali cose veramente assurde. Mio padre sostiene che ce l’abbiano con noi a causa delle posizioni di prestigio che occupiamo al governo. E credo abbia ragione. Ma questo sistema ha sempre funzionato…perché lasciarsi travolgere dall’invidia? O da qualsiasi altra cosa sia.
Perciò ne restano due : Abneganti o Intrepidi? La prima opzione significherebbe poter rimanere con mio padre, con il mio migliore amico…ma anche continuare a fare una vita di sacrifici, di privazioni…e non so se sarei in grado di sopportarlo. Ma con che coraggio posso lasciare mio padre da solo?
La seconda opzione invece significherebbe libertà, azione…ma chi mi dice che io sia davvero portato per fare certe cose? E se mi ritrovassi ad essere un escluso?
Stanco di tutte quelle domande che mi ronzano in testa, decido di lasciar perdere. Deciderò domani.
La sera io e mio padre ceniamo insieme, come sempre. Siamo seduti a tavola ed aspetto che sia lui a dire qualcosa.
-          Allora…come è andato il test? – sapevo che prima o poi l’avrebbe chiesto. Ringrazio mentalmente che la regola di non parlare con nessuno del risultato valga per tutti e non solo per me.
-          Bene… - rispondo semplicemente.
-          Mi hanno detto che sembra ci sia stato qualche problema con un test…sai niente? – per poco non mi strozzo. Mi affretto a prendere il bicchiere e mandare giù l’acqua.
-          Uhm…davvero? No, non ne so niente…non ho sentito proprio niente a riguardo…che problema? – ci risiamo. Possibile che quando sono nervoso non riesca a parlare normalmente? Noto che mio padre mi sta guardando in modo strano, così abbasso lo sguardo sul mio piatto.
-          Non lo so. Non mi hanno detto altro. Ma probabilmente sono solo voci che girano… -
-          Già…probabile… - farfuglio con la bocca piena. Non spetterebbe a me iniziare un nuovo argomento, ma ho bisogno di cambiare discorso. – Mi sono dato appuntamento con Scott per domani. Andiamo insieme alla cerimonia. Viene anche Melissa… - questa volta è mio padre quello che rischia di strozzarsi. Sorrido divertito.
-          Oh…ok… - risponde soltanto.
Vado a dormire abbastanza presto, perché mi sembra l’unico modo per non pensare. Tuttavia una volta a letto ci metto una vita ad addormentarmi. Alla fine però quando il sonno arriva, mi lascio andare completamente alle braccia di morfeo.


La mattina mi alzo di malavoglia dal letto, perché so che da quel giorno la mia vita cambierà completamente. Indosso i vestiti migliori che ho, rigorosamente grigi, e poi con mio padre ci avviamo alla fermata del bus, dove ci aspettano Scott e Melissa. Li vedo in lontananza ed agito una mano in aria per salutarli. Mio padre però mi strattona per un braccio dicendomi di aspettare. Lo guardo, non capendo che cosa succeda adesso.
-          Voglio che tu sappia…che qualsiasi cosa sceglierai…per me va bene…ok? – sono sorpreso, ma al tempo stesso sollevato. Non tutte le famiglie prendono bene la scelta dei loro figli di cambiare fazione. Molti li considerano dei traditori e tagliano tutti i rapporti. Sapere che per mio padre non sarà così nel caso dovessi scegliere un’altra fazione diversa da quella degli Abneganti, mi rassicura. Non so cosa rispondergli, così mi limito ad annuire con un mezzo sorriso stampato in faccia.

Raggiungiamo Scott e Melissa. Lei è veramente bella, anche con questi abiti di un grigio spento addosso e non oso immaginare come sarebbe se potesse indossare qualcosa di…rosso, o di verde o… qualsiasi altro colore. Sarebbe stupenda. Io e Scott camminiamo davanti, mentre mio padre e Melissa ci seguono chiacchierando e talvolta anche ridendo.  Siamo diretti al Centro, l’edificio più alto della città. Qui si svolgerà la cerimonia della scelta.
Entriamo nella sala in cui si svolgerà la cerimonia. È  stata divisa in cerchi concentrici. In quello più esterno ci siederemo noi sedicenni perché ancora non siamo considerati membri effettivi della società. Nel cerchio successivo invece vi saranno i nostri genitori, divisi per fazioni. È arrivato il momento di separarci. Melissa stringe prima Scott e poi me in un abbraccio, mentre mio padre si limita a darmi una pacca sulla spalla. Li osservo prendere posto e poi io e Scott seguiamo il loro esempio. Inizio a muovere le gambe nervosamente perché so di non avere ancora la più pallida idea di cosa fare. Scott se ne sta seduto tranquillo, guardandosi attorno, e il fatto che rimanga zitto non mi aiuta affatto a non pensare. Poi qualcosa, o meglio, qualcuno, attira la mia attenzione, e per un attimo mi dimentico di tutto. Lydia è arrivata, insieme agli altri sedicenni della sua fazione, ma lei spicca in mezzo a tutti. I capelli ramati sono sciolti e le ricadono sulle spalle. Indossa un vestito aderente e piuttosto corto, di un blu elettrico che fa risaltare la sua carnagione chiara e il colore dei suoi capelli.
-          Guardala… - do una gomitata a Scott mentre con la testa gli indico Lydia.
-          Davvero bella… - mi risponde il mio amico, ma so che lo fa solo per gentilezza perché lui ha occhi solo per Allison. Mi guardo intorno alla ricerca della ragazza per cui il mio amico ha una gran cotta, ma non riesco a vederla da nessuna parte.
-          Ancora non è arrivata… - mi dice lui, come se sapesse leggermi nel pensiero.
-          Oh quindi la stavi cercando anche tu, eh? – lui abbassa lo sguardo imbarazzato. Dopo qualche minuto la vediamo arrivare. Il suo abbigliamento non è diverso da quello degli altri giorni. Pantaloni e maglietta nera. La vedo parlare con suo padre, Chris Argent. L’uomo svolge lo stesso ruolo di mio padre fra gli intrepidi. Poi lei e Chris si separano e lei raggiunge un certo Matt Daehler. Non so neanche perché conosco il nome di questo tipo. Forse mi è rimasto impresso perché non l’ho mai sopportato.
-          Non mi piace quel tipo… - dico a Scott. Lui alza gli occhi al cielo.
-          Sono sedici anni che lo dici e non ci hai nemmeno mai parlato… -
-          Non ho bisogno di parlarci. Si vede… -
-          Si vede cosa? – mi chiede Scott.
-          Che…che è cattivo. –
-          Cattivo? –
-          Si, dai guardalo. Quella faccia…quegli occhietti azzurri…sono proprio malvagi. – Scott si mette a ridere mentre scuote la testa rassegnato.
Quando tutti hanno preso posto, fa il suo ingresso in scena Peter Hale.  L’incarico di presiedere alla cerimonia ruota di fazione in fazione ogni anno e quest’anno spetta agli Abneganti. Peter inizia un lungo discorso, accompagnato da qualche battuta che riesce a provocare delle risate generali, ma io non ascolto gran che. Sto tornando di nuovo  a farmi prendere da panico. Tra poco dovrò rendere nota la mia scelta. Tra poco la mia vita cambierà totalmente ed io non ho ancora scelto. Abnegante o Intrepido?
 
Aspetto con ansia ma allo stesso tempo paura l’inizio della cerimonia. Il mio sguardo è fisso sulle cinque coppe di metallo poste al centro della sala. Nel cerchio più interno infatti vengono posizionate cinque coppe, una per ogni fazione. Ogni coppa contiene l’elemento simbolo di quella fazione. Pietre grigie per gli Abneganti, acqua per gli Eruditi, terra per i Pacifici, carboni ardenti per gli Intrepidi, vetro per i Candidi. Peter ci chiamerà uno alla volta, in ordine alfabetico, e ogni ragazzo dovrà tagliarsi il palmo della mano con un apposito coltello e far cadere il proprio sangue nella coppa della fazione che ha scelto. In quale coppa cadrà il mio?
 
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: Hazel92