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Autore: Nialler_CrazyMofos    07/07/2013    4 recensioni
Da giorni a scuola ormai non si sente parlare d'altro, tutti, soprattutto le ragazze, sono in costante agitazione. Non fanno altro che scambiarsi informazioni e pettegolezzi per tutto il tempo. Voi vi chiederete: ''Ma perché tutto questo fermento?'' Beh, eccolo il motivo: Cinque ragazzi studieranno per un anno alla StarsHighSchool, la scuola che frequenta la protagonista. E chi potevano essere se non i fantastici One Direction!?
Un'altra ragazza sarebbe letteralmente impazzita di felicità!.. Infatti, un'altra..ma non lei!
Deborah Hyde ha 16 anni e non sopporta gli One Direction, ma forse qualcosa, o qualcuno presto le farà cambiare idea.
[SOSPESA]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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UN INCONTRO INASPETTATO
 

Il mio cellulare cominciò a squillare da sopra la scrivania. Mi pentii di averlo lasciato così lontano dal letto la sera prima. Mi alzai svogliatamente e mi diressi verso il cellulare che pareva fare un casino bestiale quella mattina. Lo afferrai ma prima di rispondere gettai uno sguardo veloce all'orologio da parete posizionato appena sopra la porta. Erano solo le 4 e mezza di mattina, chi diavolo era a quell'ora?
Premetti il pulsante per accettare la chiamata e mi portai il cellulare all'orecchio sinistro.
 
''DEBORAAAAAAAAH!'' Una voce femminile urlò a squarcia gola il mio nome.
 
Imprecai a bassa voce. Non risposi. Si sentivano rumori e urla isteriche di sottofondo.
 
''DEB! CI SEI?'' Mi incitò a rispondere la voce stridula dall'altra parte dell'apparecchio.
 
In quel momento realizzai chi fosse la pazza che mi aveva chiamata così presto. Ashley, la mia pazza, isterica, migliore amica.
 
''Ashley, sei tu?'' Chiesi confusa, ancora mezza addormentata.
 
''SIIII! SONO IO! VIENI A SCUOLA! OGGI ARRIVANO I RAGAZZI!!!'' 
 
Rimasi di stucco alle sue parole, come poteva chiedermi di raggiungerla a scuola alle 4 e mezza del mattino?? Era davvero inammissibile. Ma dopotutto era la mia migliore amica e per lei avrei fatto questo ed altro.
 
''Cosa? Adesso? Ma è troppo presto..'' Cercai di replicare.
 
''TI PREEEEGO!''
 
Non risposi ma risi sotto i baffi, parecchio divertita dal suo comportamento. Lei se ne accorse pur non essendo lì con me.
 
''GRAZIEEEE! TI ASPETTO...!!!''
 
Ashley attaccò e io posai il cellulare sulla scrivania dove l'avevo preso poco prima. Sorrisi quando ripensai alla sua vocina stridula.
 
Mi recai in bagno, chiusi la porta alle mie spalle e mi svestii, gettando il pigiama e la biancheria per terra. Alzai la leva della doccia e la regolai in modo da far arrivare l'acqua tiepida. La lasciai scorrere per qualche secondo, poi entrai nella doccia. Il getto tiepido mi travolse e io mi lasciai andare, cullata dal rumore rilassante dello scroscìo dell'acqua. Poi, non so per quale motivo, mi vennero in mente quei cinque ragazzi, Harry, Liam, Niall e.. come si chiamavano gli altri due? Bah, poco mi importava. Tante domande non facevano altro che frullarmi in testa da quando avevo saputo del loro imminente arrivo. Ma quella a cui proprio non trovavo risposta era: Perchè avevano scelto proprio la nostra scuola, la ''StarsHighSchool''? In quel momento riuscii a darmi la risposta più concreta possibile, è una scuola di artisti, quindi l'avevano sicuramente scelta per questo, visto che, bene o male anche loro erano artisti.
 
Dopo aver insaponato e risciacquato, uscii dalla doccia e mi avvolsi con l'accappatoio. Portai i lunghi capelli castani in avanti, li strizzai nel lavandino per poi raccoglierli in una treccia e legarli con un elastico. Mi asciugai in fretta e mi vestii con le prime cose che trovai ma cercando ugualmente di abbinare il più possibile i capi fra loro. Indossai una felpa di un fucsia evidenziatore, Vans dello stesso colore e un paio di jeans attillati. Passai l'aria calda del phon sui capelli ancora raccolti. Quando ebbi finito li sciolsi per riscoprire dei capelli mossi e ancora leggermente umidi. Misi un pò di mascara nero sulle ciglia già lunghe al naturale, ma non truccai altre parti del viso, in realtà non lo facevo mai. Ashley mi diceva sempre che ero stupenda anche completamente struccata e io non facevo altro che ringraziarla per i suoi continui complimenti. Mi guardai allo specchio un'ultima volta, prima di afferrare il cellulare e riporlo nella tasca sinistra anteriore dei jeans. Sollevai il piccolo zaino nero da terra e me lo portai sulla spalla sinistra. Scrissi un biglietto a mia madre dicendo che ero uscita molto presto perchè dovevo fare una cosa a scuola con Ashley e lo posai sul suo comodino. Scesi silenziosamente le scale sperando che nessuno si svegliasse e cominciasse a chiedere spiegazioni. Lanciai un occhiata al mio cappello rosa shocking con visiera posato chissà per quale strano motivo alla fine della ringhiera delle scale, l'afferrai e l'indossai. Ad un lato c'era inciso il mio nome, forse era per quel motivo che amavo così tanto quel cappello, l'avrei messo anche con il vestito da sposa. Prima di uscire mi diressi in cucina, afferrai una confezione di biscotti al cioccolato nascosti accuratamente da mio fratello dietro l'imponente vaso sopra il frigorifero e uscii di casa dopo essermi assicurata di avere le chiavi. 
 
Camminando per strada aprii la confezione di biscotti che cominciai a sgranocchiare mentre canticchiavo a bassa voce. Quella mattina il breve tragitto da casa a scuola sembrò davvero più corto del solito. Più mi avvicinavo a scuola più sentivo grida e urla isteriche di ragazze in preda agli ormoni. Da lontano intravidi Ashley. Saltava da una parte all'altra e i suoi corti, ricci e rossi capelli ondeggiavano ad ogni suo minimo movimento. Si girò verso di me e appena mi distinse tra la folla mi corse incontro. 
 
''E DOVE ERI FINITA!!!'' Disse elettrizzata, abbracciandomi.
 
''E buongiorno anche a te..'' Le dissi schezando. ''Vuoi uno?'' Esclamai porgendole la confezione.
 
''No granzie, non ho fame..Sono TROPPO ELETTRIZZATA!''
 
''Ashley, io sono dietro la scuola, se mi cerchi, sono lì...'' Dissi sorridendole, mentre mi allontanavo. Lei annuì.
 
Mi diressi sul retro della scuola, lì di solito non ci stava mai nessuno, era un posto isolato, calmo e tranquillo, per questo io lo adoravo. Ci passavo sempre molto tempo, soprattutto negli ultimi giorni dato che tutte le ragazze della scuola non facevano altro che urlare per tutto il tempo vista la troppa emozione. Mi sedetti sul prato, con la schiena poggiata al tronco di un albero. Ricominciai a sgranocchiare i miei amati biscotti cercando di non pensare al casino che avrebbe regnato a scuola d'ora in poi per colpa di quei cinque rabacuori. 
 
Sentii un rumore, un tonfo, come se qualcuno avesse sbattutto contro un'auto. Mi alzai subito in piedi scrutando l'intero parcheggio ma non trovando nessuno, il parcheggio era deserto, solo poche macchine ad occuparlo. Ad un tratto un berretto con visiera dal colore alquanto appariscente attirò la mia attenzione. Qualcuno si nascondeva dietro un'auto lasciando sporgere solo un paio di occhiali da sole neri e un berretto verde evidenziatore. Feci qualche passo avanti, in direzione di colui che sembrava essere impaurito e alquanto spaesato. Appena mi vide avanzare verso di lui si nascose di nuovo dietro l'auto. Decisi di investigare per scoprire l'identità dello sconosciuto dallo strambo cappellino verde acido.
 
Appena fui abbastanza vicina mi sporsi dietro l'auto per cercare di capire chi fosse. Era un ragazzo.
 
''Ehi, stai bene?'' Chiesi, posando la mia mano sulla sua spalla e inginocchiandomi di fianco a lui.
 
Lui abbassò il capo, cercando evidentemente di non guardarmi negli occhi. Sembrava che facesse di tutto per non incrociare il mio guardo. Che poi perché si preoccupava tanto? Aveva gli occhiali da sole quindi non sarei riuscita a guardarlo negli occhi nemmeno volendo. Lo osservai meglio. In un attimo capii tutto, la sua aria intimidita, il suo comportamento strambo.
 
''Sbaglio o sei il biondino degli One Direction?'' Dissi, vedendo uscire delle ciocche bionde dal cappello.
 
In un attimo alzò la testa e mi guardò. Velocemente mise la sua mano sinistra dietro la mia testa e con la mano destra mi tappò la bocca. 
 
''Ti prego, non urlare...!'' Disse il ragazzo, quasi in preda al panico.
 
Ma che diavolo stava facendo?? Pensava davvero che avrei cominciato a gridare come una pazza isterica solo perché l'avevo appena visto?? Magari aveva anche cominciato a pensare che non mi sarei più lavata la mano solo perché gli avevo toccato la spalla.
 
Cercai di parlare, ma l'unica cosa che si riuscì a capire fu un chiaro e indistinguibile lamento di protesta. Appena si rese conto di avermi abbastanza irritata mi liberò dalla sua presa.
 
''Ma sei scemo? Come ti è saltato in mente di tapparmi la bocca? Pensavi davvero che avrei cominciato ad urlare?'' Lo rimproverai, furiosa.
 
''Scusami, è che non sapevo cosa fare..'' Rispose semplicemente.
 
Lo osservai sfilarsi gli occhiali e successivamente giocherellarci. La sua testa era bassa il che non mi permise di guardarlo negli occhi. Ricordai le strambe conversazioni avute con Ashley riguardo gli occhi di uno di loro, lei li definiva ''spettacolari'' o ''da mozzare il fiato'' o cose simili, in realtà lei parlava entusiasta mentre io l'ascoltavo a stento. Rimasi ad osservarlo per qualche secondo poi lo squillo insistente del mio cellulare interruppe il silenzio che fino a poco fa aveva regnato tra me e quel ragazzo. Sfilai il cellulare dalla tasca dei jeans e dopo aver premuto il tasto per rispondere portai il cellulare all'orecchio.
 
''MA DOVE SEI? SONO VENUTA DIETRO LA SCUOLA MA TU NON C'ERI!''
 
''Sono in giro.. ci vediamo tra qualche minuto davanti scuola ok?''
 
''Okeeeey! A DOPOOO!'' Rispose urlando, poi attaccò prima che potessi farlo io.
 
Mi voltai nuovamente verso il ragazzo, lo sorpresi a guardarmi. In un attimo mi persi nei suoi occhi. Erano così sorprendentemente azzurri, davvero stupendi. Degli urletti mi riportarono alla realtà. Lui si infilò alla svelta gli occhiali da sole. All'istante entrambi ci alzammo in piedi ma non vedemmo nessuno, poi ci piegammo di nuovo per nasconderci dietro la macchina e senza nemmeno farlo apposta ad entrambi cadde il cappello. Li presi entrambi alla svelta, indossai il mio e gli porsi il suo che indossò subito dopo.
 
''Alzati! Sta arrivando qualcuno e a quanto si può dedurre saranno sicuramente ragazze.'' Dissi a bassa voce, parlando il più velocemente possibile.
 
''Come ti chiami?'' Chiese lui.
 
E adesso che cavolo gli prendeva? Era questione di qualche secondo e sarebbe sicuramente stato assalito dalle fans e l'unica cosa che gli veniva in mente era chiedermi come mi chiamavo? A momenti magari mi avrebbe chiesto il mio cibo preferito o il numero di scarpe che portavo.
 
''Deborah! Mi chiamo Deborah..e adesso vai..'' Gli risposi allontanandomi da lui.
 
Corsi dietro l'angolo, nella direzione da cui provenivano le grida quasi disperate delle ragazze. Mi voltai un'ultima volta verso il ragazzo che stava scappando da quel branco di pazze scalmanate e dalle loro urla. Lo vidi allontanarsi ma capii all'istante che c'era qualcosa nel suo aspetto che non quadrava. Lo capii quando ormai era troppo tardi. Indossava il mio cappello e lui non l'aveva nemmeno capito, era completamente ignaro di tutto. Il ragazzo sparì dietro l'angolo, correndo. Segno chiaro e tangibile che probabilmente, anzi, quasi sicuramente non avrei più riavuto indietro il mio amatissimo cappello. Afferrai il berretto dalla visiera e me lo sfilai. Era così verde che faceva quasi male agli occhi guardarlo di continuo. Lo girai e rigirai e con estremo dispiacere mi accorsi che c'era inciso il suo nome a caratteri cubitali sul retro.
 
''NIALL! ECCO QUAL'ERA IL SUO NOME!'' Esclamai urlando, senza nemmeno rendermene conto.
 
Sentii dei passi veloci dietro di me. Mi voltai alla svelta nascondendo il cappello dietro la schiena. Delle ragazze si fermarono davanti a me, sorridenti. Ogni tanto qualcuna di loro emetteva un gridolino stridulo e alquanto fastidioso. Che cosa volevano da me? Decisi di mettere in atto una piccola scenetta, giusto per divertirmi un pò e togliermele dai piedi. 
Guardai dietro di loro, facendo finta di aver visto chissà quale membro del gruppo, assumendo un'espressione stupita e allo stesso tempo entusiasta.
 
''OH MIO DIO! HARRY! E' LUI!!!'' Urlai, indicando un punto a caso dietro di loro.
 
Cominciarono ad urlare come matte, correndo nella direzione da me indicata. Rimasi lì a guardarle allontanarsi finchè non furono tanto distanti da non riuscire più a vederle. 
 
Posizionai bene lo zaino sulla spalla e mi infilai il cappello di Niall prima di incamminarmi verso l'entrata della scuola dove sicuramente Ashley mi stava aspettando. Intanto il pacco di biscotti era sparito e non avevo la più pallida idea di dove fosse andato a finire o dove io lo avessi lasciato. Ma adesso i miei problemi erano ben altri, come avrei fatto a recuperare il cappello che Niall si era portato via inconsapevolmente?





#NoteOfTheAuthor
Ed eccovi qui!
Avete appena letto il primissimo capitolo da come avrete capito! 
Ci tengo a precisare che questa è la mia prima ff perciò spero vivamente che vi piaccia, 
che continuerete a leggere i capitoli e che magari riuscirete ad appassionarvi! :)
 
Sapete, io amo scrivere e inventare dialoghi e situazioni dal nulla
e sono davvero molto felice di poter condividere questa mia passione con tutti voi!
 
Ma, bando alle ciance (o come dico io: CIANCIO ALLE BANDE!) 
per chiunque voglia seguirmi o chiedermi qualunque cosa su Twitter sono @Directioner_98s
Se vi va recensite questo capitolo.
Accetto critiche sia positive che negative, purchè siano costruttive e non buttate lì giusto per offendere.
 
Bene, detto questo vi saluto!
Al prossimo capitolo :)
 
Baci xoxo
  
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