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Autore: ShadowsOfBrokenGirl    05/07/2013    1 recensioni
"Qui nulla è quello che sembra!"
"Ma il mio amore per te, quello non cambierà mai"
"In realtà questa sarà la prima cosa a mutare."pensai angosciato.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV CHOCOLA
Mi svegliai di soprassalto nel grande letto. La luna era già alta in cielo e capii che avevo dormito per almeno tre ore. Mi voltai e accanto a me non trovai più Pierre.
-Lo sapevo- esclamai- non fa altro che scappare ad me. Io gli offro il mio aiuto e lui non riesce a fare altro che scappare.-
Ho buttato il cuscino contro la parete esaurita e venni assalita da svariati timori. Molte domande mi tormentavano senza darmi tregua proprio perché non riuscivo a fornire loro una risposta. Mi sollevai dal letto mentre le sue grida ancora riecheggiavano nella mia mente. Perché era così lunatico? Solitamente passava dall’essere un ragazzo tenero e gentile al diventare un vero pazzo.
Come era possibile che lui non capisse che avrei preferito essere a conoscenza delle sue malefatte piuttosto che esserne all’oscuro… Avrei tanto voluto che si fidasse di me!
Piuttosto che piangermi addosso decisi di prendere in mano la situazione. Mi infilai la giacca ed uscii dalla mia stanza decisa a farmi dire da Sylvette dove fosse finito Pierre. Supplicai a lungo l’ Orco di rispondere alla mia semplice domanda, ma non volle dirmi nulla. Per fortuna un servo fu più accondiscendente e mi rivelò che in quel periodo dell’anno mio marito soleva recarsi nel cimitero di Extramondo e restarci per molto tempo.
 
  POV Pierre
 
Calpestai un ramo secco ed una serie di corvi neri spiccò il volo, rendendo più tetro il paesaggio.
Davanti a me si ergeva un grande edificio dall’architettura pomposa e barocca. Era una piccola cappella destinata alle ossa dei ricchi nobili di Extramondo. Quella costruzione era il simbolo del cimitero del pianeta, che raccoglieva centinaia di lapidi di marmo. Si poteva ben notare la differenza economica tra i vari abitanti :alcune tombe erano grandi e ben tenute, altre erano quasi del tutto a pezzi e piene di erbacce. Un grande cancello di acciaio circondava il terreno adibito a cimitero. Mi arrampicai alla ringhiera e percorsi  velocemente il territorio fin quando non arrivai di fronte alla tomba che cercavo. Mi sedetti sull’erba bagnata e osservai con attenzione la lapide quasi completamente distrutta. Mi tolsi la giacca e la usai per rassettarla, per quanto fosse possibile.
Il nome di mio padre inciso comparve e venne illuminato dalla luna. Con un incantesimo feci sparire i ciuffi d’erba che spuntavano dalle crepe della lapide e le diedi un aspetto abbastanza decente. Mi chiesi la ragione per cui non l’avesse fatto mia madre. Già mia madre… il mio pensiero volò a lei, al ricordo che avevo di lei. Come stava? Era ancora viva? Sarei stato in grado di riconoscerla se l’avessi vista? E lei mi avrebbe riconosciuto? Mi amava ancora?
Mi ricordai del suo viso pallido e delle sue delicate mani che solevano accarezzarmi i capelli quando ero spaventato. Quella immagine fece riaffiorare altri migliaia di ricordi che mai avrei voluto rimembrare. Mi misi una mano in testa e poi me la strofinai sul viso.
Mi accorsi di un rumore di passi che si avvicinava a me. Dei piedi leggeri si muovevano con passo delicato calpestando le foglie vecchie  cadute dagli alti cipressi presenti nel cimitero. Temendo che potesse riconoscermi e darmi delle grane, mi voltai intorno alla ricerca di un nascondiglio. Mi arrampicai su un grande albero e mi ci appoggiai. In ginocchio sui rami osservavo la figura femminile avvicinarsi senza però riuscire a riconoscerla. Solo quando la luna ci illuminò riuscii ad identificarla. Vidi i suoi capelli che una volta erano completamente biondi e adesso si erano arricchiti di fili d’argento. La sua pelle era diventata più rugosa, ma il suo sguardo dolce e comprensivo non era mutato. Si sedette di fronte alla tomba di mio padre, dove ero prima seduto io, e cominciò a piangere disperatamente. Intenerito dalla sua disperazione, scesi da lei e mi ci sedetti accanto. Le misi una mano sulla spalla per confortarla e lei mi guardò spaventata.
-Pierre…-sussurrò sorpresa.
La abbracciai e la tenni stretta a me. Non riuscivo a credere che avevo ritrovato mia madre.
Mi lasciò andare e mi osservò con uno sguardo carico di pena.
-Oh Pierre…Pierre! Che cosa ti abbiamo fatto?-esclamò tra le lacrime.
Non riuscivo a sostenere i suoi sensi di colpa e i suoi risentimenti. In questo modo le mie sofferenze si amplificavano fino all’inverosimile. Mille terribili sensazioni mi sconvolgevano e il cuore mi doleva così tanto che temevo stesse per scoppiarmi.
Mia madre mi accarezzò e mi invogliò a raccontarle tutti i risentimenti che mi affliggevano.
-Sì, ti dirò tutto. Devo togliermi questo peso dalla coscienza. Non avrei potuto dirlo a nessun altro che non fossi tu.-
 
POV CHOCOLA
Scrutai la scena da lontano allibita. Pierre stava abbracciando un’altra donna ed era pronto a rivelarle ogni suo segreto, cosa che mai avrebbe fatto con me. Quale era allora il mio ruolo in quella farsa? Perché lui stava con me se amava lei?
Ricordai una conversazione tra mio marito e Sylvette che avevo udito tempo fa e a cui non avevo voluto dare credito.
-Senza questo Trono non sei nulla!- gli aveva detto il suo servitore – E ora che è stata trovata la figlia naturale di Glace nonché erede legittima, tu potresti essere cacciato da un momento all’altro! L’unica cosa che ti salva è che quella cretina è perdutamente innamorata di te e tu invece di alimentare questo amore, non fai che allontanarla!-
Già ero stata proprio una sciocca a credere che lui potesse essere innamorato di me. Lui era un Orco e gli Orchi non provano sentimenti. Battei un piede a terra e volai via furiosa.
Sorrisi soddisfatta. Non ero triste: perché avrei dovuto esserlo? Avevo finalmente aperto gli occhi e tutti i miei timori si erano volatilizzati. Perché avere paura di perderlo se ora sapevo che non era mai appartenuto a me? La serenità si diffuse sul mio volto e nel mio cuore. Sospirai : da tempo non la assaporavo.
 
E neanche in questo capitolo vi ho detto quale è il suo rimorso… ma tranquilli nel prossimo saprete tutto, anche se ormai forse lo avete già capito. Spero vi piaccia questo capitolo! 
  
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