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Autore: Debbywriter    06/07/2013    0 recensioni
Kelly vive sulla terra, impegnandosi ad essere una brava studentessa e un’ottima figlia per suo padre. La giovane donna purtroppo non è molto brava a fare amicizie, ma tutto cambierà quando a metà anno arriveranno quattro misteriose ragazze nella sua scuola. La preside affida a Kelly, la ragazza più intelligente della scuola, il compito di aiutare le nuove arrivate a inserirsi in città. Megan, Emma, Amanda e Charlotte non sembrano sopportarsi, ma impareranno a convinvere per riuscire nella loro missione. Presto la ragazza scoprirà che le sue amiche non sono quel che sembrano e che gli unici suoi nemici non sono le cheerleader della scuola. Preparatevi a sognare di possedere fenomenali e devastanti poteri magici, con una scrittura semplice che piace a qualsiasi età...
Genere: Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A volte capita di trovarsi difronte a  sorprese che la tua mente non può nemmeno immaginare di accettare. Scopri che l’ombra più tenebrosa di tutte si nasconde nella luce più chiara e che nulla è realmente ciò che sembra.  
Altre volte invece, puoi solo accettare ciò che la vita ti riserva, come delle amiche magiche...
Megan, Amanda, Emma e Charlotte, sono le nuove arrivate in città. Ancora con i borsoni sulle spalle, le ragazze aprono la porta della loro nuova casa, impazienti di affrontare l’avventura che le aspetta. Per loro non è semplice trasferirsi: si conoscono appena, non hanno nemmeno potuto salutare le loro famiglie e stanno per scoprire qualcosa più grande di loro.
All’interno dell’abitazione, le nuove arrivate scoprirono un arredamento molto stravagante per i loro soliti gusti: lo schermo al plasma della televisione, le porte scorrevoli, le fotografie...  e pensare che la maggior parte delle ragazze vive circondata dalla natura e dalla magia racchiusa in essa.                                                                                                   
-Ho sentito dire che in questo mondo la luce non si crea dal fuoco!- disse Emma, poggiando, erroneamente, le dita sull’interruttore nel muro. Click!
-Cosa ho toccato?-                                                                                                                                 
Improvvisamente, le pale del ventilatore posto sul soffitto del soggiorno, cominciarono a ruotare.                                           
Le giovani si spaventarono, credettero che quella  fosse opera di una qualche strana maledizione.                                             

L’urlo nella notte ruppe il silenzio della casa e, succube del terrore, Megan puntò il suo indice verso il lampadario. Dal dito della ragazza dai lunghi e ricci capelli neri, sfrecciò una piccola sfera di fuoco che ridusse il ventilatore in molteplici brandelli. Subito una vecchia signora, con indosso una lunga camicia da notte colma di bottoncini, scese per le scale.                                                                                                                                                                                                                                                -Ben arrivate ragazze!-esclamò la vecchina dal viso dolce e simpatico, quasi buffo.                                                                                             
-Lei deve essere Mrs. Art! E’ un piacere!- esclamò Charlotte, mostrandosi educata e socievole.                                             
-Spero sia stato un buon viaggio, ragazze.-                                                                                                                                                 
-Io spero invece di poter tornare a casa presto!- disse Amanda, rilasciando un gran sospiro.                                   
-Son sicura che vi troverete bene qui!-                                                                                                                              
Amanda fissò incredula il telefono. -A cosa dite che serva?-                                                                                                  
-E’ sicuramente un computer!- affermò Emma con decisione.                                                                                                                               
-E questo dove lo hai letto, fatina?- le chiese Megan con fare arrogante.                                                                                                                                                                        -Lo stratega che ci ha nascoste aveva un libro che parlava della terra...-  spiegò  Charlotte.                                                                                                                                        -Lo sapresti anche tu se sapessi leggere, strega!- continuò Emma, provocando la rabbia della compagna.                                                                                                      -Hai qualche problema?- chiese Megan preparando una palla di fuoco tra le sue dita.                                                                                                                                         -No, tu invece?-Continuò la biondina, soffiando sulla sfera incandescente. Il vento proveniente da quel soffio spense la luce nel buio.  -Ragazze!- si intromise la signora. -Vi mostro le vostre stanze! Seguitemi al piano di sopra senza litigare.-
 Arrivate davanti a due porte, l’una di fronte all’altra, la signora spiegò: -In una si sistemeranno Charlotte e Amanda, nell’altra Emma e Megan.-  -No, guardi streghe e fate non si sopportano!-   spiegò Emma. -Mi dispiace, ma per riuscire nel vostro scopo dovrete instaurare un legame di complicità fra di voi. E questo vi aiuterà!-disse la signora facendo comparire due metà di una stessa pallina, saldandole insieme con la magia. -Tieni!- Megan prese la pallina al volo.


Suonò la sveglia in camera di Kelly e senza indugi la ragazza dai lunghi capelli mori aprì gli occhi impaziente di iniziare una nuova giornata.                                                  -E’ tardi!- disse guardando l’orologio al suo polso.Non appena la giovane spostò le coperte dal suo corpo, un libro cadde per terra dal piumone e proprio questo fece goffamente inciampare Kelly. -Chi dice che l’istruzione non fa male?- pensò la ragazza. Kelly non è una di quelle ragazze che passa ore intere davanti allo specchio, lei è la classica ragazza acqua e sapone della porta accanto. La mora si vestì velocemente e, non appena il padre la chiamò per fare colazione, corse velocemente giù dalla rampa di scale.                                                                                                   
Il padre John è un uomo affascinante e pieno di forze che non vuol far mancare nulla alla figlia e che si preoccupa per lei: -Che faccia stravolta! Non dirmi che hai studiato tutta la notte?-  -Se un giorno vorrò far un lavoro importante mi tocca darmi da fare!-  -Brava la mia bambina!- Il padre le diede un bacio sulla fronte. -Papà, scusa è super tardi! Corro!- disse afferrando un biscotto appena sfornato.                                                                        
-Oggi ho il turno di notte all’ospedale! Ti lascio i soldi per la pizza!-                                                                                                                                
-Ok, grazie!- disse Kelly varcando la porta secondaria della cucina.                                                                                       

 Correndo con i libri in mano, la mora ragazza dagli occhi azzurri come il cielo incontrò Vanessa su un motorino rosa fluorescente.                                                          -Ciao secchiona!-                                                                                                                                                                                
Kelly provò a ignorarla e, con aria scocciata, pensò: -Mmm... è arrivata la principessa della scuola!-                                       
 -So che tu non hai amici, quindi pensavo che magari il progetto di scienze potresti farlo con il mio gruppo.- Kelly si fermò e guardò la ragazza dalle extension rosa con un miscuglio tra disgusto e stupore.                                                             
 -Logicamente lo farai tutto tu per noi! Sai, essendo il capitano della squadra di cheerleader, ho molte cose da preparare...- Vanessa sgommò via con il motorino, senza neppure aspettare la risposta di Kelly.                                                      
 -Quanto è dura essere una sedicenne!- pensò la ragazza ferma sul marciapiede.

Quando suonò la campanella,  segno dell’inizio della scuola, Kelly venne fermata dalla preside all’entrata dell’edificio appena restaurato.
-Salve signorina Turner!-                                                                                                             
 -Mrs. Orange...-                                                                                                                                                                                                                 
 -Avrei un favore da chiederle!-                                                                                                                                                                 
In quel momento Kelly pensò fra se e se: -Oh cavolo! Speriamo non mi chieda di pulire i bagni dei ragazzi, come la settimana scorsa che si è ammalato il bidello...-                                                                                                                                                          
 -Sono arrivate quattro nuove studentesse e vorrei che lei le aiutasse ad ambientarsi nella nostra scuola.- Kelly sorrise e dietro di lei, la sorpresero le ombre di queste quattro ragazze.
In classe all’ora di scienze, si sedettero tutte sullo stesso bancone.                                                                                                                         
 -Ciao Kelly! Loro sono Emma, Amanda e Megan! Io sono Charlotte, piacere!- La ragazza iperattiva dal caschetto castano colse l’occasione per far conoscenza.                                                                                                                                                                                                                     
-Piacere! Un momento... Come fai a sapere il mio nome?!?!- Emma intervenne per salvare la situazione. -Lo ha detto la preside!-                                                             -Già, è così!- esclamò Amanda sorridendo. Megan si mise una mano tra i capelli per la disperazione di dover passare del tempo con quelle.                                          Intanto un bel ragazzo moro con gli occhi castani si avvicinò a Kelly e le disse: -Ciao! Loro sono le nuove arrivate?-                                                                                        -Ciao Tom. Sì, ragazze lui è il mio migliore amico!-                                                                                                                           
-Piacere!- urlarono in coro sembrando di sbavare per lui.                                                                                                            
Il professore dalla barba brizzolata entrò in classe e cominciò la sua lezione: -Bene, visto che siete già divisi in gruppi, organizzatevi il lavoro per fare una ricerca e un modellino del VULCANO!-                                                      
Amanda chiese sotto voce a Emma: -Cos’è un vulcano?-                                                                                                                             
-Non ne sono sicura, penso che loro lo chiamino così il Sole da queste parti!-                                                                       
Kelly intervenne e spiegò alle nuove arrivate: -E’ una grossa montagna da cui esce la lava...-                                              
 -Grazie!- le sorrise Amanda.                                                                                                                                                                                               
-Pensavo potessimo incontrarci a casa mia oggi pomeriggio e poi dividerci il lavoro!- propose Kelly al suo gruppo. Vanessa sentì la richiesta di Kelly e così, furba come una volpe, chiese al professore: -Prof, non credo sia giusto che le ragazze nuove debbano mettersi a lavorare il loro primo giorno di scuola, no?-                       -Non ci avevo pensato...-                                                                                                                                                                        
-Stia tranquillo, grazie alla nostra nuova amica lo finiremo in tempo!- disse Emma alzandosi dalla sedia. Vanessa, seduta nell’ultimo bancone infondo alla classe, diventò rossa di rabbia per colpa dell’unica ragazza che osò contestarla. -Doveva fare il compito per noi!- pensò la smorfiosa, fissando la ragazza mora dalla bellezza invidiabile.


Quel pomeriggio fuori dalla porta di casa Turner, le ragazze non sapevano che fare. Nel posto da cui provenivano, le case sembravano piccole sfera con una porta, che poi all’interno mostravano la loro grandezza, e se qualcuno voleva entrare in casa era proprio la casa stessa ad annunciare l’ospite.                                              -Schiaccia quel bottone!- disse Megan ad Amanda. -Eh se succede qualcosa?-le chiese la rossa dalla vocina dolce e delicata.                                                                                             
-Qui c’è scritto SUONA però!- affermò Charlotte.                                                                                                                                      
-Quindi chi suona?- chiese Emma impazientemente.                                                                                                                      
-Non guardate me, mi sono appena messa lo smalto!- afferrò Amanda.                                                                                       
-Ah! Lo faccio io!- DIN DON! La coraggiosa Charlotte premette il bottone vicino alla porta e il suono del campanello impaurì le ragazze.                                                           -Visto? Ora succederà qualcosa di brutto!- urlò Amanda.        
In quell’istante la porta si spalancò velocemente e le ragazze strillarono come bambine: -Ah!-                                   
Kelly, ferma sotto l’arco della porta, fissò incredula il gruppetto. -Che c’è?-                                                                                   
-Nulla!- affermò Emma, facendosi coraggio e attraversando la porta.                                                                                                                            
-Accomodatevi!- disse Kelly indicando il divano.                                                                                                                                              
-Io, Megan e Amanda potremmo costruire il modellino, mentre Charlotte e Emma potreste fare la ricerca.-                                            
-Per fare la ricerca cosa intendi di preciso? Non dovremmo mica cercare una montagna?- chiese Charlotte imbarazzata.
-No! Dovete solo leggere l’enciclopedia e scrivere le cose interessanti!- -Enciclopedia?-  -Libri in cui ci sono scritte molte informazioni.-  -Ne voglio leggere uno!- affermò Emma entusiasta. La bionda ragazza dai lunghi capelli rimase affascinata dalle scritte sui libri. -Geografia, Medicina, Storia, Economia, Musica...-                  -Musica?- chiese Megan. -Già, qui c’è la musica! Non è proibita!- esultò Emma.-Se vuoi te li posso prestare...-  -Oh sarebbe fatato!-                                                        Kelly aveva il massimo dei voti in tutte le materie, eppure non riusciva proprio a capire cosa stesse succedendo quel pomeriggio. -Venite ho messo tutto l’occorrente sul tavolino!-  -A cosa ci serve questo?- chiese Amanda alzando l’aceto. -Per farlo eruttare!- -Per eruzione vulcanica s'intende la fuoriuscita sulla superficie terrestre, in maniera più o meno esplosiva, di magma!- affermò Emma leggendo dall’enciclopedia.                                                                                                                                               -Uh! Megan è la tua specialità allora!- disse Charlotte ironicamente. La ragazza dai ricci capelli scuri fece una smorfia... si capiva benissimo che Megan non aveva la minima voglia di stare con loro.                                                
 -Vado a prendere la salsa di pomodoro in cucina!- affermò Kelly.                                                                                   
Megan e Amanda allora si misero vicine e si presero per mano. -Cosa fate?- chiese Emma.                                                               
-Aiutiamo Kelly... deve venire come quella foto!- affermò Megan indicando l’immagine sopra l’enciclopedia. -Plastica, carta, tempera e pennello, costruite voi un realistico modello!- Il coro di Amanda e Megan diede vita ai materiali sul tavolino che si assemblarono per creare un’affidabile riproduzione del vulcano. -Wow!- disse Charlotte.                                                                                                                                                               
Kelly giunse in sala e si stupì nel vedere il lavoro già concluso: -Come cavolo avete fatto?-                                                                                                                               -Hanno fatto un incantesimo!- affermò Charlotte, tappandosi poi la bocca con le mani.                                                                                                                                              -E’ stato abbastanza facile!- disse Amanda guardandosi le unghie.                                                                                                                                                                                -Bè allora non ci resta solo che mescolare la salsa con l’aceto e il gioco è fatto!-
Intanto nell’ombra di una sala, un misterioso uomo dal volto coperto con il mantello controllava le ragazze grazie all’aiuto di una sfera magica. -Trova il modo di andare sulla Terra e riportami le ragazze!- ordinò l’uomo dalla voce profonda a un’ombra.


Giunte nella loro residenza, Megan chiese arrabbiata a Charlotte: -Ma come ti è saltato in mente di dire che abbiam fatto un incantesimo?-                                               -Mi dispiace, io non so dire le bugie!-                                                                                                                                                                                                                                        -Bè, dovrai impegnarti a farlo!- disse Emma con amarezza.                                                                                                                                                                                              -La televisione è una cosa magica: si può vedere come si vestono le persone di tutta la Terra!-                                                                                                                              -Amanda, sei una Ninfa della natura, non della moda!-                                                                                                                           
-Perché, esistono Emma?- le chiede lei speranzosa.                                                                                                                    
-No-  le risponde Megan. -Tu invece sei una strega molto disordinata! Ho trovato questa maglia tra le mie cose.- le urla Emma, lanciando a Megan una maglia nera. -Devo condividere la stanza con una fata maniaca del controllo!- -Mi hai proprio stancata! Nube mutevole!- Una nuvola di fumo celeste avvolse Emma e quando si disperse nell’aria al posto della ragazza comparì un falco.
Il falco volò addosso a Megan e la ragazza cercò di mandarlo via.                                                                                        
Megan inciampò su un cuscino e cadde addosso a Charlotte. -Basta!- urlò la ragazza dai corti capelli castani, spalancando le finestre con la forza del vento.  -Sirenetta, ti sembra il caso di provocare una bufera dopo una giornata di sole?- chiese Megan ironicamente. -La gente potrebbe insospettirsi!- continuò Emma riacquisendo la sua vera forma per chiudere la finestra. -E’ colpa vostra, non dovevate farmi arrabbiare!-  -Mi mancano i miei genitori!- cambiò discorso Amanda sdraiata sul letto. Le ragazze si intristirono. -Anche a me!- disse Charlotte sedendosi vicino ad Amanda.  -Così non può continuare. Facciamo una promessa: finché questa storia non sarà finita, agiremo come una squadra e non dimenticheremo mai il posto dal quale arriviamo!-  Amanda e Charlotte alla richiesta di Emma risposero -Ci sto!-  -Tu Megan?- chiese Emma. -Non lo so...- -Fallo per tua nonna!- le disse Charlotte. -Ok, ci sto!- Le ragazze si abbracciarono. -Ora abbiamo una cosa da scoprire ragazze!- affermò Emma sorridendo. -Sentitela, da quando ha scoperto le enciclopedie si sente un’ avventuriera!- scherzò ironicamente Megan.

Per quanto possano essere difficili da accettare, le sorprese ci circondano. La realtà è piena di imprevisti e nuove avventure.
A casa di Kelly, proprio quella notte, le ragazze entrarono trasformate nella loro forma più bella e potente. I colori dei loro elementi le rivestivano come le foglie ricoprono gli alberi e le caratteristiche del proprio popolo trionfavano sui loro gusti personali. Amanda, scalza in quanto ninfa della natura, calpestò una bambola per terra. -Ah!- Emma fece levitare velocemente un calzino in bocca ad Amanda:-Shhttt!-                              
La ragazza dai ribelli capelli rossi sputò il calzino e poi si unì insieme alle altre in cerchio davanti al letto in cui Kelly dormiva profondamente come un angioletto. Le magiche amiche si presero per mano e, collegate fra loro, pronunciarono l’incantesimo della luce.  -Seguiremo la luce fin dove ci conduce! Rivelaci se è luce la persona che tace! Dicci se abbiamo trovato, la principessa del nostro regno incantato!- La pelle di Kelly si illuminò al buio e le ragazze rimasero stupite. -E’ lei!- affermò Emma, volando con le sue ali fatate per la felicità.

  
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