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Autore: zaynsnote    05/07/2013    2 recensioni
Mi sedetti sul davanzale della finestra della mia stanza e osservai il cielo grigio d'ottobre, cupo come la mia casa, la mia famiglia, la mia vita da quando lui non c'era più.
Mi mancava, certo che mi mancava. Lo amavo, ricordavo tutto come se quell'estate di tre anni fa, fosse stata un film visto e rivisto tantissime volte. Appoggiai la schiena al muro freddo e la testa alla finestra chiusa. Serrai gli occhi e quelle scene di ripeterono ancora come una volta, portando dentro di me un'onda di piacere.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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A Chris, che quasi moriva d'ansia 
aspettandosi chissà cosa.
Sappi che ti voglio bene e sei 
il migliore amico che tutti desiderano.
Scusa se ti aspettavai di meglio,
ma dovevo farlo, te l'avevo promesso un bel po' di tempo fa.





Mi sedetti sul davanzale della finestra della mia stanza e osservai il cielo grigio d'ottobre, cupo come la mia casa, la mia famiglia, la mia vita da quando lui non c'era più.
Mi mancava, certo che mi mancava. Lo amavo, ricordavo tutto come se quell'estate di tre anni fa, fosse stata un film visto e rivisto tantissime volte. Appoggiai la schiena al muro freddo e la testa alla finestra chiusa. Serrai gli occhi e quelle scene di ripeterono ancora come una volta, portando dentro di me un'onda di piacere.
FLASHBACK.
Quello era l'ultimo giorno di vacanze e avevo deciso di trascorrerlo al meglio. Lasciai la famiglia nella casa affittata per l'estate alle prime ore del mattino per incontrarmi con Niall, ragazzo conosciuto il primo giorno mare.
Per me fu impossibile non innamorarmi della sua vitalità, della sua simpatia, del suo modo di renderti perfetta una di quelle giornate in cui avresti solo voluto spaccare tutto.
era la medicina a tutti i miei dolori, un tazza di cioccolata calda durante un inverno rigido, un raggio di sole in una stanza buia. Riusciva a darmi sollievo con un solo sguardo e la sua energia era l'unico modo per affrontare quelle noiosissime vacanze estive. 
Passeggiai sulla passerella rossa del lido con tranquillità, ma velocizzai il passo quando lo vidi lì, seduto sulla riva, a disegnare cerchi sulla sabbia, assorto da chissà quali pensieri. Sarei rimasto ore ad osservarlo e a studiare ogni suo movimento , fotografandolo, in modo da poterlo ricordare per sempre, anche una volta finito quel bellissimo sogno. 
Gli arrivai vicino e lo abbracciai da dietro.
«Ehy» Gli sussurrai dolce, appoggiando la testa sulla sua spalla e beandomi el suo profumo. In quel momento sperai che il tempo si fermasse e non andasse più avanti, non volevo che quello fosse il nostro ultimo giorno per sempre. Non avrei dovuto pensarci, dovevo godermi quelle ore con Niall cercando di rimanere il più sereno possibile.
Si voltò di poco all'indietro, giusto per far immergere i suoi occhi chiari e limpidi nei miei scuri e profondi.
Ed erano quelli i momenti in cui avrei voluto far combaciare le nostre labbra, anche solo per qualche istante, giusto per per assaporarle e sentire parte di me. 
«È l'ultima volta» Disse con voce roca, segno che si era svegliato da poco, e allo stesso tempo, malinconica.
Non ci vollero altre parole per farmi capire a cosa si riferisse ed il mio sguardo si rattristì. Era l'ultima volta che ci saremmo visti, che ci saremmo uniti in un abbraccio e avremmo trascorso il tempo in silenzio osservando le onde del mare che ci si avvicinavano per poi tornare indietro e compiere all'infinito il loto ciclo. Le ammiravo, perché anche se si infrangevano tante volte, avevano la forza di rialzarsi. 
«Lo so Niall e non voglio trascorrerla qui, a piangerci addosso.»
Lo presi per la mano per farlo alzare e per un attimo sentii il mondo girare al contrario, il sole spegnersi e l'area intorno a noi s'illuminò grazie al suo sorriso che tanto amavo.
Mi sarebbe mancato sentirlo ridere, scherzare con le sue battute pessime, mi sarebbe mancato trascorrere ore intere a chiacchierare sulla nostra vita, parlare dei progetti futuri o, semplicemente, di cose futili, giusto per sentire la sua voce dolce, guardarlo negli occhi e carezzargli i capelli chiari quando si appoggiava sulle mie gambe.
«Che ne dici di un gelato? » Ecco il solito Niall, aveva colto il messaggio.
E avrei voluto dirgli ‘Lo sai che ti amo?’, ma dovetti tenere la bocca chiusa e annuire felice alla sua proposta.
Stirammo i pantaloni togliendo un po’ di sabbia e ci dirigemmo insieme sulla passerella, per fermarci al bar del lido. Per un attimo le nostre mani si sfiorarono fino a che lui non le fece combaciare completamente.
Ovviamente non obbiettai, ma le guardai intrecciate e ciò mi fece spuntare un sorriso timido sul mio viso.
Erano fatte apposta per stare insieme e, quel semplice tocco, mi fece provare mille emozioni mai sentite, e una scossa di adrenalina si fece spazio dentro di me.
Niall prese il gelato anche per me e me lo porse, conosceva perfettamente i miei gusti.
Lo assaggiai e ringrazia il biondo.
«Allora, di qualcosa dai!» Era orrendo non sentirlo parlare con la sua solita ilarità, ma una parte di me, inutilmente, gioiva a sapere che anche lui era triste al pensiero della mia partenza, voleva dire che almeno un po’ ci teneva a me.
«Tutto questo sole mi ha arrostito. Non posso muovermi senza sentire dolore ovunque! » Borbottò facendomi ridacchiare, non per ciò che aveva detto, ma per come l’aveva detto.
«Ehy, non ridere! Sono serio.» Disse lui fingendosi offeso e nascondendo il viso tra le mani, evitando di mostrare il suo sorriso divertito che l’avrebbe tradito.
Cercammo di non pensare e divertirci tutto il tempo, come avevamo sempre fatto, e ci riuscimmo anche se raramente sui nostri volti si manifestava un’espressione triste, ma cercavamo di cacciarla via subito.
Si era già fatta notte e sulla spiaggia era calato il buio totale, poche candele illuminavano quel luogo donando un’atmosfera quasi romantica.
L’aria si era rinfrescata ed ora mi trovavo a condividere un telo da mare con Niall rabbrividendo di tanto in tanto.
«Mmh… ho freddo…» Mormorai.
Non finii neanche la frase che me lo ritrovai addosso.
«Ma cosa fai?» Dissi ridendo e godendomi quella posizione.
 «Sono pesante?» Chiese divertito.
«No.» Detto ciò, si sistemò meglio su di me avvolgendo le braccia al mio corpo.
«Va meglio?» Sussurrò sulla mie pelle provocandomi i soliti brividi che mi facevano visita ogni talvolta che finivo tra le braccia del biondo.
Annuii e ascoltai il silenzio che calò tra di noi subito dopo. Era un silenzio piacevole, di quei silenzi che ti fanno rilassare.
Dopo qualche minuto si staccò da me e si sedette incrociando le gambe. Quel suo gesto mi lasciò perplesso.
«Chris, io devo dirti una cosa. Ci sto pensando da un bel po’, ma non ho mai avuto il coraggio di parlartene. Ho paura di come la puoi prendere, di spaventarti, ti sembrerà strano e magari penserai che sono pazzo, ma io…»
Il battito cardiaco aumentò velocemente, non ci capivo più nulla, lo stomaco in subbuglio e una strana paura mista a confusione e curiosità s’ impadronì di me e mi fece quasi sentire male.
Lo guardai intensamente per incitarlo a continuare.
«Io credo di essere innamorato di te.» Buttò lì imbarazzato, passandosi una mano dietro la nuca, era adorabile.
Momento, aveva detto che era innamorato di me?
Spalancai la bocca per la sorpresa, le labbra poi, s’incurvarono in un sorriso. Era uno scherzo? Un sogno?
«Io sono innamorato di te dal primo giorno che ti ho visto, Niall!» Urlai con forse troppo entusiasmo. Fu felice della mia ‘risposta’ perché sorrise anche lui, poi si rabbuiò.
«Ma domani parti.»
«Già, ma sappi che ti amo e no sarà la distanza a fermarci, non ora che le cosa vanno per il verso giusto. Ci potremo sentire per telefono o tramite internet, ti prometto che ci sent…»
«Non porteremo mai avanti una relazione così.» Rimasi deluso quando mi bloccò, non mi aspettavo una risposta del genere.
«Non ci vedremo mai più. Non promettermi nulla, di chiamarmi o di scrivermi, promettimi solo che non dimenticherai nulla di ciò che abbiamo passato. Ricordati di me quando guarderai il cielo grigio, sorriderai e penserai a me. Io lo farò.»
Quelle parole mi distrussero un po’ alla volta, ognuna di esse equivaleva ad una pugnalata al cuore.
«Non guardarmi così.» continuò mentre sentivo gli occhi pizzicare. «Mi dispiace solo di averti tutto ora, mi dispiace perché non sei stato mai mio.»
«Sono stato tuo da sempre. Niall, mi mancherai.»
Una lacrima cadde da quegli occhi blu che tanto avevo amato e che avrei amato fino alla morte.
  
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