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Autore: EaterOfCarrots    05/07/2013    8 recensioni
[Bastille]
Incontrai la sua mano calda e affusolata. Non so perché ma la strinse così forte da sentirla formicolare tra le sue dita, si piegò in avanti, i suoi occhi azzurri incontrarono i miei, volenterosi di non lasciarlo più andare via, di incatenarmi ad esso, furono momenti interminabili, ebbi il tempo di analizzare ogni suo dettaglio, il riflesso del suo sguardo, le pieghe delle sua labbra, la vena che pulsava sul collo, le punte dei capelli che si flettevano, le gocce di sudore che scendevano senza sosta sulla sua fronte, ma ebbi anche il tempo di guardarlo e andare lontano con la mente.
La musica di sottofondo e lui che mi guardava.
{estratto dal 4° capitolo}
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2: Bitch, sex, what?

Borsa con i vestiti del weekend, sigarette, accendino, patente, portafoglio, si ora avevo tutto.  Salii in macchina e accesi il motore. Il mio piccolo gioiellino  vibrò sotto il mio peso, schiacciai la frizione, l’acceleratore e partii.
Quella mattina ero particolarmente nervosa, Giacomo riecheggiava nella mia testa da un paio di giorni e non c’era verso di scacciarlo via.
“Ehi Giacomo, ti lascio” feci un sorrisino ipocrita e mi guardai nello specchietto.
Con quale faccia mi stavo presentando? Lui mi amava, dopotutto. Quale motivazione gli avrei potuto dare?
“Ti lascio, ti lascio… ti lascio perché sei lontano e non mi soddisfi più sessualmente. Si ecco perché!”guardai nuovamente il mio riflesso nel vetro, le mie labbra delineate da un rossetto rosso fuoco, sotto sotto, fremevano per baciarlo di nuovo, e i miei occhi azzurri, vividi e lucidi ripercorrevano e soprattutto si godevano le nottate di sesso estremo.
“Gioia sei una gran puttana”dissi tamburellando le dita sul volante.     
Continuai a parlare da sola per altre due ore circa ma non riuscii a trovare una scusa plausibile e il meno dolorosa possibile.
Uscii dall’autostrada il più velocemente possibile, casa sua era li vicino, svoltai in una piccola strada, piena di verde, piena di ville, piena di ricordi. Parcheggiai davanti al cancello di ferro battuto di casa sua, presi le chiavi dalla borsa e scesi;  presi un lungo respiro e iniziai a guardarmi intorno.
Le finestre erano chiuse, il cane era accucciato sotto al porticato, nessuno che parlava, il vento stava facendo piegare gli alberelli dei giardini, una piccola e fine pioggia stava iniziando a cadere e delle imponenti nuvole nere stavano scavalcando le montagne sullo sfondo. La tempesta era prossima.
Aprii il cancello e percorsi velocemente tutto il giardino, arrivai sotto il portico e spalancai la porta di casa.
Dentro regnava il buio e il silenzio. Stranamente, perché di solito c’era Elena, la mamma, che stava in cucina e cantava, e non c’era nemmeno Thomas, il fratello, che come sempre era spaparanzato sul divano a guardare la tv.
Salii le scale e da li iniziai a capire tutto.
Iniziai a sentire gemiti sempre meno leggeri, sentii la voce rauca di Giacomo urlare un nome, Noemi, mi parse di capire, sentii il letto cigolare sotto il loro peso, lei raggiungere l’orgasmo, lui fare apprezzamenti di quando fosse brava a scopare, sentii la mia testa implodere.
Salii gli ultimi gradini e mi bloccai davanti alla porta di camera sua.
Nonostante avessi intenzione di lasciarlo, beccarlo con un’altra donna a letto, non era il massimo che potessi desiderare. Il mio cuore, prima colmo di sensi di colpa, ora era pieno di rabbia e di un ardente senso omicida verso questa Noemi.
“Giacomo così mi fai male”disse lei ridacchiando.
Lui si mise a ridere, poi ci fu una lunga pausa di silenzio rotta solo da i loro respiri affannosi.
Dopo poco lei iniziò a ridacchiare, sentii il letto cigolare nuovamente, ma decisi di rimanere li dietro, ero curiosa di sapere dove sarebbero arrivati.
Il respiro di lui si fece sempre più grave, intenso e udibile ma non disse una parola. “Mi stai tirando i capelli!” sussurrò lei.
“Sto per venire”ansimò Giacomo.
Lei rise nuovamente, fece un attimo di silenzio ma poi sussurrò l’unica parola che Giacomo avrebbe voluto sentirsi dire da molto tempo. “Ingoio”.
La mia mente subdola decise che era il momento di entrare. 
Aprii la porta e la feci sbattere contro la parete. Be’ la scena non era di certo comica, ma vedere lui con i capelli di lei in mano che mi guardava con la bocca aperta e lei con la sua cappella in bocca, mi divertiva.
Lei immediatamente si coprì con il lenzuolo, lui prese da in fondo al letto i suoi boxer e se li infilò, io aspettavo a braccia conserte che qualcuno dicesse qualcosa.
“Gioia ti posso spiegare”disse lui, prendendomi una mano.
“Giacomo non mi toccare, chissà cosa hai toccato con quella mano!”guardai la ragazza che era ancora stesa sul letto ma che stava ancora disperatamente raccogliendo i suoi vestiti, poi mi girai e scesi le scale.
La mano sudaticcia di Giacomo mi raggiunse un’altra volta, questa volta mi toccò una spalla e mi fece voltare lentamente. In realtà di tutta quella storia mi importava veramente poco, ma ero proprio curiosa di sapere quali scuse avrebbe inventato.
“Scusa, io ti amo!”si abbassò e mi sfiorò il naso con le labbra. Che gran faccia da culo.
“Oh si, anche io”risposi dolcemente guardandolo nei suoi immensi occhi blu oceano. Mi stampò un bacio sulle labbra, sbavandomi leggermente il rossetto.
Iniziai ad accarezzarlo con dolcezza, partii dalle spalle, andai sui suoi pettorali leggermente scolpiti, la pancia, i fianchi, il suo sedere sodo, il profilo del suo pene che si stava sempre di più alzando da sotto le mutande.
Mi scappò un sorriso. Possibile essere così stupidi?
Gli strinsi le palle giusto per lasciargli un ricordo felice di me e me ne andai.
“Ero venuta per lasciarti”urlai dall’uscio di casa.
“Salutami tua mamma e tuo fratello… ah e anche la troia che c’è di sopra!”
Chiusi la porta, accarezzai il cane e salii in macchina.
La mia nuova vita poteva iniziare, e sapevo anche da chi farla cominciare. 

Buongiorno cari lettori :) 
Come state? 
Io ho appena saputo che sono uscita (finalmente) con 76/100 dall'esame di maturità yay
 
Anyway vi volevo tantotanto ringraziare per le 7 recensioni + 1 commento breve che mi avete lasciato, 
io onestamente me ne aspettavo massimo 2 uu
Spero che anche questo vi piaccia :)
E non temente Dan arriva presto ;)
Con tanto amore, Elisa ♥ ps: il banner l'ha fatto mia sorella (fategli i complimenti)

 
 
 
 
 
   
 
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