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Autore: Stray cat Eyes     19/01/2008    8 recensioni
Ogni bambino è diverso da tutti gli altri, ed ogni bambino può aver paura di qualcosa, che sia il buio o i mostri sotto il letto. Può essere un uomo cattivo, può essere lo sgabuzzino, o il grosso cane dei vicini - ma queste sono paure da bambini normali.
E lui, normale non lo è mai stato.. per certi versi.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Strange Fear



(Anno 1985)



"Ho paura."

Di cosa? Di cosa hai paura?

"Ho paura di non riuscire a dormire."

E perché mai? Hai avuto un incubo?

"Perché se dormo chiudo gli occhi, e se chiudo gli occhi sembrerò morto."

Capisco.

"Però io voglio dormire. Solo che non ci riuscirò, se penso che sembro un morto."

Non sembrerai un morto, tesoro mio. Sarai un angioletto che dorme tranquillo, in attesa di sognare.

"La zia dice che non può succedere, però io ho paura comunque. Voglio dire, paura di sembrare un morto."

Perché hai questa paura? E' accaduto qualcosa?

"Non voglio che succeda. Beh, perché.. perché sono già morti loro. Non voglio anch'io."

Chi è morto, piccolo?

"Non voglio morire come i miei genitori."

Non avverrà, vedrai.

"Lo zio dice che erano stupidi e strani, e che per questo sono morti. Lo dice anche di me, però io sono ancora vivo. Secondo me non ha sempre ragione, anzi solo poche volte. No, quasi mai."

E' vero, tesoro.

"Ma la zia gli da' ragione tutte le volte. E così sbaglia pure lei."

Sì, amore mio. Tutti possono sbagliare.

"Io sono sicuro di non essere stupido. Ok che sono un poco strano - non lo so, ma l'altra notte, dopo che lo zio mi ha tagliato tutti i capelli, mi sono ricresciuti - però non sono scemo. E non lo erano nemmeno loro."

Certo che no! Certo che non lo sei!

"Solo che.. vorrei essere con loro."

Vorresti?

"Sì, vorrei stare con loro.. Però senza morire. Ma come faccio? Cioè, io non voglio dover morire per forza. Già mi sembra di farlo ogni giorno, per tutti i lavori che gli zii mi fanno fare."

Ma non c'è bisogno di morire, per stare ancora insieme.

"Quindi ho deciso che voglio trovare un modo."

In realtà, non c'è bisogno nemmeno di cercarlo. Noi siamo qui, siamo qui con te.

"So che mi guardano dal cielo, anche se alle volte è un po' difficile da pensare. Però io ho già deciso, mi dispiace: ora mi metterò a dormire, così sembrerò morto, e poi li sognerò, così saremo uguali e li potrò vedere."

D'accordo, allora. Noi ti aspettiamo, Harry.





***


Stavolta non ho parole. No, non nel senso che la fanfiction mi piaccia così tanto da lasciarmi senza fiato - nel senso che non trovo le parole per spiegare a voi (e soprattutto a me stessa) da dov'è uscita "questa".
Nah, forse è meglio non saperlo, e forse è meglio che io continui ad ignorare quella voce che mi suggerisce "Sei impazzita, il cervello ti è andato in fumo, hai definitivamente perso il lume della ragione!".
Inoltre è piuttosto ripetitiva, ma ho cercato di immedesimarmi in un bambino di cinque anni circa, quindi comprendetemi.. E non fateci caso, ok? ^^

Ditemi solo cosa ne pensate - se vi va, naturalmente - e prendetemi pure a pesci in faccia.
Perché non ha senso.. o forse ce l'ha. Ma per trovarlo bisognerebbe metterla al contrario, mi sa.. XD
Grazie per aver letto!

  
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