06/07/2013
1 recensioniDon't let me go, Louis.
Mi alzai dal letto. Era un giorno come tanti, un giorno di merda. Mi vestii, andai in bango per lavarmi i denti e la faccia. Mi guardai allo specchio "faccio schifo, amo un ragazzo e tutti mi prendono in giro per questo. È così ingiusta la vita." Pensai piangendo. Ero pieno di ruge, occhiaie e occhi rossi per le troppe nottate in bianco passate apiangere. Mi asciugai le lacrime ed uscii di casa come se non fosse successo niente. Dovevo andare a lavoro. Avrei incontrato Louis ma non potevo nemmeno abbracciarlo per colpa delle stupide regole che ci dava la Modest. Dovevamo registrare le canzoni per il nuovo album. Entrai nella sala registrazioni, non c'era nessuno tranne io. Sentii delle voci dall'altra parte della stanza così ci avvicinai l'orecchio per sentire quello che dicevano:
-"No,non puoi più farlo e dillo pure ad Harry." Disse un ragazzo della Modest.
-"Ma.." Tentò di protestare Lou.
-"Niente ma. Tu ora quando arriva glielo dirai. Sempre se non vuoi rovinarti la carrirera." Ribattè Il ragazzo della Modest ridacchiando.
-"Fanculo." Disse Louis dirigendosi verso la porta. Io facendo finta di niente mi sedetti su una sedia.
-"Harry, come mai in anticipo?" Mi chiese vedendomi.
-"Non avevo niente da fare a casa così sono venuto prima." Risposi dondolandomi con la sedia
-"Ah." Disse Lou. Poi continuò.
-"Senti, ti devo parlare." Lo sapevo! -"Dimmi tutto." Dissi.
-"Vedi, prima stavo parlando con uno della Modest e mi ha detto che non dobbiamo parlarci e vederci mai più se non vogliamo rovinare la nostra carriera."
-"Cosa?" Dissi piangendo.
-"M-mi dispiace." Disse trattenendo le lacrime.
-"Louis, non puoi permettere questo. Noi siamo più forti delle stupide regole che ci danno. T-ti prego non lasciarmi." Gli spiegai.
-"Senti Harry lo so ma non possiamo rovinarci in queato modo."
-"Va bene. Di agli altri che non sono potuto venire." Dissi uscendo dalla porta.
-"Harry aspetta. Non fare così." Tentò di fermarmi ma io ormai ero già uscito dalla stanza. C'erano tante ragazzine che volevano farsi delle foto ma mi limitai a dire che avevo fretta. Volevo solo tornare a casa e sfogarmi. Tornato a casa mi feci una doccia. Mi misi a letto a pensare a Lou e a quando mi ha detto quella cosa e a cosa stesse facendo adesso. La mia mente era piena di pensieri e i miei occhi erano rossi per le troppe lacrime. Volevo morire in quel preciso istante. Ad un tratto i pensieri si fermarono e cercai di dormire. Verso le due mi alzai e scrissi una canzone visto che non avevo niente da fare. Scritta la canzone dovetti dargli un titolo e gli diedi "Don't Let Me Go". Era perfetta, ovvio era per Louis. Mi esercitai a cantarla e una volta finito andai da lui. Erano le cinque e stavo ancora sotto casa sua per pensare come cantargliela così andai sotto la finestra della sua camera e mi misi a cantare:
http://www.youtube.com/watch?v=ROsTFXubr7E&feature=player_detailpage
Verso il ritornello si affacciò dalla finestra con le lacrime agli occhi. Finito di cantare chiuse la finestra. Non voleva più vedermi. Mi sentii toccare la spalla così mi girai e mi travolse in un bacio.
-"Ti amo." Disse.
-"Anche io." Gli dissi sorridendo e abbracciandolo.
Passammo il resto della nostra vita ad infischiarcene delle regole che ci davano. Facemmo due gemelli: Sam e Justin. Ora la mia vita era perfetta.