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Autore: Curly_Girl    06/07/2013    9 recensioni
Se c’era una cosa di cui Louis, dall’alto dei suoi 9 anni, era certo, era che quel bambino era davvero strano.
O almeno, tutti lo consideravano tale, solo che lui non sapeva precisamente se in termini buoni o cattivi.
Di certo, non se la sentiva di prenderlo in giro come tutti gli altri.
\\Larry! Preparatevi ad una cascata di feels. çç
Io sono annegata,scrivendola.
Genere: Fluff, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Prologo
Strangers.


Se c’era una cosa di cui Louis, dall’alto dei suoi 9 anni, era certo, era che quel bambino era davvero strano.
O almeno, tutti lo consideravano tale, solo che lui non sapeva precisamente se in termini buoni o cattivi.
Di certo, non se la sentiva di prenderlo in giro come tutti gli altri.

Quando tre anni prima aveva messo piede per la prima volta in quell’orfanotrofio, anche lui era stato etichettato come “Strambo”.
Era uno di quei tipetti tutto pepe che faceva qualsiasi cosa pur di far ridere le persone e di farsi notare, andando incontro a innumerevoli prese in giro da parte degli altri bambini o di punizioni, senza però alcun timore.
Tutti definivano Louis strano perché allegro, un bambino allegro in un posto grigio come poteva essere quell’orfanotrofio e molti lo avevano anche chiamato con termini molto, molto cattivi.
Insomma, i suoi genitori non c’erano più, era solo al mondo, e si comportava in quel modo?

Louis era quel tipo di bambino che non lasciava intravedere niente di sé, non che agli altri interessasse poi molto infondo.
Trasformare il dolore e metterlo nelle sue marachelle e i suoi dispetti era l’unico modo che aveva di sfogarsi, e in un certo senso quell’aggettivo “strano”, dopo un po’ di tempo lo aveva trovato più che positivo per descriverlo.
Anche se le varie “risse” con i bambini dell’istituto, non erano mancate.
Ben presto poi, divenne la leggenda dell’orfanotrofio, il Bart Simpson della situazione.

Quando vide per la prima volta Harry Styles, lui era nei giardini un po’ malcurati dell’orfanotrofio con la sua “cricca” a tendere uno scherzo per Betty, la grassona che serviva i pasti in orfanotrofio, e quel bimbetto riccioluto invece seduto sotto un albero, gli occhi bassi e dei fiorellini in mano.
Era il suo primo giorno e da un po’ si parlava tra i bambini di un nuovo arrivo.
Tutti lo osservavano da lontano, ma nessuno aveva osato avvicinarsi.
Da quel giorno in poi lo vide sempre solo, con i suoi fiorellini in mano, in cortile o comunque, sempre in disparte, in un angolo.
Tutti avevano cominciato a definirlo “quello strano” per questo.
E Louis era d’accordo, ma ricordava bene com’era stato essere quello strano, com’era stato … essere Harry Styles.
Non sapeva nulla di lui, ma si sentiva infastidito quando al bimbetto veniva urlato quel “soprannome”, perché contro di lui suonava proprio come un insulto.
Ma nessuno lo conosceva, nessuno sapeva cosa c’era dietro al piccolo con i capelli ricci, gli occhi bassi e quei fiorellini sempre tra le mani.
Nessuno conosceva Louis quando era arrivato e nessuno sapeva perché fosse così dispettoso ed esuberante.
Nessuno, aveva il diritto di chiamare Harry in quel modo.
Non lo meritava.

Chissà se anche quel bimbo stava così male come era stato lui per quelle offese con le quali veniva diffamato ogni giorno.
Perché veniva chiamato “Quello strano”.
Louis in quel caso avrebbe tanto voluto insegnargli che con il passare del tempo, essere quello strano, diventava un complimento, un privilegio quasi.
Perché era così che Louis si sentì dopo pochi mesi dal suo arrivo, l’unico elemento colorato tra tanta tristezza e grigiore, ed era per questo, che dopo essere stato tanto male, andava fiero della sua stranezza.

Sua mamma glielo diceva sempre infondo quando era piccino e quando lei era ancora viva, che era un bambino speciale.

Forse, anzi sicuramente, anche Harry era un bambino speciale.

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Che poi non so neanche da cosa mi sia uscita quest'idea.
Però a quelle meraviglie del gruppo: "Larry Stylinson is the way."  è piaciuta, per cui, mi fido.
Sono conscia del fatto che probabilmente nessuno mi cagherà mai questa FF, ma ci tenevo a pubblicarla OuO
Spero che te che stai leggendo che sei arrivato con coraggio fino infondo abbia regalato qualcosa, che sia un'emozione o un conato di vomito.
In entrambi i casi, mi farebbe tanto tanto piacere saperlo!
Magari se ci saranno un paio di recensioni, la continuo.

Nel senso che se non mi caga nessuno,me ne vado in un angolo a piangere e non posto più.
Mi metterò a fare coroncine di fiori per la vita aspettando che un Louis Tomlinson qualsiasi venga a salvarmi :c

Boh,sbarello HAHAHAH per cui mi eclisso,
ciao a tutti 
 ♥ 

Ellie ♥

 

  
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