Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: Silent_Warrior    05/07/2013    5 recensioni
--:-- Traduzione --:--
Una collezione di storie GaLe che offre scorci di questo amore così bizzarro e dolce, che sfida la comprensione.
"Senza qualcosa per cui vivere, sarebbe scomparso lentamente" (dal cap.13)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajil Redfox, Levy McGarden, Un po' tutti
Note: Raccolta, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

06. Pic Nic

 



" Vedi, Gajeel! Non è perfetto? "

 

Gajeel esalò un lungo sospiro sofferente mentre veniva trascinato dentro a un boschetto a un paio di miglia a sud di Magnolia.

L'unica ragione del suo esser lì era perché Levy lo aveva ingannato con la promessa di aver trovato alcuni cannelli di metallo battuto per il suo pranzo, ma al suo arrivo non c'era nessun cancello, solo una Levy ferocemente entusiasta, che indossava un vestitino estivo arancione chiaro e reggeva un gigantesco cestino con entrambe le mani.

 

" Oggi facciamo un pic-nic " gli aveva detto tutta sorridente, scaricandogli senza preamboli la pesante cesta (cosa diamine c'era dentro?) e afferrandogli la mano libera nelle sue, prima di tirarlo dritto nel boschetto.

Boschetto nel quale si trovava in quel momento, trasportando un cestino ridicolosamente strapieno fra gli alberi, totalmente perso se non fosse per la ragazza saltellante e canticchiante di fronte a lui.

 

L'entusiasmo di Levy non lo coinvolgeva, pensò sarcastico, ma il calore della sua piccola mano nella sua rendeva il tutto un poco più sopportabile, quindi si limitò a seguirla rassegnato finché non giunsero a destinazione.

 

Lei lo lasciò andare e Gajeel ebbe la sensazione di essere improvvisamente privato di qualcosa (Stupido! si disse, cercando di ignorare come si sentisse vuoto senza il calore delle sottili dita di lei intorno alle sue), ma venne distratto da Levy che, dopo aver corso sino al centro della spianata, gli faceva gesti scomposti per convincerlo a seguirla.

Gajeel s'incamminò lentamente verso di lei, poggiò il cestino con un grugnito sollevato mentre Levy alzava con uno strattone il coperchio di vimini e tirava fuori un lenzuolo piegato a quadretti bianchi e rossi.

 

Gajeel rimase fermo, imbarazzato, mentre lei agitava il tessuto così che si spiegasse con un piacevole fruscio di stoffa. Quando poi il Dragon Slayer la guardò, un raggio di luce oltrepassò il fogliame sopra di loro illuminando d'improvviso Levy, la punta di sole che le accarezzava il viso, le guance e i capelli. La bocca di Gajeel si seccò di colpo a quanto fosse fottutamente bella, ma l'atmosfera si dissolse quando la ragazza si inginocchiò per stendere il lenzuolo, canticchiando a bocca chiusa, completamente inconsapevole dell'espressione rapita di lui.

Dopo aver lisciato la stoffa a suo gradimento, lo chiamò, indicandogli il terreno vicino a lei.

 

" Forza Gajeel, siediti! "

 

Lui si sedette sul tessuto quadrettato, sentendosi ridicolosamente domestico e completamente inadatto, mentre Levy si allungò oltre di lui per il cestino e iniziò a scavarvici dentro.

Istintivamente, Gajeel si piegò indietro per darle più spazio. Era tremendamente piacevole avere una bella ragazza chinata in grembo che trafficava, ma l'invasione da parte di Levy della sua bolla di spazio personale lo fece arrossire maldestro e tutta quella situazione eccessivamente femminile aveva causato già troppo disagio per una sola giornata.

 

Levy riuscì finalmente a pescare una borsa di plastica piena di tramezzini, che gli sventolò entusiasta davanti alla faccia. Gajeel diede loro una prudente annusata e incrociò le braccia con un grugnito indifferente quando lei aprì la borsa e tirò fuori uno dei triangoli.

Non era che lui non potesse mangiare nulla che non fosse metallo, ma in generale preferiva il metallo a tutto il resto, perciò Gajeel declinò cauto l'offerta quando Levy gli tese il tramezzino con entrambe le mani, esortandolo a darci un morso.

 

" Lo mangi tu quello " disse, dandole un colpetto sulla fronte.

 

" Ma Gajeel! Li ho fatti per te! " protestò, spostandogli la mano.

 

" Sì? Sono panini all'acciaio? "

 

Levy gonfiò le guance " No, ma sono deliziosi! "

 

Ne prese un gigantesco morso prima di rioffrirglielo. Sospirando rassegnato, Gajeel aprì la bocca per fare un morso, ma Levy tirò via il tramezzino all'ultimo momento, ghignando, e ne prese un altro po' nella bocca già piena.

 

" E' pfuono! " riuscì ad articolare mentre masticava.

 

Bhe, se voleva la guerra…

 

Si allungò in avanti, mandandola a tappeto facilmente e serrò la mascella in un morso che suonò molto come una trappola di acciaio che scattava, quando demolì il resto del tramezzino. Levy ebbe appena il tempo di squittire prima di essere buttata a terra. Giacque sul terreno shoccata per un paio di secondi per poi lanciare uno sguardo esitante alle dita, per vedere se c'erano ancora tutte. Il morso di Gajeel finiva pochissimi millimetri prima delle punte delle sue dita, lasciando indietro solo qualche misero centimetro di crosta.

 

Gajeel stava finendo di masticare con un ghigno molto compiaciuto. Levy mise sù una faccia arrabbiata, che però non durò a lungo e alla fine si sporse di nuovo oltre di lui, iniziando a tirar fuori un assortimento di piatti e utensili e dio solo sa cosa fossero le altre robe.

 

Ad ogni nuova cosa che lei tirava fuori e alle sue chiacchiere solari e infinite, Gajeel si sentiva sprofondare un poco di più sulla difensiva. Il suo sconforto doveva essersi riflesso sul suo viso perché Levy si bloccò e piegò la testa verso di lui, il sorriso che piano le scompariva dal volto, rimpiazzato dalla preoccupazione.

 

" Gajeel, c'è qualcosa che non va? "

 

Lui fece una smorfia e scavò nella mente alla ricerca di una scusa, ma non riuscì ad uscirsene con nulla di abbastanza convincente.

 

" Mi sento stupido " disse piatto e guardò in basso per non dover vedere l'espressione ferita di Levy. Gli occhi si posarono sul lenzuolo e prese con cautela il tessuto a scacchi fra due dita.

 

" Questo " lo lasciò cadere " Questo non sono io "

 

Levy si sedette e raccolse le mani in grembo, armeggiando con l'orlo del vestitino estivo. Quando parlò la sua voce era sottile e triste.

 

" Oh, mi… mi dispiace Gajeel. Pensavo che… volevo solo passare un po' di tempo con te e… e speravo di poter rendere il tuo pomeriggio un poco più divertente, visto che non avevi pianificato nulla… "

 

Levy si zittì e aveva un aspetto così abbattuto che Gajeel si sentì istantaneamente un bastardo per aver detto qualcosa in primo luogo e, in imbarazzo, si allungò verso di lei e se la tirò in grembo.

Timidamente le premette la guancia contro i capelli, limitandosi a stringerla e dopo un momento lei gli fece scivolare le braccia dietro al collo.

Lui parlò, la voce roca per cercar di celare quanto si sentisse in colpa.

 

 " Non hai bisogno di fare tutto questo solo per farmi felice, sai? Tutta 'sta roba con lenzuoli e cestini e picnic non mi interessa. Semplicemente stare con te è abbastanza. "

 

Sentì le labbra di lei piegassi in un sorriso contro il suo collo.

 

" Lo so, ma a volte voglio fare di più che essere solo presente. "

 

Gajeel l'abbracciò con trasporto. Aveva anche solo idea di cosa stava dicendo?

 

" Essere anche solo qui è… è abbastanza. E' più di quello che chiunque altro abbia fatto per me, comunque. "

 

Levy si tirò indietro e lo guardò dritto negli occhi.

 

" Lo so, ed è triste, perché tu meriteresti molto molto di più. "

 

E poi lo stava baciando e lui non trovava proprio nulla da ridire dopo di quello, quindi la lasciò fare, felice di potersi perdere in lei per un poco.

Quando Levy si allontanò, sorrise all'espressione incredula di Gajeel e si piegò per dargli ancora un bacetto sul naso, giusto per ribadire il concetto.

 

" Li mangi comunque i miei tramezzini? " gli chiese, rivolgendogli uno sguardo supplicante. Il suo sorriso era contagioso e Gajeel si ritrovò a ghignare come un idiota.

 

" Sì. Si può fare. "








Angolo della Traduttrice
Eccomi, risorta dalle ceneri come una fenice. Mi ci è voluto un po' di tempo a tradurlo questo capitolo, ma in compenso sono andata molto avanti con l'altra raccolta U.U
Un altro angolo di normalità fra questa adorabile coppietta <3 <3 <3
Sto seriamente andando in overdose, mi devo pure preparare il cosplay di Fem!Germany per un Hetalia Day.
Ma prometto che ci darò dentro in questa settimana a venire, prima di partire per le vacanze.
Che dire, grazie per aver letto, il link lo posto qua sotto come ogni volta.
Recensite mi raccomando. Donate una recensione a questo recapito e farete felice una ragazza :D
Grazie ancora


link originale: http://www.fanfiction.net/s/6634252/6/Ironbound-Paperbacks
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: Silent_Warrior