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Autore: Stateless    06/07/2013    1 recensioni
[...] La cosa bella dei pezzi è che, contrariamente a quanto le persone affermino, non torneranno mai al proprio posto se la forza di gravità non è così forte da scombussolare di nuovo la tua vita; e la forza di gravità non fungerà mai da collante per una vita a pezzi in un mondo già a pezzi.
Sarebbe troppo poco pratico.
Ma nemmeno una vita in cui in pezzi siano tornati a posto può essere definita perfetta.
Ci sono le cicatrici per quello [...]
1# La forza di gravità - Hermione Granger
2#L'albero degli impiccati - Pansy Parkinson
3#Is there somebody who can watch you - Ron Weasley
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Pansy, Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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Non ti muovere

1.
La forza di gravità

****





(Hermione Granger)


Hide and seek.
Trains and sewing machines.
All those years they were here first.
Oily marks appear on walls
Where pleasure moments hung before.
The takeover, the sweeping insensitivity of this
still life.
(Hide and Seek - Imogean Heap)




«Harry, sai, credo dovresti smettere di tremare.»
Non ti muovere.
Ron spostava lentamente lo sguardo dalla sua divisa ai guanti da portiere. Sorrideva.
Una calda mattinata di Giugno e i raggi del sole che a nastri filtravano tra le persiane delle finestre della Tana.
Il coltello della signora Weasley che tintinnava e tagliuzzava delle mele rosse, Ginny che leggeva una ballata.
"Vai e vieni, oh, non ti è mai interessato. Dici che tutto va bene. Vanno e vengono le nuvole bianche. Chi semina vento raccoglie tempesta, raggio di luna. Le nuvole camminano per i bambini, la luna è troppo lontana per noi e per la ragione. Le nuvole ci lasciano solo un gran desiderio di pioggia, mio amor!"
«Ecco, ora avvicinatevi.» aveva sussurrato Hermione dall'altro lato della stanza, seduta su una sedia di mogano.
«Smettila, Ginny. Quella ballata è orrenda! E non ha senso!» esclamò Ron infastidito.
Click!
Ecco, ora si sentiva davvero male. Giri incessanti, la nausea, la testa vuota. E se fosse stato tutto inutile?
La stanza aveva cominciato a vorticare: macchie nere, macchie d'olio, immagini in bianco e nero.
Pezzi di libri e di carta che le uscivano dalla bocca, gli occhi pieni di lacrime.
Incubi.
Oblivion.

Mamma.
Papà.
«Lo zucchero filato, Hermione!»
Davvero era stato tutto inutile? Guardò attentamente la polaroid e sorrise. Era del padre.
Forse proprio per questo motivo aveva sempre amato le fotografie: condensano su un pezzo di carta la felicità di un secondo, un minuto, una giornata.
E tu puoi riguardarle anche quando il mondo - a pezzi - ti è caduto addosso.
Anche quando hai già vomitato i pezzi di quel mondo che ormai non ti appartiene più.
Hermione cercava disperatamente un attimo felice a cui aggrapparsi per ricordarlo a Ron e Harry quando non avrebbero desiderato altro che morire.
Sarebbero morti tutti, su questo non c'era da discutere.
Pensieri che ti logorano, ladri di momenti felici, pioggia acida, freddo, inchiostro nero su nero.
Bianco su bianco.
Il rosso sulla pelle.
Il coraggio?
Non ti muovere.
Non vi muovete.
«Ginny, dai, vieni anche tu!»
«No, Hermione. Vi scatto una foto.»
Allora era proprio vero che sarebbero sempre esistite persone in grado di leggerti negli occhi.
Di misurare sulla pelle il tuo dolore e farlo proprio.
«
Sorridete!»
Uno squarcio nel cielo e il mondo che cade a pezzi. 
La cosa bella dei pezzi è che, contrariamente a quanto le persone affermino, non torneranno mai al proprio posto se la forza di gravità non è così forte da scombussolare di nuovo la tua vita; e la forza di gravità non fungerà mai da collante per una vita a pezzi in un mondo già a pezzi.
Sarebbe troppo poco pratico.
Ma nemmeno una vita in cui in pezzi siano tornati a posto può essere definita perfetta.
Ci sono le cicatrici per quello.
Hermione pensò, stringendo la mano a Ron, che uniformità non è necessariamente bellezza.
Mai.
Mai sarebbe tornato tutto come prima.
Gli scompigliò i capelli e poggiò la testa sulla sua spalla alzandosi sulle punte, chiudendo lentamente gli occhi doloranti.
«Hermione, dai, hai gli occhi chiusi!»
«No, lascia che rimanga così. Voglio ricordarmi di essere poco fotogenica.»
Harry sorrise divertito e Ginny scattò di nuovo una foto.
«Quella tinenila per te.» disse Hermione ridendo.

****



Note d'autore:

La raccolta è quasi del tutto abbozzata, dunque comincio a pubblicarla! I vari personaggi protagonisti sono legati tra di loro non solo dai medesimi stati d'animo, ma anche dal titolo della raccolta: "Non ti muovere". Si ripete varie volte con enfasi nella flash fic, che, per me, personalmente, assume più i caratteri di una drabble. Ed ecco spiegato il motivo per cui è così particolarmente astratta e zeppa di ricordi! L'unico aspetto canonico è il numero delle parole che supera quello di una doubledrabble. Essendoci una parte della canzone che mi ha ispirata (cosa che avverrà per ogni capitolo), diventa necessariamente una song-fic. Hide and Seek è una cazone assolutamente bellissima, e mi ricorda esageratamente Hermione. E di Imogean Heap, come già riportato qui su.
Lettore avvisato! ^_^
L'ordine dei personaggi sarà abbastanza random, ma, avendo già abbozzato il tutto, posso affermare con certezza che si tratterà del periodo che precede la Seconda Guerra Magica. Per esempio, la flash fic su Hermione ripercorre il periodo antecedente al matrimonio di Bill e Fleur, ma immediatamente successivo all'Oblivion sui Granger.

Vi lancio un saluto come sempre! ^_^
Stateless






   
 
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