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Autore: Mash_Mallow    18/01/2008    6 recensioni
E se Hermione desiderasse per una volta essere completamente diversa? E se Lavanda, per vendetta, la accontentasse? E se Hermione, con la sua trasformazione, lasciasse tutti a bocca aperta? Ecco a voi la fan fiction più pazza del secolo...
Genere: Romantico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Ron/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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BEAUTIFUL DISASTER

 

PROLOGO

Piccolo avvertimento generale per voi (escluso il fatto che io e la mia collega siamo completamente fuori di testa) questa ff è ambientata durante il sesto anno e non tiene conto degli avvenimenti del libro; Voldemort è stato sconfitto e sono tutti felici e contenti… Tranne uno…

 

 

 

QUARRELS AND PUMPKIN JUICE

 

 

Ron quel giorno era particolarmente suscettibile dopo un estenuante allenamento di Quiddich mattutino, infatti quell’anno la squadra di Grifondoro lasciava un po’ a desiderare a causa del malumore di Ron a cui nessuno riusciva a dare una spiegazione. Il suo sguardo omicida teneva chiunque almeno a dieci metri lontano da lui.

Un povero e innocente bambino del primo anno, che si era imprudentemente avvicinato (senza le dovute precauzioni anti-schiopodo sparacoda) per chiedere dove si trovasse la Sala Grande, era finito catapultato dal secondo piano fino all’ingresso del luogo che voleva raggiungere. Alzandosi con i cappelli arruffati e la divisa al contrario aveva esclamato, come se niente fosse, sotto gli occhi attoniti dei presenti, “Oh, Eccola, bastava chiedere!”.

 

Harry, spaventato, cercò di distrarlo dai suoi progetti omicidi per il prossimo malcapitato ma non trovando niente di meglio disse

“Chissà cosa sta facendo Hermione…”

A quell’ultima parola Ron si rilassò improvvisamente per un nano secondo e gli si illuminarono gli occhi, cosa che Harry non mancò di notare. E questo non fece che accrescere i suoi sospetti per i sentimenti dell’amico.

Ma neanche cinque secondi dopo Ron si incupì e rispose con un mugugno incomprensibile degno di Grop.

Dopo questo intenso scambio di opinioni varcarono la soglia della Sala Grande e trovarono risposta alla loro domanda: Hermione stava leggendo una lettera sospetta con un sorriso a trentadue denti sorseggiando il suo succo di zucca.

Dopo un secondo si voltò verso l’amico che era già sparito per catapultarsi nel posto accanto a quello di Hermione che, appena se ne accorse, tentò di nascondere il pezzo di carta.

Ma, grazie alla sua abilità di portiere e i suoi riflessi pronti, Ron afferrò la lettera.

“Dai Ron ti prego, ridammela!” Hermione cercava di trattenere l’apprensione nelle sue parole.

Ma Ron, sfruttando i venti centimetri che lo separavano da Hermione, ridendo e canzonandola si alzò in piedi tenendola ancora più in alto in modo che lei non potesse prenderla.

“RONALD WEASLEY RIDAMMI IMMEDIATAMENTE QUELLA LETTERA” sibilò Hermione in una perfetta imitazione della signora Weasley tanto che per un momento Ron vacillò, ma subito si riprese e ridendo disse

“Cos’è? Ci nascondi una relazione segreta con un Troll?”

Hermione avvampò: “No, no, no, cosa dici?? Relazione??? Dove??? Chi???”

A quel punto oramai mezza sala si era voltata verso di loro ed era sceso un silenzio di tomba e tutti osservavano la scena con trepidazione come fosse l’ultima puntata di Beautiful.

A quel punto, con mani tremanti, Ron aprì la lettere e sbiancò di colpo.

“KRUM?!?!?!?!?!?”

Molti giurarono che l’occhio destro di Ron non si sarebbe più potuto fermare dal tik nervoso che lo aveva improvvisamente colto e che sotto il suo sguardo omicida la lettera stesse per prendere fuoco.

Guardandolo timorosa Hermione si fece piccola piccola.

“M-ma no, non è come sembra… E poi non sono affari tuoi!!!”

“Non è come sembra?? NON è COME SEMBRA??? E cosa dovrebbe sembrare??? TU GLI SBAVI DIETRO MENTRE LUI STARà ANDANDO CON LA PRIMA GALLINA CHE TROVA!!!!”

Hermione, sull’orlo delle lacrime e rossa di rabbia, si alzò, prese la caraffa col succo di zucca e gliela rovesciò addosso e senza aggiungere altro se non “Non ti permettere MAI più” uscì dalla sala singhiozzando.

Ron, completamente bagnato non si era ancora mosso, che subito Ginny, mentre il pubblico scioccato li fissava, avido di notizie, gli si piazzò davanti e iniziò ad urlargli contro tirandogli addosso qualunque cosa le capitasse a tiro.

“TU!!!! Lurido coso schifoso!!! Non ho neanche le parole per descrivere i livelli di stupidità a cui sei in grado di arrivare!!!!!”

“Vai piattola sei tutti noi!!!” Gridavano i Serpeverde che stavano facendo il tifo per Ginny semplicemente perché il loro odio per Ron superava di gran lunga quello per la sorella.

“Se non fossi stato così occupato a pensare a te stesso probabilmente avresti capito che Herm e Krum SONO SOLTANTO AMICI!!!!!aspetta magari a causa della tua sorprendente ottusità non ha afferrato bene il concetto, per cui te lo ripeterò più lentamente scandendo bene le parole!!!! S-O-N-O  S-O-L-T-A-N-T-O  A-M-I-C-I!!!!” e così dicendo uscì dalla Sala Grande…..naturalmente accompagnata dalle urla dei Serpeverde, che ormai erano saliti in piedi sul tavolo imbandito, e sventolando le cravatte a mo’ di striscioni stavano intonando cori da stadio da far invidia agli ultrà più accaniti.

 

Ron col fiatone e un’espressione illeggibile sul volto si sedette lentamente e, prima ancora che Harry potesse aprire la bocca per dargli dell’idiota, iniziò a sbattere la testa contro il tavolo e, per un momento a Harry sembrò di rivedere Dobby in un disperato tentativo di auto lesionarsi.

“Stupido, stupido, stupido” Ron stava per perforare il tavolo.

Harry si trattenne dal ridergli in faccia.

“Harry, uccidimi!!”

“Te lo meriteresti!!! Ma usi quell’unico neurone che ti ritrovi nella testa???”

“Credo che mi lancerò dalla Torre di Astronomia…” Si prese il viso tra le mani e sbuffò “Questa volta l’ho fatta grossa!”

“Già…”

“Già!?!?!?! Harry!! Il tuo migliore amico si vuole suicidare e l’unica cosa che sai dirmi è: già??? Aiutami, fermami, uccidimi tu!! Fa’ qualcosa!!!”

“Ma cosa vuoi da me?? Forse è la volta buona che ti arrangi!!”

“Certo, è facile parlare se non sei vicino a una morte lenta e dolorosa! Hermione mi avadakedavrerà!!”

“Ron!! Smettila!! Comportati da uomo!! Va’ da lei e… bhe lo sai no??”

La punta delle orecchie di Ron si dipinse di rosso.

“Non posso farlo, Harry…”

“Si che puoi…”

“No”

“Si”

 

Toc, toc

“Hermione, apri, sono io!”

Ginny aveva riconosciuto il bagno in cui l’amica si era rifugiata, sentendo dei singhiozzi provenire da dentro.

Ma improvvisamente udì un risolino acuto dietro alle sue spalle:

Quasi non le venne un infarto.

“Mirtilaaaaaaaa!!!!” Lanciò un urlo così acuto da far vibrare le finestre.

“Ih, ih, dovresti vederla!!” e, continuando a sghignazzare, si lanciò in un gabinetto.

Ripresasi un po’ dallo shock, Ginny fece un respiro profondo e ritentò.

“Herm, su, dai, apri!”

La serratura scattò e, lentamente, la porta si aprì rivelando un’Hermione coi capelli più scompigliati del solito e gli occhi gonfi e lucidi.

Ginny non poté trattenersi dall’abbracciare l’amica che continuò a singhiozzare sulla sua spalla.

“Hermione non fare così, lo sai che mio fratello è un bradipo tontolone che non connette il cervello con la bocca…

Anzi non sono poi così sicura che ce l’abbia, un cervello…”

Hermione rise piano tra le lacrime.

“Si lo so, ma ero… Oh Ginny quanto vorrei essere diversa a volte e fregarmene!!” e scoppiò di nuovo in un pianto ininterrotto.

“Hermione, oramai l’ha capito anche quel talpone di Malfoy, perché si comporta così…”

Hermione, staccatasi dalla spalla di Ginny, annuì distrattamente arrossendo.

“Se aspetterai lui, ti crescerà la barba… Forse è ora che…”

“No” tagliò corto la ragazza.

“E dai Herm!”

“No”

“Perché no?” Non era la prima volta che Ginny cercava di fare quel discorso ma alla fine Hermione o trovava il modo di scappare o aveva casualmente “dei compiti arretrati da finire”.

Infatti Hermione non rispose, raccolse la sua borsa, si asciugò frettolosamente gli occhi e uscì dal bagno.

 

Ginny sbuffò. Non ne poteva più di quella situazione.

Oramai rassegnata, uscì.

“Oh, Harry”

“Ciao Gin, sapevo di trovarti qui… Come sta Herm?”

“Male!! Come vuoi che stia? Tutta colpa del TUO amico!!”

“Ah, adesso è MIO amico, non TUO fratello!”

“Io continuo a sostenere la tesi di essere stata adottata!” Harry sogghignò

I due si guardarono per un secondo e poi dissero all’unisono:

“Dobbiamo assolutamente fare qualcosa!”

“Ok finalmente potrai dare sfogo alla tua mente perversa!

Ginny rise “Va bene, come soprannome, però, voglio Puffola Rossa!”

“E io sarò Bond, James Bond!”

Ginny tornò seria e lo guardò come fosse pazzo.

“Chi!?!?!”

 

Ma i nostri paladini del bene non potevano sapere che qualcuno dall’integrità morale molto dubbia e munita del senso di colpa di una mucca in calore, aveva ascoltato tutto…

Lavanda Brown era rimasta chiusa nel bagno accanto per tutto il tempo

e naturalmente non era contenta di ciò che aveva sentito, soprattutto perché aveva capito che il suo adorato Ron-Ron non era così immune al fascino della sua adorata amichetta di infanzia,

“Che poi voglio dire non si può avere una relazione seria con una con cui hai diviso le merendine!!!” Se ne uscì  la biondina piuttosto alterata.

“Questo le costerà caro, assaporerà la mia ira!!!!ah ahaah!!!” disse in quel momento  con gli occhi iniettati di sangue e una risata sadica da far paura a Satana

“Però la sapientona mi abbia fornito qualcosa su cui costruire la mia vendetta che va consumata fredda….vuole essere  qualcun altro??? E qualcun altro sia!!” Con la sua perfetta conoscenza della grammatica e dei congiuntivi, Lavanda quasi urlò queste parole, parlando da sola davanti allo specchio, mentre si spazzolava quei quattro spinaci che aveva al posto dei capelli!!

“Conosco giusto qualcosa che faccia al caso mio…”

 

 

eccoci qua per voi!!! È la nostra prima ff abbiate pietà di noi!!! Accettiamo qualsiasi commento (a vostro rischio e pericolo XD) fateci sapere se dobbiamo continuare o chiuderci in noi stesse e non farci  più vedere…

BASOTTI le vostre Mash_Mallow
  
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