Aya
Non erano pronti
a
questo. Si allenavano da quando erano nati, erano preparati a tutto, ma
a
questo proprio no!
Per loro
fortuna,
erano atterrati in una zona disabitata, esattamente in un campo di
grano. Dopo
essersi accertati di aver nascosto per bene la navicella dentro ad una
caverna,
sotto ad un grande telone, si
avviarono verso una città.
La Terra non era
molto diversa dal loro presente.
Certo era molto più, come dire tecnologica,
forse loro conoscevano le macchine
del tempo, qualcuno li avrebbe aiutati a ripartire, si trovavano pur
sempre nel
futuro!
Poi a Goten
venne
un’idea -Trunks cerchiamo tua madre! Lei saprà
aiutarci!-
Trunks ci
pensò un
attimo, sua madre in quell’epoca avrebbe avuto più
di ottant’anni!
E se non fosse
più in
vita? Forse doveva chiedere aiuto a se
stesso nel futuro.
Chissà
come sarebbe
stato vedersi cinquantenne!
Finalmente dopo
quasi
un’ora di cammino arrivarono in una sconosciuta
città. Spaesati e increduli
vagavano senza una metà, tra centinaia di persone e grandi
grattacieli, fino a
quanto una voce attirò la loro attenzione.
-Ciao! Vi siete
persi?- una ragazza mora dai lunghi capelli lisci e dagli occhi azzurro
cielo
li scrutava -Non siete di qui vero? I vostri abiti…-
Trunks e Goten
si
guardarono e all’unisono esclamarono -cos’hanno i
nostri abiti, che non va?-
La ragazza rise
-siete
buffi… - in effetti i due saiyan non erano vestiti secondo
la moda di quel
tempo, dove la
maggior parte della gente
indossava abiti fluorescenti, luminosi e molto attillati, compresa la
ragazza
di fronte a loro.
-Comunque io
sono
Aya. Aya Kei.-
-Io sono
Tr…- doveva
dirle il suo vero nome? Meglio di no, meglio non rilevare la loro vera
identità.
-Tr…
cosa?- chiese
incuriosita Aya.
-Tr…
Troru- concluse
“Troru? Ma che razza di nome mi è venuto in
mente!”
Goten lo
guardava con
sguardo attorcigliato.
-E tu, sei?-
chiese
Aya rivolta a Goten.
-Gonshiro!-
esclamò convinto
“Il mio nome è decisamente più
bello” pensò soddisfatto.
-Bene, ora che
abbiamo fatto conoscenza, posso chiedervi da dove venite? Avete bisogno
di
aiuto?-
I due aprirono
bocca
per parlare, ma poi si bloccarono. Dovevano dirle la verità?
-Ci siamo persi.-
-Beh, questo
l’avevo
capito- rispose Aya sorridendo.
Poi Trunks prese
coraggio
-Voi conoscete le macchine del tempo?-
Aya li
guardò un
attimo interrogativa “Voi? ”
-Certo,
ma non tutti ne hanno una e non tutti sanno come funziona. Voi
possedete una
macchina del tempo?-
-No,
no… era solo una
curiosità…- cercò di giustificarsi.
-… La
verita-
continuò Goten -e che siamo appassionati di tecnologia e
vorremmo vedere una
vera macchina del tempo. Visto che noi veniamo da un piccolo paesino ad
est,
dove non c’è molto da vedere ed…
imparare- azzardò
“E
bravo Goten, che
idea geniale” pensò l’amico.
-Come ho detto
prima,
non tutti possiedono un navicella temporale, ma per vostra fortuna io
sì! Ed
esaudirò il vostro desiderio…- fece
l’occhiolino.
“Però
è davvero molto
gentile, oltre ad essere molto carina” pensò
Trunks.
-Allora Troru,
Gonshiro, se volete seguirmi...-
Si avviarono,
durante
il tragitto non riuscivano proprio a capire in che parte del mondo si
trovassero. C’erano grandi grattacieli di tante forme
diverse, Goten giurò di
vederne uno grande a
forma di cerchio.
Ma si guardarono bene nel chiederlo, dovevano fare meno domande
possibili.
La casa di Aya
era
davvero grande. Tre piani e un grande giardino sul retro.
Aprì la porta un uomo
sulla cinquantina.
-Papà,
questi sono
dei miei nuovi amici stranieri, provenienti da est- l’uomo
aveva i capelli
scuri come sua figlia ma occhi color pece, e un viso molto
rassicurante. Dopo
le presentazioni, seguirono la loro nuova amica nel retro della casa.
Aya possedeva
realmente
una macchina del tempo e, sembrava anche sapersi destreggiare molto
bene con
essa. Ora Trunks e Goten dovevano soltanto trovare il
modo di
convincere Aya ad insegnar loro ad usare la navicella. O meglio,
insegnare a
Trunks.
I ragazzi erano
alquanto
sorpresi, nella loro epoca l’unica macchina del tempo era
stata costruita da
Bulma, ma entro trentacinque anni sembrava quasi la
normalità, anche se come
aveva detto la loro nuova amica, non tutti ne possedevano una.
-In effetti- poi
si corresse
Aya -solo una
piccola élite possiede
attrezzature del genere, ma voi mi
siete simpatici, qui in città poi non capita molto spesso si
incontrare gente
nuova, per questo ho deciso di aiutarvi nel vostro viaggio culturale- sorrise.
La ragazza
continuò a
vantarsi della sua
bravura nel saper
usare aggeggi elettronici così avanzati, e i due saiyan
ascoltavano rapiti, finché
non li raggiunse il padre.
-Aya, chiedi ai
tuoi
ospiti se si fermano da noi per cena- chiese.
-Siete miei
ospiti
stasera, sempre se non avete altri impe…-
-Grazie!
Accettiamo
ben volentieri- risposero all’unisono. In effetti era
già ora di cena e i due
saiyan erano davvero affamati.
La tavola era
piena
di cibo di ogni tipo.
-Non conoscendo
i
vostri gusti ho…-
-Ohh
è tutto molto
buono. Grazie!- l’interruppe uno dei due.
-E’
delizioso- rispose
l’altro mentre si ingozzavano letteralmente di cibo.
-Grazie, non per
vantarmi ma sono anche una brava cuoca.-
“Oltre
che saper
usare macchine complesse sa anche cucinare. Che ragazza
d’oro, ad incontrarne
così nel presente.”
pensò Trunks
sorridendo dentro di sé.
-Allora ragazzi-
questa volta parlò il padre- siete molto giovani, e
già avete intrapreso un
viaggio così lontano da casa, un viaggio che sono certo
accrescerà la vostra
conoscenza.-
Dopo aver
ingoiato il
boccone Goten
rispose -Io ho diciassette
anni, uno in meno di Trunks, eravamo curiosi di esplorare il mondo, ed
imparare, come ho già detto a sua figlia Aya. Siamo molto
appassionati di
tecnologia, il nostro sogno è entrare nel ramo
dell’ingegneria- mentì.
-Siete
fratelli?- domandò
ancora.
-No, ma
è come se lo
fossimo. Ci conosciamo da una vita!-
-Che bello!- si
intromise Aya -si vede che siete molto affiatati.-
Dopo la cena, il
padre di Aya insistette per ospitare i due ragazzi e loro accettarono
molto
volentieri, ringraziando per la grande ospitalità mostrata.
-Anch’io
da giovane
ho intrapreso un viaggio come il vostro alla riscoperta del mondo, ma
non è
andata come speravo, non ho incontrato persone molto disponibili,
allora mi
sono ripromesso che se mi fosse capitato, avrei aiutato ragazzi in
difficoltà
con dei sogni così importanti, per me è un
piacere ospitarvi, mi sembrate
davvero dei bravi ragazzi- disse prima di accompagnargli nella camera
degli
ospiti.
Mentre
camminavano
per il corridoio notarono che la casa era ancora più grande
di quel che
dimostrava dall’esterno, C’erano moltissime stanze,
Goten non riuscì a contarle
tutte, anche se certamente più piccola della Capsule Corp.,
in effetti Trunks
non era molto meravigliato, lui era abituato a certo lusso, non come il
suo
amico confinato in una piccola casetta, in una minuscola camera che
aveva
dovuto dividere con suo fratello fino a poco tempo prima che si
sposasse.
Poco dopo
arrivarono
a destinazione.
-Ecco a voi
ragazzi,
dormite sereni.-
Quando furono da
soli
in camera, distesi sul letto, i due fecero il punto della situazione.
-Allora Trunks,
cosa
pensi di fare?- disse bisbigliando.
-Non saprei, mi
trovo
bene qui, è molto meglio di quel che credevo. La gente di
quest’epoca è molto
ospitale.-
-Soprattutto
Aya-
sottolineò Goten.
-Che voi dire?-
-Dai si vede
lontano
un miglio che non ti è indifferente. Ed anche lei, da come
ti guardava a cena-rispose
maliziosamente.
-Perché?
Come mi
guardava?- Trunks si mise a cavalcioni e si girò verso Goten.
-‘Notte
Trunks- ma
lui non rispose, e si girò dall’altra parte.
-Come mi
guardava?- ripeté
Trunks con tono più alto.
-Trunks, non
urlare,
non vorrai mica che ci sentano? Dormi su!-
Il lilla si
distese
di nuovo, mentre mille pensieri affollavano la sua mente.
La macchina del
tempo, il ritorno a casa, il futuro e… Aya.
Beh quella
ragazza,
come aveva appena detto Goten non gli era del tutto indifferente, anzi!
Doveva indagare,
ma
non prima di domani. Era stanco, aveva bisogno di dormire per ragionare
al
meglio, e poi quel letto era così comodo. Si
addormentò senza rendersene conto.
Quando si
svegliò il
mattino seguente vide Aya seduta sul letto che lo fissava sorridente…
NDA
Ciao a tutti! Siamo
al secondo capitolo e come da titolo c’è una nuova
comparsa: Aya (foto allegata per farvi un idea di come l'ho immaginata, non fate caso alla qualità della foto XD), lei accompagnerà
i nostri amici nella loro avventura, più in là
scopriremo qualcosa di più su di
lei e la sua famiglia, sarà un elemento importante.
Adesso arriva il
bello!! :D Spero vi sia piaciuto questo capitolo, l'ho modificato molte volte, anche se non sono convinta al 100% ho deciso di pubblicarlo!
Grazie a tutti coloro
che mi seguono, mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate.
Spero di non aver
fatto molti errori, ho letto il capitolo molte volte, ma qualcosa
sfugge
sempre.
Un abbraccio ^^
Kjria