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Autore: JulieMary    06/07/2013    20 recensioni
E se "Up all night" non fosse solo una raccolta di canzoni, ma anche di piccole storie?
Parole, sentimenti ed emozioni: in questo caso non vengono messe in musica, ma su pagine bianche riempite da lettere. Adesso tocca a voi conoscerle: non con le cuffie, ma con gli occhi. Tra trame, personaggi e rating tutti diversi fra loro, vi auguro una buona lettura.
(¯`·._.·[VI PREGO DI NON PLAGIARE]·._.·´¯)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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what makes you beautiful
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What makes you beautiful
(part 1)





Rating: giallo









Mi giro ancora una volta verso i posti dietro il mio e in fondo al pullman vedo Jenna ridere con Mitchie. Smettere di guardarla per è difficile, come se i miei occhi avessero la necessità di incollarsi alla sua figura tanto perfetta che lei in realtà non ama: Jenna non si piace, ma lei non sa invece di essere bella.
-Harry!- mi chiama Zayn tirando un lembo della mia maglietta. Mi volto verso di lui e mi rimetto ben seduto. I sedili di questo pullman sono così stretti fra loro che faccio quasi fatica a muovermi.
-Che c’è?- rispondo sbuffando.
-La stai ancora guardando?- mi chiede Zayn mentre scrive un messaggio al cellulare, probabilmente per la sua ragazza.
-Chi? Jenna?
-No, tua madre- mi risponde sarcasticamente il mio amico, simpatico come sempre. Ammetto però che la mia era decisamente una domanda stupida. Accenno una risata imbarazzata passando una mano tra i miei folti ricci.
-Sì, la guardavo ancora- ammetto e porgo la mia attenzione fuori dal finestrino, ammirando i paesaggi campagnoli che scorrono davanti ai miei occhi.
Zayn ripone il suo cellulare in tasca e sospira.
-Se continui così, prima o poi se ne accorgerà- mi dice il moro. –Però ammettilo, non ti dispiacerebbe la cosa- aggiunge egli con tono malizioso e colpendomi un braccio con delle gomitate.
Mi volto verso Zayn e gli sorrido. In effetti ha ragione: se Jenna dovesse scoprire che m’interessa non penso che accadrebbe il finimondo. L’unico problema è come farglielo sapere. Sarebbe meglio parlarle piuttosto che farle scoprire la mia cotta per lei tramite voci o altre fonti.
-Già- rispondo riguardando le campagne alla mia sinistra. Cerco di visualizzare nella mia mente scene in cui mi decido di confessare a Jenna il mio debole per lei: la raggiungo, le chiedo di parlare in privato e le dico tutto, oppure la invito direttamente ad uscire e poi le confesso ciò che sento con fare dolce ed esperto. Nei pensieri sembra sempre tutto più facile. Perché nella realtà è così difficile doversi applicare? Perché nella realtà non avvengono mai le scene che invece, nella mia testa, sembrano accadere in maniera così naturale e spontanea? Mi innervosisco sempre un po’ quando ci penso seriamente, come adesso per esempio, ma nulla mi fa più irritare di Jenna quando la sento parlare male di sé stessa. Lei sostiene di essere brutta ed insignificante per via del suo fisico: Jenna è sottopeso ed è molto più magra delle nostre compagne di classe. Lei non soffre di anoressia o altri disturbi alimentari, ma si tratta semplicemente della sua costituzione fisica e lei la detesta.
A volte penso che il suo unico difetto ce l’abbia negli occhi, ma non per la forma o il colore, ma per il suo funzionamento: Jenna non è né astigmatica e né miope, è semplicemente cieca. Cieca per non accorgersi di quanto bella lei sia in realtà: i suoi capelli fluenti e biondi naturali sono dolci e dorati come un campo di grano d’estate e le sue iridi verdi sono due piccoli e rotondi incanti; il tondo viso è puntinato da numerose ed allegre lentiggini che io adoro tanto e le sue labbra rosee sono come un invito, un richiamo per una serie di lunghi ed intensi baci che io non le ho ancora mai dato.
I miei pensieri vengono interrotti da Zayn, il quale mi picchietta il dorso di una mano sul braccio, in modo da attirare la mia attenzione.
-Che c’è?- gli rispondo voltandomi verso di lui.
-Ascolta questa canzone, l’ho scaricata ieri, è fantastica!- mi propone Zayn attaccando le cuffiette al suo cellulare e porgendomene poi una; la posiziono bene nel mio orecchio destro e attendo che lui faccia partire la canzone.
-Aspetta un attimo, rispondo ad un messaggio- interrompe il moro la sua azione, riprendendo a fare altro.
-E’ da stamattina alle sei che mandi messaggi alla tua ragazza, cosa vi dite di tanto importante?- chiedo curioso e sbirciando sullo schermo del cellulare di Zayn.
-Niente, fatti gli affari tuoi!- mi risponde il mio amico facendo il misterioso, come sempre, ma tanto alla fine riesco sempre a sapere tutto. –Sono discorsi privati- aggiunge sorridendo timidamente.
-Certo, privati- dico.
-Comunque non sto parlando con lei, mi sto sentendo con una- confessa Zayn, poi accenna una risata divertita. Lo guardo storto, ma alla fine non sono poi così sorpreso.
-Zayn!- lo riprendo.
-Che vuoi?- si difende.
-Non cambierai mai, eh?
Come immaginavo, alla fine Zayn sputa sempre il rospo. C’è poco da nascondere con me, ma scoprire che lui sta conoscendo una ragazza mentre sta insieme ad un’altra mi fa decisamente cadere le braccia.
-Comunque- prova Zayn a sviare la mia domanda cambiando argomento. -Perchè non confessi tutto a Jenna oggi? Penso che l’atmosfera romantica di Bath possa esserti d’aiuto- mi propone il mio amico, ma io mi irrigidisco solo all’idea. Insomma, non sono poi così estroverso con le ragazze. Con Jenna mi intimidisco sempre un po’. A volte vorrei essere esperto come Zayn con le donne.
-Oggi?- ripeto agitato.
-Sì, oggi- conferma il moro annuendo con la testa.
-Ehm..ehi, mica volevi farmi sentire una canzone? Dai, mettila- cambio discorso, proprio come Zayn ha fatto un attimo prima, e mi rilasso sul sedile chiudendo gli occhi.
-Ora metto la canzone, ma tu non te la cavi così- mi avverte lui. –Quando arriveremo a Bath ti starò col fiato sul collo finchè tu non ti deciderai a dichiararti a Jenna, sappilo- mi minaccia e, finalmente, aziona la musica. Istintivamente sorrido ma mi sento leggermente in imbarazzo.
Forse Zayn ha ragione, devo buttarmi. Oggi devo riuscire a confessare i miei sentimenti a Jenna. Non credo che io possa farcela e ho già l’ansia. Questa gita a Bath potrebbe essere una grande opportunità per me, spero di non giocarmela.






Il viaggio è finito e cominciamo tutti a scendere dal pullman. Recupero la giacca e controllo l’orario sul cellulare. Non mi aspettavo che saremo arrivati a Bath con qualche minuto di anticipo, ma meglio di un ritardo. Voglio godermi questa città: da quel che ho visto dai finestrini del pullman sembra essere davvero una bella località.
Istintivamente mi volto nuovamente verso il fondo del pullman e vedo Jenna che aspetta di potersi mettere in fila insieme agli altri per scendere dal mezzo. Per un microsecondo i nostri sguardi si incrociano e io le sorrido. Purtroppo, però, lei non ricambia e si volta subito verso Mitchie sistemandosi una ciocca di capelli dietro un orecchio. Non capisco perché faccia finta di niente.
-Muoviti Harry!- mi incita Zayn poco prima di scendere i gradini del pullman e io mi volto di scatto verso di lui.
-Arrivo- dico a bassa voce, poi mi schiarisco la voce. Mi sento leggermente in imbarazzo, ma cerco di nasconderlo. Mi volto un’ultima volta verso Jenna prima di lasciare il mezzo e la sorprendo nel guardarmi.
Le sorrido anche stavolta, ma lei insiste a far finta di nulla e distoglie l’attenzione da me per portarla al suolo. Mi chiedo se la vedrò mai sorridere per me.
Saltato sul marciapiede, cerco di recuperare il mio zaino tra quelli ammucchiati dei miei compagni in quell’enorme bagagliaio del pullman che, sinceramente, non ho mai capito come si chiama.
Noto che la professoressa Madler sta parlando con una signorina formalmente vestita e con i capelli perfettamente raccolti in uno chignon. Sembra tanto un’hostess, ma intuisco che si tratti della nostra guida turistica.
-Ehi, carina la guida- mi bisbiglia all’orecchio quel casanova del mio amico Zayn. Mi volto verso di lui abbozzando un sorriso.
-Stai scherzando, vero?
Zayn mi guarda confuso.
-Ma guardala, è una bomba!
-Ciò che voglio dire io è che tu hai una ragazza- gli ricordo. –E a quanto pare anche una nuova spasimante con cui hai scambiato messaggi per tutto il viaggio- aggiungo. A volte mi comporto un po’ come un padre con Zayn, ma credo che in certi casi lui abbia bisogno di una persona che lo riprenda, proprio come faccio io. L’unico problema è che lui, nonostante le mie osservazioni, non mi dia mai ascolto.
-Il mio era soltanto un commento, amico- mi assicura Zayn.
-Certo, ti credo- rispondo sarcasticamente mentre lui riprende a ricevere e scrivere messaggi.
-Oh, Lisa vuole che gli mando una mia foto sexy, quale scelgo? Quella in cui sono a petto nudo sul letto o quella dove addento il ciondolo della mia collana con sguardo felino?- mi chiede quel matto e io mi volto di nuovo a guardarlo ridendo.
-Chi è sta Lisa? La tua prossima conquista con cui messaggi?
-Sì, lei- mi risponde. –Allora, quale le mando delle due?
-Quella che vuoi, Zayn- gli rispondo senza smettere di ridere. –Ma sappi che sei una merda- gli dico puntandogli un dito in faccia.
-Ma sta zitto, Cuore d’Oro- mi prende in giro lui spingendomi per una spalla e accennando una risata.
Non è la prima volta che Zayn mi chiama “Cuore d’Oro” e spero non lo faccia altre volte. Non mi vergogno di essere un ragazzo romantico, ma non mi piace il fatto che il mio migliore amico mi sfotta per questo motivo.
La professoressa Madler ci riprende tutti e ci presenta la guida, Mackenzie Peighton.
-Ciao ragazzi- ci saluta la signorina e noi ricambiamo in coro.
-Benvenuti a Bath, l’unica fonte termale d’Inghilterra. È una città di origini romane ed è dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO per la sua storia e per la sua particolare bellezza che richiama il gusto artistico italiano, nonché Bath presenta numerosi edifici in stile palladiano. Dovete sapere che Palladio era un architetto italiano molto famoso e richiesto, ma tornando alla nostra Bath, parliamo delle sue origini. È curioso che una città possa chiamarsi bagno- si interrompe la guida per una risata simpatica, contagiandoci, poi riprende il discorso. –ma il suo nome deriva dalle sue sorgenti termali, le quali producono più di un milione di litri d’acqua al giorno.
Mentre la signorina Peighton continua a spiegarci la storia della città, mi distraggo per un attimo e poso gli occhi su Jenna. A differenza mia, lei è attenta alle parole della guida. Trovo affascinante la sua passione per l’arte; il modo in cui guarda interessata la giovane donna la rende ancora più bella.
All’improvviso, Zayn mi tira delle gomitate al braccio, facendomi così risvegliare dal mio stato di trance.
-Allora, hai pensato a come parlarle?- mi chiede lui a bassa voce riferendosi a Jenna.
-Ancora no- rispondo sbuffando. –Devo pensare a delle frasi adatte da dirle.
-Te lo dico subito, non essere troppo sdolcinato- mi consiglia Zayn. –O Jenna potrebbe vomitare.
-Potrebbe vomitare se usassi la tua tattica, semmai- dico in mia difesa.
-La mia tattica?- fa finta di non capire.
-Sì, quando vuoi rimorchiare qualcuno sei davvero pessimo- gli dico con sincerità. –E ancora non capisco come fa, nonostante tutto, a funzionare questo tuo metodo- ammetto incredulo.
-Amico, è tutta questione di fascino- si vanta Zayn mandandosi il ciuffo nero all’indietro con una mano. Mi auguro che lui stia agendo teatralmente o potrei disconoscerlo come mio migliore amico.
-Con Jenna serve ben altro, lo so.
-Cosa, per esempio? Una scatola rosa piena di cioccolatini e caramelline? Almeno così prende qualche chilo, finalmente- fa lo spiritoso Zayn, provocandomi. Lui sa benissimo che Jenna mi piace anche se è magrissima, ma lui non capisce che una ragazza può essere bella anche senza una quarta di tette e un culo prosperoso.
-Zayn, vaffanculo.
-Che c’è?
Guardo in cagnesco il mio tonto amico in silenzio. Lui sbuffa.
-Okay, ho capito, sto zitto- dice Zayn arrendendosi e capendo di aver detto qualcosa di sbagliato.
Lascio perdere per un istante quel deficiente pakistano alla mia sinistra e riporto la mia attenzione su Jenna, la quale ascolta ancora con interesse le informazioni della guida. Se lei fosse seduta su un banco prenderebbe sicuramente appunti, ne sono certo. Strano che almeno non li prenda sul cellulare.
Mentre la guardo cerco di sforzarmi con la mente per trovare le parole giuste da dirle per dichiarare i miei sentimenti per lei, ma non riesco proprio a formulare una frase di senso compiuto.
Sento l’ansia che pian piano mi divora lo stomaco, ho paura di sentimi male. Riuscirò entro oggi a parlare con Jenna e a dirle che mi piace da morire? Ho dei dubbi al riguardo, ma voglio farcela.





Ciò che visitiamo per prima è la Bath Abbey, obbligatoria per ogni turista che decide di visitare questa città. Rimango meravigliato dall’immenso edificio ancora prima di entrarci e scatto qualche foto con la mia macchina digitale che, per fortuna, mi son ricordato di ricaricare ieri.
Guardando Jenna che scatta le sue fotografie, mi viene voglia di chiederle se ha voglia di farne una con me.
Sono tentato nel raggiungerla e chiederglielo ma c’è qualcosa che mi frena. E se lei non volesse?
Mi odio quando mi lascio in preda alle mie paranoie. Chiudo gli occhi e respiro profondamente, poi li riapro. Ce la posso fare, vado da Jenna. Mi do una spinta e mi decido a compiere i primi passi.
-Adesso ci dirigiamo verso l’entrata, se volete fare delle foto vi prego di togliere il flash- ci raccomanda la signorina Peighton con tono gentile, poi comincia ad avviarsi verso l’ingresso dell’abbazia.
Jenna si toglie la macchina fotografica dalla faccia, la stringe tra le mani portandosela al petto e ricomincia a camminare insieme a Mitchie.
Io, come un idiota, mi fermo. Non so perché ma non riesco più ad essere deciso e non credo che io possa chiedere una foto a Jenna più tardi. Ho appena gettato la spugna.
-La tua amata non si stacca mai da Mitchie, sicuro che Jenna non sia lesbica?- fa il simpatico Zayn mentre apre di nascosto uno snack al formaggio.
-Non dire stupidate, lo sai anche tu che sono migliori amiche quelle due- gli rispondo puntando lo sguardo verso il suolo.
-Non si sa mai, Harry- insiste il mio amico. Mi chiedo quando si stancherà di fare l’idiota.
-Ciò che so, però, è che normalmente in chiesa non si mangia, perciò metti via quella roba- ordino a Zayn e, insieme a lui, mi aggiungo agli altri, entrando così nella Bath Abbey.
-Okay amico, agli ordini.
-Hai dato un solo morso a quello snack e già ti puzza l’alito di formaggio- lo prendo in giro abbozzando poi una risata. Provo a camuffare la delusione di me stesso con delle burle. Non ho voglia di tenere il muso.
-Tranquillo, basta un sorso d’acqua e l’odore sparisce- mi garantisce Zayn facendomi l’occhiolino, poi scoppia a ridere. Lo sa meglio di me che la sua affermazione non è assolutamente vera.





Dopo aver visitato la Bath Abbey, ci siamo diretti verso il Building of Bath Museum, dove Mackenzie Peighton ha approfondito le sue spiegazioni sulla storia e la costruzione di questa città romana.
Inizialmente è stato un po’ noioso e Zayn non riusciva più a smettere di sbadigliare. Quel cretino si era messo pure a contare tutti i suoi sbadigli. Credo che ne abbia fatti quindici o sedici, non mi ricordo.
Nonostante le lunghe spiegazioni della guida turistica, ci sono stati anche dei momenti piacevoli grazie a Jenna. Mentre Jenna era affascinata dalla storia di Bath, io ero affascinato da lei. Per me è sempre stato difficile non incollare i miei occhi sulla sua esile ma stupenda persona, ma oggi è qualcosa di incredibile.
Anche ora, durante la nostra pausa pranzo, continuo a guardare Jenna e solo qualche volta riesco ad incrociare il suo sguardo, purtroppo non brillante e curioso come il mio.
Io e Zayn siamo seduti sotto un albero del Queen Square mentre mangiamo i nostri panini che abbiamo preparato a casa.
-Harry, vorrei sapere cosa stai aspettando- mi dice Zayn mentre mastica come un porco il suo pranzo.
-Sto aspettando che tu impari a mangiare come una persona umana- gli rispondo sarcasticamente e rido coprendomi la bocca con una mano per non far intravedere il cibo sminuzzato tra i miei denti.
-Che simpatico che sei- ribatte lui imitando la voce deliziosa di una ragazza. –Mi riferivo a Jenna, idiota!- riprende Zayn ad essere serio.
-Avevo capito- ammetto. –Comunque non lo so, non ho ancora deciso cosa dirle di preciso.
-Sei lento come la morte amico, buttati e basta- mi consiglia il moro dando un altro grande morso al suo panino.
-E se facessi una figura di merda?
-Come sei negatvo- mi critica Zayn. –Dai, pensiamo adesso a cosa dirle dopo un “ciao”. Spara qualcosa!
Rivolgo gli occhi al cielo e comincio ad inventarmi le più patetiche frasi di questo mondo.
-Ehm.. che ne dici di “non hai bisogno di trucco, il modo in cui sei è abbastanza”?- propongo per prima, ma a Zayn scappa una risata.
-Ti risulta per caso che Jenna si trucca? Ma andiamo, l’unica cosa che si mette è il lucidalabbra!
-Allora che ne pensi di “Illumini il mio mondo come nessun altro”?
-Troppo tenera, inventane un’altra.
-Oh, ehm.. e “se solo vedessi come ti vedo io, capiresti perché ti voglio così disperatamente”?
-Così scapperebbe subito a gambe levate, sei impazzito?
Sto cominciando già ad arrendermi. Sono davvero così pessimo? Che vergogna.
Sospiro e poso lo sguardo sulle mie gambe incrociate.
-Perché non le dici “ehi bellezza, ti stai divertendo”?- mi suggerisce Zayn, ma io lo guardo storto.
-Ma manco se mi paghi- gli rispondo irritato.
-Allora inventati altro, perché sei ancora a zero con le idee.
Zayn ha ragione, siamo già a metà gita e io ancora non so come avvicinare Jenna e parlarle.
Mi volto nuovamente vero Jenna. Non è molto lontana da me, riesco a vederla bene in viso. Rimango un po’ troppo a lungo a fissarla e lei mi becca un’altra volta, ma non capisco perché non ricambia mai i miei sorrisi.
-Ci sono!- esclamo esaltato riportando l’attenzione sul mio migliore amico. –Le dirò “non so perché sei timida e ti giri dall’altra parte quanto ti guardo negli occhi, ma io voglio saperlo”! Dici che possa andare?
Zayn mi guarda grattandosi il mento.
-Uhm, sì, potrebbe andare- conferma egli.
-Davvero?
-No- risponde il moro, facendo così morire in me ogni speranza che si era appena riaccesa.
Sbuffo addentando poi il mio panino che sta quasi per finire. Ho deciso, mi arrendo.
-Faccio cagare a rimorchiare, discorso chiuso- dico con aria rassegnata.
-Ma scusa, come hai fatto a metterti con la tua ex, allora?- mi chiede Zayn perplesso.
-E’ stata lei a cominciare con me, poi io mi sono sbloccato e mi è stato più facile rompere il ghiaccio- rispondo con sincerità, ricordandomi come mi sentivo bene con me stesso quando Angel mi correva dietro.
-Beh, amico, non sempre sono le ragazze che hanno le palle di farsi avanti per prime- mi dice Zayn con serietà. –Anzi, spesso sono loro che vogliono che i maschi facciano la prima mossa, quindi devi darti da fare- continua lui con la sua lezione saggia sulle conquiste amorose.
Appoggio per un attimo quel poco che è rimasto del mio panino sulle mie gambe e apro una lattina di coca-cola. Bevo un grande sorso e faccio una smorfia per via delle forti bollicine che mi pizzicano la gola.
-A volte non vorrei essere così timido- confesso al mio amico.
-Harry, hai ancora metà giornata per farti avanti. Il coraggio lo troverai se vuoi davvero che Jenna sappia dei tuoi sentimenti.









AW, L'AMORE.


ciao a tutte ragazze!
come promesso, FINALMENTE do inizio alla prima raccolta di songfic "Up all Night" ispirata all'omonimo cd dei ragazzi.
in un capitolo di Ma chèrie (chi l'ha letto ricorda) avevo detto che avrei cominciato con I wish, ma alla fine ho deciso di procedere con ordine.
questa che avete appena letto è la prima di due parti di What Makes You Beautiful e presenta un Harry timido accompagnato da un Zayn piuttosto rude ma spiritoso.
che ne pensate? a mio parere è un pò noioso, non so.
secondo voi, riuscirà Harry e dichiararsi a Jenna? se sì, lei come reagirà?
lo scoprirete nella seconda ed ultima parte!
nei prossimi giorni dovrei cominciare anche la raccolta di "Take me Home", rimanete connesse!
ciaooo, alla prossima! (:
   
 
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