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Autore: Vahly    20/01/2008    3 recensioni
Hermione ha un misterioso ragazzo, Draco nasconde qualcosa ed Harry si rende conto di sentirsi attratto dal biondino...
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Blaise Zabini, Hermione Granger, Pansy Parkinson, Ron Weasley | Coppie: Draco/Harry
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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AUTRICE: Vahly

AUTRICE: Vahly
TITOLO DELLA FANFICTION: Improvvisamente, tu
CAPITOLO: 15 - Discussioni
PAIRING: Draco/Harry, altri pairing
RAITING: R
GENERE: Sentimentale, romantico
AVVERTIMENTI: slash, ooc
RIASSUNTO DELLA STORIA: Hermione ha un misterioso ragazzo, Draco nasconde qualcosa ed Harry si rende conto di sentirsi attratto dal biondino...

… Improvvisamente, tu.

Cap. 15 – Discussioni (intermezzo)








Era piuttosto tardi quando Draco rientrò nel suo dormitorio, senza rendersi conto di che ora fosse.
Tentò di sgattaiolare il più silenziosamente possibile nella sua stanza, ma qualcuno lo bloccò per un braccio.
- Blaise, lo so che ho fatto tardi, ma…
Il biondo si interruppe quando, voltandosi, si rese conto del fatto che il suo interlocutore non fosse Blaise.
- Theo?
Mormorò, perplesso.
Il ragazzo annuì, e gli fece cenno di tornare in sala comune.
- Che cosa vuoi?
Gli domandò Draco, accigliandosi.
Theo sorrise, tutt’altro che affabilmente.
- Nulla, solo parlarti.
Draco evitò di discutere, era troppo stanco per farlo.
- Ok.
Rispose semplicemente, ed entrambi tornarono in sala comune, per poi sedersi su un divanetto in velluto verde.
Draco stava per chiedere nuovamente all’altro che cosa volesse, quando quest’ultimo cominciò a parlare.
- So che ti vedi con qualcuno.
Affermò, con tono leggermente irritato.
- Non so di che cosa tu stia parlando.
Cercò di difendersi Draco, ma Nott non gli credette, e ghignò.
- Ah, no? Ed allora per quale motivo sei tornato a quest’ora? Perché mi avresti lasciato, se non fosse per qualcun altro? Non sono stupido, sai?
Draco strinse i pugni.
Non sapeva perché, ma non riusciva ad avercela con Theo. In fondo era stato il suo ragazzo fino a pochi giorni prima… ed era ovvio che si sentisse tradito ed offeso, sapendo che la persona con cui stava si era consolata dopo così poco tempo.
- Non mi vedo con nessuno, Theo.
Insistette.
Nott scosse la testa.
- Non sei bravo a mentire… ma sappi che non ho intenzione di mollare così facilmente. Tu sei mio, e non ti lascio a nessun altro… chiaro?
- Non sono un oggetto.
Disse freddo Malfoy.
- Non l’ho mai pensato.
- Ma è quello che dimostri di pensare.
I due si guardarono con astio, prima che Theo decidesse di alzarsi.
- Bene. Ora che so di aver ragione, posso anche andare.
Draco si domandò se davvero fosse tutto lì. Insomma, perché prendersi il disturbo di rimanere sveglio fino a quell’ora, se poi concludeva la discussione a quel modo?
Theodore sembrò aver compreso i suoi pensieri, perché gli si rivolse, stavolta sorridendo in modo più sincero, e gli disse tranquillamente:
- Non ho intenzione di star qui a litigare con te quando neghi qualcosa di così evidente. Ti conosco abbastanza da sapere quando stai mentendo… ma sappi che ho intenzione di tornare con te, e non mi darò per vinto tanto facilmente.
Detto ciò, tornò nella sua stanza. Nella loro stanza.
Draco invece preferì non rientrare subito, e finì con l’addormentarsi sul divano.



La mattina dopo, Harry si svegliò piuttosto di buon umore.
Era domenica e non c’erano lezioni, così si chiese se potesse trovare un modo per vedere Draco. Probabilmente il biondino era ancora a letto, vista l’ora: erano solo le 8, ed Harry non sapeva gli orari del suo quasi-ragazzo. Avrebbe potuto chiedere a Blaise, non appena lo avesse incontrato. Sì, ma quando? Non erano previste altre “uscite collettive”, ed andare a parlargli sarebbe sembrato sospetto.
No, doveva trovare un altro modo. Ma perché non glielo aveva chiesto la sera prima? E poi magari al biondo non andava di vederlo di nuovo… insomma, erano stati assieme la notte precedente, perché avrebbe dovuto vederlo ancora dopo poche ore?
La voce di Ron interruppe le sue elucubrazioni.
- Harry… ieri sera ci ho pensato… non so perché vogliate tenere la cosa segreta, e se vuoi posso far finta di non aver capito che state assieme…
Il moro per poco non svenne.
Davvero Ron aveva capito tutto?
Non riuscì a dire nulla, però, che questi continuò.
- Insomma, non sono sicuro di riuscirci, però proverò a non farmi sfuggire nulla con lei. Volevo solo dirti che sono felice per voi. Insomma, alla fine era piuttosto ovvio che finiste assieme, no?
Harry ridacchiò sollevato.
Lei? Non sapeva chi avesse in mente Ron, ma di sicuro era la persona sbagliata.
- Ehm… a chi ti stai riferendo di preciso?
Domandò, cercando di non far notare il suo sollievo.
Ron lo guardò perplesso.
- Ma Ginny, no?
Harry per un attimo spalancò gli occhi. Poi scoppiò a ridere fragorosamente.
- Ginny?
- Beh… i-io pensavo… - balbettò Ronald imbarazzatissimo, - pensavo che fosse lei… insomma, si vede con qualcuno, e quando te l’ho detto… beh, tu sembravi sapere qualcosa. E poi vi conoscete da anni, così ho pensato… beh che non volessi dirlo perché temevi che io non avrei approvato…
Harry smise di ridere, anche se non del tutto, sentendosi un po’ in colpa.
- Sì, capisco, però non è lei. E poi, non credo che ti creerei più problemi di qualunque altro ragazzo: se non altro se stesse con me non staresti con l’ansia che possa stare con qualche stronzetto che la usa e basta, no?
Ron annuì.
- Ma allora chi…
- Ron, per favore… ti avevo detto che preferivo non dirlo, no? Rispetta la mia decisione, per favore.
Ribattè serio il moro, interrompendo l’amico. Quest’ultimo sospirò, per poi rispondere:
- Hai ragione, scusa. È che dopo tutta quella storia con Hermione che non voleva dirci con chi stava… insomma, direi che ne ho abbastanza delle relazioni segrete.
Già, in effetti Harry dovette ammettere con sé stesso che si era sentito un po’ escluso quando la loro comune amica aveva deciso di non renderli partecipi della sua vita sentimentale.
Ma d’altra parte lui non era neppure sicuro di avere una relazione con Malfoy… come poteva parlarne loro?
- Hai ragione Ron, mi dispiace. Però questa cosa, qualunque cosa sia, non è ancora ben definita. Non ho una ragazza, in effetti. Diciamo… che mi vedo con qualcuno, ecco. Così è più appropriato. Mi spiace non poterti dire di più, ma se mai con questa persona dovesse nascere una vera relazione… insomma, se mi metterò seriamente con lu-lei, allora sarai il primo a sapere tutto. Va bene?
Ron non sembrava essere felicissimo, ma sapeva di aver già ottenuto qualcosa.
Meglio di niente, si disse fra sé e sé.
- Va bene. Dopotutto, non posso far altro che accettare la tua decisione, no?
Harry si sentì un po’ in colpa, ma non replicò.
Era vero, sapeva benissimo cosa si provava, ma Draco l’avrebbe di sicuro ucciso, se avesse raccontato a Ron quello che era successo.
O meglio, lo avrebbe ucciso se gli fosse andata bene…
No, meglio non pensarci.
Sperando di evitare ulteriori domande inopportune, si congedò da Ron, ed uscì dal dormitorio grifondoro, portando con sé il mantello e la mappa del malandrino.
Non sapeva neppure lui dov’era diretto di preciso, né sapeva se fosse il caso di cercare Draco.
Ma non se la sentiva di restare nel suo dormitorio senza far nulla, esposto alle domande del suo migliore amico, con il senso di colpa che lo attanagliava ad ogni bugia che diceva, ad ogni informazione che negava.
Non si era allontanato neppure di venti metri dal suo dormitorio, che vide un volto conosciuto avvicinarglisi e sorridergli.
- Blaise, ciao.
Lo salutò cordialmente, senza troppa enfasi.
- Ciao. Allora, come va con tu-sai-chi?
Harry fu sul punto di ridere, a quell’epiteto, ma si trattenne dal farlo.
- Volevo chiedergli se gli andava di vederci, ma non so neppure se sia già sveglio… ah, ecco. E’ già sveglio?
Blaise sorrise.
- Che carini che siete… se così buffo quando fai il ragazzino impacciato alla sua prima cotta.
Harry si risentì un po’ di quell’affermazione.
- Non sono un ragazzino impacciato.
- No, certo. Comunque quando sono uscito io, stava ancora dormendo. Puoi sempre provare a svegliarlo tu, però. Magari riesci a trovare qualche buon metodo…
Sogghignò, ed Harry divenne di una tonalità pressoché identica al porpora.
- Ti odio.
- Lo so. Ora, se non ti dispiace, c’è una principessa che mi aspetta.
Sorrise, con lo sguardo totalmente perso, e si allontanò.
- E poi sarei io l’idiota innamorato, eh?
Borbottò Harry fra sé e sé.
Poi indossò il mantello, e si diresse verso il dormitorio serpeverde.
Chissà, magari sarebbe riuscito a trovare per davvero un modo originale per svegliare Draco…



***continua***


Note dell’autrice

Beh, questa volta non è poi tanto in ritardo, no? Almeno, rispetto all’ultimo capitolo… lo so, è solo un intermezzo, ed è decisamente corto, ma si fa quel che si può.
Il 24 ho un esame, quindi non aggiornerò questa storia prima di allora.
Incrociate le dita per me, e che i Zhou me la mandino buona XD
Un bacione a tutti, e grazie a coloro che ancora leggono e – soprattutto – commentano.
Vahly.

   
 
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