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Autore: HLLNZ_life    05/07/2013    4 recensioni
-Voglio fare l'amore con te-
Harry lo guarda dolcemente, con un velo di preoccupazione.
-Ma hai il pancione amore... sei sicuro?-
-Sicurissimo, è da mesi che attendo questo momento-
E Harry allora obbedisce.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Amore vado a farmi una doccia… vieni con me?» è la domanda maliziosa di Zayn Malik, rimasto solo con dei boxer neri addosso.
Louis è immobile, guarda un punto indefinito davanti a sé… pietrificato, sembra.
«Louis? »domanda il moro, sventolandogli dolcemente una mano davanti al viso.
Il castano sobbalza, sbatte un paio di volte le palpebre, per poi guadare negli occhi il ragazzo di fronte a sé: «E’? »
Zayn alza gli occhi al cielo, sbuffa e s’inginocchia.
«Vieni con me nella doccia? »
Una sua mano accarezza languidamente una coscia di Louis; quest’ultimo osserva bene quel movimento, per poi sospirare.
«No, ti aspetto qua…»
Il più piccolo accenna un sorriso, e poi fa salire sempre di più la mano sulla gamba del maggiore.
«Avanti… ci facciamo un po’ di coccole…»
Louis freme appena sente una pressione esterna sul pacco; chiude per un secondo gli occhi.
“Scusami”
“Non voglio…”
“Non sei lui”
«No, Zayn, scusa… non ora» mormora, per poi scostare la mano del moro.
Quest’ultimo sospira pesantemente; si alza e posa un bacio sulla fronte di Louis.
«Capisco» dice, prima di dirigersi in bagno.
“No, tu non capisci”
Il castano l’osserva con la coda dell’occhio.
Appena non lo vede più nelle vicinanze prende il cellulare; ormai ha deciso: vuole Harry accanto a sé quel giorno.
“E’ giusto” pensa
“Nonostante tutto ne ha il diritto”
Non ci pensa un secondo di più… manda un messaggio al riccio.
«Oggi devo fare la prima ecografia di nostra figlia… vieni con me? –L. »
Lo invia, inspirando ed espirando velocemente.
Ancora non ci crede… vedrà la sua bambina – perché sì, è convinto sia femmina –
Ha atteso così tanto questo momento!
L’arrivo di un nuovo messaggio lo fa distogliere dai suoi pensieri; con il cuore che batte fortissimo, e con mani tremanti, lo apre.
«Sono così felice che tu me l’abbia chiesto… Sì, vengo <3… H.xx »
Un sorriso si fa largo sul suo volto, ma nonostante questo decide di mantenere un carattere freddo.
«Bene. Oggi davanti all’ospedale vicino a casa mia alle h. 1 p.m… -L. »
«Okay, sarò lì anche prima. –H.xx »
Il liscio sospira, per poi appoggiare il cellulare accanto a sé sul divano.
Si mette le mani sulle tempie.
«Amore, con chi messaggi? » la voce di Zayn, ora accanto a lui, lo fa sobbalzare.
«Con… con n-nessuno, Zayn» mente, abbassando lo sguardo.
«Ma amore, avevi il cellulare ap…»
«Con nessuno, Zayn, con nessuno! Smettila per favore! Basta assillarmi! » il castano alza la voce fulminando con lo sguardo il moro; quest’ultimo fa un passo indietro.
«Sc-scusami… non volevo farti arrabbiare…» mormora, per poi voltarsi, col volto abbassato, e chiudersi nella loro camera.
Louis lo guarda per tutto il tempo, per poi sbuffare pesantemente e passarsi una mano sul viso stancamente.
Si alza dal divano e si dirige in cucina; una volta lì, apre il frigorifero e prende tra le mani una bottiglia di acqua fresca.
“Perché è così difficile tutto questo?!”
Prende un bicchiere e ci versa dentro l’acqua, per poi berla velocemente; il fresco nella gola lo rilassa per qualche secondo.
Ha ancora gli occhi chiusi quando il suo cellulare lo avverte di un nuovo messaggio.
Sospirando, mette il bicchiere a lavare, poggia la bottiglia nello scomparto apposito del frigo e va a prendere il telefono.
Ed ecco che tutte le sue speranze, le sue certezze e la sua volontà si sgretolano in un soffio:
«Ti amo…-H.xx » è ciò che legge, ciò che vede.
Louis scuote la testa e abbassa le palpebre.
Deglutisce… perché lo sa: anche lui lo ama.
 





«Dove vai? »
La voce di Nick interrompe l’azione di Harry Styles, vestito di tutto punto e con un piede già fuori dalla porta d’ingresso.
Si gira verso l’amico e: «Vado con Louis dal ginecologo. Deve fare un’ecografia»
La sua voce è ferma, ma i suoi occhi brillano. Un mix di emozioni: è eccitato e allo stesso tempo ha paura.
Nick incrocia le braccia al petto sospirando.
«Harry, non mi sembra una buona idea»
«Perché? » chiede il riccio, aggrottando le sopracciglia.
«Lo fa solo perché sei anche tu il padre… perché il bambino è anche tuo. Lo sai»
Harry abbassa lo sguardo: «Lo so Nick. Infatti io non vado per lui… vado per il bambino»
La sua voce trema, segno d’insicurezza, di menzogna.
«Ne sei proprio sicuro Harry?» la domanda di Nick, ancora accanto a lui con espressione imbronciata, gli rimbalza nella mente una, due, sette volte.
E’ davvero sicuro di star andando solo per il bambino?
Certo che no.
«Sì, Nick, ne sono sciuro. Stai tranquillo» è la frase decisiva, ma non esattamente vera, che mormora, prima di uscire da quella casa e incamminarsi verso l’ospedale.
“Amore mio, tra poco ti vedo”
 
 
 



E’ lì almeno da 20 minuti e di Louis nessuna traccia.
L’aria fredda di Londra lo fa rabbrividire, costringendolo a provare a scaldarsi un po’ portandosi le braccia al petto.
Harry ha paura… paura che il castano abbia disdetto l’ecografia senza avvisarlo, ha paura di non riuscire a resistergli appena lo vedrà.
Non vuole commettere nessun passo falso, non questa volta, non più.
Timidamente solleva lo sguardo alla ricerca del maggiore, ma ogni volta vede solo gente sconosciuta.
Sospira pesantemente.
Sta per sedersi su una panchina lì accanto, quando lo vede: Louis gli sta venendo incontro; addosso ha una maglietta a mezze maniche bianca, che evidenzia la rotondità della pancia, e dei jeans neri attillati.
Al riccio si mozza il fiato, il respiro.
“E’ la cosa più bella che abbia mai visto”
«Ciao…» sussurra Louis, una volta di fronte a lui.
«Ciao Lou» dice lui, più sicuro.
Il castano, a quel nomignolo, s’irrigidisce e abbassa lo sguardo.
«Andiamo? » mormora Harry, guardando il più grande.
Quest’ultimo solleva il viso, incrociando, così, gli smeraldi del riccio; e ancora una volta, non riuscendo a reggere il suo sguardo, abbassa gli occhi.
«Sì» dice solo e poi inizia a salire le scale.
Harry, più veloce, percorre i gradini, per poi  tenere aperta la porta al castano; quest’ultimo arrossisce un poco e: «Grazie» sussurra.
Il moro sorride flebilmente, il cuore che batte veloce.
Una volta entrati dentro raggiungono la sala d’attesa.
Harry si guarda attorno e riesce a scorgere un posto libero; senza pensarci due volte, prende la mano di Louis e lo conduce nel punto che ha visto.
Sente la pelle tesa del castano, ma fa finta di nulla.
“Nessuna incertezza Harry, nessun ripensamento”
Fa sedere Louis sulla sedia libera e si mette affianco a lui, appoggiato al muro, districando e, dita delle loro mani.
“Un passo alla volta…”
Harry guarda davanti a sé, notando comunque, con la coda dell’occhio, Louis che lo scruta.
Abbassa lo sguardo, catturando i suoi occhi.
«Ehm… come va con Zayn?»
Vede il castano serrare la mascella, per poi sussurrare, a occhi bassi: «Mh bene… siamo molto felici assieme e… » la sua voce trema, per poi fermarsi.
Harry sorride, senza farsi notare.
“Sta mentendo. Un punto a mio favore”
«Okay…»
«E tu invece? » mormora il castano, come impaurito.
«Io cosa? » Harry è confuso.
«Tu… e Nick… intendo» il castano deglutisce.
Passano pochi secondi, prima che il moro si decida a rispondere: «Io e Nick non stiamo assieme. Non voglio, non… non è lui che amo»
Il cuore di Louis perde un battito.
“Mi ama ancora”
«Uhm… e non pensi che… che magari lui ti possa rendere felice? »
Harry lo guarda, serio, senza ombra di allegria.
Sembra… deluso?
«No, non è lui che voglio. Nick mi ama, me l’ha detto apertamente, ma non starò mai con lui, non… non posso, non voglio! Deve farsene una ragione. Il mio cuore non gli apparterrà mai… amo già qualcun altro. E questo qualcuno sa i miei sentimenti per lui… gliel’ho detto anche oggi, via messaggio»
Il castano tace, accarezzandosi la pancia.
«E spero tanto che questa persona mi perdoni, per tutto»
Louis alza subito lo sguardo, sta per mormorare qualcosa, quando la frase: «I signori Styles? » lo fa tacere.
Il moro rimane basito.
“Louis ha prenotato con il mio cognome…”
Il riccio volta la testa versi il castano, che ha gli occhi rivolti verso il basso e lieve rossore su entrambe le guance, come segno d’imbarazzo.
«I signori Styles? » richiama ancora la dottoressa.
Louis alza subito il capo e: «Siamo noi»
Si alza e, guardando Harry, si dirige verso la stanza indicata dalla donna; una volta entrati, una voce impedisce a Harry di voltarsi.
«Ciao Louis! Tutto bene? »
Purtroppo la riconosce… come scordarsi la voce del medico di fiducia di Louis?
«Salve dottore, potrebbe andare.. mh… meglio» borbotta Louis, a occhi bassi.
Nella stanza cala il silenzio.
«Ehm… Harreh… vieni qui? » gli chiede dolcemente e allo stesso tempo timidamente il più grande.
Il riccio si gira, ma desidera tornare indietro nel tempo, non averlo fatto, perché incrocia lo sguardo dle dottore; quest’ultimo lo fulmina con gli occhi… sembra deluso, arrabbiato.
“Si ricorderà sicuramente della volta che ho lasciato solo Louis in ospedale…”
Louis avverte tensione.
«Ehm… dottore, vorrei fare l’ecografia»
L’uomo sobbalza, udendo la sua voce, e annuisce con foga.
«Stenditi pure qua, Louis»
Quest’ultimo, sorridendo, fa come richiesto.
«Allora, sei pronto per vedere la creaturina? »
Harry, ancora vicino alla porta, vede il ragazzo deglutire e sospirare felice.
Il medico alza lo sguardo e: «Avvicinati pure»
Il riccio sgrana gli occhi e poi guarda Louis, che a sua volta è voltato verso di lui.
Con un grosso respiro va verso il lettino dov’è steso il castano;
Il dottore spalma sulla pancia di quest’ultimo, un gel, per poi appoggiarci sopra una sonda, strumento collegato all’apparecchiatura per l’ecografia.
«Pronti ragazzi? »
Sia Harry che Louis annuiscono, uno più nervoso dell’altro.
L’uomo fa scorrere la sonda una decina di volte sul gel, per poi dire: «Guardate qua»
I due posano lo sguardo sul monitor; il dottore indica una piccola cosa, simile a una nocciolina, e: «Vi presento vostra figlia»
Louis fa un urletto di felicità e, con gli occhi lucidi, dice: «E’ una bambina»
Harry, a bocca aperta e occhi sgranati, prende improvvisamente una mano del castano, e intreccia le loro dita.
Il maggiore si volta verso di lui, sorridendo, e: «E’ una bambina, Harreh, è una bambina! »
Il riccio gli sorride e si china per posargli una serie di baci sulla fronte.
«Sì, amore, è una bambina, proprio come avevi detto tu! » dice accarezzandogli le guance bagnate da lacrime di gioia.
Louis ride e piange allo stesso tempo, stringendo di più la presa tra le loro mani.
«E’ la nostra bambina Harry! Una bambina, capisci?! »
Il riccio lo guarda attentamente, incantato.
“Sei al cosa più bella del mondo, amore mio…”
«Siete contenti ragazzi? » domanda il loro medico, sorridendo.
Louis annuisce, Harry è troppo impegnato a guardare l’altro per rispondere.
Passano alcuni secondi, dove gli unici rumori sono i singhiozzi di Louis.
«Vuoi provare, Harry? »
Quest’ultimo fa scattare la testa verso l’alto, guardando a occhi spalancati il medico.
«I-io…»
«Sì, Harreh, sì… ti prego…» lo incoraggia e supplica Louis, gli occhi lucidi per l’emozione.
«…Ma non lasciarmi la mano» aggiunge ancora il castano.
Il riccio lo guarda, gli bacia il dorso della mano intrecciata alla sua e: «Tranquillo, non ti lascio»
Harry prende nella mano libera la sonda e la fa scorrere sulla pancia del castano; delle lacrime iniziano a scendere sulle sue guance di porcellana.
«E’ la creatura più bella che abbia mai visto, insieme a te» mormora, voltandosi verso Louis.
Quest’ultimo lo guarda sorridendo, per poi annuire.
Non sa come sia successo, come sia accaduto… sa solo che ha visto il castano sedersi di scatto, mettergli un braccio dietro al collo e avvicinarlo a sé, per poi baciarlo.
Si ritrova così: tra le braccia di Louis e le loro labbra che si scontrano, si cercano, si fondono; le loro lingue s’intrecciano tra loro.
Il bacio non è casto, tutt’altro…
«Ehm… vi lascio soli per qualche minuto, okay? » sussurra divertito il medico; nessuno dei due risponde, troppo impegnati a baciarsi, a riscoprirsi.
La porta si chiude, ma loro continuano e sembra che non vogliano smettere.
«Mi sei mancato» sussurra Harry, una volta staccati.
«Anche tu» risponde l’altro, per poi riavvicinare le loro labbra.
Dopo una serie di baci a stampo, il riccio prende parola: «Ti amo Louis, ti amo ti amo ti amo. Sei tutta la mia vita, e mi dispiace per tutto quello che è accaduto, mi dispiace amore… ma ti giuro che non succederà più»
Il castano lo guarda e, labbra contro labbra, gli risponde: «Promettimelo, Harry, promettimelo»
Quest’ultimo lo guarda negli occhi e: «Te lo prometto»
Il maggiore sorride, per poi dire: «Anche io ti amo, Harreh» e riprendere a baciarlo.
 





Mezz’ora dopo, i due ragazzi si ritrovano fuori dall’ospedale, mano nella mano, intenti ad entrare nell’auto di Harry.
Una volta entrati nel veicolo, il più piccolo prende parola, girandosi verso il castano: «Lou, ascoltami… che farai con Zayn? »
Louis lo guarda, per poi abbassare lo sguardo: «Non so… lo lascerò»
Il più piccolo mormora: «Se non sei sicuro, se non sei pronto, non farlo… possiamo aspettare»
Il castano si accarezza la pancia, per poi sospirare: «No, voglio farlo dopo. E’ inutile aspettare… farei soffrire Zayn solo di più. Lo illuderei, lo prenderei in giro; gli prometterei un amore che non c’è, un amore che appartiene a qualcun altro. E non è giusto, capisci? Per lui, per te, per noi… per la nostra bambina» conclude in un sussurro.
Harry sorride, mostrando le fossette, per poi mettere una mano su quella del castano, appoggiata sul pancione.
«Ti amo Louis, e qualsiasi decisione prenderai per me sarà la migliore. Ti sosterrò sempre, sappilo»
Il più grande lo guarda negli occhi e: «Dio quanto sei bello…»
Si avvicina, socchiude gli occhi e poi bacia il minore.
Un bacio che sigilla una promessa, un bacio che esprime amore… un bacio che significa tutto.
 




 
Una volta arrivati davanti alla casa di Louis, Harry prende per il polso il maggiore, che stava già per scendere dalla macchina.
«Chiamami se succede qualcosa, qualsiasi cosa» dice con lieve preoccupazione.
Il castano gli lascia un dolce bacio sulle labbra, per poi mormorare: .Stai tranquillo. Ciao» e uscire dal veicolo.
Harry gli sorride un’ultima volta e poi parte, per tornare a casa di Nick.
Louis sospira, incrociando le braccia al petto e avviandosi verso l’ingresso.
Una volta davanti ad esso fa per prendere le chiavi, quando nota uno spiraglio, come segno che la porta è aperta.
Una volta entrato in casa, si guarda intorno e va verso il salotto; è lì che nota Zayn, seduto sul divano, rigido, con lo sguardo nel nulla, le labbra serrate e le sopracciglia aggrottate.
Il castano non sa cosa fare, perciò opta per chiamarlo, e basta.
«Z…»
«Dove sei stato? » lo interrompe il moro, con voce atona.
Louis balbetta: «S-sono andato a f-fare un’ecografia…»
Sente Zayn sospirare.
Passano minuti di silenzio, poi la voce del più piccolo spezza tutto: «Hai idea di coem ho passato queste ore, Louis? Eh? Ne hai una vaga idea? »
Il suo tono di voce non è dolce, tutt’altro: è acido, severo; Louis lo comprende, almeno un po’.
«Hai ragione, Zayn, scusam…»
«Ti ho chiamato tante volte, e tu non ti sei degnato di rispondermi nemmeno una volta! Ho cercato tue notizie da Nick, ma aveva il cellulare spento. Stavo quasi per chiamare la polizia!Ti rendi conto?! » urla il moro, gli occhi spalancati, le labbra ridotte a un’unica fessura e la mascella contratta.
Louis si sente a disagio, e un po’ in colpa.
«Scusami Zayn, davvero. Non volevo farti stare in pensiero… perdonami»
Il castano sente il moro sospirare.
«Va bene Louis, ho esagerato. Ora… vediamo le foto del bambino insieme, uhm? »
A quella domanda il più grande sgrana gli occhi e si mette una mano sulla fronte teatralmente: «Cazzo, le ho lasciate nella macchina di Harry! Cazzo, che stup…»
«Harry? » lo ferma Zayn, perplesso.
Louis abbassa lo sguardo, le gote arrossate.
«S-sì, Harry…»
L’altro ragazzo lo guarda, per poi dire: «Ho capito… tu hai chiesto ad Harry di venire con te per l’ecografia…»
«Sì, non capisco quale sia il problema!» dice Louis istericamente.
«E me lo chiedi?! Perché non l’hai chiesto a me? Sono io il tuo ragazzo! » la gelosia di Zayn prende il sopravvento.
Louis agita una mano in aria, gli occhi rivolti verso l’alto: «Perché è lui il padre! Non tu Zayn… lui ha il diritto di venire con me! E’ con lui che ho concepito la bambina! »
-Sì,ma ormai lui non è più il tuo ragazzo! Non vive con te, non ti cura più! Non ti è accanto come lo sono io! »
Il castano lo guarda allibito: «Ma cosa c’entra questo con l’ecografia?! »
L’altro ragazzo stringe i pungi, fino a far sbiancare le nocche, e: «Ti prego, non chiamarlo più»
E’ lì che il più grande sbotta: «Zayn stammi a sentire… ho cercato in tutti i modi di essere felice con te, e fino ad ora ce l’ho fatta, direi… è passato più di un mese da quando stiamo insieme, ma tu non sei lui, Zayn! Non lo sarai mai! La verità è questa, e mi dispiace dirtela così, ma vedo che con te ragionare non si può…»
«E con tutto questo cosa vuoi dire? » domanda Zayn, abbassando lo sguardo, perché sa cosa intende il maggiore… lo sa benissimo.
Louis sospira pesantemente, per poi mormorare: «Che non c’è più nulla da fare, Zayn… che è finita. Non voglio prenderti in giro. Io non ti amo… »
Il moro lo guarda con la bocca spalancata e gli occhi velati da lacrime.
«Speravo che questo momento arrivasse più tardi… magari che non arrivasse mai»
Louis abbassa lo sguardo, torturandosi le mani: «Zayn, mi dispiace… scusami»
Il ragazzo dai capelli corvini si alza dal divano e: «Anche a me dispiace. Verrò a prendere tutta la mia roba domani… però devo chiederti un ultimo favore…»
«Dimmi-
Zayn lo guarda e: «Voglio un bacio, Louis… un bacio d’addio, di quelli belli, che mozzano il fiato, anche se significano la fine»
Il castano alza il volto di scatto e, con la voce che trema: «I-io…»
«Ti prego…»
Louis sospira, per poi alzarsi improvvisamente sulle punte, cingere il collo di Zayn con le braccia e baciarlo.
L’altro emette un gemito di sorpresa mista a piacere, per poi poggiare le mani sul fondoschiena del castano;
quest’ultimo fa scontrare le loro lingue ripetutamente.
Il moro lecca il labbro inferiore di Louis, che chiude gli occhi.
Le lingue si rincontrano, intrecciandosi e toccandosi infinite volte.
Zayn si fa più vicino a Louis, fino a far scontrare i loro bacini; è lì che il più grande si stacca si scatto, producendo un sonoro e forte schiocco.
«Ora vai…» mormora quest’ultimo a occhi bassi.
Zayn sorride flebilmente, gli va vicino, gli sussurra all’orecchio: «E’ stato il bacio più bello che abbia mai ricevuto» e poi va all’ingresso.
«Ciao Louis…» sussurra, per poi chiudersi la porta alle spalle.
Il castano prende il cellulare e scorge il numero del riccio nella rubrica.
Dopo un paio di squilli, il ragazzo risponde.
«Pronto Lou? »
«Harry vieni, ho bisogno di te»
«Arrivo amore»
La chiamata finisce così e Louis si ritrova a pensare che comunque Zayn gli mancherà molto; ma ora ha Harry, e non potrebbe essere più felice.






SCUSATE SCUSATE SCUSATE SCUSATE SCUSATE ç.ç
Lo so, lo so... sono in ritardo, e anche mooooolto!
Perdonatemi, ma ho avuto parecchie cose da fare e... insomma, di tempo ne ho avuto poco!
Comunque... questo è capitolo 8 ♥
Spero vi sia piaciuto... e ad essere sincera: è stato un vero e proprio parto scriverlo!
Scrivere ogni singola emozione dei personaggi è ststa dura, e ancora più difficile cercare di farle capire ai lettori!
Vi dico di già che vi ringrazio per tutte le recensioni, ma preferirei che ce ne fossero di più... insomma: non vi mangio! ;)
Infine dedico questo capitolo dapperunicorn (ciao amour ♥) c:
Ah, un'altra cosa: purtroppo non pubblicherò presto il prossimo capitolo (tanto ci siete abituati! ahah)
Okay belli, devo scappare! Ciao a tutti e... buone vacanze ♥


#S.:3

  
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