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Autore: noneofthisshoulhappen    05/07/2013    1 recensioni
Suono' la campanella e tutti entrarono nelle proprie classi,
solo io,ero rimasta nel corridoio ad ascoltare la musica,senza cuffiette.
Dopo mezz'ora,mi ero completamente lasciata andare dal suono della musica,così
chiusi gli occhi e appoggiai la testa ad un armadietto color rosso rubino.
'Non dovresti essere qui,sai?' sentii una voce al quanto infastidita.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ero sempre stata dell'opinione che l'amicizia non poteva nascere così,su
due piedi.L'amicizia è un sentimento che viene 'costruito' negli anni,non
nasce certo in poco tempo.Ero una diciassettenne come tante.Usavo twitter,
tumbrl ecc,amavo la musica ed odiavo la scuola.Di certo però,non si poteva
dire che ero una ragazza molto socievole.Preferivo starmene per i fatti miei
ed ascoltare la musica sotto l'albero di pesche che si trovava nel cortile della
scuola,che stare ad ascoltare ragazze somiglianti a barbie,sparlare di tutto e
tutti.Non sapevo di preciso cosa i ragazzi e le ragazze di quella scuola cosa
pensassero di me,di certo non cose belle.
Un suono stridulo e ripetitivo mi svegliò quella mattina,la sveglia.Aprii gli
occhi a fatica,gettando uno sbuffo.Strofinai la mano sugli occhi,quella mattina
ero particolarmente stanca.Finalmente riuscii a mettere,con fatica,a fuoco
la mia camera.Le pareti erano illuminate da un leggero fascio di luce,che
passava per le tende socchiuse.La luce illuminava anche tutte le foto che
avevo sul muro.Spiagge,fiori,tramonti..qualunque cosa mi sembrava bella,
aveva il diritto di essere fotografata.Avevo anche dei poster di vari cantanti,
ma la maggior parte dello spazio era occupato da tutte le foto,attaccate al
muro con le puntine.C'erano vestiti sparsi per il pavimento..ero molto pigra.
Sicuramente mia madre avrebbe raccolto tutti gli indumenti sparsi per terra.
Alzai lentamente e senza voglia,la coperta che mi copriva il corpo,per poi
mettere a terra un piede dopo l'altro.Cercai di aggiustare un po' i capelli 
scompigliati che avevo in testa,per poi raccoglierli in una coda bassa 
disordinata.Mi alzai dal letto,mi sentivo scombussolata,mi girava la testa,
più del solito.'Grandioso.' dissi sbuffando.Il giorno prima avevo davvero
fatto le ore piccole.Camminavo strofinando i piedi a terra,provocando uno
strano rumore.Afferrai il pomello freddo della porta della mia camera,per poi
girare la mano e aprire la porta.Camminai per il lungo corridoio dalle pareti
bianche,con sopra delle foto della mia famiglia.Mentre camminavo,con la coda
dell'occhio le guardavo.'Siamo tanto diversi.' pensai.I miei genitori..Sarah
Jonhson,avvocatessa imprenditrice.Michael White,chirurgo di successo.
Erano così,intelligenti,così..diversi da me.Non riuscivo a spiegarmi il perché,
ma stranamente,la cosa non mi dispiaceva.Ero...me stessa,ma sapevo di non
essere abbastanza per loro.Scesi le scale,per poi arrivare in cucina,dove 
c'era mia madre che preparava la colazione e mio padre,seduto al tavolo a
leggere il giornale.Aprii piano la porta della cucina,che fece un leggero 
scricchiolio,abbastanza forte per attirare l'attenzione di mia madre.'Giorno
raggio di sole' mi disse,continuando a tenere lo sguardo sui fornelli.
Camminai fino ad arrivare vicino al tavolo dove c'era mio padre,mi avvicinai
a lui,schioccandogli un bacio sulla guancia.'Giorno pà.' dissi.Mi avvicinai
a mia madre e feci lo stesso,per poi dire 'Giorno mà.'Mi sedetti sulla sedia
e dopo un venni raggiunta da mia madre,che mi porse un piatto di 
pancakes ai mirtilli,sul tavolo per poi dirmi con un tono dolce 'ecco tesoro'.
Cominciai a mangiare i pancakes caldi,quando,guardandomi intorno,gettai
lo sguardo sull'orologio,appeso al muro di fronte a me.'Cristo.' dissi.
'Cosa c'è bimba?' disse mio padre preoccupato.Ero in ritardo per la scuola.
Ecco,non era successo ancora nulla quella mattina,ero stupita.Mi limitai
a dire 'Nulla,non ho fame scusatemi.' alzandomi dalla sedia.Corsi su per le
scale,diretta nella mia camera.Presi i primi vestiti che trovai nell'armadio e
li infilai,per poi truccarmi come al solito,pettinarmi i capelli e raccoglierli
in una coda disordinata.Presi lo zaino dal pavimento e il mio cellulare dal
comodino.Mi guardavo intorno.'Dove sono adesso?!' pensai.Mi succedeva
tutto quella mattina.'Ah,eccole.' dissi prendendo le cuffie del mio iphone
dalla scrivania.Con un veloce movimento uscii dalla mia camera,per poi 
precipitarmi di sotto.Non ebbi neanche il tempo di salutare i miei 
decentemente,mi limitai ad urlare 'sto uscendo!' .Non sapevo nemmeno
se mi avessero risposto.Misi una mano sul pomello della porta e la aprii.
Uscii di casa e inspirai l'aria mattutina di quel giorno.Odore di ciambelle 
e dolci caldi,che provenivano dalla panetteria vicino casa.Odore di pioggia,
dovuto al temporale della sera prima.Odori oramai abituali a Wolverhampton.
Camminando,misi nelle orecchie le cuffiette e cliccai 'play' a 'your love is a lie'
dei simple plan.Tolsi una cuffia dall'orecchio e salutai con la mano la proprietaria 
della panetteria vicino casa.'Buon giorno signora Anderson!' le dissi sorridendo,lei
mi rispose dicendo 'Buon giorno a te cara!' impastando il pane.Rimisi la cuffietta 
nell'orecchio e continuai ad ascoltare la musica per tutto il tragitto fino scuola.
Arrivata a scuola,squadrai tutti dalla testa ai piedi.'Falsa,falsa,falsa,bugiardo,
esibizionista,antipatico,falsa.' pensavo mentre li guardavo.Ecco perché non avevo
amici da quando avevo sei anni.Tutti cambiati,erano tutti cambiati.'Una volta lei
era simpatica,lui amichevole e lei sincera.Dove sono quelle persone che credevo
di conoscere?' pensai.Suono' la campanella e tutti entrarono nelle proprie classi,
solo io,ero rimasta nel corridoio ad ascoltare la musica,senza cuffiette.
Dopo mezz'ora,mi ero completamente lasciata andare dal suono della musica,così 
chiusi gli occhi e appoggiai la testa ad un armadietto color rosso rubino.
'Non dovresti essere qui,sai?' sentii una voce al quanto infastidita.
-Liam's pov-
Era la prima ora di quel mercoledì mattina e c'era la prof di biologia in classe.
Ero sempre molto attento alla lezione e non mi sarei perso neanche due minuti,
ma dovetti andare in bagno.'Signora Smith,dovrei andare in bagno.' le dissi,interrompendo
la lezione.In meno di un secondo tutta l'attenzione dalla lezione di biologia si spostò su di 
me,facendomi sentire abbastanza imbarazzato.'E' urgente,Payne?E' la prima ora.' disse con 
tono severo.'Si,Signora Smith,è urgente.' le dissi.'D'accordo,Payne,cinque minuti,non uno
in più.' mi disse facendomi cenno di uscire dalla classe per dirigermi al bagno dei ragazzi.
Camminando per il corridoio,vidi una ragazza seduta a terra,che ascoltava della musica.
'Non dovresti essere qui,sai?' le dissi con tono infastidito.Mi dava molto fastidio che una 
persona sprecasse così le sue giornate,ad ascoltare musica,invece di fare qualcosa di concreto.
Mi accorsi che la ragazza finalmente alzo' il capo guardandomi.'Mh?' si limito' a dirmi con 
uno sguardi disinteressato.'Dovresti essere nella tua classe ad ascoltare la lezione,non qui
ad ascoltare musica.' le dissi serio.

-note dell'autore.


Eeehi!So che è tardi,ma ho pensato che se non lo postavo ora non lo avrei postato più.Si,avete capito bene,sono ancora viva u.u .Qualche giorno fa mi è tornata l'ispirazione e dato che avevo una o.s in sospeso,ho pensato di completarla.Non l'ho ancora completata del tutto,ma poi se la postavo tutta era troppo lunga e.e
Spero vi piaccia,sono un po' arrugginita,perché era da un po' che non scrivevo.
Okok,ora mi dileguo,notte a tutti. u.u <3
 
  
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