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Autore: MssAgrippina    06/07/2013    1 recensioni
Come tutti i quindici del mese, il corriere trovava ad accoglierlo un’anziana signora che un giorno di molti anni prima avevo detto di chiamarsi Molly. Rainer Blot concedeva volentieri del tempo alla donna che tra un sorso di caffè e dei biscotti allo zenzero si dilettava a raccontargli vecchie storie sulla sua famiglia.
♥ Tanta, troppa dose di dolcezza per Molly, una Molly anziana, una Molly affezionata ad ogni singolo elemento della sua famiglia, una Molly trabbocante d'amore anche a un passo dalla morte. ♥
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Molly Weasley, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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VISITE DAL PERÙ

 
Come tutte le mattine da parecchi anni, il negozio dei Tiri Vispi Weasley apriva le sue porte all'alba.

Come tutti i quindici del mese, il corriere dal Perù bussava alla porta per consegnare la scorta di polvere buio pesto Peruviana.

Come tutti i quindici del mese, il corriere trovava ad accoglierlo un’anziana signora che un giorno di molti anni prima avevo detto di chiamarsi Molly. Rainer Blot concedeva volentieri del tempo alla donna che tra un sorso di caffè e dei biscotti allo zenzero si dilettava a raccontargli vecchie storie sulla sua famiglia.

Rainer Blot la ascoltava per ore finché la voce di un uomo, uno dei tanti figli dell'anziana donna che, da com’era avvenuto a sapere da una di quelle innumerevoli storie faceva di nome George - anche se molto spesso aveva notato bene, la signora, lo chiamava Fred -, lo ridestava e raccogliendo il mantello con un sorriso dava appuntamento alla signora per il mese successivo.

Come ogni quindici del mese Rainer bussava alla porta e senza aspettare risposta si fiondava nel negozio, dove un caldo caffè lo aspettava dopo quel lungo viaggio. Quel mese tirava un forte vento e Molly seduta dietro il bancone continuava a spolverare come a voler mandar via una macchia ostinata e invisibile. "Volete vedere una foto?" qualche volta aveva intravisto George ma, i membri della famiglia di Molly erano completamente frutto della sua fantasia.

La foto che si ritrovò innanzi ritraeva una giovane donna con lunghi capelli biondi e un volto eccessivamente svampito con in braccio un batuffolo rosso.
"Mia nipote Lily, domani sarà il grande giorno" il matrimonio della piccola di casa da quanto l’era stato raccontato aveva messo l’intera famiglia in fibrillazione. "La donna?" sicuramente aveva già sentito parlare di lei ma sentiva il bisogno incessante di attribuire un nome a quel viso. "Luna Lovegood, magari domani ci sarà!?!" Molly non ne era molto convinta. "Da anni non si vede più, eppure l'amicizia che legava lei e mia figlia avrebbe dovuto tenerle più unite."

"Avrà avuto buone ragioni!" convincere Molly non era certo facile e un contentino non avrebbe diminuito la sua voglia di parlare. "Non aveva molti amici Luna, in compenso il suo buon cuore, la condotta nelle nostre vite, strana la vita non credi? Un giorno si è completamente soli e non si sente la necessità di aver accanto nessuno, l'altro si è circondati da una famiglia che ti ama! Luna, ha sempre amato la solitudine"
"Ha amato anche i suoi amici non crede?" non bisognava contraddire Molly - si rattrista molto quando ciò accadeva - purtroppo, l'idea di abbracciare la solitudine lo inquietava e non poco. "Da piccola veniva spesso a giocare nel nostro cortile, lei e Ginny non si fermavano per ore, questo finché la sua tenera madre non perse la vita." Ecco una storia che non conosceva, Molly si dimenticava spesso di aver già raccontato una determinata avventura come, il fidanzamento della sua unica figlia che, se non fosse stato un estraneo a quei tempi avrebbe potuto benissimo confermare di esserci stato. "Si affidò completamente a suo padre, e per Godric non ci stava mica tanto a posto di testa quello! Sempre più persa in un mondo tutto suo, sola sulla riva del fiume a pescare e a far zampillare i piedi nell’acqua. Una fortuna per lei è stata Hogwarts, altrimenti avrebbe perso il senno povera piccola, a credere a quelle baggianate che gli inculcava suo padre ..."

"... Un’eroina oh sì, avrebbero dovuto dargli un Merlino seconda classe l'ho sempre detto io, non l'hanno considerata a sufficienza e lei a ben pensato di andarsene!" I primi compratori iniziavano a girovagare per le vie di Diagon Alley e il caffè nella sua tazza era finito da un pezzo. La voce del figlio non mancò ad arrivare e come un amante si dileguò. Luna Lovegood, aveva letto di lei subito dopo la fine della guerra, forse ci stava realmente un Merlino, forse suo padre era la persona più normale che abbia potuto conoscere e a lei bastava o forse la loro Luna si era soltanto persa per la sua strada come succedeva ogni giorno a un’infinita di maghi e di streghe.

Come ogni quindici del mese Rainer sedeva accanto alla signora Weasley con una tazza di caffè bollente tra le mani. L'ultima volta che era stato lì Molly gli aveva aperto il cuore confidandogli quanto la rattristava che la migliore amica della figlia non si facesse viva da anni. Sul bancone una nuova foto ritraeva un gruppo di amici ribelli, tutti i suoi nipoti probabilmente! "Ti piacciono le foto? Ieri mi hanno mandato questa." Dopo aver girovagato per bene nei meandri della sua borsa, gli porse una foto - scattata da poco -. Harry Potter e un altro uomo tenevano per mano una bambina dai profondi occhi verdi.

"Sono anche Bisnonna sai? La piccola Amelia con i suoi nonni, il mio caro Harry e Neville"  la bambina doveva essere una delle nipoti del ministro e
quell'uomo di fianco a lui un suo vecchio amico d’infanzia. "È un vero peccato che Augusta ci abbia lasciato poco prima che nascesse, meglio per Neville comunque si sarebbe sentito sotto pressione con il suo sguardo sempre presente!"

Molly gli aveva raccontato che Neville Longbatton era stato cresciuto da sua nonna dopo la perdita dei genitori, di certo per lui sarebbe stata una competizione con quella donna. "Conobbi Neville quando non era ancora nato. Mio fratello Fabian aveva trascinato con la forza un’incinta Alice a casa nostra, era un disgraziato mio fratello sempre a fare scherzi. Lui e quell'altro." Gideon, non parlava quasi mai dei suoi fratelli Molly, era in quei casi che

Rainer si rendeva conto di come il suo cuore fosse indubbiamente scheggiato. "Ali e Lily da come mi raccontava Fabian erano sempre insieme, migliori amiche sai? Harry e Neville erano destinati a una vita insieme, se le cose fossero andate diversamente non ci sarebbe solo una solida amicizia a legarli." Seguire i discorsi di Molly diventava sempre più complicato, un po' tossiva, un po' palpitava la vecchiaia lentamente se la stava portando via.

"Ti piace la foto Rainer?" Si domandava spesso se ricordava il suo nome poiché erano rare le volte che lo pronunciava. "La sua nipotina è molto graziosa"
"Tienila" Molly per la seconda volta si affidava a lui. Nel suo piccolo comprendeva il gesto dell’anziana donna, la sua famiglia era numerosa e molte erano le faccende da sbrigare e gli impegni di ogni suo parente, Molly aveva bisogno di un buon amico con cui parlare che non si stancasse mai delle sue storie - come di certo facevano i suoi nipoti -, qualcuno che gli facesse compagnia e non gli scaricasse a dosso pensieri e problemi che lei non riusciva più a organizzare nel suo cervello. Un amico. Lui. Come per Luna la sua migliore amica Ginny e, per Neville quel migliore amico mancato.
                                      
Come ogni quindici del mese Rainer camminava per le strade di Diagon Alley diretto verso Molly, la sua storia e un buon caffè.

Come ogni quindici del mese Rainer provò a entrare, ma la porta era stranamente chiusa. Suonò, in fin dei conti lui era lì anche per lavoro.

George Weasley gli aprì la porta come non era mai successo in quei tanti anni. Parlò con lui il minimo indispensabile, consegnò la polvere e mentre si prestava a uscire dal negozio, George gli passò una busta "È mancata a inizio mese".

La busta che la sua amica Molly gli aveva lasciato conteneva un unico foglio - che sembrava essere stato scritto tempi addietro – con stilata sopra una sola parola:

           Grazie

 
   
 
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