Film > The Avengers
Segui la storia  |       
Autore: dragon_queen    04/07/2013    2 recensioni
"Feci viaggiare lo sguardo per il cielo scuro, sul quale spiccavano tante e infinite stelle. Conoscevo l'astronomia, il vecchio Einar me l'aveva insegnata. Fissando quindi la posizione degli astri, riuscivo ad intuire il nome del pianeta sul quale in quel momento mi trovavo, a quel punto più che sicura che non fosse il mio: Midgard.
D'improvviso delle luci in lontananza, segno che gli abitanti di quel mondo non avevano tardato ad accorgersi del mio arrivo. Che avrei dovuto fare?
Combattere e proteggermi o arrendermi e aspettare di scoprire il mio destino?"
* * * * * * *
Rebekka è una ragazza combattiva, ma che, coinvolta in un'avventura più grande di lei, incontrerà qualcuno che la farà capitolare. Non ha ricordi del suo passato, ma sa che nasconde qualcosa di importante. E se poi infiliamo anche una strana convivenza con alcuni dei nostri Vendicatori e il dio degli inganni, allora sarà tutta da ridere. E Loki troverà finalmente qualcuno che saprà guardare al di là delle sue malefatte?
* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
La prima parte della storia sarà attinente al film, mentre la seconda tutta di mia invenzione.
Spero di vedere qualche recensione, positiva o negativa :3 :3
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A








Arretrai, continuando a fissare quegli strani occhi puntati su di me.

-Ti spavento, Rebekka?- chiese lui con voce carezzevole, anche se avvertivo che in fondo non apparteneva al ragazzo che avevo conosciuto.

Una parte del mio cervello stava collegando quella strana apparizione a tutto ciò che era accaduto fino a quel momento, mentre l'altra, probabilmente quella irrazionale, mi mostrava Lucas come se non fosse cambiato affatto.

Quella stessa parte avrebbe voluto aiutarlo.

-Cosa ti hanno fatto?- chiesi, tentando di modulare la voce.

Quanto avrei voluto che in quel momento qualcuno dei miei compagni avesse svoltato l'angolo, o meglio, fosse stato Loki a farlo. Sentivo un bisogno sfrenato della suo presenza accanto a me, come se mi potesse dare sicurezza e senso di protezione

-Cosa ti fa pensare che mi abbiano fatto qualcosa?- rispose lui, allargandosi in maligno sorriso, distorcendo ancora di più i tratti di quel viso che, adesso riuscivo chiaramente a vederlo, non era più lo stesso.

Quell'espressione mi spaventò.

-Sai, se avessi saputo che eri tu fin dall'inizio, non avrei sprecato il mio tempo su questo schifoso pianeta, per non parlare della vita degnadante e insignificante che sono stato costretto a condurre per quasi un anno. Ma devo ammetterlo, su di te ho sempre avuto dei sospetti, forse per questo ho tentato in tutti i modi di irretirti e, se non fosse stato per quel dannato asgardiano, ci sarei anche riuscito-

Avete presente cosa si prova quando una meteora grossa come una mongolfiera piomba dal cielo e ti disintegra? Forse no, ma io fu esattamente quello che provai in quell'istante.

Il mio corpo si era come improvvisamente bloccato, pesante come fosse stato fatto di cemento, mentre continuavo a percepire le parole di Lucas nel mio cervello come una snervante cantilena.

Mi aveva usata, sfruttata come si fa con un bell'oggetto che, quando non diverte più, allora viene buttato via.

-Non dici niente, ragazzina? Ti arrendi così?-

La sua voce mi giungeva come ovattata, mentre più che speravo in un intervento di qualcuno dei miei compagni. No, non uno qualunque. Avrei voluto fosse proprio lui a giungere in mio aiuto in quel momento.

Con quei pensieri non mi accorsi che Lucas era ormai a pochi passi da me. Non percepii neanche il mio corpo che si accasciava al suolo, in ginocchio. Avvertii però il suo tocco sul mio viso e, d'istinto, chiusi gli occhi. Non perchè mi piacesse, ma perchè avevo paura.

-Vieni con me, Rebekka-

Di colpo riaprii gli occhi, proprio mentre una luce abbagliante mi passava sopra la testa e colpiva in pieno quello che un tempo era un essere umano e lo scagliava contro il fondo del corridoio. Senza sapere chi avessi alle spalle, vidi Lucas rialzarsi, visibilmente dolorante, senza però aver abbandonato il suo sorrisetto strafottente.

-E' giunta dunque la cavalleria- sghignazzò.

Dei passi alle mie spalle, una presa forte alla vita e qualcuno che mi sollevava da terra con la stessa facilità con la quale avrebbe alzato un sacco di piume. Mi trovai improvvisamente schiacciata contro un petto prominente, duro come la pietra, mentre una mano dietro la nuca mi premeva il viso contro quella massa di muscoli.

Non mi importava neanche che il respiro mi fosse in qualche modo reso difficoltoso, avevo solo bisogno di quel contatto.

-Chi diamine sei tu?- chiese una voce che riconobbi come quella di Tony.

-Il soldato di latta chiede chi sono? Voi buffoni non siete degni di sapere la mia identità-

-D'accordo, allora puoi anche andartene-

-Non senza di lei- disse, probabilmente indicandomi, ma io non potei vederlo, o forse proprio non volevo farlo.

Il mio corpo continuava a tremare, nonostante l'ormai appurata presenza dei miei compagni mi avesse notevolmente tranquillizzato. Sentii la stretta del mio protettore farsi comunque più forte. D'istinto i miei pugni si chiusero attorno al tessuto dei suoi abiti.

-Che cosa vuoi da Rebekka?-

Era stato Rogers a parlare. Come era possibile che in quel corridoio potessero entrare tante persone?

-Non sono affari che vi riguardano. Se non volete che il vostro mondo finisca domani, allora consegnatemela-

D'improvviso, come un lampo a ciel sereno, la sua voce mi trapassò le barriere delle mie orecchie.

-Cosa vuoi da lei?-

Domanda già formulata, ma che detta da lui aveva un tono del tutto differente.

-Oh, il nostro re caduto, il traditore di Asgard e dei Chitauri, colui ricercato da due mondi. Come osi mostrarti nuovamente di fronte a me? Pensavo inoltre che Lui fosse riuscito ad eliminarti-

Sentii come una stilettata dietro la nuca, come se avesse chiaramente percepito lo sguardo di Loki.

-Ah, adesso capisco...-

Cosa? Capisce cosa?

-Puoi dire al tuo signore che non l'avrà- rispose l'asgardiano moro con un ringhio.

Finalmente riuscii a riportare gli occhi sulla scena, scoprendo anche che colui che mi stava proteggendo con il suo corpo si trattava di Thor.

Fissai Loki, poi di nuovo Lucas. Questo, dopo aver mantenuto una posizione di pronto attacco per tutto il tempo, sembrò improvvisamente rilassarsi. Dopodichè delle strane fiamme viola lo inglobarono, facendolo a poco a poco sparire.

Il suo ultimo sguardo fu per me.

-Troppo tardi...- rispose, prima di andarsene.

 

Forse per la seconda volta in quello stesso giorno, tutti gli occhi erano nuovamente puntati su di me. Stavolta però non mi interessava.

Me ne stavo seduta su una sedia nelle aree di svago dell'Eliveivolo, mentre Natasha mi porgeva quella che a me parse acqua, ma che, quando portai alle labbra, era decisamente tutt'altro. Non disdegnai però, dato che ne avevo decisamente bisogno.

-Qualcuno si decide a dire che diamine è successo? Stanno succedendo decisamente troppe cose strane in un così ristretto arco di tempo. Sto cominciando a pensare di essere pazzo-

-Quello era Lucas- mormorai io, riportandomi alle labbra la tazza e mandando giù una seconda gozzata.

-Lucas? Il fattorino? Scusa ragazzina, ma non mi pare che la volta scorsa avesse gli occhi di quello strano colore e non penso che fossero lenti a contatto-

-Infatti, quello non è più lui- disse la voce di Loki, la quale ebbe il potere di riportare tutti alla gravità della situazione.

-Che intendi, fratello?-

-I Chitauri sono creature mutaforma, ossia, per gli ignoranti, posso assumere le sembianze di chiunque desiderano-

-Quindi Lucas sta bene?- chiesi io, speranzosa, puntando finalmente gli occhi in quelli del moro.

Quello però mi restituì un'occhiata che non faceva certo presagire qualcosa di buono.

-Per assumere le fattezze che hanno deciso necessitano di “fagocitare” il loro ospite. Quindi no, il tuo amico non sta per niente bene-

Calcò in particolar modo sulla parola “amico” e, se non fosse stato per la situazione, probabilmente avrei pensato che Loki fosse geloso.

La mia mente però allontanò immediatamente quella ridicola manfrina, soffermandosi piuttosto al concetto che Lucas era sparito nel nulla. Probabilmente quello che io avevo conosciuto non era neanche quello vero, ma la creatura che aveva già preso il suo posto.

Senza rendermene conto mi alzai.

-Becky, dove vai?- mi chiese Nat, cercando di fermarmi.

-Ho bisogno di aria- risposi e, senza che nessuno tentasse più di pararmi la strada, lasciai la stanza.

 

Salii sul ponte coperto, lasciando che la visione del mare di nubi sulle quali stavamo navigando mi permettesse di rilassarmi un po'. Mi appoggiai alla sbarra che fungeva da parapetto e sospirai. Per fortuna non c'era nessuno che mi potesse disturbare chiedendomi come stavo.

Poi, di colpo, una presenza alle mie spalle.

-Puoi andartene. Non ho né tempo né voglia di parlare con te-

Chiunque fosse non mi rispose, ma avvertii i suoi passi farsi vicini, sino a quando non notai, con la coda dell'occhio, i suoi caratteristici abiti scuri con qualche schizzo di tessuto color smeraldo.

-Devi riprenderti- disse.

-Come scusa?-

-Non è questo il momento di mostrarsi deboli, ragazzina-

Ecco tornato quel tono odioso.

-E da quando ti interessa? Da quando sono venuta a letto con te? Non è quello che volevi fin dall'inizio?- risposi, sostituendo lo smarrimento con puro comportamento acido e saccente.

Vidi saettare i suoi occhi di ghiaccio nei miei.

-Non osare- ringhiò.

-Altrimenti? Puoi farmi stare peggio di così? Non credo proprio-

Mi voltai nuovamente, tornando a fissare il cielo attorno a noi.

-Se hai finito, puoi andare-

D'improvviso una forte stretta mi afferrò il polso, costringendomi a tornare a guardarlo. Mi storse senza pena il braccio dietro la schiena, in modo che il mio petto andasse a cozzare con il suo.

-Loki, lasciami andare- dissi tra i denti, mentre sentivo un dolore picchiettante.

-Smetti di fare la bambina Rebekka. Non è questo il momento-

-Lo hai già detto e mi pare di averti anche già risposto. Adesso lasciami, altrimenti...-

Lui avvicinò il viso al mio, i nostri nasi si sfiorarono. Io sentii il mio cuore perdere un battito.

-Non è colpa tua- disse di nuovo, la voce bassa e roca.

Il mio respiro si fermò, in quanto Loki aveva c'entrato il punto. Mi sentivo in colpa.

-Invece si. Se non fosse stato per me, Lucas sarebbe ancora vivo-

Abbassai lo sguardo, avvertendo un poco la stretta al mio braccio farsi meno forte.

-Sei una stupida, una stupida che se non abbandona questi umani pensieri, finirà con il ritrovarsi morta-

-Se essere stupidi significa provare sentimenti, allora sono ben felice di esserlo-

Il mio braccio fu finalmente lasciato andare, ma, in compenso, le mani di Loki si chiusero attorno al mio viso, costringendomi a fissarlo negli occhi.

-Se continuerai a mostrarti debole, soccomberai-

-Perchè ti interessa tanto?- chiese, tentando di far assumere alla mia voce un tono duro, ma senza il minimo risultato.

I suoi occhi avevano il potere di destabilizzarmi, la sua voce di farmi sentire ancora più indifesa, le sue parole erano come un pugno nello stomaco.

-Pensi sul serio che il mio desiderio fosse solo quello di portarti via la tua virtù? Pensi seriamente che non mi interessi se vivi o muori? Pensi davvero che ti lascerei nelle sue mani senza combattere o almeno provare a farlo?-

-Tu sai chi è, non è vero?- chiesi, cambiando drasticamente discorso.

Lo vidi titubare.

-Si-

-Non me lo dirai, vero?- continuai io, mentre vedevo il viso del moro cambiare espressione.

-Non pensarci adesso- rispose lui, avvicinandosi pericolosamente.

-Loki...- sospirai.

-Si?- domandò, mentre le nostre labbra stavano per sfiorarsi.

-Ti odio- soffiai sulla sua bocca, azzerando poi la distanza tra di noi.

-Davvero?- mormorò lui, sfiorandomi le labbra a sua volta.

-No- e detto ciò approfondii il bacio, il quale ebbe il potere di farmi per un attimo dimenticare ogni cosa.

 

Mentre mi stavo lentamente crogiolando nel torpore di quell'atto, l'auricolare nel mio orecchio gracchiò.

-Che succede?- chiesi, la voce ancora impastata dal piacere, mentre le labbra di Loki mi lasciavano una scia di piccola baci sul collo e la mandibola.

-Ci sono novità- disse la voce di Natasha dall'altro capo.

-Che genere di novità?-

-Il tuo vecchio maestro si è svegliato-





NDA
**Scansando una caterba di infamate che mi piombano addosso come macigni**
Salve a tutti, bella gente!! No, non sono morta, ho avuto solo molti impegni con l'esame finale a scuola, ma eccomi di nuovo a deliziarvi con questa raccolta di patetici trip.
Dunque, nello scorso capitolo mi è stato fatto notare che ho concentrato troppi eventi interessanti, senza lasciare spazio a qualcosa di più sentimentale, soprattutto tra Rebekka e Loki.
Spero con questo capitolo di aver rimediato. Brevemente, ma ci spero davvero.
Comunque volevo solo fare un appunto: ci stiamo avviando alla conclusione di questa avventura, quindi, come in ogni trama che si rispetti, sul finale succede il finimondo, nel vero senso della parola...
Quindi non vogliatemi male se comincerò a far succedere tante cose tutte assieme, please TT.TT
Passiamo ora alle considerazioni: vi è piaciuta la rivelazione su Lucas? Io, quando ho introdotto il personaggio, non avrei certo immaginato un tale evolversi di eventi.
Adesso vi lascio e spero di poter aggiornare presto e mi raccomando RECENSITE!!!!!
Positive o negative non importa, l'importante è che siano costruttive. Anche chi non l'ha fatto fino a questo momento, si faccia sentire e mi dica cosa ne pensa.
Un saluto a tutti!!!!!
Alla prossima
Marty

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: dragon_queen