“ciao” mi disse un bambino con gli occhi nocciola e i capelli ricciolini di un castano scuro. “Posso sedermi qui?” continuò e io annuii silenziosamente lasciando che quel bambino si sedesse accanto a me. Quel giorno ero del tutto ignara di ciò che sarebbe successo: quel bambino che allora aveva otto anni sarebbe diventato il mio inseparabile migliore amico. Ci sarebbe stato quando in quel fredda e buia giornata di Ottobre mia madre avrebbe chiuso gli occhi per sempre , lasciando me e mio padre da soli e spingendomi a diventare grande subito. In quella stessa giornata Liam mi fece la promessa solenne che non mi avrebbe mai abbandonata e ci sarebbe stato per me per qualsiasi cosa. Purtroppo il destino non fu dalla nostra parte poiché due anni dopo la sua famiglia si è dovuta trasferire a Londra per motivi lavorativi ed ecco come di punto in bianco la sua promessa andò in frantumi. Pian piano vedevo la sua casa, in fondo alla via, svuotarsi del mobilio e nello stesso modo io venivo svuotata dal senso di protezione che mi aveva trasmesso in quei pochi anni Liam e del quale non volevo fare a meno. Da quando lo vidi scomparire dietro l’angolo della via mi chiusi sempre più in me stessa.
10 anni dopo…
Buttai per terra la sveglia che ormai suonava incessantemente da ben 5 minuti e andai subito in bagno a lavarmi velocemente. Successivamente passai in rassegna i pochi vestiti contenuti nel mio logoro armadio di legno. Optai per il semplice paio di jeans stretto e una maglietta chiara. ‘sta mattina i capelli non avevano intenzione di stare sciolti e ordinati perciò non ci pensai 2 volte a raccogliergli in una frettolosa coda. Corsi giù per le scale e fui sorpresa dal vedere mio padre allegro che mi porgeva un cornetto al volo. Cos’era successo? Di solito entravo in una cucina priva di vita e afferravo la prima cosa che trovavo per poi consumarla lungo la strada verso la fermata dell’autobus. “mi raccomando stai attenta a scuola Hope” mi sentii dire prima di chiudere la porta alle mie spalle. Mi diressi a passo spedito verso la fermata quando mi sentii chiamare. Mi girai di scatto notando la mia amica Sophie corrermi incontro. Lei era bellissima:occhi azzurri e capelli biondi, insomma una dea. La nostra amicizia era alquanto strana: lei solare, simpatica e piena di amici , mentre io ero la musona solitaria. Eravamo diventate amiche poiché siamo anche compagne di banco. Tra noi le parole non erano l’essenziale ma gli sguardi facevano molto e riuscivamo a capirci solo da quelli. Finalmente ero riuscita ad aprirmi con un’altra persona dopo tanto tempo. La giornata scolastica passò velocemente e mentre stavo tornando a casa,dopo essere scesa dall’autobus, notai che nella casa appartenuta alla famiglia Payne vi era del movimento così incuriosita mi avvicinai…..
Ciao, mi sto cimentando in questa nuova fan fiction!! Che dire spero che vi piacerà e mi farete sapere la vostra opinione..!!