06/07/2013
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Capitolo 1.
New York, 26 maggio 2013.
«Cheryl Helen Smith, hai esagerato!» disse Giselle, mia madre, dalla cucina mentre leggeva una nuova nota disciplinare sul mio diario scolastico. «Cosa ho fatto di male ora?» chiesi con innocenza, scendendo in cucina. «Hai usato un linguaggio scorretto in classe verso la tua professoressa di letteratura inglese e questa è la terza volta che il tuo istituto mi manda una nota. Per cui ho deciso che lunedì andrai per un anno da tuo padre.» Per poco non mi strozzai con il sorso di latte che avevo appena cercato di mandare giù. «Lunedì? Cosa? Ma mamma non puoi, ho già confermato la partenza per Los Angeles con Jessica e la casa di papà si trova a Londra.» dissi, cercando di farle cambiare idea. «Mi dispiace, ho già parlato con tuo padre quindi avvisa Jessica, la vostra vacanza è annullata.» Annuii e cercai tra la rubrica il numero della mia migliore amica. «Ah, ho già parlato con il nuovo istituto. Inizierai i corsi a settembre con Niall, avrai il tempo di comprare i nuovi libri e tutto ciò che ti servirà. Ti consiglio di preparare la valigia, la partenza è tra soli quattro giorni.» concluse. Non protestai, non sarebbe servito. Mia madre, Giselle Foley, era un famoso avvocato conosciuto in tutta NY, era una persona determinata e severa. All’età di 8 anni i miei genitori decisero di divorziare e ora mio padre, Jay Smith, abita a Londra con sua moglie Maura e il figlio Niall. Salii in camera e mandai un messaggio a Jess:
Passarono circa 5 minuti e poi partì la suoneria del mio BB. «Cher cos’è successo?» «Jess, la nostra vacanza al mare a Los Angeles è annullata.» «Come, scusa? Perchè?» Le spiegai tutta la conversazione con mia madre avvenuta pochi minuti prima. «Quindi parti?» disse con voce tremolante «Jess...» «Mi lasci per tutto l’anno? Andiamo Smith, non puoi farmi questo.» una lacrima cadde sulla mia guancia «Jessica...Ti voglio bene, lo sai? Questi mesi passeranno in fretta, te lo assicuro.» «Lo spero. Contattami su whatsapp quando arrivi. Devo andare, a presto Cher.» «Ciao Jess.» E con queste ultime parole, chiusi il mio cellulare. Jessica Hale è come una sorella per me. Ci conosciamo da più di dieci anni e con lei non ho segreti. E’ una ragazza solare e se ha qualcosa da dirti non ha peli sulla lingua, è impulsiva e testarda, bionda con gli occhi color nocciola, alta e magra. Si, una modella. Io invece ho i capelli castani, ondulati e gli occhi verdi, quasi azzurri, non molto alta e magra. Indossai velocemente un jeans e una maglia bianca con il segno della pace e iniziai a preparare la valigia.
New York-Londra, 30 maggio 2013.
Il giorno della partenza arrivò e dopo poche ore di viaggio in aereo, trovai mio padre ad aspettarmi nell’aeroporto. «Cheryl» urlò per farsi riconoscere tra la folla dell’aeroporto. Non lo vedevo da due anni ma era lo stesso uomo di sempre, solo con qualche ruga in più. «Papà» lo abbracciai forte, mi era mancato davvero. «Ogni anno che passa diventi sempre più bella» disse «Certo, certo. Tu invece sei sempre il solito cretino.» «Quanto amore eh?» Scoppiammo a ridere e dopo un’ora arrivammo alla villa. Aveva aggiunto una piscina nel giardino e c’erano due alberi di ciliegio vicino al garage. Entrai nella casa, era davvero bella anche se più piccola rispetto all’altra di New York. «La tua camera è sempre la stessa, solo che ho cambiato colore alle pareti.» disse mio padre. «E’ bellissima così, grazie mille.» dissi sorridendo. «Tra poco arriveranno Maura e Niall.» disse. «Ok, ora sistemo le mie cose.» «A dopo.» e mi lasciò sola nella mia nuova camera in celeste. Dopo aver sistemato i vestiti, libri e oggetti presi un pennarello nero. Scrissi frasi di canzoni e citazioni su tutta la parete, lasciando uno spazio dove posizionai alcune mie foto con Jen e Niall. Ho conosciuto Niall Horan circa cinque anni fa, quando mio padre decise di cambiare vita e di cercare una nuova compagna. E’ un ragazzo simpatico e intelligente, mi insegnò come suonare la chitarra ed è un pozzo senza fondo, biondo con gli occhi azzurri e una voce stupenda. Osservai l’orologio che segnava le 20.35, mio padre aveva detto che Niall andava ad un camping e che Maura lo stava portando a casa perché aveva insistito per vedermi. Nello stesso momento sentii il campanello di casa suonare. «Cher vai tu, per favore?» chiese mio padre. «Va bene» risposi. Aprii la porta e mi ritrovai schiacciata letteralmente tra le braccia del mio fratellastro. «Amore della mia vita» urlò imitando una voce femminile. «Tesoruccio biondiccio mio» urlai a mia volta e insieme scoppiammo a ridere. «Cher, sei cambiata...sei davvero bella, fatti abbracciare.» disse con dolcezza Maura. «Hei Maura, come stai? Hai cambiato colore dei capelli?» chiesi. «Tutto bene dolcezza, li ho tagliati e ora sono biondi» rispose. «Stai davvero bene!» dissi infine. «Cheryl devo proporti una cosa.» Disse Niall, dopo aver cenato. «Dimmi biondino.» «Vorresti venire con me al camping? Ci sono tante ragazze e i miei amici, è abbastanza grande come posto e ha tante attività, anche il corso d’arte e di chitarra.» «Sai, stavo giusto pensando a qualche attività da svolgere in questi tre mesi e quindi si, accetto volentieri.» dissi sorridendo e abbracciandolo. Era un ragazzo d’oro, gli volevo davvero bene. Lo dissi a mio padre che accettò la proposta di Niall, preparai qualche bikini e i vestiti in una piccola valigia e andai a dormire.
