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Autore: RainbowCar    19/01/2008    4 recensioni
La storia è ambientata poco tempo dopo la sconfitta di Gaito. La protagonista è Hanon, che perderà e ritroverà l'amore, tramite vicende e intrecci che sconvolgeranno la sua vita. Inoltre le sirene dovranno combattere con nuovi nemici pronti a conquistare e a distruggere il mondo marino e terrestre.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hanon Houshou, Luchia Nanami, Misuki Tarou, Nuovo personaggio, Rina Toin
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Hanon!” fu la prima parola di Grangelus quando si ridestò da quello stato di trance.

“Maestro!” continuò poi dopo aver visto Lord Mintas accanto a lui, “Che sta succedendo? Che ci fai qui? ” era ancora molto scosso e confuso. L’uomo lo guardò e gli sorrise beffardo.

“Ti sei lasciato incantare dalla tua principessina e ti sei fatto portare via il libro, sei un inutile piccolo ingrato!”

“Cosa? Il libro?”

Il tritone si accorse di non averlo più tra la mani.

“L’abbiamo bruciato,” gli disse Hanon in risposta al suo sguardo sbalordito,”era per colpa sua che ti comportavi male, vero? Io so che adesso sarai dalla nostra parte e ci aiuterai, non è così?”

Il tritone la fissò interdetto per qualche secondo. Quegli occhi, quella voce… Era la sua Hanon, dolce, bella, amatissima Hanon!

Grangelus annuì schierandosi immediatamente al fianco delle principesse.

Nel frattempo Sara si era rialzata e Tarou la sorreggeva con le sue braccia. Hanon li osservò: allora Sara era davvero sopravvissuta. Come mai era lì? Cosa era successo? Vederli insieme le fece male, ma non tanto quanto forse si sarebbe aspettata o almeno non tanto come quando aveva creduto alla storia di Grangelus sul loro ritorno insieme. In quelle settimane erano successe tante cose… e chi era l’altra sirena arancione? Ma soprattutto, come avrebbero sconfitto Lord Mintas? Aveva letto di lui nel diario di Grangelus, e sapeva dunque quanto lui fosse potente. Bisognava escogitare un piano, tentare il tutto per tutto. Così le principesse iniziarono a cantare. Le voci di Hanon, Luchia, Rina, Coco, Caren, Noel e Seira si unirono in un coro melodioso.

“Siete patetiche.” Lord Mintas non era per nulla turbato dalla canzone. “Vi metterò a tacere una volta e per sempre!”

Pronunciando quelle parole il mago mandò in frantumi il palco delle principesse, che non ebbero il tempo di reagire per evitare ciò che accadde subito dopo: Mintas afferrò Hanon e la rinchiuse con sé all’interno di una barriera trasparente resistente ai colpi dissennati di chi tentava di infrangerla.

“Lasciami andare!” urlava la principessa incessantemente, ma in risposta riceveva solo ghigni inquietanti. Poi Mintas parlò osservando attentamente e maliziosamente la sua prigioniera: “Mio caro Grangelus, posso capire perchè hai perso la testa per lei, è davvero una sirena affascinante, peccato che sia un po’ troppo rumorosa!”.

 Allora le mise una mano sulla bocca per farla smettere di urlare, ostruendole le vie aeree, e quando Hanon non sopportò più la mancanza di ossigeno si sentì mancare finendo per svenire.

 

I sensi di colpa presero il sopravvento. Si impossessarono di lui ledendogli il cuore. Era stato lui a metterla in quella situazione e ora che aveva perso i suoi poteri non poteva neppure aiutarla. Era felice che Hanon l’avesse liberato dall’influenza del libro, ma adesso era un semplice tritone senza nessuna possibilità di farcela contro quel mago così potente. Tuttavia non poteva perdersi nei propri pensieri e restare a guardare, doveva fare qualcosa, ma cosa?

Tarou era spaventato, incredulo, confuso e tremendamente triste. Vedeva la ragazza che amava nelle grinfie di uno spietato nemico e non poteva farci niente. Inoltre aveva notato gli sguardi che le aveva rivolto Grangelus e un forte sospetto era nato in lui. Ma non c’era tempo ora per quel dolore egoistico che sentiva dentro, stupida, irrazionale gelosia. L’importante ora era salvare Hanon, il resto sarebbe venuto dopo.

Le principesse ricominciarono a cantare ma gli sforzi furono nuovamente inutili: la barriera era ancora impenetrabile e Hanon ancora priva di sensi. Madame Taki decise allora di farsi avanti. Doveva ricorrere a ogni suo potere, anche se questo avrebbe potuto comportare l’esaurirsi di ogni sua energia. La sua sfera di cristallo si illuminò a tal punto da accecare tutti i presenti e infrangere la barriera di Mintas.

Quando riaprì gli occhi, si ritrovò sdraiata tra pezzi di vetro e di cristallo. Non sapeva cosa fosse accaduto. Prima di svenire aveva sentito Grangelus gridare: “Non la toccare!”, Tarou urlare il suo nome e le sue amiche strillare, ma i suoni erano giunti ovattati, flebili, finchè erano cessati del tutto e aveva perso conoscenza. Hanon si guardò intorno. Madame Taki era poco distante da lei, a terra, tra le braccia di Luchia. Sembrava molto stanca e probabilmente lei era libera grazie ai poteri dell’indovina che doveva averli esauriti tutti per aiutarla. Si ripromise che lo sforzo di Madame Taki non sarebbe stato vano. Si voltò e vide Grangelus e Tarou che cercavano di contrastare i colpi di Mintas per proteggerla. Rina le era corsa accanto. Le aveva domandato come si sentisse e con un cenno del capo le fece capire che stava bene. Si rialzò, più determinata che mai a sconfiggere il malvagio Lord Mintas. Tutte le principesse ora erano insieme, pronte a fargliela pagare. Improvvisamente un bagliore colorato apparve nella stanza attirando l’attenzione di tutti. Persino Mintas smise di combattere per osservarlo. La luce presto assunse le sembianze di qualcuno che le sirene conoscevano bene, qualcuno che avrebbe detto loro cosa fare per salvare gli oceani. Era la Regina dei Mari.

Le principesse si inginocchiarono, così come Madame Taki, Tarou e persino Grangelus.

“Regina dei Mari! Per favore aiutaci! Dicci cosa fare!” esclamò Hanon appena la vide.

“Mie care principesse” disse la regina “la risposta a questa domanda è solo nei vostri cuori e nelle vostre perle. Se li ascolterete saprete cosa fare. La vostra forza è quella dei sentimenti come l’amore e l’amicizia, se restate unite vincerete la battaglia.”

Pronunciate queste parole la regina si rivolse a Mintas: ”Sei stato davvero crudele a plagiare un giovane tritone innamorato e utilizzarlo per raggiungere i tuoi subdoli obiettivi. E’ inammissibile, come ciò che hai intenzione di fare. Vorresti distruggere tutti i regni? La casa che ti ha visto nascere e crescere e che ti ha protetto per tutto questo tempo? Vorresti davvero impadronirti del mio trono e sottomettere il popolo marino al tuo malvagio dominio? Questo non potrà mai accadere.”

Mintas sfidò la regina. “E chi potrà mai fermarmi, tu forse? Devo ricordarti che non hai ancora riacquistato i tuoi poteri? Questa è la resa dei conti, preparati a essere sconfitta!”

“Non sarò io a combattere, ma le principesse dei Sette Mari”

“Davvero?” rispose sarcastico il mago. “Se è così allora non ho nulla di cui preoccuparmi, visti gli scarsi risultati che stano ottenendo. Praticamente ho già vinto!”

La sovrana tornò a parlare alle sirene: “Mi raccomando ragazze, non scoraggiatevi e restate unite, sono sicura che vincerete.” Detto ciò la bellissima dea del mare scomparve.

“Avete sentito cosa ha detto la regina?” chiese Hanon alle sue amiche. “Dobbiamo credere in noi, nei nostri poteri e nella nostra amicizia.”

“E’ proprio questa la chiave della vittoria, dovete unire i vostri poteri!” affermò Taki.

“Unire i nostri poteri? Ma come?” domandò Coco.

“Esattamente come abbiamo fatto per svegliarti dal tuo lungo sonno” le rispose Rina.

“Dobbiamo collegare le nostre menti e i nostri poteri affinchè diventino una sola mente e un solo fortissimo potere” disse Hanon.

Le altre principesse annuirono.

Tutte si misero in cerchio e aprirono le proprie conchiglie. Le perle iniziarono a fluttuare e le sirene si presero per mano. I sette colori dell’arcobaleno si fusero insieme creando un nuova, grande e potente perla colorata. L’oggetto brillava sospeso a mezz’aria e anche da lontano si percepiva la sua immensa forza. L’energia che sprigionava era tale da preoccupare Lord Mintas, che appariva ora disorientato e insicuro.

Hanon afferrò la perla. “Siete pronte?”

“SI!”

Voce di perla arcobleno!”

Un forte vento investì le principesse. Un vento caldo, energico, portatore di nuova magia. In un attimo i loro abiti si trasformarono assumendo tutte le sfumature dell’arcobaleno, così come i microfoni. Attorno alle loro figure si spandeva un aura colorata. Ora erano davvero pronte a combattere, e anche a vincere.

 

Scusate per il ritardo!!! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Ho notato che in molti avete letto la storia ma solo in pochissimi avete commentato…mi farebbe piacere se in tanti scriveste la vostra opinione!!! Baci a presto!

  
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