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Autore: inlovewithhim    06/07/2013    7 recensioni
Allungai il braccio nel tentativo di raggiungere il pacco di biscotti quando una figura alta fece ombra su di me. Entrò nella mia visuale un braccio che afferrò la confezione; me la porse gentilmente e ringraziai prima di alzare lo sguardo e incrociarlo a quello di due brillanti occhi verdi, appartenenti ad un ragazzo che ebbe all'incirca la mia età.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Epilogo - Parte 1. 

 
Scesi dall'auto con fare totalmente incerto. 
Mi trovavo davanti alla mia nuova casa, a Los Angeles. La città, anche in quel breve tratto dall'aereoporto alla casa, lasciava ben trasparire la sua luminosità e la sua costante attività.
Il clima era molto caldo, facevo un po' fatica a sopportarlo eppure la gente era fresca come una rosa. Si vedeva che erano abituati! 
Comunque sia...che stavo dicendo? Ah si! 
Bhe, dicevo, mio padre era davanti a me, con il mazzo di chiavi in mano, pronto ad aprire la porta della grande casa.
Non appena l'aprì, si mostrò un salone veramente grande e luminoso, tinto di arancione, con alte e larghe finestre che si affacciavano sul grande e meraviglioso giardino colorato.
Sul lato sinistro del salone c'era un arco che lo separava dalla cucina, anch'essa luminosa ed accogliente. Accanto c'era una porta, ovvero il bagno, anzi uno dei bagni. Sul lato destro, invece c'erano delle scale che portavano ad un secondo piano dove si trovavano 3 camere da letto (una per mio padre, una per me e una evidentemente per gli ospiti) e un enorme bagno con doccia e vasca idromassaggio.
 
"Ti piace tesoro?" chiese mio padre dopo che fummo scesi dal piano di sopra che aveva appena finito di mostrarmi. 
"Certo che mi piace! Papà, è bellissima, porca miseria!" esclamai con un enorme sorriso.
"Fantastico! Ah, stasera ho invitato una coppia di amici, così inaugureremo anche la nostra casa." 
"Okay, va bene." annuii.
"Lo sai che hanno un figlio della tua età?"
"Sul serio? Come si chiama?"
"Non lo ricordo, ma lo scoprirai presto." sorrise facendomi l'occhiolino.
"Papà! Guarda che sono fidanzata, non ho intenzione di fare colpo!"
"Fidanzata? E da quando?"
"Si, da due mesi." dissi soddisfatta.
"E non hai fatto niente di..." cominciò a dire preoccupato.
"No, tranquillo" ridacchiai.
"Meno male! Se scopro qualcosa però sei nei guai eh!"
"D'accordo" sorrisi. A volte è così...protettivo, ma so che mi vuole bene. 
 
***
 
Era ora di prepararmi per la cena di quella sera. Siccome mio padre mi aveva raccontato che questa coppia di amici li conosceva da tempo e che poi si erano trasferiti in California e lo hanno aiutato a trovare un lavoro migliore lì, ho pensato che dovessero essere gente piuttosto raffinata, così optai un outfit elegante.
Indossai un abito azzurro lungo fino alle ginocchia. La gonna del vestito era ricoperta di fantasie floreali blu. La scollatura era a cuore e delle sottili bretelle si posavano sulle mie spalle. Indossai delle ballerine blu con un fiocchetto sul davanti argentato. Scelsi di applicare un trucco leggero: mascara, una sottile linea di eyeliner e infine un po' di blush rosa chiaro sulle guance. Lasciai inoltre che i miei capelli ricadessero sulle spalle in modo naturale, tranne che per una ciocca che spesso osava ricadere sul viso, che fermai su un lato con un piccolo fermaglio argentato.
Una volta pronta scesi le scale e avvertii subito il campanello suonare. Il cuore iniziò a battere. "Perchè sono agitata?" pensai.
Mio padre subito corse ad aprire la porta tutto ben vestito e pettinato. Mentre finivo di scendere le scale, vidi entrare una signora bionda con un sorriso smagliante, abito elegante color avorio e scarpe col tacco basso; un uomo dai capelli castani ben infilato in uno smoking nuovo di zecca e infine, un ragazzo dai capelli biondi come il grano apparve sulla soglia. Non appena si voltò per guardarmi scendere gli ultimi gradini e raggiungerli, vidi due meravigliosi occhi verdi, che mi ricordavano tanto quelli di Harry, che già mi mancava da morire.
 
"Peggie, John e Mark..vi presento mia figlia Alex. Alex loro sono Peggie, John e Mark, il loro figlio." li presentò indicandoli uno ad uno.
"Piacere." dissi strigendo a tutti la mano. Quando strinsi la mano del ragazzo i nostri sguardi si incrociarono. Adoravo i suoi occhi. 
 
Mio padre dopo le presentazioni, ci guidò tutti in cucina, dove ci sedemmo per gustare la cena.
Mio padre si mise a capotavola, Peggie e John si sedettero su un lato del tavolo e io e Mark sull'altro. Devo dire che mi faceva strano stare seduta accanto ad un ragazzo che non conoscevo.
Iniziammo a magiare tra una chiacchiera e l'altra generale.
Una volta finita la cena, restammo tutti in salotto a parlare del più e del meno finchè i nostri ospiti non andarono via. Non appena uscirono, mi fiondai in camera e presi il telefono per chiamare Harry.
 
"Pronto?" sentii la sua meravigliosa voce roca rispondere.
"Ehi Harry!"
"Alex!" adoravo il mio nome pronunciato dalle sue labbra, con la sua voce.
"Come va?" 
"Bene. E tu? Sei arrivata a Los Angeles?"
"Si, la casa è magnifica. C'è solo una cosa che non va."
"Quale sarebbe?"
"Non ci sei tu. Non ci sono i miei amici. Non conosco nessuno."
"Farai amicizia...ma non osare trovarti un altro fidanzato!"
"Assolutamente no! Io il ragazzo già ce l'ho."
"Brava! Così mi piaci."
"Mi manchi Harry."
"Tu di più."
"Ehi, non provarci! Io di più!"
"Non credo proprio!"
Iniziammo a bisticciare allegramente.
"D'accordo. Ora chiamo anche Fizzy e gli altri per salutarli. Ci sentiamo domani!"
"Certamente! A domani."
Attaccai. Non riuscivo a smettere di sorridere, forse perchè non volevo. Dietro il sorriso però, si nascondeva un'amara nostalgia. Presi nuovamente il telefono e composi il numero di Fizzy, dopodichè, quello degli altri. Mi fece un immenso piacere ascoltare di nuovo le loro voci, mi mancavano.
Finito il giro di telefonate posai finalmente il telefono.
Dopo qualche minuto sentii arrivare un messaggio. Curiosa lo presi e vidi il mittente anonimo.
Ancora più incuriosita lo aprii. C'era una foto di Harry accanto ad un albero, evidentemente si trovava al parco vicino alla scuola, con le labbra premute contro quelle di Cassy. 
Una lacrima rigò subito la mia guancia destra, seguita poi come una cascata, da tante altre.
Sotto la foto c'era scritto "Hai fatto bene a partire, così finalmente ognuno ha avuto quel che si merita."
Chiusi immediatamente il messaggio, riluttante a guardare ancora quella foto. Buttai poi il telefono non so dove e mi accucciai sul letto decisa a reprimere quella sofferenza, non volevo che mio padre si preoccupasse. Volevo che fosse felice e non farlo soffrire per me.
 
*** 
 
Il giorno dopo non telefonai ad Harry. Mi arrivò un suo messaggio che nemmeno aprii. Non mi interessava sapere cosa diceva.
Feci lo stesso nelle due settimane a venire. Mi arrivarono ugualmente messaggi e anche delle chiamate che ignorai. Pensai, invece, a godermi il rapporto di amicizia che si stava instaurando tra me e Mark. E' un ragazzo dolcissimo e simpatico. Se non fosse stato per lui, credo che non avrei accennato neanche mezzo sorriso per tutto il mese che restai lì.
Tutto iniziò nel giorno della cena. Era solo il principio, ma fu da lì che iniziò la nostra amicizia. Dopo quella sera, gli amici di papà lo vennero a trovare spesso, soprattutto per parlare di lavoro e Mark si offriva sempre di venire, anche per farmi compagnia.
Così, parlando, ridendo e scherzando, ecco che lui divenne il mio primo amico a Los Angeles. Dopo aver approfondito meglio la nostra amicizia, mi promise che un giorno o magari la prossima volta che sarei venuta lì, mi avrebbe fatto conoscere alcuni dei suoi amici. 
Un gesto veramente molto carino da parte sua. Infatti lo apprezzai subito. 
Una sera, dopo che Peggie, John e Mark, se ne furono andati, corsi in camera mia. Controllai il calendario: ancora dieci giorni e sarei tornata a casa, a Londra. 
Sentii la breve e sonora suoneria per i messaggi del mio telefono. Mi girai e vidi appunto il suo schermo illuminato. Subito andai a vedere chi fosse e trovai un messaggio da Fizzy. 
 
"Ehi, puoi chiamarmi? 
Baci, Fizzy xx"
 
Composi subito il suo numero e dopo due squilli rispose.
 
"Alex!" la voce non era sua, anche perchè aveva un tono arrabbiato e preoccupato al tempo stesso. Ci pensai un attimo e riconobbi di chi era quella misteriosa voce: Harry.
"H-harry?"
"Si sono io. Si può sapere perchè in tutto questo tempo non mi hai mai risposto o cercato?"
"Avevo avuto da fare. Suppongo che anche tu sia stato molto impegnato. Soprattutto a baciare qualcun'altra, se non a letto."
"Ma di che diamine parli?"
"Non calarti in parti che non ti si addicono. Forse non ne sai niente, ma circa tre settimane fa, ricevetti un messaggio, con una bella foto. Lo sai che foto era? Ci tengo a dire prima però che non era nè sfocata e nè scattata da lontano, era chiarissima e si riuciva a vedere perfettamente chi fossero i due soggetti, e sottolineo due, della foto. Bhe, potevo ben vedere che tu ti stavi tranquillamente sbaciucchiando quella stronza di Cassy."
"Alex...voglio dirti come stanno veramente le cose. L'ho incontrata per caso al parco, io ero uscito con Liam, Josh e Zayn. Lei stava con una sua amica, non so chi era e aveva un telefono in mano. Probabilmente quando Cassy mi si è avvinghiata baciandomi, quella avrà scattato la foto!"
"...Io..non so se crederti."
"Puoi anche chiederlo a Liam, Josh e Zayn. Non ho problemi."
"E' solo che..tutto questo tempo, la distanza...chi può sapere che tu non sia veramente stato con un'altra?"
"Io, i nostri amici e spero tu..." mi scappò un piccolo sorriso, forse amaro.
"Adesso vado a letto...non ho voglia di discutere ancora." 
"A letto?"
"Sai genio, qui è notte! Ricorda che non sono a due passi da Londra!"
"Oh...giusto.."
 
Attaccai velocemente, senza nemmeno salutarlo. Forse aveva ragione, e se così fosse stato avevo fatto una figura di merda. Come può esserci un rapporto senza fiducia? Quel che mi frenava dal credegli era lei, Cassy. Se un tempo sono stati fidanzati, oltre allo scopo di ingelosirmi, un po' gli doveva anche piacere. Insomma, io non mi metterei col primo che passa, neanche per far ingelosire qualcuno.
Odiavo trovarmi in situazioni del genere. Essere indecisa e di conseguenza confusa su questioni importanti che avrebbero poi inciso sulla propria vita, era pesante. 
Che fare? Cosa non fare? Questo è il dilemma! 
Adesso mi metto anche a delirare! Andiamo bene!
 
 


Ciao ragazzeeee! 
Mi scuso TANTISSIMO per il ritardo, ma sapete che la mia ispirazione era sotto i tacchi. Ora pare che abbia preso il via a scrivere, quindi credo che la seconda parte non tarderà a venire! 
Tutto sta che voi recensiate (?) (che vocaboli che tiro fuori, lol, spero che ci ho azzeccato :') ) a GO, GO! 
Bene...spero che non siate arrabbiate, lol <3 
Allora i ringraziamenti, siccome sono belli lunghi (mi sto già organizzando mentalmente) li farò alla fine, al prossimo e ultimo capitolo. Ringrazierò tutti come si deve! lol :'3 

Bhe, qui Alex arriva a Los Angeles e conosce un fantastico ragazzo, con gli occhi molto simili a quelli di Harry. Le arriva un messaggio anonimo con una foto che non si aspettava minimamente di vedere e che la farà soffrire.  Alla fine, c'è una litigata della nostra coppia Harry&Alex...Halex (?), Alerry (?)...sentite, meglio Harry&Alex, lol :')
Chi le avrà mandato il messaggio? Lo scoprirete presto. TA DA TAAAA (?) lol

Ora vi dico un piccolo spoiler su quello che penso di scrivere nel prossimo capitolo, per farmi perdonare dell'attesa :3


SPOILER: Ci sarà una POV di Harry, bhe almeno è quello che vorrei fare. Poi Alex tornerà a Londra e lì..succederà poi quel che succederà, soprattutto tra Alex, Harry e Cassy. 

Bhè ora vi salutoooo! Un bacio, ciaooo <3

P.S. Mi raccomando recensite in tante perfavore!!! :c 





 
 
  
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