"Riporterò Sasuke a casa. Non è una promessa, è una garanzia!"
In questo modo mi lasciò anche l'altro mio compagno. Avevo passato volontariamente il mio fardello nelle sue mani, ero disperata e sapevo di non poter far nulla. Sasuke era ormai lontano da me.
Il freddo di quella sera, il capogiro che avvertì una volta sveglia e il vuoto che Sasuke aveva lasciato, ritornavano a galla nei miei ricordi.
Mi abbraccio. Sono sola ormai. A loro, al mio team, devo tutto. Mi hanno aiutata a trovare il coraggio, a trovare l'ispirazione per dare il meglio di me e con loro ho imparato a non arrendermi mai.

"Esattamente, devo asciugare le lacrime e riempirmi di forza e coraggio. Faccio parte anche io del team 7! Ora Naruto e Sasuke sono le mie priorità, li proteggerò ad ogni costo!"

Dicendo questo, corsi da Tsunade-sama piena di determinazione. "Non posso mollare, devo aiutarli".
Sasuke e Naruto hanno intrapreso la loro strada con i due Sannin e seguono costantemente il loro credo ninja. Io non voglio essere un peso! Non voglio essere protetta e trattata come un elemento da mettere da parte.
Con questa convinzione pregai l'Hokage affinché mi accettasse come sua allieva.

In me risuonava l'insegnamento tratto dalla prima missione insieme:
"Solo quando si ha qualcuno di molto importante da proteggere, si può riuscire a diventare veramente forti."
Ricordo che a quel tempo ero ancora una ragazzina che si vantava di conoscere tutte le regole a memoria e di essere la migliore in accademia. Posso dire con certezza, dopo tutti i momenti passati con loro, che le regole servono a ben poco se non si ha fisso in mente che un compagno non va abbandonato, che le emozioni non vanno nascoste, che la missione non è sempre la cosa più importante.
Spesso c'è tanto altro dietro. Già...le cose sono diverse da come appaiono.

"Sasuke...Naruto..." -strinsi i pugni- "conosco i vostri volti, vi ho capiti nel profondo. Donatemi le vostre maschere di durezza, porgetemi le vostre mani. Il vostro dolore è il mio, siamo una cosa sola".

[...]

Son passati tre anni da quando Naruto e Sasuke hanno lasciato il villaggio.
Sapete...mi sono allenata tanto, sono diventata forte e abile come la mia maestra, il suo credo e i suoi insegnamenti fanno parte di me.
Ho fatto molte ricerche in tutto questo tempo: Sasuke ha in mente di uccidere il fratello che fa parte dell'Akatsuki.
E' lui la persona che l'ha ridotto così, che l'ha portato via da me. E' colpa sua se adesso il nostro Team non c'è più...
Ho in serbo tanto dolore e rabbia che non immaginate, vorrei rivedere il vostro sorriso, vorrei tornare a camminare con voi..ma ciò non è possibile. Sono cresciuta e non posso distrarmi, non posso comportarmi da ragazzina innamorata. L'ho promesso.

Naruto è maturato molto. Riesco a percepire il suo cambiamento. Invece, il suo calore, il suo sorriso, i suoi modi di fare son rimasti sempre gli stessi. E' così una testa quadra! Ma..bravo il mio Naruto..

Per quanto mi impegni, sento di non fare abbastanza, di non essere abbastanza per loro. Continuo ancora a guardare le loro spalle...
Loro...Sasuke...
Cosa starà facendo in questo momento? Starà pensaNdo a noi come sto facendo io? Avrà formato un nuovo Team? Cosa farà dopo aver ottenuto la sua vendetta?
Al suo posto ora c'è Sai. Sembra così simile a lui che guardarlo mi mette un'infinita angoscia.
Sasuke, anche lui ha a cuore il tuo ritorno, anche lui ci sta aiutando.
Oh, basta pensare..eccolo di ritorno.

...

"S-Sasuke un nukenin?! Io piaccio a Naruto?"
Di nuovo il vuoto, di nuovo le lacrime, di nuovo il buio. Ho fallito ancora.
Il senso di colpa mi sta divorando. "Basta!" -asciugo le lacrime-
Ora sistemerò le cose una volta per tutte.
Libererò dal fardello, diventato troppo grande, Naruto e parlerò con Sasuke.
Se fosse necessario, lo ucciderò. Gli riserverò una fine migliore.
Tocca a me sacrificarmi per il bene del Team.

Preparo sonniferi e veleni, sono molto abile in questo, e parto. Sono disposta ad ingannare tutti, non posso fermarmi..devo proteggerli!
-corro-
Sasuke-kun...quand'è che mi sono innamorata di te?
Ricordo le parole di Naruto: "Ascoltami! Io porterò indietro Sasuke! E lo farò solo con le mie mani!"
L'hai promesso sulla tua vita guardandomi negli occhi e sorridendomi con sguardo triste.
Ma le tue mani, Naruto, realmente lo raggiungeranno?

Eccomi arrivata. Le gambe tremano e il cuore batte a mille ma riesco a capire cosa sta succedendo.
Lui è li, davanti a me.
Si volta: "..Sakura.."

Sento un dolore al petto. Avrei voluto dirgli tante di quelle cose, avrei voluto abbracciarlo, avrei voluto piangere, avrei voluto vedere quegli occhi neri che per così tanto tempo ho amato, amare me.

-stringo il kunai e mi avvicino-
Quei sentimenti...sono totalmente diversi, è veramente Sasuke?!
Mi chiesi come fosse possibile sentire tanto distante una persona e nel contempo essere in grado di leggere ogni sua espressione.

"Cosa ci fai qui?" chiese con aria indifferente e disturbata.
"Sasuke! Sono qui per unirmi a te, per lasciare Konoha!"

Tutto ciò mi riportava a quella sera ma non potevo mostrare nemmeno un briciolo di insicurezza. Non ora.

"Tu? Cos'hai in mente? avanti!"
"Ti assicuro che non sto pianificando nulla."
"Tu sai cosa desidero?"
Voleva mettermi alla prova.
"Non mi impor-"
"Voglio distruggere il villaggio, è questo il mio desiderio! Dimmi, ora, vuoi ancora venire con me?"

Mi fermò prima che potessi finire la frase. Ebbi in quel momento la sensazione di cento, mille kunai perforare il mio stomaco, le mie braccia, le mie gambe e il mio collo. Non riuscivo a muovermi...era un dolore troppo forte.

"Sasuke, perché sei cambiato così tanto? Non ti riconosco più! La tua vendetta non salverà nessuno! Siamo tutti preoccupati per te, vogliamo combattere di nuovo al tuo fianco..ricorda Sasuke!"
Quello che io cercavo di mostrargli era un mondo dove si sarebbe sentito bene, dove le persone sarebbero state gentili con lui, dove avrebbe trovato la tenerezza che non aveva mai avuto e che, forse, sperava di ricevere.
Le mie parole erano la dimostrazione che quel mondo esiste e che lo stava aspettando.

Lo notai sguainare la spada.
E' inutile. La mia voce non lo raggiunge...I suoi occhi non mi guardano...
Questo non è il Sasuke che conosco! E' diventato una persona che porterà il mondo nel caos e in tal caso almeno io..

-strinsi i pugni, alzai la testa e lo guardai con lo sguardo pieno di determinazione quanto di lacrime-

"In tal caso almeno sarò io a fermarti!"