(part 1)
Mi giro ancora una volta verso i posti dietro il mio e in fondo al
pullman vedo Jenna ridere con Mitchie. Smettere di guardarla per
è difficile, come se i miei occhi avessero la
necessità di incollarsi alla sua figura tanto perfetta che
lei in realtà non ama: Jenna non si piace, ma lei non sa
invece di essere bella.
-Harry!- mi chiama Zayn tirando un lembo della mia maglietta. Mi volto
verso di lui e mi rimetto ben seduto. I sedili di questo pullman sono
così
stretti fra loro che faccio quasi fatica a muovermi.
-Che c’è?- rispondo sbuffando.
-La stai ancora guardando?- mi chiede Zayn mentre scrive un messaggio
al cellulare, probabilmente per la sua ragazza.
-Chi? Jenna?
-No, tua madre- mi risponde sarcasticamente il mio amico, simpatico
come sempre. Ammetto però che la mia era decisamente una
domanda stupida.
Accenno una risata imbarazzata passando una mano tra i miei folti ricci.
-Sì, la guardavo ancora- ammetto e porgo la mia attenzione
fuori dal
finestrino, ammirando i paesaggi campagnoli che scorrono davanti ai
miei occhi.
Zayn ripone il suo cellulare in tasca e sospira.
-Se continui così, prima o poi se ne accorgerà-
mi dice il moro. –Però
ammettilo, non ti dispiacerebbe la cosa- aggiunge egli con tono
malizioso e
colpendomi un braccio con delle gomitate.
Mi volto verso Zayn e gli sorrido. In effetti ha ragione: se Jenna
dovesse scoprire che m’interessa non penso che accadrebbe il
finimondo. L’unico
problema è come farglielo sapere. Sarebbe meglio parlarle
piuttosto che farle
scoprire la mia cotta per lei tramite voci o altre fonti.
-Già- rispondo riguardando le campagne alla mia sinistra.
Cerco di
visualizzare nella mia mente scene in cui mi decido di confessare a
Jenna il
mio debole per lei: la raggiungo, le chiedo di parlare in privato e le
dico tutto,
oppure la invito direttamente ad uscire e poi le confesso
ciò che sento con
fare dolce ed esperto. Nei pensieri sembra sempre tutto più
facile. Perché
nella realtà è così difficile doversi
applicare? Perché nella realtà non
avvengono mai le scene che invece, nella mia testa, sembrano accadere
in
maniera così naturale e spontanea? Mi innervosisco sempre un
po’ quando ci
penso seriamente, come adesso per esempio, ma nulla mi fa
più irritare di Jenna
quando la sento parlare male di sé stessa. Lei sostiene di
essere brutta ed
insignificante per via del suo fisico: Jenna è sottopeso ed
è molto più magra
delle nostre compagne di classe. Lei non soffre di anoressia o altri
disturbi
alimentari, ma si tratta semplicemente della sua costituzione fisica e
lei la detesta.
A volte penso che il suo unico difetto ce l’abbia negli
occhi, ma non
per la forma o il colore, ma per il suo funzionamento: Jenna non
è né
astigmatica e né miope, è semplicemente cieca.
Cieca per non accorgersi di
quanto bella lei sia in realtà: i suoi capelli fluenti e
biondi naturali sono
dolci e dorati come un campo di grano d’estate e le sue iridi
verdi sono due
piccoli e rotondi incanti; il tondo viso è puntinato da
numerose ed allegre
lentiggini che io adoro tanto e le sue labbra rosee sono come un
invito, un
richiamo per una serie di lunghi ed intensi baci che io non le ho
ancora mai
dato.
I miei pensieri vengono interrotti da Zayn, il quale mi picchietta il
dorso di una mano sul braccio, in modo da attirare la mia attenzione.
-Che c’è?- gli rispondo voltandomi verso di lui.
-Ascolta questa canzone, l’ho scaricata ieri, è
fantastica!- mi propone
Zayn attaccando le cuffiette al suo cellulare e porgendomene poi una;
la
posiziono bene nel mio orecchio destro e attendo che lui faccia partire
la canzone.
-Aspetta un attimo, rispondo ad un messaggio- interrompe il moro la sua
azione, riprendendo a fare altro.
-E’ da stamattina alle sei che mandi messaggi alla tua
ragazza, cosa vi
dite di tanto importante?- chiedo curioso e sbirciando sullo schermo
del
cellulare di Zayn.
-Niente, fatti gli affari tuoi!- mi risponde il mio amico facendo il
misterioso, come sempre, ma tanto alla fine riesco sempre a sapere
tutto. –Sono
discorsi privati- aggiunge sorridendo timidamente.
-Certo, privati- dico.
-Comunque non sto parlando con lei, mi sto sentendo con una- confessa
Zayn, poi accenna una risata divertita. Lo guardo storto, ma alla fine
non sono
poi così sorpreso.
-Zayn!- lo riprendo.
-Che vuoi?- si difende.
-Non cambierai mai, eh?
Come immaginavo, alla fine Zayn sputa sempre il rospo.
C’è poco da nascondere
con me, ma scoprire che lui sta conoscendo una ragazza mentre sta
insieme ad
un’altra mi fa decisamente cadere le braccia.
-Comunque- prova Zayn a sviare la mia domanda cambiando argomento.
-Perchè non confessi tutto a Jenna oggi? Penso che
l’atmosfera romantica di
Bath possa esserti d’aiuto- mi propone il mio amico, ma io mi
irrigidisco solo
all’idea. Insomma, non sono poi così estroverso
con le ragazze. Con Jenna mi
intimidisco sempre un po’. A volte vorrei essere esperto come
Zayn con le
donne.
-Oggi?- ripeto agitato.
-Sì, oggi- conferma il moro annuendo con la testa.
-Ehm..ehi, mica volevi farmi sentire una canzone? Dai, mettila- cambio
discorso, proprio come Zayn ha fatto un attimo prima, e mi rilasso sul
sedile
chiudendo gli occhi.
-Ora metto la canzone, ma tu non te la cavi così- mi avverte
lui.
–Quando arriveremo a Bath ti starò col fiato sul
collo finchè tu non ti
deciderai a dichiararti a Jenna, sappilo- mi minaccia e, finalmente,
aziona la
musica. Istintivamente sorrido ma mi sento leggermente in imbarazzo.
Forse Zayn ha ragione, devo buttarmi. Oggi devo riuscire a confessare i
miei sentimenti a Jenna. Non credo che io possa farcela e ho
già l’ansia.
Questa gita a Bath potrebbe essere una grande opportunità
per me, spero di
non giocarmela.
♥
Il
viaggio è finito e cominciamo tutti a scendere dal pullman.
Recupero
la giacca e controllo l’orario sul cellulare. Non mi
aspettavo che saremo
arrivati a Bath con qualche minuto di anticipo, ma meglio di un
ritardo. Voglio
godermi questa città: da quel che ho visto dai finestrini
del pullman sembra
essere davvero una bella località.
Istintivamente mi volto nuovamente verso il fondo del pullman e vedo
Jenna che aspetta di potersi mettere in fila insieme agli altri per
scendere
dal mezzo. Per un microsecondo i nostri sguardi si incrociano e io le
sorrido.
Purtroppo, però, lei non ricambia e si volta subito verso
Mitchie sistemandosi
una ciocca di capelli dietro un orecchio. Non capisco perché
faccia finta di
niente.
-Muoviti Harry!- mi incita Zayn poco prima di scendere i gradini del
pullman e io mi volto di scatto verso di lui.
-Arrivo- dico a bassa voce, poi mi schiarisco la voce. Mi sento
leggermente in imbarazzo, ma cerco di nasconderlo. Mi volto
un’ultima volta
verso Jenna prima di lasciare il mezzo e la sorprendo nel guardarmi.
Le sorrido anche stavolta, ma lei insiste a far finta di nulla e
distoglie l’attenzione da me per portarla al suolo. Mi chiedo
se la vedrò mai
sorridere per me.
Saltato sul marciapiede, cerco di recuperare il mio zaino tra quelli
ammucchiati dei miei compagni in quell’enorme bagagliaio del
pullman che,
sinceramente, non ho mai capito come si chiama.
Noto che la professoressa Madler sta parlando con una signorina
formalmente vestita e con i capelli perfettamente raccolti in uno
chignon.
Sembra tanto un’hostess, ma intuisco che si tratti della
nostra guida
turistica.
-Ehi, carina la guida- mi bisbiglia all’orecchio quel
casanova del mio
amico Zayn. Mi volto verso di lui abbozzando un sorriso.
-Stai scherzando, vero?
Zayn mi guarda confuso.
-Ma guardala, è una bomba!
-Ciò che voglio dire io è che tu hai una ragazza-
gli ricordo. –E a
quanto pare anche una nuova spasimante con cui hai scambiato messaggi
per tutto
il viaggio- aggiungo. A volte mi comporto un po’ come un
padre con Zayn, ma
credo che in certi casi lui abbia bisogno di una persona che lo
riprenda,
proprio come faccio io. L’unico problema è che
lui, nonostante le mie
osservazioni, non mi dia mai ascolto.
-Il mio era soltanto un commento, amico- mi assicura Zayn.
-Certo, ti credo- rispondo sarcasticamente mentre lui riprende a
ricevere e scrivere messaggi.
-Oh, Lisa vuole che gli mando una mia foto sexy, quale scelgo? Quella
in cui sono a petto nudo sul letto o quella dove addento il ciondolo
della mia
collana con sguardo felino?- mi chiede quel matto e io mi volto di
nuovo a
guardarlo ridendo.
-Chi è sta Lisa? La tua prossima conquista con cui messaggi?
-Sì, lei- mi risponde. –Allora, quale le mando
delle due?
-Quella che vuoi, Zayn- gli rispondo senza smettere di ridere.
–Ma
sappi che sei una merda- gli dico puntandogli un dito in faccia.
-Ma sta zitto, Cuore d’Oro- mi prende in giro lui spingendomi
per una
spalla e accennando una risata.
Non è la prima volta che Zayn mi chiama “Cuore
d’Oro” e spero non lo
faccia altre volte. Non mi vergogno di essere un ragazzo romantico, ma
non mi
piace il fatto che il mio migliore amico mi sfotta per questo motivo.
La professoressa Madler ci riprende tutti e ci presenta la guida,
Mackenzie Peighton.
-Ciao ragazzi- ci saluta la signorina e noi ricambiamo in coro.
-Benvenuti a Bath, l’unica fonte termale
d’Inghilterra. È una città di origini
romane ed è dichiarata Patrimonio
dell’Umanità dall’UNESCO per la sua
storia e
per la sua particolare bellezza che richiama il gusto artistico
italiano,
nonché Bath presenta numerosi edifici in stile palladiano.
Dovete sapere che
Palladio era un architetto italiano molto famoso e richiesto, ma
tornando alla
nostra Bath, parliamo delle sue origini. È curioso che una
città possa
chiamarsi bagno- si interrompe la guida per una risata simpatica,
contagiandoci, poi riprende il discorso. –ma il suo nome
deriva dalle sue
sorgenti termali, le quali producono più di un milione di
litri d’acqua al
giorno.
Mentre la signorina Peighton continua a spiegarci la storia della
città, mi distraggo per un attimo e poso gli occhi su Jenna.
A differenza mia,
lei è attenta alle parole della guida. Trovo affascinante la
sua passione per
l’arte; il modo in cui guarda interessata la giovane donna la
rende ancora più
bella.
All’improvviso, Zayn mi tira delle gomitate al braccio,
facendomi così
risvegliare dal mio stato di trance.
-Allora, hai pensato a come parlarle?- mi chiede lui a bassa voce
riferendosi a Jenna.
-Ancora no- rispondo sbuffando. –Devo pensare a delle frasi
adatte da
dirle.
-Te lo dico subito, non essere troppo sdolcinato- mi consiglia Zayn.
–O
Jenna potrebbe vomitare.
-Potrebbe vomitare se usassi la tua tattica, semmai- dico in mia
difesa.
-La mia tattica?- fa finta di non capire.
-Sì, quando vuoi rimorchiare qualcuno sei davvero pessimo-
gli dico con
sincerità. –E ancora non capisco come fa,
nonostante tutto, a funzionare questo
tuo metodo- ammetto incredulo.
-Amico, è tutta questione di fascino- si vanta Zayn
mandandosi il
ciuffo nero all’indietro con una mano. Mi auguro che lui stia
agendo
teatralmente o potrei disconoscerlo come mio migliore amico.
-Con Jenna serve ben altro, lo
so.
-Cosa, per esempio? Una scatola rosa piena di cioccolatini e
caramelline? Almeno così prende qualche chilo, finalmente-
fa lo spiritoso
Zayn, provocandomi. Lui sa benissimo che Jenna mi piace anche se
è magrissima,
ma lui non capisce che una ragazza può essere bella anche
senza una quarta di
tette e un culo prosperoso.
-Zayn, vaffanculo.
-Che c’è?
Guardo in cagnesco il mio tonto amico in silenzio. Lui sbuffa.
-Okay, ho capito, sto zitto- dice Zayn arrendendosi e capendo di aver
detto qualcosa di sbagliato.
Lascio perdere per un istante quel deficiente pakistano alla mia
sinistra e riporto la mia attenzione su Jenna, la quale ascolta ancora
con
interesse le informazioni della guida. Se lei fosse seduta su un banco
prenderebbe sicuramente appunti, ne sono certo. Strano che almeno non
li prenda
sul cellulare.
Mentre la guardo cerco di sforzarmi con la mente per trovare le parole
giuste da dirle per dichiarare i miei sentimenti per lei, ma non riesco
proprio
a formulare una frase di senso compiuto.
Sento l’ansia che pian piano mi divora lo stomaco, ho paura
di sentimi
male. Riuscirò entro oggi a parlare con Jenna e a dirle che
mi piace da morire?
Ho dei dubbi al riguardo, ma voglio farcela.
Ciò
che visitiamo per prima è la Bath
Abbey, obbligatoria per ogni turista
che decide di visitare questa città. Rimango meravigliato
dall’immenso edificio
ancora prima di entrarci e scatto qualche foto con la mia macchina
digitale
che, per fortuna, mi son ricordato di ricaricare ieri.
Guardando Jenna che scatta le sue fotografie, mi viene voglia di
chiederle se ha voglia di farne una con me.
Sono tentato nel raggiungerla e chiederglielo ma
c’è qualcosa che mi
frena. E se lei non volesse?
Mi odio quando mi lascio in preda alle mie paranoie.
Chiudo gli occhi e respiro profondamente, poi
li riapro. Ce la posso fare, vado da Jenna. Mi do una spinta e mi
decido a
compiere i primi passi.
-Adesso ci dirigiamo verso l’entrata, se volete fare delle
foto vi
prego di togliere il flash- ci raccomanda la signorina Peighton con
tono
gentile, poi comincia ad avviarsi verso l’ingresso
dell’abbazia.
Jenna si toglie la macchina fotografica dalla faccia, la stringe tra le
mani portandosela al petto e ricomincia a camminare insieme a Mitchie.
Io, come un idiota, mi fermo. Non so perché ma non riesco
più ad essere
deciso e non credo che io possa chiedere una foto a Jenna
più tardi. Ho appena
gettato la spugna.
-La tua amata non si stacca mai da Mitchie, sicuro che Jenna non sia
lesbica?- fa il simpatico Zayn mentre apre di nascosto uno snack al
formaggio.
-Non dire stupidate, lo sai anche tu che sono migliori amiche quelle
due- gli rispondo puntando lo sguardo verso il suolo.
-Non si sa mai, Harry- insiste il mio amico. Mi chiedo quando si
stancherà di fare l’idiota.
-Ciò che so, però, è che normalmente
in chiesa non si mangia, perciò
metti via quella roba- ordino a Zayn e, insieme a lui, mi aggiungo agli
altri,
entrando così nella Bath Abbey.
-Okay amico, agli ordini.
-Hai dato un solo morso a quello snack e già ti puzza
l’alito di
formaggio- lo prendo in giro abbozzando poi una risata. Provo a
camuffare la
delusione di me stesso con delle burle. Non ho voglia di tenere il muso.
-Tranquillo, basta un sorso d’acqua e l’odore
sparisce- mi garantisce
Zayn facendomi l’occhiolino, poi scoppia a ridere. Lo sa
meglio di me che la
sua affermazione non è assolutamente vera.
Dopo
aver visitato la Bath Abbey, ci siamo diretti verso il Building of
Bath Museum, dove Mackenzie Peighton ha approfondito le sue spiegazioni
sulla
storia e la costruzione di questa città romana.
Inizialmente è stato un po’ noioso e Zayn non
riusciva più a smettere
di sbadigliare. Quel cretino si era messo pure a contare tutti i suoi
sbadigli.
Credo che ne abbia fatti quindici o sedici, non mi ricordo.
Nonostante le lunghe spiegazioni della guida turistica, ci sono stati
anche dei momenti piacevoli grazie a Jenna. Mentre Jenna era
affascinata dalla
storia di Bath, io ero affascinato da lei. Per me è sempre
stato difficile non
incollare i miei occhi sulla sua esile ma stupenda persona, ma oggi
è qualcosa
di incredibile.
Anche ora, durante la nostra pausa pranzo, continuo a guardare Jenna e
solo qualche volta riesco ad incrociare il suo sguardo, purtroppo non
brillante
e curioso come il mio.
Io e Zayn siamo seduti sotto un albero del Queen Square mentre mangiamo
i nostri panini che abbiamo preparato a casa.
-Harry, vorrei sapere cosa stai aspettando- mi dice Zayn mentre mastica
come un porco il suo pranzo.
-Sto aspettando che tu impari a mangiare come una persona umana- gli
rispondo sarcasticamente e rido coprendomi la bocca con una mano per
non far
intravedere il cibo sminuzzato tra i miei denti.
-Che simpatico che sei- ribatte lui imitando la voce deliziosa di una
ragazza. –Mi riferivo a Jenna, idiota!- riprende Zayn ad
essere serio.
-Avevo capito- ammetto. –Comunque non lo so, non ho ancora
deciso cosa
dirle di preciso.
-Sei lento come la morte amico, buttati e basta- mi consiglia il moro
dando un altro grande morso al suo panino.
-E se facessi una figura di merda?
-Come sei negatvo- mi critica Zayn. –Dai, pensiamo adesso a
cosa dirle
dopo un “ciao”. Spara qualcosa!
Rivolgo gli occhi al cielo e comincio ad inventarmi le più
patetiche
frasi di questo mondo.
-Ehm.. che ne dici di “non hai bisogno di trucco, il modo in
cui sei è
abbastanza”?- propongo per prima, ma a Zayn scappa una risata.
-Ti risulta per caso che Jenna si trucca? Ma andiamo, l’unica
cosa che
si mette è il lucidalabbra!
-Allora che ne pensi di “Illumini il mio mondo come nessun
altro”?
-Troppo tenera, inventane un’altra.
-Oh, ehm.. e “se solo vedessi come ti vedo io, capiresti
perché ti
voglio così disperatamente”?
-Così scapperebbe subito a gambe levate, sei impazzito?
Sto cominciando già ad arrendermi. Sono davvero
così pessimo? Che
vergogna.
Sospiro e poso lo sguardo sulle mie gambe incrociate.
-Perché non le dici “ehi bellezza, ti stai
divertendo”?- mi suggerisce
Zayn, ma io lo guardo storto.
-Ma manco se mi paghi- gli rispondo irritato.
-Allora inventati altro, perché sei ancora a zero con le
idee.
Zayn ha ragione, siamo già a metà gita e io
ancora non so come
avvicinare Jenna e parlarle.
Mi volto nuovamente vero Jenna. Non è molto lontana da me,
riesco a
vederla bene in viso. Rimango un po’ troppo a lungo a
fissarla e lei mi becca
un’altra volta, ma non capisco perché non ricambia
mai i miei sorrisi.
-Ci sono!- esclamo esaltato riportando l’attenzione sul mio
migliore
amico. –Le dirò “non so
perché sei timida e ti giri dall’altra parte
quanto ti
guardo negli occhi, ma io voglio saperlo”! Dici che possa
andare?
Zayn mi guarda grattandosi il mento.
-Uhm, sì, potrebbe andare- conferma egli.
-Davvero?
-No- risponde il moro, facendo così morire in me ogni
speranza che si
era appena riaccesa.
Sbuffo addentando poi il mio panino che sta quasi per finire. Ho
deciso, mi arrendo.
-Faccio cagare a rimorchiare, discorso chiuso- dico con aria rassegnata.
-Ma scusa, come hai fatto a metterti con la tua ex, allora?- mi chiede
Zayn perplesso.
-E’ stata lei a cominciare con me, poi io mi sono sbloccato e
mi è
stato più facile rompere il ghiaccio- rispondo con
sincerità, ricordandomi come
mi sentivo bene con me stesso quando Angel mi correva dietro.
-Beh, amico, non sempre sono le ragazze che hanno le palle di farsi
avanti per prime- mi dice Zayn con serietà. –Anzi,
spesso sono loro che
vogliono che i maschi facciano la prima mossa, quindi devi darti da
fare- continua
lui con la sua lezione saggia sulle conquiste amorose.
Appoggio per un attimo quel poco che è rimasto del mio
panino sulle mie
gambe e apro una lattina di coca-cola. Bevo un grande sorso e faccio
una
smorfia per via delle forti bollicine che mi pizzicano la gola.
-A volte non vorrei essere così timido- confesso al mio
amico.
-Harry, hai ancora metà giornata per farti avanti. Il
coraggio lo
troverai se vuoi davvero che Jenna sappia dei tuoi sentimenti.
♥
AW, L'AMORE.
ciao a tutte ragazze!
come promesso, FINALMENTE do inizio alla prima raccolta di songfic "Up all Night" ispirata all'omonimo cd dei ragazzi.
in un capitolo di Ma chèrie (chi l'ha letto ricorda) avevo detto che avrei cominciato con I wish, ma alla fine ho deciso di procedere con ordine.
questa che avete appena letto è la prima di due parti di What Makes You Beautiful e presenta un Harry timido accompagnato da un Zayn piuttosto rude ma spiritoso.
che ne pensate? a mio parere è un pò noioso, non so.
secondo voi, riuscirà Harry e dichiararsi a Jenna? se sì, lei come reagirà?
lo scoprirete nella seconda ed ultima parte!
nei prossimi giorni dovrei cominciare anche la raccolta di "Take me Home", rimanete connesse!
ciaooo, alla prossima! (: