Sono un angelo caduto. Messaggera di un dio morto, aspetto il mio giudizio con risoluta fermezza.
Epurerò il mondo dalla tua presenza blasfema, dalla tua malvagità.
Come puoi negare a un Padre la sua ultima volontà? Come puoi negargli il riposo eterno?
Io ti fermerò.
Ti purificherò, battezzandoti col suono delle mie micce. La tua assoluzione firmerà la mia carta di rosso.
Eccoti precipitare nella voragine urlante del tuo destino.
Perché il suo giudizio non ti ha condannato?
Yahiko, Nagato… Le mie sole ali di carta sono troppo fragili per sostenere il nostro ponte. Ma crescerà, solido, a Konoha. Perché non siamo più soli.